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PREGHIERA
1. Signore, insegnami a invecchiare!
Signore, insegnami a invecchiare! Convincimi che la società non compie alcun torto verso di me se mi va esonerando da responsabilità, se non mi chiede più pareri, se ha indicato altri ad occupare il mio posto.
Che io colga, in questo graduale distacco dalle cose, unicamente la legge del tempo e avverta in questo avvicendamento di compiti la tua mirabile Provvidenza che, nel succedersi delle stagioni, rinnova continuamente la vita.
Fa', o Signore, che io riesca ancora utile alla comunità umana, contribuendo con l'ottimismo e la preghiera alla gioia e al coraggio di chi è in turno nelle responsabilità, guardando con fiducia al mondo in trasformazione, senza rimpianti sul passato, affinché la mia uscita dall'attività sia semplice e naturale, come un felice tramonto di sole.
Perdona se solo oggi, giunto quasi alla sera della mia lunga giornata, riesco a capire quanto tu mi hai amato e aiutato.
Che almeno ora abbia viva e penetrante la percezione del destino di gioia che mi hai preparato e verso il quale mi hai incamminato dal primo giorno di vita.
Signore, aiutami.
vecchiaiaanzianisenso della vitaumiltàgratitudine
inserito il 11/02/2022
PREGHIERA
2. Uno di noi - Preghiera per San Giuseppe 1
Giuseppe, tu che sei uno di noi,
tu che hai attraversato la lotta della fede,
tu che sei stato messo alla prova dal primo momento,
tu che puoi capire i miei tormenti,
cammina al mio fianco.
Poco compreso, poco ricordato,
silenzioso e fidato,
fin dall'annuncio dell'angelo
hai ricevuto e trovato fede e coraggio.
Fedele a Dio e al suo mandato,
hai preso su di te la custodia terrena
del più grande dono all'umanità.
Cammina al mio fianco, Giuseppe,
lungo i sentieri della vita,
per le strade di questa terra,
stanca e avvilita.
Donami la tua fede totale,
resistente anche nei silenzi di Dio.
Pervadimi di quella fiducia in lui
che travalica ogni evidenza dei sensi.
Sorreggimi quando le apparenze
contraddicono il patto di fede
con il mio Creatore e Signore.
Ostacolano il mio abbandono totale
alla sua volontà.
Sostienimi quando i dubbi mi assalgono e
le incertezze mi divorano.
Cammina al mio fianco, Giuseppe.
Sia lode a te, padre terreno del figlio di Dio.
inviato da Liliana Landolfi, inserito il 23/12/2020
PREGHIERA
3. Cristo immagine radiosa del Padre
Bruno Forte, dalla Catechesi "Essere missionari: Andate!", a Rio de Janeiro, GMG 2013
Cristo, immagine radiosa del Padre,
principe della pace, che riconcili Dio con l'uomo
e l'uomo con Dio,
Parola eterna divenuta carne,
e carne divinizzata nell'incontro sponsale,
in te soltanto abbracceremo Dio.
Tu che ti sei fatto piccolo per lasciarti afferrare
dalla sete della nostra conoscenza e del nostro amore,
donaci di cercarti con desiderio,
di credere in te nell'oscurità della fede,
di aspettarti ancora nell'ardente speranza,
di amarti nella libertà e nella gioia del cuore.
Fa' che non ci lasciamo vincere dalla potenza delle tenebre,
sedurre dallo scintillio di ciò che passa.
Donaci perciò il tuo Spirito,
che diventi egli stesso in noi desiderio e fede,
speranza e umile amore.
Allora ti cercheremo, Signore, nella notte,
vigileremo per te in ogni tempo,
e i giorni della nostra vita mortale diventeranno
come splendida aurora, in cui tu verrai,
stella chiara del mattino, per essere finalmente per noi il sole,
che non conosce tramonto. Amen. Alleluia
Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto
fedefiducia in DioattesaoscuritàGesù Cristoincarnazioneumiltàrapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2016
PREGHIERA
Nella mia comunità, Signore, aiutami ad amare,
ad essere come il filo di un vestito.
Esso tiene insieme i vari pezzi
e nessuno lo vede se non il sarto che ce l'ha messo.
Tu, Signore, mio sarto, sarto della comunità,
rendimi capace di essere nel mondo
servendo con umiltà,
perché se il filo si vede tutto è riuscito male.
Rendimi amore in questa tua Chiesa,
perché è l'amore che tiene insieme i vari pezzi.
comunitàumiltànascondimentounità
inviato da Simonetta Perini, inserito il 12/08/2012
PREGHIERA
Poiché tu li vuoi liberi, dicono che non parli.
Poiché prendi un volto umano, dicono che ti nascondi.
Poiché punti sui deboli, dicono che sei morto.
Poiché sei un Dio paziente, dicono che dormi.
Poiché il tuo Spirito è inafferrabile, dicono che tutto va male.
Poiché non accetti di essere complice, dicono che non servi a niente.
Poiché non schiacci nessuno, dicono che non ti hanno offeso.
Poiché non sei un Dio qualsiasi, dicono di te qualsiasi cosa.
Poiché ci hai creati a tua immagine, sei anche tutto ciò che dicono.
Mio Dio, non avrai pietà di me?
rivelazionesilenzio di Dioumiltà di DiolibertàSpirito Santo
inviato da Qumran2, inserito il 22/06/2011
PREGHIERA
Piero Calamandrei, Preghiera del giudice
Mai una volta, nel giudicare,
ho dimenticato di essere una povera creatura umana schiava dell'errore,
mai una volta nel condannare ho potuto reprimere il turbamento della coscienza,
tremante dinanzi ad un ufficio che, in ultima analisi, è soltanto tuo, o Signore.
giudiziogiudicaregiudiceumiltà
inviato da Qumran2, inserito il 03/06/2011
PREGHIERA
San Giuseppe, patrono della Chiesa,
tu che accanto al Verbo incarnato
lavorasti ogni giorno per guadagnare il pane,
traendo da lui la forza di vivere e di faticare;
tu che hai provato l'ansia del domani,
l'amarezza della povertà,
la precarietà del lavoro:
irradia ancor oggi l'esempio della tua figura,
umile davanti agli uomini
ma grandissima davanti a Dio:
guarda all'immensa famiglia che ti è affidata.
Benedici la Chiesa,
sospingendola sempre più sulla vita
della fedeltà evangelica;
proteggi i lavoratori
nella loro dura esistenza quotidiana,
difendendoli dallo scoraggiamento,
dalla rivolta negatrice,
come dalle tentazioni dell'edonismo.
Prega per i poveri,
che continuano in terra la povertà di Cristo,
suscitando per essi
le continue provvidenze dei loro fratelli più dotati.
Custodici la pace nel mondo,
quella pace che sola può garantire
lo sviluppo dei popoli
e il pieno compimento delle umane speranze:
per il bene dell'umanità,
per la missione della Chiesa,
per la gloria della Santissima Trinità.
Amen.
lavoroumiltàpovertàpacesan giuseppe
inviato da Cesarina Volontè, inserito il 21/03/2010
PREGHIERA
Dopo che avete fatto tutto quello che dovevate fare,
dite, "Siamo servi inutili", non prima...
Essere servo inutile, significa comprendere e accettare
che il Vangelo non è un'operazione di marketing aziendale
e i cui risultati non si misurano grazie ad una buona campagna promozionale.
Essere servo inutile, significa fidarmi di Dio,
credere che attraverso il mio piccolo contributo, lui,
potrà realizzare il suo regno nel mondo.
Essere servo inutile, significa dimenticare ciò che la gente pensa di me
e preoccuparmi di essere grande agli occhi di Dio.
Solo così potrò vivere nella pace e sperimentare la gioia
di camminare nella verità.
Essere servo inutile, significa diventare testimone di Gesù,
senza fanatismi e senza ansie,
vivendo sempre alla luce della resurrezione.
Essere servo inutile, significa non cercare le cose complicate,
ma essere fedele, sempre,
nelle piccole come nelle grandi cose.
Essere servo inutile, significa donare se stessi,
rinunciando per sempre di raccogliere
i frutti del proprio lavoro.
Essere servo inutile, significa "farsi" per amore,
saper sorridere, sempre,
essere pazienti, sempre,
perdonare, sempre.
Quello che mi stai chiedendo,
Signore,
è duro da capire e da accettare...
A me piace,
essere tenuto in considerazione,
essere cercato,
essere lodato dagli altri...
Io non amo sentirmi inutile,
anzi, a dire il vero,
mi sento molto utile,
a volte necessario,
quasi indispensabile.
Hai mai pensato,
Signore,
cosa farebbero gli altri
senza di me?
E la parrocchia?
Chi canterebbe e suonerebbe la chitarra?
Chi farebbe il catechismo?
Chi leggerebbe in chiesa?
Chi...?!?
Altro che servo inutile!
Aiutami, Signore,
a non avanzare mai pretese dinanzi a te
e a non occupare mai il tuo posto.
Non lasciare che mi vanti delle mie opere
e mi dimentichi di te.
Ricordami che se ho ricevuto dei doni e possiedo delle qualità
è grazie al tuo amore infinito.
donocamminogratuitàdisponibilitàservo inutileumiltànascondimento
inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 08/12/2009
PREGHIERA
Signore, tutti urlano!
Aiutami...
Ad abbassare il tono della mia voce.
A trovare il silenzio dentro e fuori di me.
Ad ascoltare le parole appena sussurrate.
A sentire il profumo di un fiore appena sbocciato.
A discernere il bene dal male.
Ad usare sempre parole buone.
A benedire e non a maledire.
A comprendere i sogni e i desideri nascosti nel cuore della gente.
Ad inginocchiarmi davanti al tuo Santissimo Corpo.
Ad essere un uomo dalle mani dure ma dal cuore buono.
A riconoscere sempre i miei errori.
A togliere l'orgoglio dalla mia vita.
A portare ogni giorno la mia croce.
A riconoscerti nel volto di ogni persona.
Ad amare mia moglie di un amore eterno e sempre nuovo.
Ad accettare che i miei figli non sono "cosa mia".
Ad essere in ogni luogo espressione della tua felicità.
Aiutami, Signore, a riconoscere sempre la tua voce.
Amen.
vitasilenziodelicatezzaascoltoserenitàtranquillitàumiltà
inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 07/12/2009
PREGHIERA
Signore, aiutami a dire la verità davanti ai forti
e a non mentire per avere l'applauso dei deboli.
Se mi dai fortuna, non togliermi la ragione.
Se non ho fortuna, dammi la forza per trionfare sul fallimento.
Se mi dai successo, non togliermi l'umiltà.
Se mi dai l'umiltà, non togliermi la dignità.
Se sarò in difetto con la gente,
dammi il coraggio di chiedere scusa
e se la gente mancherà con me
dammi il coraggio di perdonare.
Signore, se mi dimentico di te,
non ti dimenticare di me.
inviato da Maria Coppola, inserito il 05/06/2009
PREGHIERA
Padre Augusto Gianola, Missionario PIME in Amazzonia
Signore, ti adoro,
anche se non so che cosa vuol dire.
Ti ringrazio, anche se solo a parole.
Ti chiedo perdono, anche se senza una lacrima.
Ti offro tutto, anche se non ho niente.
Ti voglio amare, anche se ne sono assolutamente incapace.
adorazionepeccatoumiltàinadeguatezza
inviato da Don Maurizio Memini, inserito il 02/06/2009
PREGHIERA
Ho dato un pane a un povero.
Credevo d'essere stato caritatevole; invece era giustizia,
perché io ho tanto pane e lui ha fame.
Ho guidato un cieco per un tratto di strada.
Mi sentivo buono; invece era giustizia,
perché io ci vedo e lui no.
Ho regalato un abito usato ad una povera anziana.
Credevo d'essere stato altruista; invece era convenienza:
gliel'ho dato per disfarmene, a me non serviva più.
Ho gridato a un giovane di andare a lavorare invece di chiedere l'elemosina.
Credevo di dargli una lezione; invece era ingiustizia:
aveva bisogno di lavoro e di rispetto.
Mi sento un buon cristiano, con la coscienza a posto.
Vado a Messa, recito qualche preghiera, non faccio del male a nessuno;
invece sono egoista e ipocrita.
Perché al Signore, che mi dona ogni istante di vita,
riservo solo le briciole della mia giornata,
e ai miei fratelli riservo le briciole dell'amore che egli mi dona...
amorecaritàegoismosuperficialitàconvenienzagratuitàumiltà
inviato da Daniele, inserito il 06/03/2007
PREGHIERA
13. L'estasi delle tue volontà 1
Madeleine Delbrel, Che gioia credere
Quando quelli che amiamo ci chiedono qualcosa,
noi li ringraziamo di avercelo chiesto.
Se a te piacesse, Signore, chiederci una sola cosa
in tutta la nostra vita,
noi ne rimarremmo meravigliati
e l'aver compiuto questa sola volta la tua volontà
sarebbe «l'avvenimento» dei nostro destino.
Ma poiché ogni giorno ogni ora ogni minuto
tu metti nelle nostre mani tanto onore,
noi lo troviamo così naturale da esserne stanchi,
da esserne annoiati.
Tuttavia, se comprendessimo quanto inscrutabile è il tuo mistero,
noi rimarremmo stupefatti
di poter captare queste scintille del tuo volere
che sono i nostri microscopici doveri.
Noi saremmo abbagliati nel conoscere,
in questa tenebra immensa che ci avvolge,
le innumerevoli
precise
personali
luci delle tue volontà.
Il giorno che noi comprendessimo questo
andremmo nella vita come profeti,
come veggenti delle tue piccole provvidenze,
come mediatori dei tuoi interventi.
Nulla sarebbe mediocre, perché tutto sarebbe voluto da te.
Nulla sarebbe troppo pesante, perché tutto avrebbe radice in te.
Nulla sarebbe triste, perché tutto sarebbe voluto da te.
Nulla sarebbe tedioso, perché tutto sarebbe amore di te.
Noi siamo tutti dei predestinati all'estasi,
tutti chiamati a uscire dai nostri poveri programmi
per approdare, di ora in ora, ai tuoi piani.
Noi non siamo mai dei miserabili lasciati a far numero,
ma dei felici eletti,
chiamati a sapere ciò che vuoi fare,
chiamati a sapere ciò che attendi, istante per istante, da noi.
Persone che ti sono un poco necessarie,
persone i cui gesti ti mancherebbero,
se rifiutassero di farli.
Il gomitolo di cotone per rammendare, la lettera da scrivere,
il bambino da alzare, il marito da rasserenare,
la porta da aprire, il microfono da staccare,
l'emicrania da sopportare:
altrettanti trampolini per l'estasi,
altrettanti ponti per passare dalla nostra povertà,
dalla nostra cattiva volontà
alla riva serena dei tuo beneplacito.
abbandonovolontà di Diodisponibilitàumiltàprontezza
inviato da Qumran2, inserito il 29/10/2006
PREGHIERA
Dacci, Signore, di mantenere i piedi sulla terra,
e le orecchie drizzate verso il cielo,
per non perdere nulla della tua Parola.
Dacci, Signore, una schiena coraggiosa,
per sopportare gli esseri umani più insopportabili.
Dacci, Signore, di camminare diritti,
disprezzando le carezze adulatorie
e schivando le frustate.
Dacci, Signore, di essere sordi alle ingiurie, all'ingratitudine,
è la sola sordità cui aspiriamo.
Non ti chiediamo di evitare tutte le sciocchezze,
perché un asino farà sempre delle asinerie...
Dacci semplicemente, Signore, di non disperare mai
della tua misericordia così gratuita
per quegli asini cosi disgraziati che siamo,
a quanto dicono quei poveri esseri umani,
i quali però non hanno capito nulla
né degli asini, né di te,
che sei fuggito in Egitto con uno dei nostri fratelli,
e che hai fatto il tuo ingresso profetico
a Gerusalemme,
sulla schiena di uno di noi.
inserito il 27/06/2006
PREGHIERA
O Dio,
vorrei tanto tenere le cose sotto controllo
vorrei esser padrone del mio destino.
Pure so che tu dici:
"Lascia che ti prenda per mano e ti conduca.
Accetta il mio amore
e abbi fiducia che dove ti porterò
i desideri più profondi del tuo cuore saranno adempiuti".
Signore, apri le mie mani
per ricevere il tuo dono di amore.
accettazionefiducia in Dioaffidamentoumiltà
inviato da Leo, inserito il 23/04/2005
PREGHIERA
O Signore e maestro della mia vita!
Togli da me
lo spirito di ozio, di scoraggiamento,
la brama di potere e il vano parlare.
Dona invece al tuo servo
lo Spirito di castità, di umiltà, di pazienza e di amore.
Sì, o Signore e Re, concedimi
di vedere i miei errori e di non giudicare il mio fratello,
perché tu sei il benedetto nei secoli dei secoli.
Amen.
inviato da Anna Barbi, inserito il 24/03/2005
PREGHIERA
17. Signore, insegnami l'umiltà vera
Quanto è difficile, Signore, l'umiltà. Confondo spesso l'umiltà con il disprezzo di me stesso. Con il rifiuto dell'autostima, il desiderio di essere ben accolto e amato.
Ma tu Signore, mi hai dimostrato, tramite la tua Incarnazione e la tua Passione l' Amore incommensurabile per me, tua creatura e quanto sia prezioso ai tuoi occhi.
Allora, ti prego, insegnami la verà umiltà...
....Forse ho capito, grazie Gesù.
L'essere umile, significa:
- ringraziarti per i doni ricevuti gratuitamente senza alcun merito da parte mia;
- farli fruttificare e distribuirli con la mansuetudine e umiltà di cuore che tu mi hai insegnato durante la tua vita terrena.
Mio Signore e mio Dio, trasforma il mio essere, le mie mani, i miei piedi, il mio cuore, il mio sguardo, le mie parole nell'intero tuo essere affinché gli altri possano vederti in me ed io possa amarti nell'altro.
inviato da Jacqueline Masi Lanteri, inserito il 30/01/2005
PREGHIERA
Averardo Dini, La Parola pregata
Non penso mai, Signore,
che la gente, al termine della mia vita,
possa dire la stessa cosa
che ha detto di te, vedendo le tue opere:
"Ha fatto bene ogni cosa".
E nemmeno mi aspetto
che, quando giungerò davanti alla porta del cielo,
tu mi dica: "Vieni, servo fedele".
Sarebbe già tanto che la gente potesse dire:
"Ha sbagliato poche volte",
e che tu mi accogliessi dicendomi:
"Vieni lo stesso, anche se qualche volta
mi hai fatto fare brutta figura!".
Ho tanti difetti, Signore,
e non sono pochi i miei peccati.
Spesso faccio anche il sordo
quando la tua parola mi scomoda troppo.
Tocca anche me, Signore,
con la mano della tua grazia,
affinché mi cada di dosso
lo sporco e il difettoso che c'è
così che sia sempre meno indegno di te
giacché sento dentro di me
la tristezza per non essere giunto alla tua perfezione.
Tocca anche me, Signore, con la tua mano amorosa,
perché possa arrivare almeno ad una sufficienza.
Sarebbe già tanto per me! Amen.
grazia di DioRapporto con Diomisericordiapiccolezzaumiltà
inviato da Anna Lollo, inserito il 29/07/2004
PREGHIERA
Mi pare di essere uno specialista nel mio settore.
Ho compiuto un percorso di formazione,
ho raggiunto una certa competenza,
ho accumulato una buona dose di esperienza.
Eppure devo ammettere
che molte volte mi trovo a mani vuote.
Ho faticato invano, ho lavorato tutta la notte,
ho speso tutte le energie che avevo a disposizione.
Perché allora, Signore,
non sono arrivati i frutti che avevo cercato e previsto?
Perché le cose non sono andate
come desideravo e speravo?
Forse tu mi chiedi, proprio come a Pietro,
di darti fiducia, di gettare le reti quando lo dici tu.
A ragionare a modo nostro si stenta a credere
che il figlio del falegname
possa dare consigli utili a un pescatore di mestiere,
che si muove da una vita
tra il lago, le barche e le reti.
Eppure, Signore, io non voglio tornare a mani vuote.
Non mi resta che ascoltarti:
solo tu puoi fare di me un pescatore di uomini.
vocazioneumiltàrapporto con Dio
inviato da Antonio Pinizzotto, inserito il 28/07/2004
PREGHIERA
Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero colui che amandoti con tutto il cuore
non potrà sopportare di essere più ricco del suo benamato.
Mio Signore Gesù,
come sarà presto povero
colui che pensando che tutto ciò che si fa ad uno di questi piccoli, si fa a be,
allevierà tutte le miserie che sono alla sua portata...
Mio Dio, io non so se è possibile a certe anime
vederti povero e restare volentieri ricche,
vedersi totalmente più grandi del loro maestro e non rassomigliarti in tutto.
Ad ogni modo io non posso concepire l'amore
senza un bisogno imperioso di conformità,
di rassomiglianza e soprattutto di partecipazione a tutte le pene,
a tutte le difficoltà,
a tutte le asprezze della vita.
povertàamoresolidarietàrapporto con Dioumiltàcarità
inviato da Massimo Di Lullo, inserito il 22/12/2003
PREGHIERA
21. Preghiera di un pagliaccio 1
Manoscritto spagnolo
Padre,
sono un fallito, però ti amo.
Sono vari anni che sto nelle tue mani,
presto verrà il giorno in cui volerò da te...
La mia bisaccia è vuota,
i miei fiori appassiti e scoloriti,
solo il mio cuore è intatto.
Mi spaventa la mia povertà
però mi consola la tua tenerezza.
Sono davanti a te come una brocca rotta,
però con la mia stessa creta
puoi farne un'altra come ti piace...
Signore,
cosa ti dirò quando mi chiederai conto?
Ti dirò che la mia vita, umanamente,
è stata un fallimento,
che ho volato molto basso.
Signore, accetta l'offerta di questa sera...
La mia vita, come un flauto,
è piena di buchi...
ma prendila nelle tue mani divine.
Che la tua musica passi attraverso me
e sollevi i miei fratelli, gli uomini,
che sia per loro ritmo e melodia,
che accompagni il loro camminare,
allegria semplice
dei loro passi stanchi...
abbandonoumiltàpiccolezzapeccatopovertàmisericordiaperdonofiduciafede
inviato da Polda, inserito il 17/01/2003
PREGHIERA
Signore Gesù, io sono povero e anche tu lo sei;
sono debole e anche tu lo sei;
sono uomo e anche tu lo sei.
Ogni mia grandezza
viene dalla tua piccolezza;
ogni mia forza viene dalla tua debolezza;
ogni mia sapienza viene dalla tua follia!
Correrò verso di te Signore,
che guarisci gli infermi,
fortifichi i deboli,
e ridoni gioia ai cuori immersi nella tristezza.
Io ti seguirò, Signore Gesù.
rapporto con Dioumiltàdebolezza
inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002
PREGHIERA
Signore, come un mendicante
sto alla tua porta e ti imploro.
Mio Dio, fammi l'elemosina
di un po' d'amore: lo riceverò
dalle tue mani amorose.
Non permettere che ti invochi invano:
non ho alcun merito,
non possiedo nulla, non esigo nulla,
non domando che un dono gratuito.
Non lasciar cadere su di me il peso
schiacciante dei miei peccati:
nelle tue mani amorose rimetto
i miei innumerevoli errori.
misericordiaumiltàpiccolezzarapporto con Dio
inviato da Barbara, inserito il 11/12/2002
PREGHIERA
24. Voglio abbandonarmi a te 1
Questa sera capisco Pietro e la sua riluttanza
senza mezzi termini: "Tu non mi laverai mai i piedi!".
Nella sua frase intravedo
il rispetto e l'amore per te, Gesù:
non voglio che ti inginocchi qui davanti a me,
non posso tollerare che tu, il Maestro,
ti comporti in questo modo.
Nelle parole di Pietro io riconosco la mia vergogna
nell'apparire come sono,
nella mia nudità, con le mie ferite,
nella mia sporcizia, con i miei sbagli,
nella mia piccineria, con le mie ambiguità.
Non mi piace, Gesù, che tu mi veda così come sono veramente...
Ma tu mi ripeti le stesse parole che hai detto a Pietro,
tu mi inviti ad abbandonarmi, a lasciarmi andare,
a lasciarmi accogliere da te così come sono:
non c'è nessun bisogno di fingere...
Non è facile lavare i piedi a qualcuno,
ma è ancor più difficile lasciarseli lavare.
Non è sempre facile amare,
ma è ancor più difficile lasciarsi amare.
Questa sera intendo quello che tu vuoi da me:
non cerchi il discepolo perfetto,
ma solo un essere che si lasci amare da te,
che si lasci purificare dalla tua bontà,
guarire e salvare dalla tua misericordia.
giovedì santoultima cenaumiltàmisericordia di Dioamore di Dioaccettazione di sé
inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 04/12/2002
PREGHIERA
Quale sarà il mio posto nella casa di Dio? Lo so, non mi farai fare brutta figura, non mi farai sentire creatura che non serve a niente, perché tu sei fatto così: quando serve una pietra per la tua costruzione, prendi il primo ciottolo che incontri, lo guardi con infinita tenerezza e lo rendi quella pietra di cui hai bisogno: ora splendente come un diamante, ora opaca e ferma come una roccia, ma sempre adatta al tuo scopo.
Cosa farai di questo ciottolo che sono io, di questo piccolo sasso che tu hai creato e che lavori ogni giorno con la potenza della tua pazienza, con la forza invincibile del tuo amore trasfigurante?
Tu fai cose inaspettate, gloriose. Getti là le cianfrusaglie e ti metti a cesellare la mia vita. Se mi metti sotto un pavimento che nessuno vede ma che sostiene lo splendore dello zaffiro o in cima a una cupola che tutti guardano e ne restano abbagliati, ha poca importanza. Importante è trovarmi là dove tu mi metti, senza ritardi.
E io, per quanto pietra, sento di avere una voce: voglio gridarti, o Dio, la mia felicità di trovarmi nelle tue mani malleabile, per renderti servizio, per essere tempio della tua gloria.
progetto di Dioabbandono in Dioobbedienzaaccettazionevolontà di Dioumiltàvocazionechiamata
inviato da Eleonora Polo, inserito il 28/11/2002
PREGHIERA
O Maria, piena di grazia,
madre di Cristo e madre nostra,
insegnaci il raccoglimento,
il silenzio e la meditazione.
Tu sei stata povera di parole
ma ricca di opere,
povera di cose umane
ma ricca di Dio.
Tu ci inviti ogni giorno
all'ascolto della parola di Dio,
ad accogliere la sua salvezza,
a prendere sul serio la vita,
ad essere coerenti con la fede.
O Maria,
tu che sei la vita di umiltà che piace a Dio,
la via di semplicità che porta a lui,
la vita di servizio per i fratelli,
guarda il nostro mondo che manca di Dio,
manca di pace, manca di amore;
guarda la nostra povera vita
e assistici sempre con la tua materna protezione.
mariamadonnasilenzioaccoglienzaservizioumiltà
inviato da Federico Bernardi, inserito il 25/11/2002
PREGHIERA
Fa' che non creda che ci siano vocazioni privilegiate, più perfette, e che non presuma di abbracciarle per essere da più degli altri.
Quale che sia, la mia vocazione è la più grande; e l'erba del mio giardino è la più verde perché è quella che tu hai annaffiato per me.
Per seguire la tua voce dammi la generosità di Abramo, la prontezza di Samuele, la naturalezza di Maria.
E dammi la pazienza di attendere e l'umiltà di scegliere quella strada fra tutte, e la capacità di viverle tutte in quella unica che è mia.
vocazionechiamataprogetto di Dioamore di Dioumiltàmissione
inviato da Eleonora Polo, inserito il 18/11/2002
PREGHIERA
28. Ch'io riesca a inginocchiarmi
Veniero Scarselli, Eretiche grida
Fa' Dio
ch'io riesca finalmente a inginocchiarmi
sull'umile pietra del mondo
davanti al tuo Mistero.
Con tutta la mia mente ignuda
come una povera pagina bianca;
fa' ch'io possa dire stupito
col cuore gonfio di te: "Sono proprio io
colui che tanto a lungo hai cercato?"
fedefiduciaprovvidenzaumiltàpiccolezzarapporto con Dio
inviato da Barbara, inserito il 24/09/2002
PREGHIERA
Ho pensato a te, Maria,
e la mia solitudine
si è fatta meno pesante.
Ho pensato alla tua vita in quegli anni,
quando sembrava che tutti
ti avessero dimenticata. Anche tuo Figlio.
Sembrava che lui il mondo
lo stesse salvando da solo.
Invece tu eri presente ad ogni istante.
Eri presente nel suo cuore
quando parlava e quando taceva.
Quando pregava e quando agiva.
Quando ammaestrava e quando guariva...
Ho pensato a te, Maria.
E ho scoperto che una madre
non è mai tanto «sulla breccia»,
come quando si crede inutile.
Perché la sua missione esteriore finisce.
E comincia quella della presenza
silenziosa, discreta.
Che sa sparire per anni.
E ricomparire al momento in cui
tutti gli altri abbandonano... tradiscono.
Una presenza tanto più viva,
in quanto non chiede nulla per sé.
Né tempo, né attenzioni.
E neppure il ricordo.
Oggi ho pensato a te, Maria.
E ho capito il valore
di questa mia vita,
fatta di attese, di discrezione,
di apparente dimenticanza.
Una vita fatta solo d'amore.
Mariasolitudineumiltànascondimento
inviato da Polda, inserito il 09/09/2002
PREGHIERA
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere obbediente senza ripugnanza,
povero senza rammarico,
casto senza presunzione.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere paziente senza mormorazione,
umile senza finzione,
giocondo senza dissipazione.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere austero senza tristezza,
prudente senza fastidio,
pronto senza vanità.
Aiutami, Signore mio Dio,
ad essere timoroso senza sfiducia,
veritiero senza doppiezza,
benefico senza arroganza,
in modo che senza superbia
corregga i miei fratelli,
e senza simulazione li edifichi
con le parole e con l'esempio.
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 15/06/2002
PREGHIERA
Basta un fiocco di neve per far nascere un fiume.
Basta una goccia d'acqua per forare una pietra.
Basta una stella per illuminare il cielo.
Basta un fiore per rallegrare il deserto.
Basta un sorriso per dar vita all'amicizia.
Basta un "sì" per consegnarsi alla persona amata.
Basta una lacrima per cancellare una montagna di peccati.
Basta uno spicciolo per far grande il tesoro.
Tu sei un Dio straordinario, Signore,
perché giudichi grande e meraviglioso
ciò che è piccolo e ordinario;
perché niente misuri con il metro e con la stadèra,
ma solo e sempre
in base al silenzioso e nascosto battito del cuore.
Aiutami, Signore, ogni giorno
a donarti sempre il meglio di me,
anche se è poco,
dal momento che non mi chiedi di fare cose straordinarie
ma soltanto che faccia le cose ordinarie
con un cuore straordinario.
buongiornosantitàpiccolezzaumiltàquotidianitàrapporto con Dio
inviato da Luca Peyron, inserito il 13/06/2002
PREGHIERA
Liberami, Gesù,
dal desiderio di essere amato,
dal desiderio di essere magnificato,
dal desiderio di essere onorato,
dal desiderio di essere elogiato,
dal desiderio di essere preferito,
dal desiderio di essere consultato,
dal desiderio di essere approvato,
dal desiderio di essere famoso,
dal timore di essere umiliato,
dal timore di essere disdegnato,
dal timore di subire rimproveri,
dal timore di essere calunniato,
dal timore di essere dimenticato,
dal timore di subire dei torti,
dal timore di essere messo in ridicolo,
dal timore di essere sospettato.
* preghiera scritta dal cardinale Merry del Val, molto cara a Madre Teresa di Calcutta
umiltàpiccolezzaserviziogratuità
inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002
PREGHIERA
Salvami dal diventare uno stolto
che non accetta la tua correzione,
uno stolto che recalcitra
davanti ad essa,
uno stolto
che non vuole accettarla
come una benedizione.
umiltàcorrezionerapporto con Dio
inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002
PREGHIERA
Credo, Signore, che sarei capace di compiere una volta, qualche atto straordinario. Un'azione che impegnerebbe tutto me stesso, se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un'ingiustizia, se uno dei mie cari fosse in pericolo...
Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia, e che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, donare, sempre donare... e darmi!
Questo non posso farlo e tuttavia è certamente ciò che tu mi chiedi...
Ogni giorno mille frammenti di vita da donare, in mille possibili gesti d'amore, che più non si vedono tanto sono abituali, e più non si notano tanto sono banali, ma di cui tu mi dici di aver bisogno per mettere insieme un'offerta e perché un giorno io possa dire in verità: Ai miei fratelli io ho donato tutta la mia vita.
E' ciò che desidero, Signore, ma non ne sono capace... non posso farlo, lo so, ed ho paura.
Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.
E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti, di riconoscere la tua povertà e di farmene dono, perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie ricchezze, ma anche la propria povertà, i propri peccati.
Fa' questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata, da te sottratti a tutti coloro che aspettano, colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata, perché nelle mie mani la tua povertà offerta, diventerà ricchezza per l'eternità.
inviato da Molari Mariangela, inserito il 22/05/2002
PREGHIERA
35. Eccomi fuori combattimento
Signore, questa volta non ne posso più.
Da mesi mi sono intestardito
a compiere tutto il mio dovere professionale,
ad accontentare diligentemente
tutti coloro che mi chiedevano
piccoli e grandi favori.
Mi ci sono ostinato.
E' così desolante
lasciare incompleto un lavoro
che in realtà non sarà mai completato.
È normale che uno si ostini
a tener duro, spossandosi.
Eccomi dunque, Signore,
per un certo tempo o per sempre,
non so, fuori combattimento.
Sia fatta la tua volontà.
So che siamo sempre dei servi inutili,
l'essenziale è amarti
e continuare ad amare
intensamente i propri fratelli
quando pare impossibile
poter essere utili per loro.
Tu solo sai ciò che è meglio
e io mi affido a te, Signore.
abbandonoumiltàpiccolezzaservizio
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 04/05/2002
PREGHIERA
Signore, quando credo che il mio cuore sia straripante d'amore e mi accorgo, in un momento di onestà, di amare me stesso nella persona amata, liberami da me stesso.
Signore, quando credo di aver dato tutto quello che ho da dare e mi accorgo, in un momento di onestà, che sono io a ricevere, liberami da me stesso.
Signore, quando mi sono convinto di essere povero e mi accorgo, in un momento di onestà, di essere ricco di orgoglio e di invidia, liberami da me stesso.
E, Signore, quando il regno dei cieli si confonde falsamente con i regni di questo mondo, fa' che io trovi felicità e conforto solo in Te.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 26/04/2002