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TESTO
1. 10 punti utili nella vita 3
1) La preghiera non è una "ruota di scorta" che utilizzi quando hai una preoccupazione... ma è il volante che ti dà la giusta direzione per tutta la tua vita (1 Tessalonicesi 5,17).
2) Perché il parabrezza della tua macchina è cosi largo e i retrovisori cosi piccoli? Perché il nostro passato è meno importante del nostro futuro; quindi guarda avanti senza fermarti (Salmo 90,12).
3) L'amicizia è come un libro, prende fuoco in un attimo, ma ci vogliono anni per scriverlo (Proverbi 17,17).
4) Tutte le cose nella nostra vita sono passeggere... Se sono buone approfittane, non rimarranno per sempre, se sono cattive, non preoccuparti non dureranno per sempre (Matteo 12,35).
5) I vecchi amici sono come l'oro! I nuovi amici sono come diamanti! Se trovi un diamante non dimenticarti dell'oro, perché il diamante non regge se non è sostenuto dall'oro (Proverbi 18,24).
6) Spesso quando perdiamo la speranza e crediamo che la nostra vita sia finita, Dio sorride dall'alto e ci dice: "Calmati è solo una curva, non la fine" (Romani 9,33).
7) Quando Dio risolve i tuoi problemi, tu credi in lui. Quando Dio non risolve i tuoi problemi, lui crede nelle tue capacità (Proverbi 3,5-6).
8) Una persona cieca chiede a Dio: "Cosa c'è di peggio che perdere la vista?" Dio risponde: "Perdere la fede" (Giacomo 2,26).
9) Quando preghi per gli altri, Dio ascolta le tue richieste e le benedice, e quando sei in sicurezza e nella gioia, ricordati che qualcuno ha pregato per te (Giacomo 5,16b).
10) Essere preoccupati non ti toglie la preoccupazione di domani, ma ti toglie la pace di oggi (Matteo 6,34).
bibbiafiduciaamiciziafedesaggezzapreghierapreoccupazionipresentepassatofuturo
inviato da Qumran, inserito il 01/12/2017
TESTO
suor Odette Prévost, Diario spirituale
Vivi il giorno d'oggi Dio te lo dà è tuo, vivilo in lui.
Il giorno di domani è di Dio, non ti appartiene.
Non portare sul domani la preoccupazione di oggi.
Il domani è di Dio: affidaglielo.
Il momento presente è una fragile passerella:
se lo carichi dei rimpianti di ieri,
dell'inquietudine di domani, la passerella cede e tu perdi piede.
Il passato? Dio lo perdona.
L'avvenire? Dio lo dona.
Vivi il giorno d'oggi in comunione con lui.
Suor Odette Prévost è stata uccisa in Algeria, il 10 novembre 1995.
inviato da Ignazia Geraci, inserito il 06/07/2013
TESTO
Stavo rimpiangendo il passato e temendo il futuro.
Improvvisamente il mio Signore parlò:
"Il mio nome è Io sono".
Dio fece una pausa.
Attesi. Dio continuò:
Quando vivi nel passato con i tuoi errori e rimpianti, è duro.
Io non sono lì. Il mio nome non è Io ero.
Quando vivi nel futuro con i tuoi problemi e timori, è duro.
Io non sono lì. ll mio nome non è Io sarò.
Quando vivi in questo momento non è duro.
Io sono qui. Il mio nome è Io sono.
io sononome di Diopassatopresentefuturofiduciaabbandonoabbandono in Diopaura
inviato da Piera Tortorici, inserito il 18/03/2013
TESTO
Ci sono solo due giorni all'anno in cui non si può fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, crescere, agire e, sopratutto, vivere.
agireoggipassatofuturopresentevitavivere
inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2012
TESTO
Bisogna abbandonare il passato alla misericordia di Dio, il presente alla nostra fedeltà e il futuro alla divina Provvidenza.
Presentepassatofuturomisericordia di Dioprovvidenza
inviato da Qumran2, inserito il 21/04/2012
TESTO
Francisco Fernàndez Carvajal, Parlare con Dio
Per scandire la nostra vita il Signore ci ha dato la notte e il giorno.
«Il giorno al giorno ne affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia».
E ogni nuovo giorno ci ricorda che dobbiamo proseguire i lavori interrotti e rinnovare i progetti e le speranze. Ogni giorno comincia, in un certo modo, con una nascita e finisce con una morte; ogni giornata è come una vita in miniatura. Alla fine il nostro passaggio nel mondo sarà stato santo e gradito a Dio se avremo fatto in modo che ogni giornata piacesse a Dio, dall'alba al tramonto.
«Il giorno al giorno ne affida il messaggio»; il giorno di ieri sussurra all'oggi, e suggerisce da parte del Signore:
«Comincia bene. Comportati bene "adesso", senza ricordarti di "ieri" che è già passato, e senza preoccuparti di "domani", che non sai se per te arriverà».
Viviamo ogni giornata come se fosse l'unica che abbiamo da offrire a Dio, cercando di fare bene le cose, e riportando a Dio, con la contrizione, quelle che abbiamo fatto male. Un giorno sarà l'ultimo, e anch'esso l'avremo dedicato a nostro Padre. Allora, se avremo vissuto offrendo a Dio la nostra vita e rinnovando l'offerta di giorno in giorno, udiremo Gesù dirci, come ha detto al buon ladrone: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso».
tempogiornataoggipresentevitasenso della vitavalore del tempo
inviato da Alessio Capone, inserito il 09/04/2012
TESTO
Spesso ci sentiamo insoddisfatti della nostra vita, vorremmo essere qualcun altro, fare cose diverse. Pensiamo al nostro passato, ai doni che abbiamo ricevuto ma che allora abbiamo sottovalutato, ma che ora sono cambiati. Pensiamo al futuro, che nutriamo di illusioni e che vorremmo comandare noi, abbiamo paura degli eventuali cambiamenti che non ci aspetteremmo. Ma al presente, ci pensiamo?
Quando ti senti così, pensa che l'attimo che stai vivendo è un dono di Dio. Adesso, ora, oggi, lui sta pensando a te, ha bisogno di te, vuole dirti tante cose e affidarti una missione.
Se pensi al passato: ringrazia Dio per i doni che ti ha dato, prega per chi ti ha amato e per chi ti ha ferito. Non spaventarti dei tuoi sbagli, piuttosto impara da essi. Fanne uno scalino che ti porta in alto anziché che ti fa inciampare. A volte dopo uno sbaglio capisci ciò che conta veramente nella vita, e da quella Mano che ti aiuta a rialzarti nasce un rapporto diverso, che magari prima non sarebbe stato così, perché avresti avuto un cuore troppo orgogliosi di te, per fare entrare pienamente Gesù nella tua vita.
Se pensi al futuro: affidalo a Dio. Lui è lassù in cielo, e da lassù vede più lontano di quanto vedi tu quaggiù. Lui fin dall'eternità ha pensato il meglio per te. Non ti abbandona nel momento della prova.
Se pensi al presente: vivilo! è un dono. Ovunque tu sia adesso, se sei con Gesù sei sempre la persona giusta, nel posto giusto, nel momento giusto. Perché è adesso che Gesù ha bisogno di te per portare agli altri il Suo Amore. Ne ha avuto bisogno ieri e ne avrà bisogno domani, ma in particolar modo oggi.
Ieri è passato, domani non c'è ancora, oggi è qui. E' oggi che costruisci il tuo passato e prepari il tuo futuro.
"Non temete, Io sono con voi!" (Gesù).
tempopresentepassatofuturoimpegnoresponsabilitàannunciotestimonianza
inviato da Cristina Stralla, inserito il 18/08/2007
TESTO
Phil Bosmans, La chiave della felicità, ed. Paoline
Per vivere davvero,
devi vivere oggi.
La vita è breve
e passa in fretta.
Se non vivi oggi,
avrai perso la giornata.
Non intristire il tuo animo
con paure e preoccupazioni
per il domani.
Non caricare il tuo cuore
con la miseria di ieri.
Vivi oggi.
inviato da Leo, inserito il 13/07/2006
TESTO
Non dovete nessuna fedeltà al passato in quanto passato; darete fedeltà soltanto a ciò che a voi ha portato di eterno, cioè di carità.
inviato da Luca, inserito il 26/02/2006
TESTO
Stavo rimpiangendo il passato
e temendo il futuro.
Improvvisamente il mio Signore parlò:
"Il mio nome è «Io sono»".
Fece una pausa.
Attesi.
Dio continuò:
"Quando vivi nel passato
con i tuoi errori e rimpianti,
è duro.
Io non sono lì.
Il mio nome non è «Io ero».
Quando vivi nel futuro
con i suoi problemi e timori,
è duro.
Io non sono lì.
Il mio nome non è «Io sarò».
Quando vivi in questo momento
non è duro.
Io sono qui.
Il mio nome è «Io sono»".
presentepassatofuturopaurarapporto con Dio
inviato da Maria Vittoria Pinna, inserito il 08/12/2004
TESTO
Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa
L'essenza dell'ottimismo non è guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando altri si rassegnano, la forza di tener alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé.
Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l'ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all'errore; perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.
Ci sono uomini che ritengono poco serio, e cristiani che ritengono poco pio, sperare in un futuro terreno migliore e prepararsi ad esso. Essi credono che il senso dei presenti accadimenti sia il caos, il disordine, la catastrofe, e si sottraggono nella rassegnazione o in una pia fuga dal mondo alla responsabilità per la continuazione della vita, per la ricostruzione, per le generazioni future.
Può darsi che domani spunti l'alba dell'ultimo giorno: allora, non prima, noi interromperemo volentieri il lavoro per un futuro migliore.
ottimismofuturosperanzapresenteimpegnoresponsabilità
inviato da Giulio Gerbino, inserito il 22/12/2003
TESTO
Kahlil Gibran, La voce del maestro
Non rinunciare alla speranza,
non abbandonarti
alla disperazione
per ciò che è stato:
piangere l'irrecuperabile
è la peggiore delle debolezze umane.
Non essere come colui
che siede a lato del fuoco,
guarda la fiamma estinguersi,
poi soffia sulle ceneri.
Chi cerca di afferrare un'opportunità
quand'è passata
è come chi la vede avvicinarsi
ma non le va incontro.
speranzaottimismopassatopresentevalore del tempoopportunismoaudaciapositivitàcoraggio
inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 26/03/2003
TESTO
13. Profeti di un futuro non nostro 1
Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l'opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessun credo porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta con sé tutte le soluzioni.
Nessun programma compie in pieno la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta:
Noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto,
però dà un senso di liberazione l'iniziarlo.
Ci dà la forza di fare qualcosa e di farlo bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino.
Una opportunità perché la grazia di Dio entri
e faccia il resto.
Può darsi che mai vedremo il suo compimento,
ma questa è la differenza tra il capomastro e il manovale.
Siamo manovali, non capomastri,
servitori, non messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.
futuropresenteimpegnoresponsabilitàseminaresperanzapazienzaattesafiduciafedecollaborazionepastorale
inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 17/12/2002
TESTO
C'è un grande tesoro che si può trovare in un unico luogo al mondo.
E' una cosa che si può chiamare compimento dell'esistenza.
Il grande tesoro è: lasciar entrare Dio nel presente.
E il luogo in cui si trova questo tesoro è dove sei tu ora.
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 14/12/2002
TESTO
Ricorda sempre che se Dio avesse voluto un oggi perfetto, non avrebbe inventato il domani.
domanitempovalore del tempoprogetto di Diofuturopresente
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 14/12/2002
TESTO
Blaise Pascal, Pensieri (n.172)
Noi non ci atteniamo mai al tempo presente. Anticipiamo il futuro come troppo lento a venire, come per affrettarne il corso; oppure ricordiamo il passato per fermarlo come troppo rapido; così imprudenti che erriamo nei tempi che non sono nostri, e non pensiamo affatto al solo che ci appartiene, e così vani, che riflettiamo su quelli che non sono più nulla, e fuggiamo senza riflettere quel solo che esiste. Il fatto è che il presente, di solito, ci ferisce. Lo dissimuliamo alla nostra vista perché ci affligge; se invece per noi è piacevole, rimpiangiamo di vederlo fuggire. Tentiamo di sostenerlo per mezzo dell'avvenire, e ci preoccupiamo di disporre le cose che non sono in nostro potere, per un tempo al quale non siamo affatto sicuri di arrivare.
Ciascuno esamini i propri pensieri: li troverà sempre tutti occupati dal passato e dal futuro. Il presente non è mai il nostro fine: il passato ed il presente sono i nostri mezzi, solamente il futuro è il nostro fine. In questo modo non viviamo mai, ma speriamo di vivere; e, disponendoci sempre ad essere felici, è inevitabile che non lo siamo mai.
presentepassatofuturofelicitàtemporicerca di sensosenso della vitavalore del tempo
inviato da Eleonora Polo, inserito il 11/12/2002
TESTO
Non aspettare mai domani per dire a qualcuno che l'ami. Fallo subito. Non pensare: "Ma mia madre, mio figlio, mia moglie... lo sa già". Forse lo sa. Ma tu ti stancheresti mai di sentirtelo ripetere?
Non guardare l'ora, prendi il telefono: "Sono io, voglio dirti che ti voglio bene". Stringi la mano della persona che ami e dillo: "Ho bisogno di te! Ti voglio bene, ti voglio bene, ti voglio bene...".
L'amore è la vita. Vi è una terra dei morti e una terra dei vivi. Chi li distingue è l'amore.
amoreamiciziaaffettotenerezzapresentevalore del tempo
inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 10/12/2002
TESTO
Andrea Panont, L'alfabeto di Dio
Una volta camminavo sul marciapiede mentre infuriava un temporale e il vento soffiava così forte da portarmi via il cappello: davanti a me, a un metro di distanza, cadde improvvisamente dal balcone di un terzo piano, sfracellandosi a terra, un grosso vaso di fiori. Un attimo di smarrimento; ma poi mi resi conto che potevo, dovevo continuare a camminare.
Si deve vivere sempre come se ogni momento, vaso o no, temporale o no, malattia o no, fosse l'ultimo della vita.
L'ultimo attimo può essere il primo: il primo e l'ultimo attimo di una vita coincidono.
È bene, allora, vivere ogni momento come se fosse il primo, l'ultimo, l'unico della vita.
"Chi vive e crede in me - cioè chi ama - non morrà in eterno."
Mi piace canticchiare durante la giornata le parole-preghiera d'una vecchia canzone del Gen verde:
"Fammi parlare sempre come fosse l'ultima parola che dico.
Fammi agire sempre come fosse l'ultima azione che faccio.
Fammi soffrire sempre come fosse l'ultima sofferenza che ho da offrirti.
Fammi pregare sempre come fosse l'ultima possibilità che ho qui in terra di parlare con te".
inviato da Luca Mazzocco, inserito il 24/09/2002
TESTO
Bruno Ferrero, 40 storie nel deserto
Una delle più belle poesie d'amore degli ultimi tempi è stata scritta da una ragazza americana. E' intitolata: "Le cose che non hai fatto".
Ricordi il giorno che presi a prestito la tua macchina nuova e l'ammaccai?
Credevo che mi avresti uccisa, ma tu non l'hai fatto.
E ricordi quella volta che ti trascinai alla spiaggia, e tu dicevi che sarebbe piovuto, e piovve?
Credevo che avresti esclamato: "Te l'avevo detto!". Ma tu non l'hai fatto.
Ricordi quella volta che civettavo con tutti per farti ingelosire, e ti eri ingelosito?
Credevo che mi avresti lasciata, ma tu non l'hai fatto.
Ricordi quella volta che rovesciai la torta di fragole sul tappetino della tua macchina?
Credevo che mi avresti picchiata, ma tu non l'hai fatto.
E ricordi quella volta che dimenticai di dirti che la festa era in abito da sera e ti presentasti in jeans?
Credevo che mi avresti mollata, ma tu non l'hai fatto.
Sì, ci sono tante cose che non hai fatto.
Ma avevi pazienza con me, e mi amavi, e mi proteggevi.
C'erano tante cose che volevo farmi perdonare quando tu saresti tornato dal Vietnam. Ma tu non l'hai fatto.
Ma tu non sei tornato.
Una regola d'oro: passeremo nel mondo una sola volta. Tutto il bene, dunque, che possiamo fare o la gentilezza che possiamo manifestare a qualunque essere umano, facciamoli subito.
Non rimandiamolo a più tardi, né trascuriamolo, poiché non passeremo nel mondo due volte.
amorerimpiantiperdonopresentecogliere l'attimoomissioni
inviato da Maria Grazia Guidetti, inserito il 24/09/2002
TESTO
Maria Chiara Carulli, Ed. Insieme
Impara a sognare, cioè a vivere pienamente:
i sogni non devono realizzarsi tutti,
ma devono e possono spingerti oltre,
portarti avanti,
darti e conservarti il coraggio di sognare.
Così non correrai il pericolo
di fermarti stanco sul ciglio della strada,
ma crederai di più nelle tue ali
anche quando per paura
non hai il coraggio di spiccare il volo.
Oggi prova a volare!
Cosa sogni?
Questo ti dice chi sei
molto meglio di ciò che fai.
Dimmi cosa sogni e ti dirò chi sei!
Siano grandi, coraggiosi, colorati i tuoi sogni,
non ridimensionarli mai,
non venderli e non svenderli mai!
Niente è mai scontato in te
e i tuoi sogni lo dimostrano!
Abbi il coraggio di sognare, allora,
e se vuoi conoscerti davvero
guarda sempre ai sogni che hai
e per i quali sei sempre pronto
ad investire in speranza,
non una volta soltanto,
ma tutti i giorni!
sogniaspettativesperanzafiduciafuturopresenteprogetto
inviato da Antonella Dorati, inserito il 29/08/2002