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24 novembre 2024
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - CRISTO RE
Quando hai bisogno, Qumran ti dà una mano, sempre.
Ora Qumran ha bisogno di te.
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PREGHIERA
1. Io ti attendo tutto il giorno
Io Ti attendo tutto il giorno,
mentre le mie forze sfioriscono
nel veleno di un'attività senza limiti....
Io attendo il tuo silenzio
e la tua pace,
che mi dovrebbero placare e purificare,
o mio Dio.
preghierainvocazionerapporto con Dio
inviato da Alberto Galimberti, inserito il 08/10/2024
TESTO
Hans Urs von Balthasar, Il cuore del Mondo, Milano 2006, 54-55
Io sono la vite, voi i tralci. Siete fioriti uscendo da me: vi meravigliate se una goccia del sangue del mio cuore s’infiltra in tutto il vostro pensare e fare? Vi meravigliate se piano piano i pensieri del mio cuore si insinuano nel vostro cuore terreno? Se in voi sussurra un bisbiglio, e giorno e notte avvertite un brusio, un’aspirazione? All’amore che vuole soffrire; all’amore che, insieme con quello mio, redime? Vi meravigliate del fatto che vi venga voglia di rischiare le vostre energie e la vostra vita, e di giocarle per i vostri fratelli? E di compiere ciò che manca alla mia passione, che ancora deve mancare, fino a quando non ho patito la mia passione in tutte le mie membra e rami? Giacché è chiaro che nessuno di voi viene redento se non per mezzo di me, ma io sono l’intero redentore solo unito con ognuno di voi.
Volete realizzare con me la grande trasformazione e il regno del Padre? Volete provare i miei sentimenti, quelli di colui che non se ne stette avidamente aggrappato alla sua forma divina ma l’ha spezzata e svuotata e ha cominciato a scorrere nei bassifondi del coraggio che si fa schiavo? Lo volete? […] Già da troppo tempo la mia grazia scorre nei vostri vasi vuoti, e sempre ancora li lasciate vuoti in voi, sottraete il vostro grembo alla mia semente. […] Ma ecco che la debolezza con cui tu mi indebolisci non riesce più a frenarmi. Quando io sono debole, allora sono forte. Lasciati indebolire dalla mia debolezza, o tu mia sposa, affinché cresca in te il frutto del mio grembo, il figlio del nostro amore. […] Per quanto tempo ancora tieni separata la mia solitudine dalla tua, invece che lasciarle entrambe confondersi nell’unità di un unico amore? Solo una solitudine che ama è feconda.
unione con Cristofeconditàvite e tralciportare fruttoamore di Diorapporto con Dioforzadebolezzapaurafiduciaabbandono
inviato da Qumran, inserito il 08/10/2024
TESTO
Io sono il tuo Dio e ti sto vicino; non ti basta? Che vuoi dunque di più sulla terra di ciò che riempie il mio cuore?
Io sono il tuo Dio e ti resto fedele anche quando ti mando la croce; per quanto questa pesi, ricordati che io sono con te: che vuoi di più?
Io sono il tuo Dio e penso a te. Dall'eternità io penso a te. Ho scritto il tuo nome profondamente nel mio Cuore, perché tu non avessi mai a dimenticarti di te.
Io sono il tuo Dio e regolo tutto per il meglio, per il tuo meglio: se ora non lo capisci, un giorno lo vedrai con tutta chiarezza.
Io sono il tuo Dio e ti amo fedelmente; conosco tutto ciò che affligge il tuo cuore; vedo ogni sguardo, ascolto ogni parola che ti contraria. Accetta tutto con tranquillità e pace, perché sono io che ho disposto così; tu persevera, restami fedele affinché il mio cuore te ne ricompensi.
Io sono il tuo Dio. Sei solo? Ti farò compagnia. Nessuno ha una buona parola per te? Vieni da me che sarò sempre il tuo tutto, ti compenserò di ciò che ti è negato in terra.
Io sono il tuo Dio. Che vuoi di più? Fatti coraggio! Nulla ti costi, perché chi possiede il mio divin Cuore ha tutto ciò che gli può abbisognare. Il mondo passa, il tempo fugge, gli uomini scompaiono, la morte tutto rapisce. Una cosa sola ti resterà per sempre: il tuo Dio!
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 20/02/2023
RACCONTO
Questa è una leggenda degli indiani Cherokee a riguardo del "rito di passaggio".
Il padre porta il figlio nella foresta, gli mette una benda sugli occhi e lo lascia lì da solo. Il giovane deve rimanere seduto su un tronco tutta la notte senza togliere la benda finché i raggi del sole non lo avvertono che è mattino. Non può e non deve chiedere aiuto a nessuno. Se sopravvive alla notte, senza andare a pezzi, sarà un uomo.
Non può raccontare della sua esperienza ai suoi amici o a nessun altro, perché ogni giovane deve diventare uomo da solo.
Il ragazzo è chiaramente terrorizzato: sente tanti rumori strani attorno a lui. Ci sono senz'altro bestie feroci che lo circondano. Forse anche degli uomini pericolosi che gli faranno del male.
Il vento soffia forte tutta la notte e scuote il tronco su cui è seduto, ma lui va avanti coraggiosamente, senza togliere la benda dagli occhi. In fondo, è l'unico modo per diventare uomo!
Finalmente, dopo una notte terrificante, esce il sole e si toglie la benda dagli occhi. Ed è così che si accorge che suo padre è seduto sul tronco a fianco a lui. È stato di guardia tutta la notte proteggendo suo figlio da qualsiasi pericolo.
Il padre era lì, anche se il figlio non lo sapeva.
Anche noi non siamo mai soli. Nella notte più terrificante, nel buio più profondo, nella solitudine più completa, anche quando non ce ne rendiamo conto, Dio non ci abbandona mai, e fa la guardia, seduto sul tronco a fianco a noi.
pauraamore di Diorapporto con Diofedefiduciaabbandonoabbandono in Dio
inviato da Qumran2, inserito il 23/12/2020
PREGHIERA
Gesù, tu sei il solo e vero amico.
Tu prendi parte alle mie pene, te le addossi, possiedi il segreto di volgermele in bene.
Tu mi ascolti con bontà, quando ti racconto le mie afflizioni e non manchi mai di addolcirle.
Ti trovo sempre in ogni luogo.
Tu non ti allontani mai e, se io sono costretto a cambiare dimora, continuo a trovarti dove vado.
Tu non ti annoi mai di ascoltarmi; non ti stanchi mai di farmi del bene.
Io sono sicuro di essere amato, se ti amo.
Non sai che fartene dei miei beni e certo non diventi più povero nel parteciparmi i tuoi.
Per quanto miserabile io sia, nessun spirito più nobile, più grande, anche più santo mi toglierà mai la tua amicizia; la morte, che ci strappa a tutti gli altri amici, mi riunirà a te.
Tutte le disgrazie dell'età o della fortuna non possono staccarti da me; anzi, io non godrò mai più pienamente di te, tu non sarai mai più vicino di quando tutto mi sarà contrario.
Tu sopporti i miei difetti con una pazienza ammirevole; le mie stese infedeltà, le mie ingratitudini non ti feriscono al punto che tu non sia sempre pronto a ricominciare, se io voglio.
O Gesù, concedimi di volerlo, affinché io sia tuo, adesso e sempre.
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 03/04/2020
PREGHIERA
6. Il Signore è la mia guida 1
Giuseppe Quattrociocchi, dal salmo 22
Parafrasi del salmo 22 dedicata a chi ama la montagna
Il Signore è la mia guida,
con lui mi sento sicuro.
Per sentieri di montagna mi conduce,
a ruscelli di acqua limpida mi disseta
e su prati fioriti mi fa riposare.
La direzione giusta mi indica
perché mi vuole bene.
Se anche dovessi affrontare
passaggi pericolosi
o pareti di sesto grado,
con lui mi sento sicuro,
le sue corde e i suoi chiodi
mi danno sicurezza,
e mi preservano dalle vertigini.
Mi indica gli appigli più sicuri,
nei momenti di stanchezza mi sostiene
e nella sfiducia mi incoraggia.
Avanti a me cammina,
lungo tutta la durata del sentiero
e prima di me sperimenta
i passaggi pericolosi,
fino alle cime più inaccessibili.
Riempie il mio cuore di ebbrezza
e i miei occhi di panorami stupendi
fino alla cima più bella, la casa del Signore.
montagnacamminoroutestradarapporto con Diofedefiduciaabbandono in Dio
inviato da Giuseppe Quattrociocchi, inserito il 03/04/2020
TESTO
7. Natale non è Babbo Natale? 1
Non è un telegramma di auguri (Buon Natale e Buone Feste).
Non è una dichiarazione che siamo perdonati (vabbè, scurdàmuci o passato e arrivederci a tutti in paradiso).
Natale non è una promessa elettorale che ci sarà un condono tombale per tutti (tranquilli, non preoccupatevi più) e che tutti i guai che abbiamo combinati sono con un solo tocco magicamente scomparsi (pim pum pam, tutto a posto).
Natale non è una vaporosa o fantasmagorica apparizione in un sogno dove tutto il mondo (abracadabra) è divenuto meraviglioso.
Natale non è una visita di cortesia o di obbligo (toccata e fuga e chi s'è visto s'è visto).
Natale è una presenza,
una presenza povera per distruggere il fascino della ricchezza,
una presenza inerme per distruggere il mito della potenza,
una presenza mite per svilire la tentazione della prepotenza.
una presenza costante, definitiva, di un Dio che amerà senza pretese, senza ripensamenti e senza rimpianti.
Natale è una incarnazione, cioè: il Figlio di Dio è venuto tra noi,
e ormai è uno di noi, uno come tutti gli altri,
che abita come noi in questo sporco fastidioso mondo,
che viene per noi,
per essere cammino di luce e indicarci una via,
per essere energia e forza per cambiare il mondo,
per essere vittoria su ciò che è morte e donare amore.
Nessuno può dirgli: ma tu chi sei? che ci fai qui?
Che ci vieni a raccontare? che ne sai dei nostri guai?
che cosa rappresenti per noi? chi ti ha chiesto di venire?
Avevamo un progetto e un sogno: essere come Dio.
Ma non siamo riusciti a realizzarli.
Ora con Lui progetto e sogno sono realizzabili.
Ma Dio ora realizza il suo progetto e il suo sogno: diventare Uomo!
Ma se ha scelto la nostra vita, vuol dire che è bella!
Coraggio! La vera rivoluzione è iniziata; scegliamo Gesù!
NataleDio con noipresenzaincarnazione
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 29/12/2018
TESTO
8. Avvento: attesa e vigilanza
Il Signore ci chiede di essere vigilanti e pronti perché non possiamo conoscere in anticipo l'ora di Dio, l'ora in cui Dio viene a visitarci con un intervento speciale. Sono ormai abbastanza anziano e saggio da pensare che non posso forzare quest'ora di Dio.
Dio verrà da me e da te, a modo suo e quando vorrà. A volte siamo tentati di comportarci come coloro che addestrano gli animali con i cerchi. Chiediamo a Dio di venire e di saltare attraverso i nostri cerchi proprio come vogliamo noi! Ma, alla fine, scopriamo che Dio non è un animale ammaestrato. Dio sceglie i suoi momenti e suoi mezzi. La nostra parte è solo di essere pronti per questi momenti speciali. A volte, l'ora di Dio sembra giungere proprio nel momento in cui non ce la facciamo più. Ad ogni modo, la nostra fiducia in Dio ci dice che Dio verrà, al momento migliore e nel modo migliore. Io devo permettere a te di essere te stesso, e tu devi permettere a me di essere me stesso.
E noi dobbiamo permettere a Dio di essere Dio.
avventoattesavigilanzarapporto con Diopreghiera
inviato da Francesco De Luca, inserito il 29/12/2018
TESTO
9. Lettera d'amore di Dio per te 2
Figliolo mio,
forse non mi conosci, ma Io so tutto di te. So quando ti siedi e quando ti alzi, conosco ogni passo che fai e so il numero esatto dei capelli sulla tua testa, perché sei stato fatto a mia immagine. Ti ho conosciuto prima che tu nascessi, ti ho scelto quando ho pianificato la creazione, non sei stato un errore, perché ogni tuo giorno è già scritto nel mio Libro. Sei stato fatto in modo meraviglioso, Io ti ho formato nel ventre di tua madre e ti ho preso dal suo grembo il giorno in cui sei nato.
Chi non mi conosce mi ha presentato in modo sbagliato, non sono né lontano né arrabbiato, ma sono l'espressione perfetta dell'amore, manifestato in mio Figlio Gesù... ed è mio desiderio amarti, semplicemente perché sei stato creato per essere mio figlio e affinché Io sia tuo Padre.
Io sono colui che provvede ad ogni tua esigenza, il mio piano per il futuro è pieno di speranza. Perché ti amo di un amore eterno. I miei pensieri per te sono smisurati, sono come la sabbia del mare. Sono vicino a te per salvarti, in te mi rallegro e gioisco. Non smetterò mai di farti del bene: se ascolti la mia parola e la metti in pratica, sarai il mio tesoro speciale.
Voglio con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima che tu prosperi, desidero mostrarti cose grandi e meravigliose. Se mi cerchi con tutto il cuore mi incontrerai... Trova il tuo diletto in me e Io ti concederò i desideri del tuo cuore. Perché sono Io che suscito in te ciò che tu vuoi. Sono potente, e posso fare in te molto più di quanto tu immagini.
Sono il Padre che ti consola in tutte le tue tribolazioni, sono vicino a te quanto il tuo cuore è ferito. Vedo che a volte sei tanto lontano da me, e arrivo a temere di perderti per sempre. Ieri ti ho visto molto triste e avrei voluto privarti di questo dolore. Ho gridato ai quattro venti, ma non sei venuto a cercarmi. Ti ho visto parlare con i tuoi amici, ti ho visto mangiare fuori orario e ho camminato con te nella strada verso casa. Ho quasi visto con i tuoi occhi ciò che stavi guardando tu, ciò che ti ha provocato tanta nostalgia. Avrei voluto che tu mi prestassi ascolto. Ma non l'hai fatto, e quindi ho aspettato tutto il giorno.
Ti ho donato un bel tramonto a conclusione delle tue giornate, e una leggera brezza per permetterti di riposare meglio. Ti ho aspettato, dopo un giorno così frenetico, ma non sei mai venuto. La scorsa notte ti ho visto dormire e ti ho voluto toccare la fronte. Ti ho mandato dei raggi di luna dentro casa per vedere se ti fossi svegliato, ma hai continuato a dormire.
Ti parlo all'orecchio attraverso le foglie degli alberi e il profumo dei fiori, grido a te nei ruscelli di montagna, e attraverso gli uccelli canto il mio amore per te. Ti rivesto del calore del sole e profumo l'aria della natura con l'aroma della natura. Ascolto il silenzio dentro di te e provo a suscitare in te dei buoni desideri. Non sono lontano, sono nel tuo cuore. Regala uno sguardo d'amore a tutti coloro che ti circondano, e mi troverai, in ogni momento.
Oggi ho cercato qualcuno che mi prestasse le sue mani per scriverti, d'ora in poi scriverò direttamente nel tuo cuore. Se me lo permetti, devi solo dirmi ‘Sì'... So che è difficile vivere in questo mondo, lo è davvero, ma se confidi in me ti darò nuove forze. A partire da oggi. Parla con me, scarica i tuoi pesi e le tue ansie su di me. Ho sempre tempo per te, raccontami ogni cosa, piangi se vuoi, asciugherò ogni tua lacrima e accarezzerò il tuo volto.
Chiamami a qualsiasi ora del giorno o della notte, non dormo mai e ti risponderò sempre. Se tu riuscissi a guardare l'universo con amore, a vederti nello specchio con umiltà, a mostrare tenerezza a chi ti sorride, misericordia a chi ti chiede compassione e perdono a chi ti fa piangere... la mia voce diventerà il tuo pensiero.
Come il pastore guida le sue pecore, così io ti conduco vicino al mio cuore. Un giorno asciugherò ogni lacrima dai tuoi occhi ed eliminerò tutto il dolore che hai sofferto sulla terra. Ti amo tanto, al punto da aver mandato mio Figlio Gesù affinché tu abbia vita eterna. Perché in Gesù ho rivelato il mio Amore per te, Lui è la rappresentazione esatta del mio essere. È venuto per dimostrarti che Io sono dalla tua parte, non contro di te. È venuto per dirti che non ricorderò più dei tuoi peccati. Gesù è morto affinché tu possa riconciliarti con me, la Sua morte è stata la massima espressione del mio amore per te... Ho dato ogni cosa per avere il tuo amore...
Vieni a casa e celebra la festa più grande che il Cielo abbia mai visto... Sono sempre stato, e sempre sarò, tuo Padre. La domanda è: vuoi essere mio figlio? Sono con le braccia aperte, aspetto te. Devi soltanto ricevere mio Figlio Gesù nel tuo cuore.
Ti abbraccio e non me ne vado. Resto al tuo fianco. Ti amo!
Con affetto: tuo papà, Dio.
amore di DioDio padrepaternità di Diorapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 15/01/2018
TESTO
Blaise Pascal, Breve storia del verbo essere, Andrea Moro
C'è un vuoto a forma di Dio nel cuore di ogni persona e non può mai essere riempito da nessuna cosa.
ricerca di Dioricercarapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 15/01/2018
TESTO
Mi rifiuto di credere
che Lui, Gesù, ci abbia preso in giro e ingannato.
Gesù, uomo grande-intelligente-generoso-sincero-limpido-coraggioso!
Mi rifiuto di pensare che ci abbia ingannato
un uomo che si è inginocchiato dinanzi a noi,
ha lavato i nostri piedi,
ha detto parole dense di eternità.
Un uomo che non ha chiesto a noi
beni, vantaggi, privilegi, voti.
E ha detto che la cosa più importante è amare.
Amare di un amore che non esige risposte,
non ha pretese, non cerca vantaggi o secondi fini,
un amore a perdere...
E ci ha parlato di un Dio che non chiede nulla per sé,
ma solo per il bene dell'uomo,
un Dio che è papà, non carabiniere o ragioniere o manager....
Mi fido di Gesù che si è lasciato condannare, crocifiggere e uccidere.
E perdona i suoi nemici.
Che vuole rimanere con noi, per sempre,
e realizzare una comunione che sa di infinito.
Gesùamorefedefiduciarapporto con Diomisericordia
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 15/01/2018
TESTO
Kahlil Gibran, Le parole non dette, Ed. Paoline 1991, pg. 112
La lanterna che reggi
non è tua,
la canzone che canti
non è stata composta
nel tuo cuore:
benché porti la luce,
non sei la luce,
e anche se sei un liuto
non sei il suonatore di liuto.
lucemusicarapporto con Diotestimonianza
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 02/12/2017
PREGHIERA
Mi manchi. Mi manchi terribilmente. Da togliere il fiato.
Leggo e rileggo le tue parole, con innamorata ostinazione.
Mi piego su questa pagina, e mi fa male non sentire il ritmo del tuo respiro,
il suono amico della tua voce.
Mi manchi, Signore,
e la preghiera oggi è un rincorrere il vento;
è ascoltare una musica che nessuno strumento può produrre.
Mi manchi, Signore,
perché, di tanto in tanto, ho bisogno di toccare, di vedere, di sentire profumi.
E tu, ora, non sei a portata di mano,
non stai davanti ai miei occhi, non hai l'odore buono di chi ama.
Mi manchi, Signore,
e la fede ne soffre, come di una malattia mortale. Senza cura.
Mi manchi, Signore,
eppure, so, quando mi allontano su versanti ripidi e pendii pietrosi;
quando fuggo le tue strade per capriccio e per dispetto;
quando ti volto le spalle, in un impeto di altezzoso disprezzo,
so, che io manco a te, ancora di più.
Per questo, ad ogni ritorno, mi aspetto di averti qui come uomo fedele,
come Dio paziente.
È questa distanza che ci unisce.
La tua assenza mi alimenta.
La tua presenza mi disseta. Amen.
assenzapresenzadistanzaattesarapporto con Diopreghiera
inviato da Cesarina Volontè, inserito il 02/12/2017
PREGHIERA
Ti amo, Signore, con tutto il mio cuore,
con tutta la mia mente e con tutte le mie forze,
ma spesso questo mio cuore, questa mia mente,
e le mie poche o molte forze si indeboliscono
nell'amore verso te, o mio Dio,
in cui confido, mi fido e mi affido.
Potenzia, o Signore, dentro di me la grazia
dell'amore verso te e verso i fratelli di questa afflitta terra,
nella quale è difficile incontrare
l'amore vero, l'amore per sempre, l'amore eterno.
Signore, fa' che io possa amarti sempre,
anche quando si è spento il desiderio di amare,
offuscato da tante esperienze di odio,
che il mondo oggi ci offre ogni giorno.
Signore concedimi la grazia
di riscoprire la bellezza e la dolcezza
di un cuore davvero innamorato del cielo,
verso il quale dirigere sistematicamente
i miei pensieri, i miei desideri
e soprattutto il mio agire nel tempo.
Signore, tu che sei amore infinito ed eterno,
fa' che io possa innamorami sempre di più
del tuo amato Gesù,
che per amore si è offerto a te sulla croce
per la salvezza di tutti noi.
Lui che ci ha lasciato il grande testamento dell'amore,
che sa perdonare e alzare al cielo il suo sguardo di bontà,
ci insegni a vivere
nell'amore sincero e autentico,
che sorpassa ogni umano desiderio. Amen
amoreamare Diorapporto con Dio
inviato da Padre Antonio Rungi, inserito il 01/12/2017
PREGHIERA
15. Inno d'Amore al Padre nella preghiera notturna
Lasciatemi rumori del mondo
voglio incontrare il mio Dio,
poterne udire la voce
che mi chiama con nome di figlia.
Lasciatemi passioni di questa terra
voglio innalzarmi al di sopra
del quotidiano, e confondermi
fra i Cori celesti
che affollano la dimora del Padre
per lasciarmi avvolgere
dalla sua Luce.
Lasciatemi, lasciatemi pensieri
di fatui incontri,
voglio aspettare l'aurora
e l'Amato che bussa alla porta.
Come cerva
attendo la sua acqua,
come cerva assetata di grazia.
Lasciatemi ombre della notte,
voglio incontrare l'aurora,
voglio cantare al mio Dio
a Colui che di Sé m'innamora.
preghierarapporto con Dioadorazione
inviato da Anna Marinelli, inserito il 30/06/2017
TESTO
Isacco di Ninive, La filocalia
Ricordatevi di Dio, perché in ogni istante egli si ricordi di voi. Se si ricorda di voi, vi darà la salvezza. Non dimenticatelo lasciandovi sedurre da distrazioni vane. Volete forse che vi dimentichi nei momenti delle vostre distrazioni?
Rimanetegli vicini e obbedienti nei giorni della prosperità. Potrete contare sulla sua parola nei giorni difficili, poiché la preghiera vi renderà sicuri della sua presenza costante. Rimanete incessantemente dinanzi al suo volto, pensatelo, ricordatelo nel vostro cuore. Altrimenti, se lo incontrate appena di tanto in tanto, rischiate di perdere la vostra intimità con lui.
La familiarità tra gli uomini avviene mediante la presenza fisica. La familiarità con Dio consiste nella meditazione e nell'abbandono in lui durante la preghiera.
Chi vuol vedere il Signore, purifichi il suo cuore col ricordo continuo di Dio. Arriverà a contemplarlo ogni istante e dentro di sé sarà tutto luce.
contemplazionevicinanza di Diopresenza di Diorapporto con Diopreghiera
inviato da Qumran2, inserito il 30/06/2017
TESTO
17. La preghiera contemplativa
Carlo Carretto, Deserto in città
Quando partii per il deserto avevo lasciato tutto com'è l'invito di Gesù: situazione, famiglia, denaro, casa. Tutto avevo lasciato meno... le mie idee che avevo su Dio e tenevo ben strette riassunte in qualche grosso libro di teologia che avevo trascinato con me laggiù.
E là sulla sabbia continuavo a leggerle, a rileggerle, come se Dio fosse contenuto in un'idea e avendo belle idee su di Lui potessi comunicare con Lui.
Il mio maestro di noviziato continuava a dirmi: "Fratel Carlo, lascia stare quei libri. Mettiti povero e nudo davanti all'Eucarestia. Svuotati, disintellettualizzati, cerca di amare...contempla...". Ma io non capivo un bel nulla di ciò che volesse dirmi. Restavo ben ancorato alle mie idee.
Per farmi capire, per aiutarmi nello svuotamento mi mandava a lavorare. Mamma mia! Lavorare nell'oasi con un caldo infernale non è facile! Mi sentivo distrutto. Quando tornavo in fraternità non ne potevo più.
Mi buttavo sulla stuoia nella cappella davanti al Sacramento con la schiena spezzata e la testa che mi faceva male. Le idee si volatilizzavano come uccelli fuggiti dalla gabbia aperta. Non sapevo più come cominciare a pregare. Arido, vuoto, sfinito: dalla bocca usciva solo qualche lamento.
L'unica cosa positiva che provavo e che cominciavo a capire era la solidarietà con i poveri, i veri poveri. Mi sentivo con chi era alla catena di montaggio o schiacciato dal peso del giogo quotidiano. Pensavo alla preghiera di mia madre con cinque figli tra i piedi e ai contadini obbligati a lavorare dodici ore al giorno d'estate.
Se per pregare era necessario un po' di riposo, quei poveri non avrebbero mai potuto pregare. La preghiera, quindi, quella preghiera che avevo con abbondanza praticato fino ad allora, era la preghiera dei ricchi, della gente comoda e ben pasciuta, che è padrona del suo tempo, che può disporre del suo orario.
Non capivo più niente, o meglio, incominciavo a capire le cose vere. Piangevo!
E fu proprio in quello stato di autentica povertà che io dovevo fare la scoperta più importante della mia vita di preghiera. Volete conoscerla?
La preghiera passa per il cuore, non per la testa.
Sentii come se una vena si aprisse nel cuore e per la prima volta sperimentai una dimensione nuova dell'unione con Dio. Che avventura straordinaria mi stava capitando. Non dimenticherò mai quell'istante. Ero come un'oliva schiacciata dal torchio. Al di là della "sofferenza", che dolcezza indicibile mi inondava tutta la realtà in cui vivevo.
La pace era totale. Il dolore accettato per amore era come una porta che mi aveva fatto transitare al di là delle cose. Ho intuito la stabilità di Dio.
Ho sempre pensato, dopo di allora, che quella era la preghiera contemplativa.
preghieracontemplazionepoveripovertàrapporto con Diolavoro
inviato da Qumran2, inserito il 30/06/2017
PREGHIERA
a cura di Luigi Rosadoni, Due chiacchere con Gesù aggiustano tutto, ed Gribaudi
Signore, ho guai d'ogni genere,
ma grazie a Dio mi accorgo
che una piccola chiacchierata con Gesù aggiusta tutto.
Fratello, me lo ricordo bene:
quand'ero un peccatore perduto
gridai: «Gesù, abbi pietà!»
ma l'anima mia rimase tutta quanta sottosopra
finché udii il mio Signore Gesù che mi diceva:
«Vieni qui, io sono la via».
Sì, una piccola chiacchierata con Gesù aggiusta tutto.
A volte il fulmine biforcuto e il tuono rombante
dei dolori e delle tentazioni
rendono la vita difficile a me e anche a voi,
ma Gesù è il nostro amico
e ci sosterrà sino alla fine.
Sì, una piccola chiacchierata con Gesù aggiusta tutto.
Signore, ho guai d'ogni genere,
ma grazie a Dio mi accorgo
che una piccola chiacchierata con Gesù aggiusta tutto.
preghieradifficoltàcoraggiorapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 30/06/2017
PREGHIERA
Entra ancora, Gesù, nel nostro cuore
come nel santuario del Padre tuo e Padre nostro.
Posa ancora il tuo sguardo
nei suoi angoli più segreti, dove nascondiamo
le nostre più gravi preoccupazioni
e gli affanni più sofferti,
quelli che tante volte ci tolgono serenità e pace;
quelli che tante volte ci fanno vacillare nella fede
e rivolgere il nostro sguardo lontano da te.
Fa' luce e discerni, purifica, libera
da ciò che non vorremmo lasciare, ma pure ci opprime!
Sia casa di lode, di canto e di supplica
questo povero cuore.
Sia pieno di luce, aperto all'ascolto,
ricco solo di te, a lode del Padre.
Visita ancora, Gesù, le nostre comunità:
recidi all'insorgere qualsiasi radice di invidia,
di rivalità, di contesa.
La tua presenza porti mitezza, umiltà, compassione,
doni soprattutto la silenziosa capacità di sacrificarci
gli uni per gli altri.
Riscrivi nel cuore di ognuno e sul volto di tutti
le "dieci parole" che declinano l'unico Amore.
chiesacomunitàcambiamentopreghierainterioritàrapporto con Diocomandamenti
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2017
TESTO
20. Dio entrerà nell'anima nostra
Beato Tommaso Maria Fusco, Dagli scritti di don Tommaso M. Fusco
Dio entrerà nell'anima nostra, se la trova sola ed isolata; sola, senz'altro pensiero che quello di adorarlo; sola, senz'altro affetto che quello di amarlo; sola, senz'altra volontà che quella che possa a lui piacere.
adorazionepreghieracontemplazionevolontà di Diorapporto con Dioamore di Dio
inviato da Antonietta Pignata, inserito il 08/05/2017