Quando hai bisogno, Qumran ti dà una mano, sempre.
Ora Qumran ha bisogno di te.
- Clicca qui per sapere il perché.
Hai cercato i temi "nuova vita" tra i ritagli di tipo testo
Hai trovato 248 ritagli
TESTO
E' quel sentimento che sta alla base della vita.
E' quel sentimento che ci fa sentire liberi di volare.
E' quel sentimento che ci fa fare cose pazzesche.
E' quel sentimento che ci fa regalare la vita ai nostri figli.
E' quel sentimento che fa vedere tutto in maniera positiva.
E' quel sentimento che ci rende vivi dentro.
E' quel sentimento che rende unico e speciale ogni momento.
E' quel sentimento che ci ha donato Gesù con il suo sacrificio.
Non avere paura di amare: ama come lui ci insegna.
inviato da Roberto Canepa, inserito il 02/01/2016
TESTO
22. Il grande mistero della Pasqua
Papa Francesco, Udienza generale 1° aprile 2015
A volte il buio della notte sembra penetrare nell'anima; a volte pensiamo: "ormai non c'è più nulla da fare", e il cuore non trova più la forza di amare... Ma proprio in quel buio Cristo accende il fuoco dell'amore di Dio: un bagliore rompe l'oscurità e annuncia un nuovo inizio, qualcosa incomincia nel buio più profondo. Noi sappiamo che la notte è "più notte", è più buia poco prima che incominci il giorno. Ma proprio in quel buio è Cristo che vince e che accende il fuoco dell'amore. La pietra del dolore è ribaltata lasciando spazio alla speranza. Ecco il grande mistero della Pasqua! In questa santa notte la Chiesa ci consegna la luce del Risorto, perché in noi non ci sia il rimpianto di chi dice "ormai...", ma la speranza di chi si apre a un presente pieno di futuro: Cristo ha vinto la morte, e noi con lui. La nostra vita non finisce davanti alla pietra di un sepolcro, la nostra vita va oltre con la speranza in Cristo che è risorto proprio da quel sepolcro. Come cristiani siamo chiamati ad essere sentinelle del mattino, che sanno scorgere i segni del Risorto, come hanno fatto le donne e i discepoli accorsi al sepolcro all'alba del primo giorno della settimana.
pasqualucerisortoresurrezionedisperazionesperanzaricominciarevita nuova
inviato da Qumran2, inserito il 17/06/2015
TESTO
Quando scoprirò in pieno
che mi ha modellato su di lui,
cesserò di lottare
per realizzare i miei progetti.
Mi arrenderò a chi è morto per me
e non patteggerò
perché sta preparando
la mia risurrezione
e la vuole somigliante alla sua.
Il mio ultimo viaggio intraprenderò
in letizia
e senza timore approderò
perché lì ad attendermi
so che c'è lui!
Da oggi, col suo fuoco
cercherò di inondare di luce
chi incontro.
inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 16/06/2015
TESTO
"È nato un bambino".
Questa la frase che, identica, risuona sotto diversi cieli.
Non si dice: "È nato un cristiano, un musulmano,
un ricco, un povero o un americano".
No! Ma semplicemente: "Un bambino".
Un essere umano bisognoso d'amare e di essere amato.
Un figlio di Dio e dell'uomo.
Un miracolo: un nuovo continuo "natale".
Scarica la raccolta completa di preghiere e testi di don Valentino Savoldi.
nascitabambinovitaessere umanoumanità
inviato da Don Valentino Salvoldi, inserito il 16/06/2015
TESTO
Sbagliare progetto di vita può essere un problema, ma non averne uno, un sogno speciale, è ancora più grave.
progetto di vitavocazionesogno
inviato da Qumran2, inserito il 17/09/2014
TESTO
Il Risorto ci chiede di risorgere. E il risorgere riguarda noi, la nostra vita in ogni istante. In ogni istante devo distaccarmi dal mio piccolo io raggrinzito e prepotente per far vivere un Tu più grande.
risorgereresurrezionecambiamentonuova vitapasqua
inviato da Qumran2, inserito il 16/09/2014
TESTO
27. L'amore evangelico (in noi si dovrà trovare tutto) 1
Madeleine Delbrel, Indivisibile amore, Piemme 1994, p. 155
In noi si dovrà trovare tutto
il bicchiere d'acqua, il cibo per chi ha fame,
tutto il vero cibo per tutti i veri affamati,
tutti i veri cibi e tutti i veri mezzi per distribuirli,
l'alloggio per i senza tetto,
il pellegrinaggio alle carceri ed agli ospedali,
la compassione per le lacrime, quelle che si devono versare insieme
e quelle di cui occorrerebbe eliminare le cause,
l'amicizia per ogni peccatore,
per coloro che sono malvisti,
la capacità di mettersi al livello di tutte le piccolezze,
di lasciarsi attrarre da tutto ciò che non conta,
e tutto avrà il suo orientamento, la sua pienezza, nella parola "fraterno".
Infatti i nostri beni, se diventano i beni degli altri, saranno il segno della nostra vita donata per gli altri, come assimilata di diritto alla loro, e che, in realtà, non deve più far parte dei nostri interessi.
Il cristiano che vivrà in questo modo nella città, sperimenterà con tutto il suo essere la forza dell'amore evangelico. La realtà di questo amore risplenderà in torno a lui come una evangelizzazione e in lui come una illuminazione.
Sperimenterà che agire è illuminare, ma anche essere illuminati, sperimenterà che, se pregare è lasciarsi fare da Dio, è però anche imparare a compiere l'opera di Dio.
Un cristiano simile renderà grazie, perché tutti i suoi gesti diventeranno l'espressione di un amore che non conosce né limiti né eccezioni, un amore del quale soltanto Cristo ha detto agli uomini che lo devono e ricercare e donare.
amorecaritàservizioevangelizzazionevita donatadonogratuità
inviato da Michele Ferretti, inserito il 14/04/2014
TESTO
Ursula Markham, Elaborazione del lutto, 1996
La morte non è nulla.
Sono solo scivolato nella stanza accanto.
Io sono io e tu sei tu.
Quello che eravamo l'uno per l'altro,
lo siamo ancora.
Chiamami col mio solito nome.
Parlami nel modo in cui eri solita parlarmi.
Non cambiare il tono della tua voce.
Non assumere posizioni forzate di solennità o dispiacere.
Ridi come eravamo soliti ridere
Dei piccoli scherzi che ci divertivano.
Gioca... sorridi... pensami... prega per me.
Lascia che il mio nome sia la parola familiare che è sempre stata.
Lascia che venga pronunciato con naturalezza,
senza che in esso vi sia lo spettro di un'ombra.
La vita ha il significato che ha sempre avuto.
E' la stessa di prima. Esiste una continuità mai spezzata.
Che cos'è la morte se non un incidente insignificante?
Dovrei essere dimenticato solo perché non mi si vede?
Sto solo aspettandoti, è un intervallo.
Da qualche parte, molto vicino, proprio girato l'angolo.
Va tutto bene.
defuntimortivita eternaparadiso
inviato da Qumran2, inserito il 28/10/2013
TESTO
Se vuoi vivere leggero e sereno, familiarizza col pensiero della morte. Non è la fine della vita, ma la nascita. La morte è una porta.
inviato da Qumran2, inserito il 22/10/2013
TESTO
Quando la vita è dolce, ringrazia e festeggia. E quando la vita è amara, ringrazia e cresci.
vitasofferenzaringraziamentocrescitadolore
inviato da Cinzia Novello, inserito il 18/03/2013
TESTO
"Guardate come crescono i gigli dei campi" (Mt 6,28). Matteo non scrive come sono belli, ma come crescono i gigli dei campi. Un fiore di serra ha tutto prestabilito: seme, calore, acqua, concime. Ad un fiore di campo il seme lo porta il vento, prende acqua e calore quando viene. La differenza è che un fiore di serra prende la vita come qualcosa di dovuto, un fiore di campo come un dono. Essere come i gigli dei campi vuol dire aprirsi alla bellezza del creato, vivere la vita come un miracolo che si ripete. È riuscire a dire ogni giorno al tuo compagno di viaggio: "È meraviglioso che tu esista".
inviato da Don Maurizio Mariani, inserito il 06/03/2013
TESTO
Ho imparato che nessuno è perfetto... finché non ti innamori.
Ho imparato che la vita è dura... ma io di più!
Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse... quelle che lasci andare tu, le prende qualcun altro.
Ho imparato che quando serbi rancore e amarezza... la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato che bisognerebbe usare sempre parole buone... perché domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato che non posso scegliere come mi sento... ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno... ti ha agganciato per la vita.
Ho imparato che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato che è meglio dare consigli solo in due circostanze: quando sono richiesti e quando è in gioco la vita.
Ho imparato che meno tempo spreco e più cose faccio.
Ho imparato a godermi le cose!
Ho imparato ad accettare le sconfitte, le delusioni.
Ho imparato che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà. Per questo bisogna che tu la perdoni.
Ho imparato che ci vogliono anni per costruire la fiducia, e pochi secondi per distruggerla.
Ho imparato che non dobbiamo cambiare amici se comprendiamo che gli amici cambiano.
Ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo sempre responsabili di noi stessi.
Ho imparato che la pazienza richiede molta pratica.
Ho imparato che ci sono persone che ci amano, ma semplicemente non sanno come dimostrarcelo.
Ho imparato che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno ad alzarti.
Ho imparato che solo perché qualcuno non ti ama come vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Ho imparato che non si deve mai dire ad un bambino che i sogni sono sciocchezze, sarebbe una tragedia se lo credesse.
Ho imparato che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno, nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Ho imparato che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si sia spezzato, il mondo non si ferma aspettando che lo ripari.
...E dopo tutto ciò, avrò imparato a vivere?
viveresaggezzavitasenso della vitagratuitàmisericordiacomprensioneforza interiore
inviato da Qumran2, inserito il 23/09/2012
TESTO
Kahil Gibran, Self Portrait
Le cose che il bambino ama
rimangono nel regno del cuore
fino alla vecchiaia.
La cosa più bella della vita
è che la nostra anima
rimanga ad aleggiare
nei luoghi dove una volta
giocavamo.
banbinigiococrescitavecchiaiavitagiovinezzainteriorità
inviato da Cinzia Novello, inserito il 20/09/2012
TESTO
Joseph Ratzinger, Introduzione al cristianesimo, 2003
Se ogni amore anela all'eternità, l'amore di Dio non solo la brama, ma la realizza e la impersona.
amoreamore di Dioeternitàvita eterna
inviato da Suor Cristina, inserito il 20/09/2012
TESTO
Che Dio non mi permetta di perdere il romanticismo,
anche sapendo che le rose non parlano...
Che Dio non mi permetta di perdere l'ottimismo,
anche sapendo che il futuro che ci aspetta non è tanto allegro...
Che io non perda la voglia di vivere,
anche sapendo che la vita è, in molti momenti, dolorosa...
Che io non perda la voglia di avere grandi amici,
anche sapendo che, con il giro del mondo, anche loro vanno via dalle nostre vite...
Che io non perda la voglia di aiutare le persone,
anche sapendo che molte di loro sono incapaci di vivere, di vedere, riconoscere e compensare questo aiuto...
Che io non perda la voglia di amare,
anche sapendo che la persona che io più amo può non provare lo stesso sentimento verso di me...
Che io non perda la luce e la lucentezza degli occhi,
anche sapendo che molte cose che vedrò nel mondo oscureranno i miei occhi...
Che io non perda la forza,
anche sapendo che la sconfitta e la perdita sono due avversari estremamente pericolosi...
Che io non perda la ragione,
anche sapendo che le tentazioni della vita sono molte e attraenti...
Che io non perda il sentimento di giustizia,
pur sapendo che il pregiudicato possa essere io stesso...
Che io non perda il mio abbraccio forte,
anche sapendo che un giorno le mie braccia saranno fiacche...
Che io non perda la bellezza e la gioia di vedere,
anche sapendo che molte lacrime scorreranno dai miei occhi e finiranno nella mia anima...
Che io non perda l'amore per la mia famiglia,
anche sapendo che molte volte essa mi chiederà degli sforzi incredibili per mantenere la sua armonia...
Che io non perda la voglia di essere grande,
anche sapendo che il mondo è piccolo...
E soprattutto...
Che io non dimentichi mai che Dio mi ama infinitamente,
che un piccolo grano di allegria e di speranza dentro ciascuno è capace di cambiare e trasformare qualsiasi cosa, poi...
La vita è costruita sui sogni
e realizzata nell'amore!
vitasenso della vitagratuitàgenerositàimpegnovitalitàsperanzaottimismoforzavoglia di vivere
inviato da Qumran2, inserito il 20/09/2012
TESTO
La gente pensa troppo a ciò che deve fare e troppo poco a quel che deve essere.
esserefareinterioritàesterioritàattivismosenso della vita
inserito il 20/09/2012
TESTO
Ci sono solo due giorni all'anno in cui non si può fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, crescere, agire e, sopratutto, vivere.
agireoggipassatofuturopresentevitavivere
inviato da Qumran2, inserito il 05/09/2012
TESTO
Com'è buono il Signore a nasconderci l'avvenire! Che supplizio sarebbe la vita se esso ci fosse meno sconosciuto! E invece quanto egli è buono a farci conoscere così chiaramente l'avvenire del cielo, che seguirà la prova terrestre!
inviato da Qumran2, inserito il 20/08/2012
TESTO
39. Perché non siamo felici come i santi 3
La ragione per cui non siamo felici come i santi è perché non vogliamo essere santi.
santitàconversionedecisioneimpegnofelicitàsenso della vitagioiainteriorità
inviato da Qumran2, inserito il 11/08/2012
TESTO
40. La fede non mi parla che di speranza 3
La vita si dilegua. La fede mi fa sentire la vicinanza dei miei cari defunti, come si sente nel silenzio il battito del cuore di un amico che veglia su di noi. La persuasione che presto mi incontrerò con i loro sguardi mi incoraggia a vivere in modo da non dover arrossire dinanzi a loro e non mi rincresce più lasciar questo mondo.
O fede! Come consoli l'anima in questi giorni in cui tutto è mestizia e dolore! Ogni foglia che cade mi avverte che la vita si dilegua: ogni rondine che emigra mi ricorda i miei cari che lasciarono la terra per l'eternità e mentre la natura non mi parla che di dolore, la fede non mi parla che di speranza.
luttomorteconsolazionefedesperanzamortevita eternadefunti
inviato da Qumran2, inserito il 05/08/2012