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Hai cercato peccato del mondo tra i ritagli di tipo preghiera

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PREGHIERA

21. Preghiera di quaresima

Averardo Dini

Tra le sabbie del mio deserto,
sotto il sole infuocato del mio tempo,
cerco un pozzo che abbia acqua pulita,
capace di togliere la sete d'infinito che è dentro di me.
So che esiste da qualche parte
perché sono inquietato dal mistero
e devo trovarlo prima che scenda la notte.
Attingo acqua dal pozzo del denaro ed ho sempre più sete;
al pozzo del piacere e sento prosciugarmi la gola.
Attingo acqua al pozzo del successo
e mi sento annebbiare la vista,
al pozzo della pubblicità e mi ritrovo come uno schiavo.
Sono forse condannato a morire di sete,
inappagato cercatore di certezze assolute?
Ma se scavo dentro di me,
sotto la sabbia alta del mio peccato;
se scavo nei segni del tempo,
sotto la sabbia ammucchiata
dal vento arruffato del quotidiano,
trovo la sorgente di un'acqua viva e pura,
che disseta in eterno,
tanto che chi ne beve non ha più sete
perché è generata e filtrata
dal tuo amore, o Signore, generoso e gratuito,
era già promessa nei tempi antichi
ed ora è sgorgata in abbondanza nel segno della tua Parola.
Mi disseto a questa sorgente,
custodita dalla mia Chiesa,
che per questo si fa ogni giorno fontana del villaggio
per salvare tutti gli assetati del mondo.
Amen.

fededesertoricerca di sensoricerca di Diorapporto con Dioquaresima

inviato da Anna Lianza, inserito il 01/04/2003

PREGHIERA

22. Tutto

Michel Quoist

Ho sentito un prete, che viveva il Vangelo, predicare il Vangelo.
I piccoli, i poveri, son rimasti entusiasti,
I grandi, i ricchi son rimasti scandalizzati.

Ed ho pensato che non bisognerebbe predicare a lungo il Vangelo
perché molti di quelli che frequentano le chiese se ne allontanassero
e quelli che non ci vanno le riempissero.
Ho pensato che è cattivo segno per un cristiano l'essere stimato dalla «gente per bene».
Bisognerebbe, credo, che ci segnassero col dito, dandoci del pazzo e del rivoluzionario.
Bisognerebbe, credo, che ci dessero fastidio, che firmassero petizioni contro di noi,
...che cercassero di farci perire.

Questa sera, o Signore, ho paura.
Ho paura, perché il tuo Vangelo è tremendo. E' facile sentirlo annunziare,
E'ancora relativamente facile non esserne scandalizzato,
ma è ben difficile viverlo.

Ho paura di sbagliarmi, o Signore.
Ho paura di essere soddisfatto della mia piccola vita discreta;
Ho paura delle mie buone abitudini, le prendo per virtù;
Ho paura dei miei piccoli sforzi, mi danno l'impressione di progredire;
Ho paura delle mie attività, mi fanno credere di darmi;
Ho paura delle mie sagge organizzazioni, le ritengo successi;
Ho paura del mio influsso, immagino che trasformi le esistenze;
Ho paura di quello che do, che mi nasconde quello che non dono;
Ho paura, o Signore, perché v'è gente più povera di me,
meno istruita di me, meno evoluta, peggio alloggiata, meno riscaldata,
meno pagata, meno nutrita, meno accarezzata, meno amata.
Ho paura, o Signore, perché non faccio abbastanza per loro, non faccio tutto per loro.

Bisognerebbe che io dessi tutto,
fino a cancellare ogni sofferenza, ogni miseria, ogni peccato nel mondo.
Allora, o Signore, bisognerebbe che io dessi tutto, tutto il tempo,
Bisognerebbe che io dessi la vita.

Eppure non è vero, Signore, non è vero per tutti,
io esagero, bisogna essere ragionevoli.

Figliuolo, non v'è che un comandamento, per tutti:
«Amerai con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutte le forze».

amorepauradonoimpegnosolidarietàegoismogratuitàaltruismo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

23. Credo che un giorno

Jacques Leclercq

Credo, sì io credo che un giorno,
il tuo giorno, o mio Dio,
avanzerò verso di te
coi miei passi titubanti,
con tutte le mie lacrime
nel palmo della mano,
e questo cuore meraviglioso
che tu ci hai donato,
questo cuore
troppo grande per noi
perché è fatto per te...
Un giorno io verrò,
e tu leggerai sul mio viso
tutto lo sconforto, tutte le lotte,
tutti gli scacchi
dei cammini della libertà.
E vedrai tutto il mio peccato.
Ma io so, mio Dio,
che non è grave il peccato,
quando si è alla tua presenza.
Poiché è davanti agli uomini
che si è umiliati, ma davanti a te,
è meraviglioso essere così poveri,
perché si è tanti amati!
Un giorno, il tuo giorno, mio Dio,
io verrò verso di te.
E nella autentica esplosione
della mia resurrezione,
saprò allora
che la tenerezza sei tu,
che la mia libertà sei ancora tu.
Verrò verso di te, mio Dio,
e tu mi donerai il tuo volto.
Verrò verso di te
con il mio sogno più folle:
portarti il mondo fra le braccia.
Verrò verso di te,
e griderò a piena voce
tutta la verità della vita sulla terra.
Ti griderò il mio grido
che viene dal profondo dei secoli:
"Padre! Ho tentato di essere
un uomo, e sono tuo figlio".

morteparadisovita eternarapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 11/06/2002

PREGHIERA

24. Signore, liberami da me stesso!   1

Michel Quoist

Signore, mi senti?
Soffro tremendamente. Asserragliato in me stesso,
prigioniero di me stesso. Non sento che la mia voce,
non vedo che me stesso, e dietro di me non v'è che sofferenza.

Signore, mi senti?
Liberami dal mio corpo, che è tutto brama,
e tutto quello che tocca con i suoi innumerevoli grandi occhi,
con le sue mille mani tese, è solo per coglierlo e cercare di calmare la sua insaziabile fame.

Signore, mi senti?
Liberami dal mio cuore, tutto gonfio di amore,
ma, mentre credo di amare pazzamente, intravvedo rabbioso che ancora amo me stesso nell'altro.

Signore, mi senti?
Liberami dal mio spirito, pieno di se stesso, delle sue idee,
dei suoi giudizi; non sa dialogare, perché non lo colpisce altra parola fuorché la sua.

Solo, mi annoio, mi detesto, mi disgusto,
e mi rigiro nella mia sudicia pelle come il malato nel suo letto bruciante da cui vorrebbe scappare.
Tutto mi sembra brutto, mostruoso, senza luce,
...perché non posso veder nulla se non attraverso me.
Mi sento disposto ad odiare gli uomini ed il mondo intero,
...per dispetto, perché non li posso amare.
Vorrei uscire,
Vorrei camminare, correre verso un altro paese.
So che esiste la gioia, l'ho vista raggiare sui volti.
So che brilla la luce, l'ho vista illuminare gli sguardi.
Ma Signore, non posso uscire,
insieme amo e odio la mia prigione,
perché la mia prigione sono io
ed io mi amo,
mi amo, o Signore, e mi faccio ribrezzo.

Signore, non trovo neppure più la porta di casa mia.
Mi trascino tastoni, accecato,
urto nelle mie stesse pareti, nei miei propri limiti,
mi ferisco.
Ho male, ho troppo male, e nessuno lo sa, perché nessuno è entrato in casa mia.
Sono solo, solo.

Signore, Signore, mi senti?
Signore, indicami la mia porta,
prendi la mia mano, apri,
indicami la Via,
la via della gioia, della luce.

...Ma...
Ma, o Signore, mi senti Tu?

Figliuolo, Io ti ho sentito.
Mi fai compassione.
Da tanto tempo spio le tue imposte chiuse, aprile,
la Mia luce ti rischiarerà.
Da tanto tempo Io sono davanti al tuo uscio sprangato, aprilo,
mi troverai sulla soglia.
Io ti attendo, gli altri ti attendono,
ma bisogna aprire,
ma bisogna uscire da te.

Perché rimanere prigioniero di te stesso?
Sei libero.
Non ho chiuso Io la tua porta,
non posso riaprirla Io,
...perché sei tu dall'interno a tenerla solidamente sprangata.

peccatoconversionelibertàrapporto con Dio

inviato da Mariangela Molari, inserito il 01/06/2002

PREGHIERA

25. Dinanzi alla colpa

Lucien Jerphagnon

Mio Dio, com'è duro aver torto!
E accettarlo così;
senza cercare scuse,
senza cercare di fuggire
questo peso dell'atto compiuto,
senza cercare di addossarlo ad altri,
o alla società, o al caso,
o alla cattiva sorte.
Senza cercare dieci ragioni valide,
dieci spiegazioni prolisse
per provare agli altri,
e soprattutto a se stessi,
che sono le cose che hanno torto,
e che il mondo è fatto male.
Com'è duro accettare di aver torto!
Senza adirarmi perché nella mia autodifesa
m'intrappolo sempre più,
portando argomenti che non reggono.
Senza voler ad ogni costo
essere infallibile, impeccabile;
e che ancora?
Signore, liberami
dalla paura dinanzi alla colpa
di cui debbo portare le conseguenze.

tortopentimentopenitenzapeccatocorreggersiconversionecambiamento

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 08/05/2002

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