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24 novembre 2024
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - CRISTO RE
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TESTO
21. L'amore evangelico (in noi si dovrà trovare tutto) 1
Madeleine Delbrel, Indivisibile amore, Piemme 1994, p. 155
In noi si dovrà trovare tutto
il bicchiere d'acqua, il cibo per chi ha fame,
tutto il vero cibo per tutti i veri affamati,
tutti i veri cibi e tutti i veri mezzi per distribuirli,
l'alloggio per i senza tetto,
il pellegrinaggio alle carceri ed agli ospedali,
la compassione per le lacrime, quelle che si devono versare insieme
e quelle di cui occorrerebbe eliminare le cause,
l'amicizia per ogni peccatore,
per coloro che sono malvisti,
la capacità di mettersi al livello di tutte le piccolezze,
di lasciarsi attrarre da tutto ciò che non conta,
e tutto avrà il suo orientamento, la sua pienezza, nella parola "fraterno".
Infatti i nostri beni, se diventano i beni degli altri, saranno il segno della nostra vita donata per gli altri, come assimilata di diritto alla loro, e che, in realtà, non deve più far parte dei nostri interessi.
Il cristiano che vivrà in questo modo nella città, sperimenterà con tutto il suo essere la forza dell'amore evangelico. La realtà di questo amore risplenderà in torno a lui come una evangelizzazione e in lui come una illuminazione.
Sperimenterà che agire è illuminare, ma anche essere illuminati, sperimenterà che, se pregare è lasciarsi fare da Dio, è però anche imparare a compiere l'opera di Dio.
Un cristiano simile renderà grazie, perché tutti i suoi gesti diventeranno l'espressione di un amore che non conosce né limiti né eccezioni, un amore del quale soltanto Cristo ha detto agli uomini che lo devono e ricercare e donare.
amorecaritàservizioevangelizzazionevita donatadonogratuità
inviato da Michele Ferretti, inserito il 14/04/2014
TESTO
Se siete stati nutriti da Dio nella preghiera, dovreste essere in grado di dare l'olio della tenerezza e il vino della compassione a tutti quelli che incontrate.
caritàpreghieraazionecontemplazionemissione
inviato da Qumran2, inserito il 10/03/2014
PREGHIERA
23. La preghiera del Papa a Maria, Stella del Mare 3
Papa Francesco, S. Messa a Lampedusa, 8 luglio 2013
O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te, per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.
Madre di Dio e Madre nostra, volgi il tuo sguardo dolcissimo
su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare
per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita,
per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.
Protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L'incontro con noi e con i nostri popoli
non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.
Madre di misericordia, implora perdono per noi che,
resi ciechi dall'egoismo, ripiegati sui nostri interessie prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.
Rifugio dei peccatori, ottieni la conversione del cuore
di quanti generano guerra, odio e povertà, sfruttano i fratelli e le loro fragilità,
fanno indegno commercio della vita umana.
Modello di carità, benedici gli uomini e le donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra:
l'amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni
e aurora di un mondo di pace. Amen.
accoglienzamigranticaritàsoccorsoamore di CristoMaria
inviato da Paola Maria Teresa, inserito il 23/12/2013
TESTO
24. Vuoi onorare il corpo di Cristo? (versione breve) 4
San Giovanni Crisostomo, Omelie
Vuoi onorare il corpo di Cristo? Non permettere che sia oggetto di disprezzo nelle sue membra, cioè nei poveri. Non onorare Cristo qui in chiesa con stoffe di seta, mentre fuori lo trascuri quando soffre. Colui che ha detto: "Questo è il mio Corpo", ha detto anche: "Mi avete visto affamato e non mi avete dato da mangiare".
caritàamoresolidarietàgiustiziaricchezzapovertàcultoeucaristia
inviato da Qumran2, inserito il 07/10/2013
TESTO
Luigi Pintor, Servabo ed. Bollati Boringhieri
In tutta la vita non c'è cosa più importante da fare che chinarsi perché un altro, cingendoti il collo, possa rialzarsi.
solidarietàcaritàumiltàservizio
inviato da Qumran2, inserito il 20/09/2013
TESTO
L'uomo che possiede la carità è un prolungamento di Dio in mezzo agli uomini.
inviato da Qumran2, inserito il 20/09/2013
TESTO
Dio accoglie anche i doni che fate alla Chiesa, ma gradisce assai di più quelli che fate ai poveri.
poveripovertàchiesadonodonarerapporto con Diocaritàamoresolidarietà
inviato da Marcellino Pane, inserito il 18/03/2013
PREGHIERA
Le mie candele si sono consumate
ai piedi del crocifisso.
Per strada c'era un povero
con le scarpe tutte rotte,
ed io tornai per pregare il Cristo di legno.
Non seppi pregare, Signore,
il tuo Amore, in carne e ossa.
inviato da Marcellino Pane, inserito il 13/03/2013
TESTO
Niente può renderti imitatore di Cristo, come il prenderti cura del prossimo. Anche se tu digiunassi e dormissi per terra, ma poi non ti prendi cura del prossimo, tu non hai fatto niente di grande e resti lontano dal Modello.
amorecaritàsolidarietàprossimoimitazione di Cristodigiunosacrifici
inviato da Qumran2, inserito il 04/01/2013
PREGHIERA
Beati quelli che mi guardano con simpatia.
Beati quelli che comprendono il mio camminare stanco.
Beati quelli che parlano a voce alta per minimizzare la mia sordità.
Beati quelli che stringono con calore le mie mani tremanti.
Beati quelli che si interessano della mia lontana giovinezza.
Beati quelli che non si stancano di ascoltare i miei discorsi già tante volte ripetuti.
Beati quelli che comprendono il mio bisogno d'affetto.
Beati quelli che mi regalano frammenti del loro tempo.
Beati quelli che si ricordano della mia solitudine.
Beati quelli che mi sono vicini nella sofferenza.
Beati quelli che rallegrano gli ultimi giorni della mia vita.
Beati quelli che mi sono vicini nel momento del passaggio.
Quando entrerò nella vita senza fine mi ricorderò di loro presso il Signore Gesù.
inviato da Cinzia Novello, inserito il 14/12/2012
PREGHIERA
31. La grazia di rispettare i fratelli 3
Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre.
Così sia.
comunitàcomunionesilenziorispettonon giudicaremormorazionibenevolenzadelicatezzacortesiacaritàamore fraterno
inviato da Qumran2, inserito il 14/12/2012
TESTO
32. Le debolezze del prossimo 5
San Francesco d'Assisi, Ammonizioni, XVIII, 167
Beato l'uomo che sostiene il suo prossimo nelle sue debolezze come vorrebbe essere sostenuto dal medesimo, se fosse in caso simile.
compassionesolidarietàamorefraternitàcaritàmisericordiamagnanimità
inviato da Qumran2, inserito il 04/10/2012
TESTO
Quando pensi di aver fatto abbastanza nell'esercizio della carità, spingiti ancora più avanti: ama di più.
Quando sei tentato di arrestarti di fronte alle difficoltà nell'esercizio della carità, sforzati di superare gli ostacoli: ama di più.
Quando il tuo egoismo vuol farti rinchiudere in te stesso, esci dal tuo ripiegamento: ama di più.
Quando per riconciliarti aspetti che l'altro faccia il primo passo, prendi tu l'iniziativa, ama di più.
Quando ti senti spinto a protestare contro ogni ingiustizia di cui sei stato vittima, sforzati di mantenere il silenzio: ama di più.
Amoregratuitàlibertà interiorelibertàgenerositàcarità
inviato da Padre Pier Luca Bancale, inserito il 20/09/2012
RACCONTO
34. Per la strada vidi una ragazzina 2
Anthony de Mello, Il canto degli uccelli
Per la strada vidi una ragazzina che tremava di freddo, aveva un vestitino leggero e ben poca speranza in un pasto decente. Mi arrabbiai e dissi a Dio: "Perché permetti questo? Perché non fai qualcosa?".
Per un po' Dio non disse niente.
Poi improvvisamente, quella notte rispose.
"Certo che ho fatto qualcosa: Ho fatto te".
impegnoresponsabilitàimportanza del singolocaritàsolidarietàlamentarsi
inviato da Arosio Silvestro, inserito il 20/09/2012
TESTO
Ernesto Olivero, Per una chiesa scalza, pag. 93
Sono convinto che dobbiamo smetterla di parlare al mondo. E' il mondo che deve parlare di noi se ci amiamo, se ci stimiamo, se ci vogliamo bene, se non ci feriamo a vicenda, se cominciamo a farci gli affari degli altri, se il carcerato, l'ammalato, l'affamato trova in noi un volto amico. Se abbiamo il coraggio di dare un nome e un cognome al peccato che nasce da dentro.
testimonianzacaritàsolidarietà
inviato da Flavio Baldi, inserito il 20/09/2012
TESTO
Mahmoud Darwish, Kazahri al-Lawzi aw Ab'ad (come il fiore di mandorlo o più lontano)
Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell'acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.
caritàamorealtruismosolidarietàingiustiziagiustiziaaltripacepovertàricchezza
inviato da Letizia Mariotti, inserito il 12/08/2012
TESTO
Quando si prendono il timpano e il salterio, le mani si accordano alla voce. Così per te. Quando canti l'alleluia, devi porgere il pane all'affamato, vestire il nudo, ospitare il pellegrino. Se fai questo, non è solo la voce che canta, ma alla voce si armonizzano le mani, in quanto con le parole concordano le opere.
inviato da Alessandra Ardini, inserito il 05/08/2012
TESTO
38. La via più sicura per la santità 1
Angelo Roncalli, poi Giovanni XXIII
Più mi faccio maturo d'anni e di esperienze,
e più riconosco che la via più sicura
per la mia santificazione personale
e per il miglior successo
del mio servizio,
resta lo sforzo vigilante di ridurre tutto,
principi, indirizzi, posizioni, affari,
al massimo di semplicità e di calma;
con attenzione a potare sempre la mia vigna
di ciò che è solo fogliame inutile
e viluppo di viticci,
ed andare diritto a ciò che è verità, giustizia,
carità, soprattutto carità.
Ogni altro sistema di fare,
non è che posa e ricerca
di affermazione personale,
che presto si tradisce
e diventa ingombrante e ridicolo.
veritàcaritàsantitàsemplicitàessenzialematurità
inserito il 05/08/2012
TESTO
39. Sii più gentile del necessario 4
Sii più gentile del necessario, perché qualunque persona incontri sta combattendo la sua battaglia.
In rete la citazione è spesso attribuita a Platone, ma probabilmente è un incrocio tra una frase di J.M. Barrie e un'altra di Ian McLaren.
gentilezzacaritàbontàpregiudiziogiudizioapparenzeinterioritàesteriorità
inserito il 23/07/2012
TESTO
Amici della Zizzi, Commento al Vangelo
A volte ci affanniamo alla ricerca di Dio, a volte non lo cerchiamo proprio, ma il Signore è in mezzo a noi ogni giorno.
Il Signore è nel povero che chiede un pezzo di pane ed ha piaghe su tutto il corpo per la denutrizione.
Il Signore è nel bambino che viene picchiato, violentato, abbandonato che ha ferite nell'anima che porterà per tutta la vita.
Il Signore è nell'anziano che è solo e chiede un po' di ascolto e di compagnia, con ferite nel cuore per aver dato tanto ai figli ed essere stato da loro allontanato perché noioso.
Il Signore è nel drogato che chiede la vostra forza per uscire da un tunnel, che ha ferite nel cervello per le sostanze assunte.
Chiunque abbia una ferita deve essere per noi Gesù.
Anche io, anche tu. Tutti noi abbiamo bisogno del nostro prossimo e verso il nostro prossimo siamo chiamati ad andare.
Il Signore ci mostra le sue ferite, le ferite inferte dalla cattiveria, dal menefreghismo, dall'egoismo in special modo ai più deboli.
Non possiamo far finta di non vedere, non possiamo pensare che non spetti a noi curare quelle ferite perché se non lo facciamo siamo colpevoli tanto quanto coloro che le hanno inferte.
rapporto con Diocaritàpresenza di Diosolidarietàcaritàamore
inviato da Riccardo Ripoli, inserito il 08/05/2012