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24 novembre 2024
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - CRISTO RE
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TESTO
Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa
Il matrimonio è più del vostro amore reciproco. Ha maggiore dignità e maggiore potere. Finché siete solo voi ad amarvi, il vostro sguardo si limita nel riquadro isolato della vostra coppia. Entrando nel matrimonio, siete invece un anello della catena di generazioni che Dio fa andare e venire e chiama al suo regno.
Nel vostro sentimento godete solo il cielo privato della vostra felicità. Nel matrimonio, invece, venite collocati attivamente nel mondo, e ne diventate responsabili.
Il sentimento del vostro amore appartiene a voi soli. Il matrimonio, invece, è un'investitura, un ufficio. Per fare un re non basta che lui ne abbia voglia, occorre che gli riconoscano l'incarico di regnare. Così non è la voglia di amarvi che vi stabilisce come strumento della vita. E' il Matrimonio che ve ne rende atti. Non è il vostro amore che sostiene il matrimonio: è il matrimonio che, d'ora in poi, porta sulle spalle il vostro amore.
Dio vi unisce in matrimonio: non lo fate voi, è Dio che lo fa. Dio protegge la vostra unità indissolubile di fronte a ogni pericolo che lo minaccia dall'interno e dall'esterno. Dio è il garante dell'indissolubilità.
È una gioiosa certezza sapere che nessuna potenza terrena, nessuna tentazione, nessuna debolezza potranno sciogliere ciò che Dio ha unito.
matrimonioamorecoppiafamigliasposi
inviato da Enrica Munafò, inserito il 29/10/2007
TESTO
22. Avvento - Vivere l'attesa 3
Dietrich Bonhoeffer, dal Sermone sulla I domenica di Avvento-2 dicembre 1928
Celebrare l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato. Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro, e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse. Chi non conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento.
inviato da Qumran2, inserito il 03/12/2006
PREGHIERA
Signore, mio Dio, ti ringrazio
di questo giorno che si chiude;
ti ringrazio di aver dato riposo al corpo e all'anima.
La tua mano è stata su di me,
mi ha protetto e mi ha difeso.
Perdona tutti i momenti di poca fede
e le ingiustizie di questo giorno.
Aiutami a perdonare tutti coloro
che sono stati ingiusti con me.
Ti affido i miei cari, ti affido questa casa,
ti affido il mio corpo e la mia anima.
Dio, sia santificato il tuo santo nome.
inviato da Qumran2, inserito il 29/10/2006
TESTO
Innamorarsi di Gesù Cristo, come fa chi ama perdutamente una persona e imposta tutto il suo impegno umano e professionale su di lei, attorno a lei raccorda le scelte della sua vita, rettifica i progetti, coltiva gli interessi, adatta i gusti, corregge i difetti, modifica il suo carattere, sempre in funzione della sintonia con lei. Cosa non fa ad esempio un uomo per la sua donna, perché ha impostato la sua vita su di lei?
Osservando la vita di tanti nostri amici, dei nostri compagni di studi, ci accorgiamo come l'amore totalizzante investe non soltanto l'aspetto della loro affettività, ma trascina nel suo vortice i giorni, le notti, il riposo, il lavoro, la gioia, il dolore, le delusioni, le speranze. E' un investimento totale.
Quando parlo di innamoramento di Gesù Cristo voglio dire questo: un investimento totale della nostra vita. Per noi il Signore non è una fascia, una frangia, un merletto, sia pure notevole, che si aggiunge al panneggio della nostra esistenza.
L'amore per Cristo, se non ha il marchio della totalità, è ambiguo. Il Part-time, il servizio a ore, magari col compenso maggiorato per lo straordinario, con Cristo non è ammissibile; un servizio a ore saprebbe di mercificazione...
Innamorarsi di Gesù Cristo vuol dire: conoscenza profonda di lui, dimestichezza con lui, frequenza diuturna nella sua casa, assimilazione del suo pensiero, accoglimento senza sconti delle esigenze più radicali del Vangelo. Vuol dire ricentrare davvero la vita intorno al Signore Gesù, perché la nostra esistenza, come diceva Dietrich Bonhoeffer, diventi "una esistenza teologica".
amoresequelaGesù Cristoradicalità
inviato da Giovanni Vacca, inserito il 21/06/2005
PREGHIERA
Circondato fedelmente e silenziosamente da forze buone, custodito e confortato meravigliosamente voglio trascorrere questi giorni con voi e con voi incamminarmi verso il nuovo anno.
Le cose passate tormentano i nostri cuori, il peso duro dei giorni brutti ci opprime: o Signore, da' ai nostri spiriti affranti la salvezza che ci hai preparato. Tu ci porgi il pesante e amaro calice della passione, pieno fino all'ultima goccia: noi lo prendiamo, grati, senza tremare, dalle tue care e buone mani.
Eppure, tu vuoi darci ancora la gioia per questo mondo e lo splendore del suo sole: ci ritorna alla mente il nostro passato e a te appartiene tutta la nostra vita.
Fa' che le candele che hai portato al nostro buio oggi ardano in silenzio e caldamente; raccoglici, se è possibile, di nuovo insieme: noi lo sappiamo, la tua luce arde nella notte.
Se ora si diffonde attorno a noi il silenzio, fa' che percepiamo il suono delle cose che, invisibili, si ergono attorno a noi, inno di lode di tutti i tuoi figli.
Custoditi meravigliosamente da forze buone aspettiamo, felici, le cose future: Dio è con noi la sera e la mattina e, sicuramente, ogni nuovo giorno.
fiducia in Diosperanzafuturoanno nuovorapporto con Diocrocesofferenza
inviato da Antonella Longo, inserito il 29/07/2004
TESTO
Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa
L'essenza dell'ottimismo non è guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando altri si rassegnano, la forza di tener alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé.
Esiste certamente anche un ottimismo stupido, vile, che deve essere bandito. Ma nessuno deve disprezzare l'ottimismo inteso come volontà di futuro, anche quando dovesse condurre cento volte all'errore; perché esso è la salute della vita, che non deve essere compromessa da chi è malato.
Ci sono uomini che ritengono poco serio, e cristiani che ritengono poco pio, sperare in un futuro terreno migliore e prepararsi ad esso. Essi credono che il senso dei presenti accadimenti sia il caos, il disordine, la catastrofe, e si sottraggono nella rassegnazione o in una pia fuga dal mondo alla responsabilità per la continuazione della vita, per la ricostruzione, per le generazioni future.
Può darsi che domani spunti l'alba dell'ultimo giorno: allora, non prima, noi interromperemo volentieri il lavoro per un futuro migliore.
ottimismofuturosperanzapresenteimpegnoresponsabilità
inviato da Giulio Gerbino, inserito il 22/12/2003
TESTO
Credo che solo la Bibbia sia la risposta a tutte le nostre domande, e che noi dobbiamo solo interrogarla con assiduità e con un po' di umiltà, per avere la risposta. Non si può semplicemente leggere la Bibbia come altri libri. Si deve essere pronti a interrogarla realmente: solo così essa si fa capire.
Solo se noi aspettiamo una risposta ultima, essa la dà. Ciò dipende dal fatto che nella Bibbia Dio parla a noi. E su Dio non si può semplicemente riflettere per conto proprio, ma lo si deve interrogare. Solo se noi lo cerchiamo egli risponde. Naturalmente si può leggere anche la Bibbia come ogni altro libro, dunque dal punto di vista della critica del testo o in altri modi. Non c'è assolutamente niente in contrario. Solo che questo non è l'uso che svela l'essenza della Bibbia, ma ci dà solo la superficie.
Solo se finalmente osiamo rimetterci alla Bibbia, come se qui realmente parlasse a noi quel Dio che ci ama e che non vuol lasciarci soli con le nostre domande, avremo gioia nella lettura della Bibbia.
BibbiaSacra ScritturaParola di Diorapporto con Dioascolto
inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002
TESTO
Non solo i frutti maturi, anche i fiori sono belli.
Se servano i fiori ai frutti o i frutti ai fiori chi lo sa?
Il più prezioso, il più raro fiore
è all'amico l'amico.
Lontano o vicino, nella felicità o nell'infelicità,
l'uomo riconosce nell'altro
colui che fedelmente aiuta alla libertà e a essere uomo.
inviato da Mariella Romanazzi, inserito il 12/12/2002
PREGHIERA
29. Qualunque cosa rechi questo giorno
Al cominciar del giorno, Dio, ti chiamo.
Aiutami a pregare
e a raccogliere i miei pensieri su di te;
da solo non sono capace.
C'è buio in me,
in te invece c'è luce;
sono solo, ma tu non m'abbandoni;
non ho coraggio, ma tu mi sei d'aiuto;
sono inquieto, ma in te c'è la pace;
c'è amarezza in me, in te pazienza;
non capisco le tue vie,
ma tu sai qual è la mia strada.
Padre del cielo,
siano lode e grazie a te
per la quiete della notte,
siano lode e grazie a te
per il nuovo giorno.
Signore,
qualunque cosa rechi questo giorno,
il tuo nome sia lodato! Amen.
buongiornorapporto con Dioabbandono in Dionuovo giorno
inviato da Immacolata Chetta, inserito il 11/12/2002
TESTO
Se ti accusassero di essere cristiano, troverebbero delle prove contro di te?
inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 27/11/2002
PREGHIERA
Signore, mio Dio, io ti ringrazio
che hai portato a termine questo giorno;
io ti ringrazio che hai dato riposo
al corpo e all'anima.
La tua mano era su di me
e mi hai protetto e difeso.
Perdona tutti i momenti di poca fede
e tutte le ingiustizie di questo giorno
e aiutami a perdonare a tutti coloro
che sono stati ingiusti con me.
Fammi dormire in pace sotto la tua protezione
e preservami dalle insidie delle tenebre.
Ti affido i miei cari,
ti affido questa casa,
ti affido il mio corpo e la mia anima.
Dio, sia lodato il tuo santo nome. Amen.
inviato da Immacolata Chetta, inserito il 22/11/2002
TESTO
32. Il primo servizio al prossimo
Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Come l'amore di Dio incomincia con l'ascoltare la sua Parola, così l'inizio dell'amore per il fratello sta nell'imparare ad ascoltarlo. Chi non sa ascoltare il fratello, ben presto non saprà neppure più ascoltare Dio. Anche di fronte a Dio sarà sempre lui a parlare.
inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002
PREGHIERA
Dietrich Bonhoeffer, Natale 1943
È buio dentro di me,
ma presso di te c'è luce.
Sono solo,
ma tu non mi abbandoni.
Sono impaurito,
ma presso di te c'è aiuto.
Sono inquieto,
ma presso di te c'è pace.
In me c'è amarezza,
ma presso di te c'è pazienza.
Io non comprendo le tue vie,
ma tu conosci la mia via.
sofferenzasolitudinefedefiducia
inviato da Don Benito Giorgetta, inserito il 08/05/2002
TESTO
Uomini vanno a Dio nella loro tribolazione,
piangono per aiuto, chiedono felicità e pane,
salvezza dalla malattia, dalla colpa, dalla morte.
Così fanno tutti, tutti, cristiani e pagani.
Uomini vanno a Dio nella sua tribolazione,
lo trovano povero, oltraggiato, senza tetto né pane,
lo vedono consunto da peccati, debolezza e morte:
I cristiani stanno vicino a Dio nella sua sofferenza.
Dio va a tutti gli uomini nella loro tribolazione,
sazia il corpo e l'anima del suo pane,
muore in croce per i cristiani e pagani
e a questi e a quelli perdona.
religiositàcrocesofferenzadolore
inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002