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PREGHIERA

1. Preghiera dei Giovani - Sinodo 2018

Pastorale Giovanile CEI

Signore Gesù,
la tua Chiesa volge lo sguardo ai giovani.
Oso dirti che vorrei prendere sul serio la mia vita
e che ci terrei molto ad avere un cuore libero.

La lotta per non cedere alle semplici comodità
e per mirare a cose più vere e profonde mi costa, ma mi rende felice.
Vorrei una felicità autentica, aperta ai grandi sogni e mai tenuta solo per me.
Ti chiedo di essermi vicino, di farmi forte nella tentazione.

Guardo alla vicenda del discepolo amato
e alla sua sete di verità che è anche la mia.
Signore, ti prometto che ci proverò sul serio.
Chiarirò a me stesso
da dove nasce questa mia sete.

Sarò anch'io sotto la Croce.
Sarò anch'io in mezzo al mare dove tutti dicono
che non si pesca nulla in questa notte nera.
Signore, piacerebbe anche a me urlare a tutto il mondo,
riferendomi a te che ci vieni incontro sulle acque: "E' il Signore!".

Infine vorrei tanto ospitare tua Madre,
come ha fatto Giovanni, ricevendola in dono da Te.
Signore, per questi miei propositi e per l'amore che mi lega a Te,
mio e nostro Salvatore, ti prego: ascoltami!

giovanisinodovocazionecoraggiocoerenzascelta

inviato da Qumran2, inserito il 21/08/2017

RACCONTO

2. Le due candele   3

Don Luca Murdaca, ilbuongiorno.wordpress.com

In una piccola chiesetta di montagna, vi era ai piedi di una splendida croce un cesto pieno di candele, pronte per essere accese e così illuminare il volto di Gesù.
Quella mattina, una delle candele iniziò a dire alla sua vicina: «Non vedo l'ora che qualcuno mi prenda e mi accenda per illuminare il volto del mio Signore». L'altra invece preoccupata rispose: «No, io non voglio morire così presto... voglio vivere ancora...». Entra in chiesa una bambina con la sua nonna e prende proprio la candela che non vedeva l'ora di essere accesa, l'altra invece non appena vedeva avvicinarsi qualcuno, scivolava in fondo al cesto per non farsi prendere. A fine giornata la prima candela si era ormai consumata, ma per molte ore aveva fatto luce al volto di Gesù.
Il sacrestano ritirò il cesto con le candele avanzate in sacrestia, ma distrattamente le lasciò sul termosifone. Il mattino le ritrovò tutte sciolte e ormai inutilizzabili.

Vi sono persone che hanno speso la loro vita per illuminare le tenebre del mondo, altre invece che non hanno mai fatto luce e si sono sciolte nelle proprie paure e insicurezze.
Tu che candela vuoi essere?

vocazionesceltaresponsabilitàimpegnosacrificiotestimonianzaluce

4.5/5 (2 voti)

inviato da Luca Murdaca, inserito il 28/12/2016

TESTO

3. Tempo da donare   3

Agostino Degas

Il più bel regalo che possiamo fare alle persone a noi care è il nostro tempo, cioè la nostra vita.
Non è mai tempo perso, quello dedicato alle persone per noi importanti.
Tutti i momenti a loro dedicati diventano ricordi che profumano di vita.
Chi ama veramente, il tempo lo trova sempre. Perché il tempo è una scelta.
La scelta di dare sempre la priorità ai sentimenti, alle emozioni.

temporegalodonareamarevalore del tempo

4.0/5 (2 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 28/12/2016

TESTO

4. I doni dello Spirito

P. Monier

La sapienza è l'amore che assapora,
gusta, sperimenta la soavità e la dolcezza divine.
L'intelletto è l'amore attento
a penetrare la bellezza delle verità della fede,
che fa trovare Dio stesso e ogni cosa in Dio.
La scienza è l'amore che ci mantiene vigili
per cercare Dio in tutte le creature
per risalire a lui dalla creazione.
Il consiglio è l'amore che ci rende solleciti
nella scelta dei mezzi più idonei a compiere la volontà divina.
La fortezza è l'amore che infonde
slancio e coraggio per eseguire i disegni divini.
La pietà è l'amore che immerge il cuore
nella cordialità, nella naturalezza
e nella tenerezza filiale verso il Padre.
Il timor di Dio è l'amore che si pone in ascolto
per agire con delicatezza e premura affettuose.
Dio, tu sei fuoco che brucia, che mi brucia,
la luce che illumina le mie tenebre,
la vita che mi anima.
Tu sei la presenza che riempie
La mia intelligenza e la mia volontà.

Spirito Santodoni dello Spirito

5.0/5 (1 voto)

inviato da Arianna Marzani, inserito il 07/02/2016

PREGHIERA

5. Spirito Santo, scendi su di noi con i tuoi doni   11

Catechisti Parrocchiali n. 5 maggio 2011

Spirito di sapienza, scendi su di noi e fa' che ci lasciamo penetrare dalla luce del tuo amore, per assaporare la bontà di Dio Padre e gustare la Parola, sì da sperimentare la presenza del Signore Gesù nelle relazioni, nelle decisioni e in ogni dimensione della nostra esistenza. Amen.

Spirito di intelletto, vieni in noi, donaci di conoscere il mistero dell'amore di Dio, rivelato in Gesù, e di scorgere i segni della sua presenza amorevole nel creato, nella storia e nella nostra vita, per collaborare alla sua opera di salvezza. Amen.

Spirito del consiglio, donaci una coscienza illuminata per camminare nella via di Dio con prontezza e diligenza, e per scegliere e realizzare sempre il bene, rafforzati dalla virtù della prudenza. Amen.

Spirito di fortezza, sostienici con la tua forza, perché, come san Paolo, nelle difficoltà, nella malattia, nelle offese e nelle incomprensioni, siamo fedeli alla parola di Gesù, decisi nella via del bene e pronti a testimoniarlo. Amen.

Spirito della scienza, donaci di dare il giusto valore alle creature, che sono dipendenti da Dio Padre, creatore e signore di tutte le cose. Fa' che le usiamo per il bene e che, in esse, sappiamo ammirare i segni della bellezza divina. Amen.

Spirito di pietà, liberaci dalle durezze interiori e prega tu in noi, gridando: «Abbà, Padre», perché, fiduciosi, ci apriamo alla tenerezza di Dio Padre e, con mitezza e amore, la riversiamo sui fratelli e le sorelle. Amen.

Spirito del timore di Dio, infondi in noi la coscienza della nostra piccolezza e fragilità di fronte al Signore e donaci di non offenderlo mai, ma di amarlo con amore filiale, profondo e totale, per compiere sempre ciò che a lui è gradito. Amen.

Spirito Santodoni dello Spiritocresimatestimoniannunciatori

4.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/09/2014

ESPERIENZA

6. Vorrei morire al suo posto   2

Le ore passano lente come secoli sotto un sole di piena estate che di ora, in ora si fa più spietato per quegli uomini distrutti dalla fame, dalla sete e dalla fatica. Qualcuno comincia a stramazzare al suolo svenuto. Se non si rianima sotto il grandinare delle percosse, è trascinato via, per i piedi e gettato in un angolo del "piazzale".
Testa di mastino, alle 18, si pianta, a gambe divaricate, davanti alle sue vittime, sul campo un silenzio di tomba.
"L'evaso non è stato ritrovato dieci di voi moriranno nel bunker della fame. La prossima volta toccherà a venti."
Lentamente il capo inizia la sua scelta fissando nello sguardo, uno ad uno i prigionieri e di ciascuno assaporando il terrore.
"Questo qui", Testa di mastino puntava a caso il suo indice sul numero cucito sulla giacca del prigioniero. Il drappello dei martiri è completo.

"Arrivederci amici, ci rivedremo lassù, dove c'è vera giustizia", "viva la Polonia! E' per essa che io do la mia vita".
Francesco G. n° 5659, piange disperato ricordando la moglie e i figli. Tra le file dei risparmiati lo sbigottimento lascia il posto ad un senso di sollievo, alla gioia: vivere ancora, sfuggendo alla morte atroce del bunker della fame. Un uomo esce dalle fila - numero 16.670 - e con passo deciso si presenta a Testa di Mastino.
"Cosa vuole da me questo sporco polacco?"
"Vorrei morire al posto di uno di quelli"
"Perché?"
"Sono vecchio, ormai (aveva 47 anni!) e buono a nulla - La mia vita non può più servire gran che."
"E per chi vuoi morire?"
"Per lui, ha moglie e bambini"
"Ma tu chi sei?"
"Un prete cattolico" P. Massimiliano Kolbe - n° 16.670

Era Massimiliano Maria Kolbe, morto ad Auschwitz il 14 agosto 1941 e proclamato santo nel 1982 da papa Giovanni Paolo II.

sacrificiomartiriotestimonianzaofferta della vitaamoredonogiornata della memoriashoahcampi di concentramentoolocausto

4.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran, inserito il 11/08/2014

PREGHIERA

7. Credo nella famiglia   2

Enrico Masseroni

Credo nella famiglia, o Signore:
quella che è uscita dal tuo disegno creativo,
fondata sulla roccia dell'amore eterno e fecondo;
tu l'hai scelta come tua dimora tra noi,
tu l'hai voluta come culla della vita.

Credo nella famiglia, o Signore:
anche quando nella nostra casa
entra l'ombra della croce,
quando l'amore perde il fascino originario,
quando tutto diventa arduo e pesante.

Credo nella famiglia, o Signore:
come segno luminoso di speranza
in mezzo alle crisi del nostro tempo;
come sorgente di amore e di vita,
come contrappeso alle molte aggressioni
di egoismo e di morte.

Credo nella famiglia, o Signore:
come la mia strada verso la piena realizzazione umana
come la mia chiamata alla santità,
come la mia missione per trasformare il mondo
a immagine del tuo Regno. Amen.

famigliamatrimoniosposi

2.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 11/08/2012

TESTO

8. Riflessioni sulla guerra e la pace

La guerra è una inutile strage.
Benedetto XV

Tutto è perduto con la guerra, niente è perduto con la pace.
Pio XII

Mai più la guerra!
Paolo VI

La guerra è il male peggiore che affligge la società umana ed è fonte di ogni male e di ogni corruzione morale. Ad essa non è possibile fornire una cura assoluta e immediata.
Immanuel Kant

La vera scelta non è tra non violenza e violenza ma tra non violenza e non esistenza... Se non riusciremo a vivere come fratelli moriremo tutti come stolti.
Martin Luther King

O l'umanità distruggerà gli armamenti o gli armamenti distruggeranno l'umanità.
Mahatma Gandhi

Un'elementare coerenza esige che chi cerca la pace difenda la vita. Nessuna azione per la pace può essere efficace se non ci si oppone con la stessa forza agli attacchi contro la vita in ogni sua fase, dal suo sorgere sino al naturale tramonto.
Giovanni Paolo II

La religione non deve mai essere utilizzata come motivo di conflitto. Cristiani e musulmani, insieme con i credenti di ogni religione, sono chiamati a ripudiare la violenza per costruire un'umanità amante della vita, che si sviluppi nella giustizia e nella solidarietà.
Giovanni Paolo II

Nessuna civiltà potrà essere considerata tale se cercherà di prevalere sulle altre.
Mahatma Gandhi

paceguerra

inserito il 19/02/2011

TESTO

9. Riappacificati con la morte

Carlo Maria Martini

Io, mi sono più volte lamentato col Signore perché morendo non ha tolto a noi la necessità di morire. Sarebbe stato così bello poter dire: Gesù ha affrontato la morte anche al nostro posto e morti potremmo andare in Paradiso per un sentiero fiorito. E invece Dio ha voluto che passassimo per questo duro colle che è la morte ed entrassimo nell'oscurità che fa sempre un po' paura. Ma qui sta l'essenziale: mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle "uscite di sicurezza". Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio. Ciò che ci attende dopo la morte è un mistero che richiede un affidamento totale: desideriamo essere con Gesù e questo nostro desiderio lo esprimiamo ad occhi chiusi, alla cieca, mettendoci in tutto nelle sue mani.

mortefedefiduciaaffidamentoaccettazionesperanzavita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Matteo Salvatti, inserito il 26/06/2010

TESTO

10. Io mi impegno - Preghiera per l'adesione all'azione cattolica   1

Azione Cattolica Diocesana di Napoli

Confermando la scelta di aderire all'Azione Cattolica Italiana mi impegno:

- a camminare sulla strada della santità, tenendo fisso lo sguardo su Gesù;
- ad avere un contatto continuo con la Parola di Dio e a vivere una vita sacramentale intensa;
- a curare la mia formazione cristiana, attraverso la meditazione, lo studio personale, la partecipazione alle iniziative di formazione e alla vita dell'associazione parrocchiale, Diocesana e nazionale.
- ad avere a cuore la formazione cristiana dei più piccoli dell'Associazione (ACR);
- a far crescere la qualità della vita dell'AC attraverso la preghiera e la cura delle relazioni con le persone, la condivisione delle proposte che l'associazione offre, la promozione degli obiettivi che si da, la corresponsabilità e il sostegno economico;
- a vivere in comunione con il Vescovo e i sacerdoti, in particolare con il mio parroco, "con tutti i fratelli nella fede e con le altre aggregazioni ecclesiali";
- ad essere "fermento di dialogo con tutti gli uomini di buona volontà" ;
- a spendermi, insieme a tutti gli aderenti all'Associazione, affinché la mia parrocchia sia sempre più accogliente, estroversa, missionaria;
ad andare incontro alle persone che incrocio nelle diverse situazioni della vita;
- a portare da laico, giorno dopo giorno, "il fermento del Vangelo" in famiglia, a scuola, all'università, nei luoghi di lavoro e del tempo libero, nell'economia e nella politica;
- a prendere la vita sul serio e ad essere lievito buono, parola che comunica fiducia, sale che esalta il sapore delle cose.

Affido questi miei santi propositi al cuore e alle mani di Maria, la Madre del Signore Gesù.

azione cattolicaimpegnoevangelizzazionecomunione

inviato da Qumran2, inserito il 07/12/2009

PREGHIERA

11. Aiutami a dire il mio "sì"

Padri della Chiesa

Benedetta sii tu Maria!
Dio si è innamorato della tua bellezza
e ti ha scelta come Madre del suo Figlio.
Benedetta sii tu Maria!
Il tuo "sì" ha reso possibile
questo dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo.
Il Creatore e la Creatura si sono abbracciati
e da quel momento niente li potrà separare.
Benedetta sii tu Maria!
In te vediamo l'immagine dell'umanità redenta,
che riceve il dono di Dio:
l'uomo riceve l'abbraccio di Dio
e, attraverso il suo "sì"
rimane per sempre avvolto
da questo abbraccio meraviglioso
che è la vita divina.
Benedetta sii tu Maria!
Aiutami a dire sempre
con te il mio "sì",
non solo nelle grandi occasioni,
ma nella realtà della vita quotidiana
dove Cristo è presente.

Mariamadonnadisponibilitàannunciazione

inviato da Lucia, inserito il 25/11/2009

PREGHIERA

12. Preghiera per quando non preghiamo

Matteo Salvatti, Insegnaci a Pregare, raccolta di preghiere

Signore,
Tu ci insegni a pregare con perseveranza,
a scegliere la parte migliore,
ci insegni a ricordarci di pregare più volte di quanto non respiriamo.
Purtroppo spesso, troppo spesso, la preghiera è invece ai margini della nostra vita.
Le riserviamo un posto di convenienza, di circostanza.
Nelle nostre giornate il tempo che vi dedichiamo è irrisorio. Perdonaci ancora.
Tu, o Gesù, eri in continuo dialogo con il Padre.
Signore, aiutaci a pregare.
Signore, fa' che la nostra vita diventi preghiera.
Fa' che la nostra preghiera non sia solo preghiera parolaia, ma fatta di fatti.
Fa' al tempo stesso che la nostra vita non sia vuoto attivismo, ma anche orazione.
Signore, perdonaci quando ci dimentichiamo dell'essenziale.
Insegnaci ad amare la preghiera, ad amare te che nei la fonte e l'essenza.
Amen.

preghierarapporto con Dio

inviato da Matteo Salvatti, inserito il 11/10/2009

TESTO

13. Signore, amante della vita

Signore, amante della vita
aiutaci a scegliere con coraggio e verità
sempre e comunque la vita.
Donaci di desiderare e accogliere
ogni vita che nasce come segno preferenziale del tuo amore.
Insegnaci ad amare la vita fino a donarla senza riserve e con gratuità.
Donaci di essere profeti di umanità,
quando sofferenza e malattia spezzano le nostre esistenze.
Insegnaci ad essere creativi e pronti a far spazio al bambino, all'anziano, al malato.
Donaci di credere che la nostra esistenza trova in te il suo inizio e in te il suo compimento.
Insegnaci, Signore amante della vita,
a riconoscerci umili custodi del tuo dono più grande.

vitadono della vita

inviato da Roby, inserito il 02/06/2009

PREGHIERA

14. Ave, Maria, o arca santa!

dall'antifonario della Chiesa Copta egiziana

Ave, Maria, o arca santa!
Ave al castello, abitato dal Signore.

Ave al giardino spirituale, rimasto sigillato.
Tu sei il trono dell'Onnipotente.

Ave all'abitazione del vero Circonciso.
Tu sei stata scelta come
la più virtuosa tra le potenze sante.

Ave al giardino che non è stato coltivato
e dal quale, nonostante questo,
è spuntato l'albero della vita,
che irrora le anime assetate di giustizia.

Ave al calice, che a tutto il mondo
offre da bere il vino del Dio vivente.

Ave a te, o Maria, che sei migliore degli angeli
e che sei stata scelta da Dio creatore.

Ave all'ampio castello, nel quale venne
ed abitò Cristo, nostro Dio.

Per sua intercessione, o Signore,
dona a noi la remissione dei nostri peccati.

(dossologia da dirsi dinanzi all'immagine della Vergine nella commemorazione della Dormizione della Vergine, che si celebra il 31 ottobre)

MariaMadonna

inviato da Anna Piccirillo, inserito il 20/08/2007

TESTO

15. I bivi della strada   1

Va' dove ti porta il cuore

La via che hai percorso non era diritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa, da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi.

Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista, quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore, non lo sai, ma ugualmente provi rimpianto.

Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornata indietro invece di andare avanti. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che hai fatto in un attimo, anche se non lo sai, tra proseguire diritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.

sceglieresenso della vitalibertàpassato

3.5/5 (2 voti)

inviato da Giovanna Manca, inserito il 14/07/2006

ESPERIENZA

16. Io scelgo tutto!

S. Teresa di Lisieux, Storia di un'anima

Un giorno Leonia, pensando di essere troppo grande per giocare con la bambola, venne da noi due con un paniere pieno di vestiti e di pezzetti belli di stoffa per farne altri; su queste ricchezze stava distesa la bambola. «Prendete, sorelline, scegliete, vi do tutto». Celina allungò la mano e prese un pacchetto di gale che le piacevano. Io riflettei un attimo, poi anch'io allungai la mano e dissi: «Io scelgo tutto!», e presi il paniere senza tanti complimenti; quelli che assistevano alla scenetta trovarono la cosa molto giusta, e la stessa Celina non si sognò di protestare (bisogna dire che i giocattoli non le mancavano, il suo padrino la colmava di regali, e Luisa trovava il modo di procurarle tutto quello che desiderava). Questo minimo tratto della mia infanzia è il riassunto di tutta la vita mia; più tardi, quando la perfezione mi apparve, capii che, per diventare una santa, bisognava soffrir molto, cercar sempre il più perfetto e dimenticar se stessi; capii che ci sono molti gradi nella perfezione, e che ciascun'anima è libera di rispondere agli inviti di Nostro Signore, di far poco o molto per lui, insomma di scegliere tra i sacrifici che egli chiede. Allora, come ai giorni della mia prima infanzia, esclamai: «Dio mio, scelgo tutto. Non voglio essere una santa a metà, non ho paura di soffrire per Voi, temo una cosa sola, cioè di conservare la mia volontà: prendetela, perché scelgo tutto quello che Voi volete...».

santità

inviato da Debora Cavallone, inserito il 14/07/2006

PREGHIERA

17. Il sogno di un bambino

Adolfo Rebecchini

Da bambino ho fatto un sogno.
Ho sognato che i soldati Ti stavano inchiodando alla croce
E io, passando di la, ti guardavo incuriosito.

Ricordo ancora i volti delle persone che accorrevano.
Ricordo la curiosità e la paura e che provavo in quel momento:
Volevo guardare ma non volevo essere visto.

Più il tempo passava...
Più i soldati avanzavano con il loro lavoro...
...e il vicolo del mio paese si riempiva sempre più di gente.

Da allora ne è passato di tempo!
Una cosa, però, è sempre rimasta impressa nella mia mente:
Disteso sulla croce, c'eri tu che mi chiedevi aiuto.

Perché chiamassi me, io non lo so!
Del resto, lì vicino, c'erano tante altre persone:
grandi e piccoli che, come me, ti stavano a guardare...

Ricordo che per un attimo i nostri sguardi si sono incrociati.
I tuoi occhi, anche se sofferenti, mi incoraggiavano...
...sollecitavano un mio intervento in tua difesa...

Però, anch'io come Pietro, mi sono tirato indietro.
Anch'io ho preferito farmi gli affari miei; a non immischiarmi con Te...
...e andare a giocare un po' più in là, lontano dal tuo sguardo.

Insegnami, Signore, a non nascondermi mai da te,
ad accettare, sempre, anche le situazioni più difficili
e a non scappare mai davanti ai problemi.

Nella vita non farmi mai accontentare delle scorciatoie
e non farmi cercare quelle strade troppo facili
che portano alla gioia di un solo momento.

Insegnami a scegliere sempre
non tanto ciò che voglio io
ma solo ciò che è giusto ai tuoi occhi.

In famiglia fammi essere un bravo sposo,
un padre giusto e generoso con i miei figli,
un buon cristiano con chiunque mi incontra.

Fammi rimanere sempre vicino a te,
unica fonte di vera pace
e di vera gioia.

crocesofferenzadolorecrocifissorapporto con Gesùsacrificioredenzione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Adolfo Rebecchini, inserito il 31/12/2005

ESPERIENZA

18. Dio, nella sofferenza ci ama in modo particolare.

Ercoli Lorena

Spesso sento rivolgermi questa domanda: "Dove trovi la forza di reagire nonostante la tua malattia?".

Nella mia malattia, ho da 10 anni una forma di sclerosi multipla progressiva, ho visto un disegno di Dio, un qualcosa di prezioso, perché Gesù ha scelto, per la redenzione del mondo, il dolore.

Nella sofferenza ho sempre abbracciato, con Amore, la croce che Gesù mi ha donato con la malattia è per questo che Lo ringrazio nel più profondo del cuore. Al mattino il mio primo pensiero è per Lui: "Gesù tu sei tutto il mio bene, la cosa più preziosa che io ho, ti offro la mia giornata, ma soprattutto la mia sofferenza, il mio corpo debilitato dalla malattia, mi rimetto alla Tua volontà".

Io non amo certo il dolore in sé, ma amo Gesù crocifisso e abbandonato che è in me e in ogni persona provata dalla sofferenza, per questo mi sento amata da Dio in modo particolare perché mi fa sentire simile a Suo Figlio.

Non è facile seguire Gesù, mi capita di attraversare momenti di buio dove non riesco più a trovare un rapporto così profondo con Lui.

E' con la preghiera che riesco, con fatica ma poi con gioia, a ritrovare la comunione spirituale con Lui e dirGli: "Donami la forza non solo di un rapporto con Te, ma il coraggio di amarti".

Gesù poteva scegliere mille modi per salvarci, ma ha scelto il dolore per redimerci.

Nei momenti difficili della vita, causati da una sofferenza, da una malattia ricordiamoci che tutto questo è un tesoro, una perla che la comunità e i famigliari stessi, non devono disprezzare ed emarginare.

Io credo, che Dio ci ama tutti di un amore infinito e ad uno ad uno. Gesù sulla croce ha gridato: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato". Un malato non va mai abbandonato, ma ognuno di noi diventi prossimo per l'altro.

amorerapporto con Diocrocesofferenzadoloreredenzionesacrificiosolitudinesolidarietà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Ercoli Lorena, inserito il 08/12/2005

PREGHIERA

19. Il dono dello Spirito di Dio

Bollettino parrocchiale parrocchia S. Bertilla, Spinea, VE

No, non ci hai lasciati orfani, soli e sperduti, abbandonati alla complessità delle vicende umane.

No, non siamo in balia del potente o del maestro di turno, privi della capacità di discernere e di valutare, di decidere e di scegliere.

Tu ci hai fatto dono del tuo Spirito: è lui l'anima segreta della nostra esistenza, il fuoco acceso nel nostro petto, il coraggio che vince tante paure, la forza che emerge dalle nostre debolezze e fragilità.

Ma perché il tuo dono divenga operante in noi, perché la nostra povera vita sia trasfigurata dalla tua presenza, tu ci chiedi di abbandonarci con fiducia alla tua volontà, al tuo disegno.

Ci domandi di amarti, non a parole, ma con i fatti, non nei momenti magici in cui tutto sembra sorriderci, ma nell'oscurità della vita quotidiana, nella trama usuale dei giorni, nella fatica e nel sacrificio, nell'attesa e nel dolore, nelle pene e nelle gioie. E ci prometti che il nostro amore, nelle sue modeste dimensioni, sperimenterà il tuo amore smisurato e quello del Padre.

Spirito SantoPentecoste

inviato da Ester Da Ponte, inserito il 08/12/2005

PREGHIERA

20. È Pasqua   1

Antonio Merico, Vangelo e vita. Preghiere dell'anno liturgico "C", Elledici, Leumann 2004, p. 49

Gesù è veramente risorto!
Anche noi siamo accorsi al sepolcro.
Anche noi siamo andati oltre la pietra.
Anche noi abbiamo visto!
Siamo chiamati a fare il passo decisivo della fede.
La risurrezione di Gesù
ci invita ad uscire dalla nostra incredulità,
a scegliere con convinzione e fiducia la via del cielo.

È Pasqua!
È il giorno della vita che più non muore,
della gioia che non ha mai fine.
È Pasqua!
È il tempo del credente che esce allo scoperto,
che testimonia la sua speranza,
che si fortifica nelle difficoltà,
che annuncia la vita nuova in Cristo risorto.

È Pasqua!
Nella Chiesa, per la Chiesa, con la Chiesa
che annuncia speranza là dove regna la disperazione,
che annuncia una forza là dove si subisce la violenza,
che annuncia il riscatto là dove vige la schiavitù.

È Pasqua!
Cristo è veramente risorto, per sempre, per tutti!
La sua risurrezione è speranza, certezza.
Diventiamo noi stessi testimoni per gli altri.
Curiamo le ferite dei nostri fratelli.

È Pasqua!

pasquarisurrezioneresurrezione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Alessandro Bianco, inserito il 05/03/2005

PREGHIERA

21. Fermati Signore, ti prego...

Cinzia84

Fermati Signore, ti prego
e stai un po' di tempo con me!
Fermati Signore, ti prego
e spiegami cosa vuoi da me!
Fermati Signore, ti prego
e rendi visibile ai miei occhi
il tuo progetto per me!
Donami occhi per vedere la tua strada,
donami orecchie libere per sentire la tua voce,
donami piedi saldi per non stancarmi mai di seguirti,
donami sapienza per comprendere la tua Parola,
donami Signore un cuore nuovo,
un cuore libero dagli affetti,
libero dalle paure, libero dai dubbi
affinché io possa seguire te, e non il mondo!
Affinché io desideri amare te, non le mie passioni!
Affinché io possa prendere il largo con coraggio,
certa che tu sarai con me durante la tempesta,
al mio fianco nel salto degli ostacoli!
Permettimi, o Signore di scegliere la salita
perché è quella che conduce a te!
Ti offro Signore la mia umile vita,
fatta di se, ma, un giorno, però,...
Tu, Signore rendila fatta
di sì, eccomi, oggi, sia fatta la tua volontà!

vocazioneprogetto di Diosequela

inviato da Cinzia Bellotta, inserito il 23/01/2005

PREGHIERA

22. Al Dio del tempo

Joseph Rozier, Rivista Il Cenacolo 2-2003

O Dio, tu che hai del tempo per noi,
donaci del tempo per te.
Tu che tieni nelle tue mani ciò che è stato e ciò che sarà,
fa' che sappiamo raccogliere nelle nostre mani
i momenti dispersi della nostra vita.
Aiutaci a conservare il passato senza esserne immobilizzati,
a vivere rendendoti grazie e senza nostalgia,
a conservare fedeltà e non rigidità.
Libera il nostro passato da tutto ciò che è inutile
che ci schiaccia senza vivificarci,
che irrita il presente senza nutrirlo.

Donaci di restare ancorati al presente
senza esserne assorbiti,
di vivere con slancio e non a rimorchio,
di scegliere l'occasione favorevole
senza aggrapparci alle occasioni perdute,
di leggere i segni senza prenderli per oracoli.
Libera il nostro presente dalla febbre che agita
e dalla pigrizia che spegne ogni decisione.
Donaci il sapore del momento presente
e liberaci da ogni sogno illusorio.

Facci guardare al futuro,
senza bramare la sua illusione,
né temere la sua venuta; insegnaci a vegliare.
Libera il nostro avvenire da ogni preoccupazione inutile,
da ogni apprensione che ci ruba il tempo,
da tutti i calcoli che ci imprigionano.
Tu sei il Dio che mette il tempo
a disposizione della nostra memoria, delle nostre scelte,
della nostra speranza.

tempovalore del tempoviverepassatopresentefuturo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Barbi, inserito il 28/06/2003

PREGHIERA

23. Preghiera dei giovani alla vergine del rosario

Il Rosario e la nuova Pompei, marzo 2003

Vergine del Rosario,
giovane donna di Nazaret,
benedetta fra tutte le donne,
incanto della terra e del cielo,
scelta come fiore
dal giardino del mondo,
per essere la Madre
del più bello tra i figli dell'uomo,
a te affido e consegno la mia vita.

Tu hai dato alla luce Gesù,
figlio di Dio fatto uomo.
Ai piedi della croce
sei diventata madre di tutti gli uomini.
Madre mia, tienimi per mano
illumina i miei passi,
sostienimi nella prova
ottienimi gioia e speranza
nel cammino degli anni.

Per te non fu facile, o Madre,
capire il disegno di Dio:
fu avventura di grazia,
tra Betlemme e il Calvario,
la tua missione e il tuo destino.
Aiutami a trovare la mia strada:
strada di amore e strada di lavoro,
strada di pace, tra i mille scogli
e le tante insidie del nostro tempo.

Vergine del Rosario,
portami passo dopo passo
dentro il mistero di Gesù:
che io lo conosca e lo ami,
fino ad essere sempre più suo,
fino ad essere "lui";
ed ogni grano della tua corona,
sia un passo di amore,
fino al traguardo dell'eterna gioia. Amen.

rosarioMariaMadonnafedefiduciaaffidamento

inviato da Anna Barbi, inserito il 27/06/2003

PREGHIERA

24. Infondi il tuo Santo Spirito

Carmelo Conti Guglia

O Signore, infondi il tuo Santo Spirito in noi e rendici docili alla sua voce.
Donaci lo Spirito di sapienza perché possiamo apprezzare e gustare le cose divine.
Concedici lo Spirito d'intelligenza perché sappiamo comprendere la tua Parola e comunicarla agli altri.
Illuminaci col dono della scienza e fa' che vediamo te nelle persone, nelle cose e negli eventi della vita e della società.
Guidaci col dono del consiglio e aiutaci a scegliere sempre quel che è più utile per la tua gloria, per il vero bene nostro e dei fratelli.
Sostienici con lo Spirito di fortezza perché possiamo resistere alle attrattive del male e alle difficoltà del bene.
Comunicaci lo Spirito di pietà per sperimentare la tua tenerezza paterna e trattarti come figli docili e affezionati.
Assistici col dono del timore perché siamo sempre delicatissimi per non darti dispiacere neppure nelle piccole cose.
Forma in noi Gesù come l'hai formato nel seno di Maria.

Spirito Santodoni dello Spirito Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

TESTO

25. Il nostro compagno più vicino

S. Teresa di Gesù

Rivolgi gli occhi su di te e guardati dentro. Lì troverai il tuo Signore.

Vorrei trovare le parole per spiegare che cos'è quest'amicizia sacra con il Compagno della nostra anima, il più santo dei santi, dove non esiste ostacolo che impedisca all'anima e al suo Sposo di restare soli insieme ogni volta che l'anima sceglie di entrare nella propria interiorità e di chiudersi la porta alle spalle, per non lasciare entrare nulla di ciò che è terreno e vivere in quel paradiso con il suo Dio.

Dico "sceglie", perché è necessario capire che non mi sto riferendo ad uno stato soprannaturale, ma ad una condizione che dipende da una nostra scelta e in cui, per grazia di Dio, possiamo entrare volontariamente.

Il problema è che non ci rendiamo conto che Egli è vicino a noi e lo immaginiamo lontano... così lontano da dover andare in paradiso per trovarlo.

Oh Signore, perché non rivolgiamo lo sguardo al tuo volto, quando è così vicino a noi?

interioritàpreghierarapporto con Diovita spirituale

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

26. Preghiera del catechista   1

Tonino Lasconi

Signore Gesù,
nonostante i miei limiti
le mie paure
e i miei numerosi impegni,
accetto di fare il catechista,
perché tu, lasciando la terra,
hai detto ai tuoi discepoli:
"Andate in tutto il mondo
e predicate il vangelo
a ogni creatura".
Non ti chiedo di essere capace
di scacciare i demoni,
di guarire i malati,
di prendere in mano serpenti
o di bere veleni
senza subire danni.
Ti chiedo di concedermi
intuito vivace,
fantasia fervida,
parola efficace.
Per farti conoscere al meglio,
e per farti scegliere
come via verità e vita
da coloro
che mi sono affidati.
Questo puoi concedermelo.
Anzi,
se posso permettermelo,
devi concedermelo.

educatoritestimonianzaevangelizzazionecatechisti

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002

ESPERIENZA

27. La nostra preghiera

Romeo, C'ero anch'io Lourdes 2001

Così, in quei momenti di preghiera, cosa che difficilmente riusciamo a fare a casa frastornati da mille impegni, da mille luci e da mille suoni, riusciamo a dialogare con noi stessi e a sentire Dio vicino a noi come mai in altre occasioni. Riusciamo a capire quanto importante sia la vita e quanto sia bella quella che Dio ci ha donato indipendentemente dai problemi che possiamo avere e ci rendiamo conto, dopo aver visto handicappati sorridere. E qui capisci che, forse, i veri handicappati siamo noi che non sappiamo valutare le nostre piccole-grandi fortune: poter camminare e mangiare da soli. Se il riavvicinamento di un'anima a Dio può essere considerato un miracolo, allora posso affermare di essere stato testimone di tanti miracoli.

Poi arriva il momento di partire, pochi giorni volati. Si salutano tutti e ci si accorge di quanti giorni di tutta Europa hanno fatto la nostra stessa scelta e ci si accorge che non siamo gli unici giovani cristiani come alcuni vogliono farci credere.

Il treno parte, ma Lourdes non è finito, questa esperienza non finisce così, ce la porteremo sempre dentro, ormai vediamo con altri occhi, vivremo con gli altri in altro modo, abbiamo quasi la consapevolezza di conoscere cose che altri non conoscono.

Lourdesmalattiadoloresofferenzacrocevita

inviato da Federico Bernardi, inserito il 02/12/2002

PREGHIERA

28. Invocazione allo Spirito Santo   2

Centro Pastorale Ragazzi di Verona

Spirito Santo, noi vogliamo parlare con te e invocarti, anche se facciamo fatica a capire chi sei e a riconoscerti.
Noi crediamo che ci sei vicino e ci vuoi bene, perché Gesù stesso ti ha mandato a noi per farci conoscere e capire le sue parole. Tu ci aiuti a vivere i suoi insegnamenti.
Tu sei con noi dal giorno del Battesimo e ogni momento guidi la nostra vita. Ci vieni donato in modo speciale nella Cresima per renderci testimoni di Gesù.
Ti chiediamo di offrirci i tuoi santi doni per arricchire la nostra vita quotidiana.
Donaci l'intelletto, per capire chi è Dio e quanto è grande il suo amore per noi.
Donaci la scienza, per guardare la vita e tutto ciò che ci circonda con gli occhi stessi di Dio, e riconoscere la sua presenza d'amore in ogni cosa.
Donaci il consiglio, perché tra le tante proposte di ogni giorno possiamo scegliere ciò che piace a te.
Donaci il timor di Dio, per sentire la sua presenza piena di tenerezza e vivere come suoi amici.
Donaci la fortezza, per vivere le grandi scelte della vita, come figli di Dio e fratelli di Gesù.
Donaci la pietà, così che sappiamo orientare il nostro cuore e tutta la nostra vita verso l'amore di Dio, che, come stella polare, ci indica la vera gioia.
Donaci la sapienza, per imparare a misurare ogni gesto con il metro dell'amore di Dio, con la sua bontà e tenerezza di Padre.

Spirito Santodoni dello Spirito Santocresima

5.0/5 (2 voti)

inviato da Marianna, inserito il 25/11/2002

TESTO

29. La strada da prendere

Paulo Coelho, I racconti del maktub

Se sei insoddisfatto di qualcosa - anche di una buona cosa che vorresti fare, ma non sei in grado di farla - smetti ora. Se le cose non stanno andando bene, ci sono solo due spiegazioni: o la tua perseveranza è messa alla prova, o hai bisogno di cambiare direzione. Per scoprire quale delle due opzioni è corretta - dal momento che sono opposte l'una all'altra - usa il silenzio e la preghiera. Poco a poco, le cose diverranno stranamente chiare, fino a che non avrai sufficiente forza per scegliere. Una volta che hai preso la tua decisione, dimentica completamente l'altra possibilità. E vai avanti, perché Dio è il Dio del Valoroso. Domingos Sabino dice: "Tutto va sempre per il meglio. Se le cose non stanno andando bene, è perché non hai ancora raggiunto la fine".

progetto di Dioprogettovitadiscernimento

inviato da Anna Lianza, inserito il 24/11/2002

TESTO

30. Le regole per essere umani   1

1. Riceverai un corpo.
Potrai amarlo o detestarlo, ma sarà tuo per l'intero periodo di questa vita.

2. Prenderai lezioni.
Sei iscritto a una scuola informale a tempo pieno chiamata Vita. Ogni giorno in questa scuola avrai occasione di prendere lezioni. Le lezioni potranno piacerti oppure potrai considerarle irrilevanti e stupide.

3. Non vi sono errori, soltanto lezioni.
La crescita è un procedimento per tentativi: è sperimentazione. Gli esperimenti "falliti" fanno parte del procedimento tanto quanto l'esperimento che alla fine "funziona".

4. Una lezione viene ripetuta fino all'apprendimento.
Una lezione ti sarà presentata sotto varie forme finché la imparerai. Una volta appresa questa, potrai passare alla lezione successiva.

5. Non si finisce mai di imparare.
Non vi è parte della vita che non contenga le sue lezioni. Finché vivrai ci saranno lezioni da apprendere.

6. "Lì" non è meglio di "qui".
Quando il tuo "lì" sarà diventato un "qui", semplicemente otterrai un altro "lì" che di nuovo sembrerà migliore di "qui".

7. Gli altri sono semplicemente specchi di te.
Non puoi amare od odiare qualcosa di un'altra persona finché ciò non riflette qualcosa che ami od odi di te stesso.

8. Spetta a te decidere cosa fare.
Hai tutti gli strumenti e le risorse di cui hai bisogno. Spetta a te decidere cosa farne. La scelta è tua.

9. Le tue risorse risiedono dentro di te.
Le risposte alle domande della Vita risiedono dentro di te. Tutto ciò che ti serve è guardare, ascoltare e avere fiducia.

10. Dimenticherai tutto questo.

11. Puoi ricordartelo ogni volta che vuoi.

vitacrescereimparareeducarsisbagliare

2.0/5 (1 voto)

inviato da Andrea Zamboni, inserito il 23/11/2002

TESTO

31. Ogni società si trova a dover scegliere

Abbé Pierre

Ogni società si trova a dover scegliere fra una legge di vita e di pace, e una legge di morte e di odio. La legge di morte è quella che dice: i forti devono essere i primi. Ciò fa sì che tutti lottino per essere forti, in modo da essere serviti. Questa legge è disperata, perché anche il forte un giorno diverrà debole, e i deboli che lui non ha amato lo lasceranno morire abbandonato. C'è solo una via d'uscita a questa disperazione: obbedire alla legge della vita e dell'amore. Questa legge è il contrario della prima: dice che i poveri e deboli debbono essere serviti per primi. Questa legge porta pace, perché nessuno competerà mai con gli altri, lotterà contro gli altri, ucciderà gli altri per divenire debole e povero. Ed è una legge di vita, perché quando il forte diverrà debole, sarà sostenuto dai deboli che lui ha aiutato quand'era forte.

solidarietàamorecaritàgiustiziaingiustiziaforzavita

inviato da Eleonora Polo, inserito il 18/11/2002

RACCONTO

32. La scelta   3

Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito: "Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile".

Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: "Queste sono le tue sofferenze".

Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via.

Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare.

La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima.

"Vedi?" spiegò il maestro. "Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare".

Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite.
Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: "Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò".

ottimismofiduciasperanzasofferenzacoraggio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 30/09/2002

PREGHIERA

33. Vengo con te, Gesù   1

Vieni e Seguimi

Signore Gesù, tu sei sempre con me:
la tua parola è luce ai miei passi.
I tuoi gesti di bontà infondono in me
il coraggio e la gioia di vivere.

Per donarci la salvezza, o Gesù,
sei venuto a vivere in mezzo a noi.
Tu sei passato sulle nostre strade,
facendo del bene a tutti con amore.

Gesù, tu oggi passi accanto a me,
mi chiami per nome e mi chiedi:
"Vuoi essere mio amico anche tu?
Vuoi diventare mio discepolo?".

Come Pietro e Andrea, Giacomo
e Giovanni, come Levi, ti rispondo:
"Anch'io, Gesù, vengo con Te.
Sarò tuo discepolo per sempre".

Gesù, faccio questa scelta ora,
che sono agli inizi della vita.
Io voglio che tu, Signore Gesù,
sia mio amico per tutta la vita.

ragazzipreghieraGesù Cristodiscepoliapostolivocazionesequelarapporto con Dio

inviato da Serena Carbone, inserito il 24/09/2002

PREGHIERA

34. Mi hai fatto proprio bene!   2

Card. Anastasio Ballestrero

Signore, nel realizzare il tuo disegno eterno, mi hai chiamato all'esistenza in quel contesto di dati che sono la mia storia.
Perché così e non in altro modo?
Ti sei forse sbagliato? No.
Tu non mi hai creato per sbaglio, né per distrazione, né per contrattempo. Al momento giusto, all'ora tua, secondo il tuo disegno e la tua volontà, secondo la tua scelta, tu mi hai formato.
Sono fatto bene per essere santo.
Se dicessi di no mi parrebbe di mancarti di riguardo, di dire che neppure a te riescono le cose come le vuoi, che anche a te capitano gli infortuni.
Signore, sono fatto bene per te.
Alle volte perdonami se te lo dico, mi trovo fatto un po' meno bene per me.
Ma confesso, sia pure con un po' di fatica, che è più importante essere fatto bene per te che per me.
I miei limiti non devono essere motivo di cruccio per la mia superbia, né motivo di malumore quando gli altri li vedono.
Signore, ti benedico e ti ringrazio che mi hai fatto come mi hai fatto.
Gli altri possono dire quello che vogliono. Io ho solo da dirti: grazie.
Ho solo da benedirti, ho solo da sentire una riconoscenza eterna perché mi hai fatto come mi hai fatto.
E quando gli altri trovano che sono uno sgorbio, più che una cosa buona, io, Signore, credo a te.
Alle volte mi prende la voglia di vedere come te la caverai con questa povera creatura che io sono.
E penso che la vita eterna sarà beata anche per questo: perché là capirò quello che adesso non capisco e mi spiegherò ciò che adesso è un mistero.

vocazioneprogetto di Diorapporto con Diostima di séaccettazione di sé

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002

RACCONTO

35. Tutto dipende da quel mattino di Pasqua

Si racconta di uno scienziato tedesco che, cercando un posto tranquillo dove sistemarsi, aveva finito per scegliere un'abitazione che stava nelle immediate vicinanze di un monastero di clausura.

Non aveva la fede, ma quell'ambiente presentava il vantaggio di essere ideale quanto a quiete per le sue ricerche.

"Qui almeno troverò il silenzio di cui ho bisogno per i miei studi e i miei esperimenti", pensava.
Le sue previsioni si rivelarono esatte solo parzialmente.

Di fatto, gran parte della giornata la sua casa era come avvolta dal silenzio, rotto soltanto dal suono di una campanella. Ma poi venivano le ore di ricreazione delle monache. Allora non c'era verso di difendersi da quell'allegria scoppiettante; l'esplosione delle risate trapassava muri e finestre.
Per lo studioso diventò quasi un'ossessione. Ragionava:

"Queste donne sono povere, conducono una vita di penitenza, non conoscono il piacere. Come fanno ad essere così contente? Non ci sarà sotto, per caso, qualcosa di losco?".

Decise di togliersi il pensiero parlandone direttamente con l'abbadessa. Questa gli fornì una spiegazione semplicissima:

"Siamo le spose di Cristo". "Ma il vostro sposo non è morto duemila anni fa?", obiettò quello.

"Mi scusi, signor professore, ma lei non deve essere stato informato che tre giorni dopo è risorto da morte. E noi siamo testimoni appunto, di ciò che è accaduto tre giorni dopo".

Tutto dipende da quel mattino di Pasqua.

fedepasquarisurrezionesperanzaottimismogioiafelicità

3.3/5 (3 voti)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

TESTO

36. Un uomo di preghiera   2

Mahatma Gandhi

Io non sono un uomo di lettere o di scienza.
Io pretendo umilmente di essere un uomo di preghiera.
E' la preghiera che ha salvato la mia vita,
senza la preghiera, da molto tempo avrei perso la ragione.
Se non ho perduto la pace dell'anima, nonostante tutte le prove,
è perché questa pace viene dalla preghiera.
Si può vivere qualche giorno senza mangiare, ma non senza pregare.
La preghiera è la chiave del mattino, è il catenaccio della sera.
La preghiera è l'alleanza santa tra Dio e gli uomini per ottenere di essere liberati dalle grinfie del principe delle tenebre.
Dobbiamo fare una scelta:
o allearci con le forze del male o, al contrario, con le forze del bene.
Ecco la mia testimonianza personale;
chiunque ne faccia l'esperienza vedrà che la preghiera quotidiana
aggiunge qualche cosa di nuovo alla sua vita, qualche cosa
che non ha un equivalente in null'altro.

serenitàpreghierapace interiore

inviato da Mariangela Molari, inserito il 01/06/2002

TESTO

37. Il gioco della vita   1

Anthony de Mello

La vita è come una partita in cui ciascun giocatore sfrutta come meglio può le carte che gli sono toccate.

Chi insiste a giocare non con le carte che ha ricevuto ma con quelle a cui sostiene di aver diritto, è destinato a fallire nella vita.

Non ci vien chiesto se vogliamo giocare. Su questo non c'è scelta, tutti devono partecipare. Sta a noi decidere come.

vitatalentiabbandonorassegnazione

4.5/5 (2 voti)

inviato da Don Angelo, inserito il 09/05/2002

TESTO

38. Succede....   2

Alessandro Pronzato

La vita è così... Sono cose che capitano. Succede...
Sì.

Succede che io stia bene e quell'altro languisce in un sanatorio. Succede che io rischi l'indigestione e l'indiano muore di fame.

Succede che io tenga il mio bravo conto in banca e il vicino di casa vada a impegnare una coperta al Monte di Pietà.

Succede che io mi preoccupi per scegliere la villeggiatura e la famiglia di fronte si disperi per il pagamento dell'affitto (due camere in otto).

Succede che io vada in ufficio con l'utilitaria - è più maneggevole della coupé - e lo scaricatore si presenti alle 6 di mattino sulla banchina del porto a vedere se qualcuno ha bisogno delle sue braccia.
Succede che i miei figli ricevano per Natale dei doni favolosi e quella bambina sarda scriva: "Caro Gesù Bambino, vorrei una mela...".
Succede.

Succede che io sia un buon cristiano e quegli altri no.

Succede che io faccia l'elemosina e quegli altri la ricevano.

Succede che io abbia (o mi illuda di avere) Cristo senza la Croce, e quegli altri la croce senza il Cristo.
Succede.

Il gioco della vita è bizzarro. "A chi tocca tocca" (purché tocchi sempre agli altri).

Ma ho già i miei fastidi, io! Perché occuparmi di quelli degli altri?

Che c'entro io?

C'entri, eccome! Dal momento che c'entra anche Dio.

Ecco, ora mi sembra sia possibile rispondere a una semplicissima domanda del catechismo: "Dov'è Dio?".
"Dio è all'altro capo della croce".
La mia croce. Proprio questa. E anche quella dell'altro.

Dovunque ci sia una croce, non c'è che da afferrarla con le mie mani. Da un lato qualsiasi. Dall'altro c'è sempre Lui.
D'ora in poi so dove trovarlo.

crocesofferenzasolidarietàingiustiziapovertà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 09/05/2002

TESTO

39. Mandati nel mondo

Henri J. M. Nouwen, Pane per il viaggio

Ciascuno di noi ha una missione nella vita. Gesù prega il Padre per i suoi seguaci, dicendo: «Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo» (Giovanni 17,18). Di rado ci rendiamo pienamente conto che siamo mandati per adempiere i compiti che Dio ci ha dato.

Agiamo come se fossimo noi a scegliere come, dove e con chi vivere. Agiamo come se fossimo gettati allo sbaraglio nella creazione e dovessimo decidere come passare il tempo finché moriremo. Ma siamo stati mandati nel mondo da Dio, proprio come Gesù.

Quando cominciamo a vivere con questa convinzione la nostra vita, scopriamo subito che cosa siamo stati mandati a fare.

vocazionemissionetestimonianzaprogetto di Dio

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 05/05/2002

PREGHIERA

40. Preghiera dei genitori

Ti preghiamo Signore
di concederci vita
per poter vedere come crescono i nostri figli,
di concederci sapienza
per poter insegnare loro, senza tenerli sotto tutela,
di concederci saggezza
in modo che le nostre azioni non appesantiscano la loro vita, con dei pregiudizi,
di concederci amore
in modo che sappiamo condurli verso la meta
di concederci benedizione,
perché sappiamo dire di sì alla scelta che vorranno fare
soprattutto se tu Signore
chiamerai qualcuno dei nostri figli
ad una vita di speciale consacrazione
ed incontro con Cristo nostro Salvatore.
Amen.

genitorifiglimatrimoniofamigliaeducare

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 03/05/2002

TESTO

41. Il tempo

C'è il tempo da riempire
e il tempo da vivere.
Il tempo dell'efficienza tecnologica
e il tempo della laboriosità e delle responsabilità.
Il tempo dei molti incontri fuggevoli
e il tempo dell'ascolto e della condivisione.
Il tempo "libero" ma serrato e vincolato
e il tempo della fedeltà e della creatività.
Il tempo del consumo
e il tempo del dono e della gratuità
Il tempo dell'assordamento
e il tempo del silenzio.
Il tempo dell'utilità immediata
e il tempo del gustare e dell'assaporare.
Il tempo del "tutto subito"
e il tempo dell'attesa.
Il tempo dell'avere
e il tempo dell'essere.
Il tempo dei compromessi
e il tempo della scelta.

tempovalore del tempovitaprogetto

inviato da Luca Soliani, inserito il 30/04/2002

PREGHIERA

42. Una reliquia della Passione

Luigi Santucci, Una vita di Cristo: Volete andarvene anche voi? ed. San Paolo 2001

Se dovessi scegliere
una reliquia della tua Passione,
prenderei proprio quel catino
colmo d'acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede
cingermi dell'asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere
i nemici dagli amici,
e lavare i piedi del vagabondo,
dell'ateo, del drogato,
del carcerato, dell'omicida,
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio
finché tutti abbiano capito nel mio
il tuo amore.

passionequaresimagiovedì santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002