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TESTO

1. Dieci ladri della tua energia   2

Dalai Lama

1. Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.

2. Paga i tuoi debiti in tempo. Nel contempo fai pagare a chi ti deve o scegli di lasciarlo andare, se ormai non lo può fare.

3. Mantieni le tue promesse. Se non l'hai fatto, domandati perché fai fatica. Hai sempre il diritto di cambiare opinione, scusarti, compensare, rinegoziare e offrire un'alternativa ad una promessa non mantenuta; ma non farlo diventare un'abitudine. Il modo più semplice di evitare di non fare una cosa che prometti di fare e dire NO subito.

4. Elimina nel possibile e delega i compiti che preferisci non fare e dedica il tuo tempo a fare quelli che ti piacciono.

5. Permettiti di riposare quando ti serve e dati il permesso di agire se hai un'occasione buona.

6. Butta, raccogli e organizza, niente ti prende più energia di uno spazio disordinato e pieno di cose del passato che ormai non ti servono più.

7. Dà priorità alla tua salute, senza il macchinario del tuo corpo lavorando al massimo, non puoi fare molto. Fai delle pause.

8. Affronta le situazioni tossiche che stai tollerando, da riscattare un amico o un famigliare, fino a tollerare azioni negative di un compagno o un gruppo; prendi l'azione necessaria.

9. Accetta. Non per rassegnazione, ma niente ti fa perdere più energia di litigare con una situazione che non puoi cambiare.

10. Perdona, lascia andare una situazione che è causa di dolore, puoi sempre scegliere di lasciare il dolore del ricordo.

serenitàcrescita personaleaccettazioneperdonosalutelibertà

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 19/02/2018

TESTO

2. Il segreto dell'amore

Thomas Merton, Nessun uomo è un'isola, Garzanti

Non basta all'amore di essere partecipati, bisogna che sia partecipato liberamente, perché nella costrizione non vi può mai essere felicità. Un amore disinteressato che si riversa su un oggetto egoista non dà una felicità completa: non perché l'amore abbia bisogno, per amare, di ricambio o di ricompensa, ma perché riposa nella felicità dell'amato. E se questi riceve l'amore egoisticamente, l'amante non è soddisfatto, perché vede che il suo amore non è riuscito nell'intento di rendere felice l'amato, non ha risvegliato in lui la capacità di amare senza egoismo.

Di qui il paradosso che l'amore disinteressato può riposare completamente solo in un amore perfettamente ricambiato: perché sa che la sola vera pace si trova in un amore che non cerca se stesso. Un tale amore accetta di non essere amato disinteressatamente per amore di colui che ama e, nel far così, perfeziona se stesso.

Il dono dell'amore è il dono della potenza e della capacità di amare e quindi darlo in pieno vuol dire anche riceverlo. Così lo si può conservare solo se lo si dona e lo si può donare perfettamente solo se lo si riceve.

amorefelicitàgratuitàdisinteressereciprocità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Giovanna Martinetti, inserito il 11/06/2009

TESTO

3. Negli occhi dei bambini, lo sguardo di Dio   1

Gianni Fanzolato

Dio ha donato i suoi occhi all'uomo,
perché potessimo vedere l'anima dentro:
finestre trasparenti spalancate all'infinito,
specchio terso e lucente dell'interiorità.

Glo occhi che conservano la freschezza delle origini
riflettono luce, irradiano lampi di gioia, riflettono Dio.
Ecco perché gli occhi non invecchiano mai.

E' bello riposare in uno sguardo di fanciullo:
parlano con quegli occhi magici ed incantati.
Sono un libro aperto i loro occhioni di madreperla:
ti parlano con la vivacità del lampo e il crepitio delle faville
di un mondo fantastico, di stupore, di giochi inventati.

Gridano con l'esuberanza dei colori dell'iride
che la vita è un arcobaleno di delizie, uno scrigno di tesori.
Sono i loro occhi che ci regalano voli di gabbiani e aquiloni,
e tramonti dipinti da variopinti colori
e danze di rondini e di farfalle che ricamano il cielo a festa.

La loro trasparenza travalica spazio e tempo e sei nella pace:
nel loro sguardo profondo si disegna il mondo beato della quiete.
Sono quegli sprazzi di innocente furbizia nelle pupille
a togliere il malumore e a far ritornare il sereno nell'anima.

Gli occhi di chi è bambino nel cuore e nella mente
spalancano i cieli, sciolgono le nubi cariche di presagi,
fanno vibrare un caldo sole che ti avvolge ed accarezza,
e ti contagiano di quella pace che cerchi in ogni dove.

Sì, nella lucentezza degli occhi bambini ed incantati
scorgi come d'incanto gli stessi occhi di Dio che ti vuole bene.

bambinisemplicità

inviato da P. Gianni Fanzolato, inserito il 18/08/2007

TESTO

4. Fa freddo, è Natale: vieni, Signore!

Vado per le strade, come l'altra gente, con l'altra gente,
un po' distratto, un po' stanco...
fa freddo, è Natale: vieni, Signore!

Vado per le strade, tra l'altra gente,
mille volti tristi, tante storie di sofferenza...
fa freddo, è Natale: vieni, Signore!

Vado per le strade delle città, in mezzo a tanta gente,
occhi annoiati di guardare le stesse cose,
occhi non più disposti a sapersi stupire...
fa freddo, è Natale: vieni, Signore!

Vado per le strade, la gente tutta va per le strade,
passo svelto e assai spedito, molta fretta,
piedi non più disposti a fermarsi e riposare in disparte...
fa freddo, è Natale: vieni, Signore!

Vieni, Signore, nel freddo delle nostre vite,
scaldale con il tuo Amore.

Vieni, Gesù, e insegnaci lo stupore di chi nasce per dare la vita.
Vieni sempre, Cristo Gesù, vieni e aiutaci ad amare come te.

Vieni e resta con noi, potente e affascinante Figlio di Dio,
ingresso di Dio nella storia dell'uomo!
Maranathà!

nataleincarnazione

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 21/04/2005

TESTO

5. Beatitudini della Strada   1

Beati quelli che lungo la strada
sanno ridere di se stessi:
avranno il divertimento assicurato.
Beati quelli che sanno distinguere una montagna
dal mucchio di terra scavato da una talpa:
si risparmieranno molti fastidi.
Beati quelli che sono capaci di riposare e di dormire,
mentre gli altri fanno baccano e cercano scuse:
dimostrano di essere saggi.
Beati quelli che sanno tacere e ascoltare,
impareranno ogni giorno cose nuove.
Beati quelli che sono abbastanza intelligenti
per non prendersi troppo sul serio:
saranno apprezzati dai loro compagni.
Beati quelli che sono attenti alle necessità degli altri,
senza però sentirsi indispensabili:
saranno seminatori di gioia lungo il cammino.
Beati quelli che sanno ammirare un sorriso
e dimenticare in fretta una smorfia:
la loro strada sarà illuminata dal sole.
Beati quelli che pensano prima di agire
e che pregano prima di pensare:
eviteranno di fare molte sciocchezze.
Beati quelli che camminano in silenzio
e quelli che sanno cantare con gusto:
la loro strada li porterà lontano.

stradabeatitudiniottimismoroutesapienza

inviato da Brigida, inserito il 13/04/2005

TESTO

6. Nel suo deserto incontri la verità

Padre Severino Consolaro, Il tuo volto io cerco

Non è un luogo il deserto: è il silenzio delle tue labbra chiuse che custodisce il tuo cuore che parla
Non è un luogo il deserto: è il tuo ascolto nelle profondità del mistero che ti avvolge e ti penetra tutto.
Non è un luogo il deserto:è l'immagine del Dio che ti ha plasmato, riflessa nello specchio, reso puro, della tua anima.
Non è un luogo il deserto: è il fuoco che brucia sotto le ceneri della tua umanità e ti chiede di soffiare per alimentarlo.
Non è un luogo il deserto: è la tua vita che incessantemente rinasce e si rinnova nel silenzio adorante.
Non è un luogo il deserto: è l'estasi di Dio che si contempla in te stesso
Non è un luogo il deserto: è la chiave che apre il tuo cuore perché vi entri il suo regno.
Non è un luogo il deserto: è riposare alla sua presenza "come bimbo svezzato in braccio a sua madre" (sal. 130)
Non è un luogo il deserto: è partecipare al silenzio di Dio, sorgente dell'armonia del cosmo.
Non è un luogo il deserto: è la sua pace che scende in te quando gli presenti il vuoto del tuo nulla.

desertosilenzio

inviato da Moreno Cattelan, inserito il 15/06/2002