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TESTO

1. Chi sono io?   1

Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa, Lettere e scritti dal carcere, Edizioni Paoline

Chi sono io? Spesso mi dicono
che esco dalla mia cella
disteso, lieto e risoluto
come un signore dal suo castello.

Chi sono io? Spesso mi dicono
che parlo alle guardie
con libertà, affabilità e chiarezza
come spettasse a me di comandare.

Chi sono io? Anche mi dicono
che sopporto i giorni del dolore
imperturbabile, sorridente e fiero
come chi è avvezzo alla vittoria.

Sono io veramente ciò che gli altri dicono di me?
O sono soltanto quale io mi conosco?
Inquieto, pieno di nostalgia, malato come uccello in gabbia,
bramoso di aria come mi strangolassero alla gola,
affamato di colori, di fiori, di voci d'uccelli,
assetato di parole buone, di compagnia
tremante di collera davanti all'arbitrio e all'offesa più meschina,
agitato per l'attesa di grandi cose,
preoccupato e impotente per l'amico infinitamente lontano,
stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare,
spossato e pronto a prendere congedo da ogni cosa?

Chi sono io?
Oggi sono uno, domani un altro?
Sono tutt'e due insieme? Davanti agli uomini un simulatore
e davanti a me uno spregevole vigliacco?
Chi sono io? Questo porre domande da soli è derisione.
Chiunque io sia, tu mi conosci, o Dio, io sono tuo!

identitàaccettazionelimitiimperfezioni

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 23/06/2020

TESTO

2. Cosa ti manca per essere felice?   4

Simona Atzori, Cosa ti manca per essere felice? Mondadori

Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, invece di guardare quello che c'è?
Spesso i limiti non sono reali, i limiti sono solo negli occhi di chi ci guarda.
Dobbiamo fermarci in tempo, prima di diventare quello che gli altri si aspettano che siamo. È nostra responsabilità darci la forma che vogliamo, liberarci di un po' di scuse e diventare chi vogliamo essere, manipolare la nostra esistenza perché ci assomigli.
Non importa se hai le braccia o non le hai, se sei lunghissimo o alto un metro e un tappo, se sei bianco, nero, giallo o verde, se ci vedi o sei cieco o hai gli occhiali spessi così, se sei fragile o una roccia, se sei biondo o hai i capelli viola o il naso storto, se sei immobilizzato a terra o guardi il mondo dalle profondità più inesplorate del cielo. La diversità è ovunque, è l'unica cosa che ci accomuna tutti.
Tutti siamo diversi, e meno male, altrimenti vivremmo in un mondo di formiche.
Non c'è nulla che non possa essere fatto, basta trovare il modo giusto per farlo.
Io tengo il microfono con i piedi, altri con le mani, altri ancora lo tengono sull'asta. Sta a noi trovare il modo giusto per noi.
Io credo nella legge dell'attrazione: quello che dai ricevi. Se trasmetti amore, attenzione, serenità; se guardi alla vita con uno sguardo costruttivo; se scegli di essere attento agli altri e al loro benessere; se conservi le cose che ami e lasci scivolare via quelle negative, la vita ti sorriderà.
Se avessi avuto paura sarei andata all'indietro, invece che avanti. Se mi fossi preoccupata mi sarei bloccata, non mi sarei buttata, avrei immaginato foschi scenari e mi sarei ritirata. Invece ho immaginato. Adesso sono felice, smodatamente, spudoratamente felice. Ed è una gioia raccontarla, questa mia felicità.

felicitàlimitiaccettazionegratitudineprogettorealizzazioneimpegnodiversitàpositività

5.0/5 (1 voto)

inserito il 22/03/2018

TESTO

3. Vietato lamentarsi   1

Salvo Noè, Vatican Insider

VIETATO LAMENTARSI
Legge n° 1 sulla tutela della salute e del benessere.

I trasgressori sono soggetti ad una sindrome da vittimismo con conseguente abbassamento del tono dell'umore e della capacità di risolvere i problemi.
La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di bambini.
Per diventare il meglio di sé bisogna concentrarsi sulle proprie potenzialità e non sui propri limiti quindi:
smettila di lamentarti e agisci per cambiare in meglio la tua vita.

Il cartello è realizzato dallo psicologo e psicoterapeuta italiano Salvo Noè, che lo ha donato a Papa Francesco al termine dell'Udienza generale di mercoledì 14 giugno 2017.

lamentarsilamentoimpegnoottimismopessimismovittimismopotenzialità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 21/08/2017

PREGHIERA

4. Quanto ho amato oggi?   1

Alberto Marvelli, La mia vita non sia che un atto d'amore, pp. 118-122

Dammi, o Signore, un cuore immenso, simile al tuo,
che travolga i limiti della mia persona
e senta palpitare in me il dolore del mondo.
Che sono le mie ansie interessate, i miei meschini interessi,
i miei piccoli peccati in confronto del dolore degli uomini?
Mi vergogno d'aver pregato tanto e richiesto solo per me,
dimentico di tutto e di tutti,
chiuso in un egoismo più abbietto dei vizi più bestiali del corpo!
Perdonami, o Signore!
Come ho potuto cercare la mia perfezione
lungo i sentieri della più gretta avarizia?
Come ho potuto ignorare che misura del crescere è il donare?
Butterò la mia vita, o Signore, per ritrovarla,
e mi prodigherò per voltarmi indietro,
secondo il tuo esempio incompreso e la legge eterna della vita.
Soltanto alla sera, concedi che, stanco, mi ripieghi un attimo a guardarmi;
non per esaurirmi con snervanti introspezioni,
non per tediarti con meschine richieste,
ma per domandarmi severo: "Quanto ho amato oggi?".
E mi accuserò al tuo cospetto, o Signore, d'ogni peccato contro la carità;
poiché il mondo ha bisogno solo d'amore per guarire dalle sue piaghe.

amorecaritàempatiasolidarietàegoismoaltruismo

inviato da Diego De Martino, inserito il 27/12/2016

PREGHIERA

5. O Dio, nostro Creatore

Giovanni Paolo II, Incontro con i giovani musulmani nello stadio di Casablanca, 19 agosto 1985

O Dio, tu sei nostro Creatore.
Tu sei buono e la tua misericordia è senza limiti.
A Te la lode di ogni creatura.
O Dio, tu hai dato a noi uomini una legge interiore di cui dobbiamo vivere.
Fare la Tua volontà, e compiere il nostro compito.
Seguire le Tue vie e conoscere la pace dell'anima.
A Te offriamo la nostra obbedienza.
Guidaci in tutte le iniziative che intraprendiamo sulla terra.
Liberaci dalle nostre tendenze cattive che distolgono il nostro cuore dalla Tua volontà.
Non permettere che invocando il Tuo nome,
giustifichiamo i disordini umani.
O Dio, Tu sei l'unico. A Te va la nostra adorazione.
Non permettere che ci allontaniamo da Te.
O Dio, giudice di tutti gli uomini,
aiutaci a far parte dei tuoi eletti nell'ultimo giorno.
O Dio, autore della giustizia e della pace,
accordaci la vera gioia, e l'autentico amore,
nonché una fraternità duratura tra i popoli.
Colmaci dei Tuoi doni per sempre.
Amen!

islamcoscienzabenemalerapporto con Dio

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 27/12/2016

TESTO

6. L'amore evangelico (in noi si dovrà trovare tutto)   1

Madeleine Delbrel, Indivisibile amore, Piemme 1994, p. 155

In noi si dovrà trovare tutto
il bicchiere d'acqua, il cibo per chi ha fame,
tutto il vero cibo per tutti i veri affamati,
tutti i veri cibi e tutti i veri mezzi per distribuirli,
l'alloggio per i senza tetto,
il pellegrinaggio alle carceri ed agli ospedali,
la compassione per le lacrime, quelle che si devono versare insieme
e quelle di cui occorrerebbe eliminare le cause,
l'amicizia per ogni peccatore,
per coloro che sono malvisti,
la capacità di mettersi al livello di tutte le piccolezze,
di lasciarsi attrarre da tutto ciò che non conta,
e tutto avrà il suo orientamento, la sua pienezza, nella parola "fraterno".

Infatti i nostri beni, se diventano i beni degli altri, saranno il segno della nostra vita donata per gli altri, come assimilata di diritto alla loro, e che, in realtà, non deve più far parte dei nostri interessi.

Il cristiano che vivrà in questo modo nella città, sperimenterà con tutto il suo essere la forza dell'amore evangelico. La realtà di questo amore risplenderà in torno a lui come una evangelizzazione e in lui come una illuminazione.

Sperimenterà che agire è illuminare, ma anche essere illuminati, sperimenterà che, se pregare è lasciarsi fare da Dio, è però anche imparare a compiere l'opera di Dio.

Un cristiano simile renderà grazie, perché tutti i suoi gesti diventeranno l'espressione di un amore che non conosce né limiti né eccezioni, un amore del quale soltanto Cristo ha detto agli uomini che lo devono e ricercare e donare.

amorecaritàservizioevangelizzazionevita donatadonogratuità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Michele Ferretti, inserito il 14/04/2014

PREGHIERA

7. Pane quotidiano

Antonietta Milella

Signore ti voglio lodare benedire e ringraziare del pane che oggi mi hai concesso di impastare con te.

Gli ingredienti a disposizione erano diversi da quelli che avrei voluto per realizzare i miei progetti: stanchezza, dolore, preoccupazioni, impegni, contrattempi, limiti del corpo e dello spirito.

Grazie perché mi hai fornito il lievito per far fermentare la massa, ma anche la capacità di attendere che aumentasse di volume e cuocesse, sì che fosse commestibile e bastasse per tutti.

Grazie Signore di questo giorno in cui mi hai chiamato, nella tua bottega di fornaio, a fare il garzone perché il pane, con te, è garantito, qualunque siano gli ingredienti.

panevolontà di Dioprogetto di Dioobbedienzaprogettoaccettazionefiduciaattesa

5.0/5 (2 voti)

inviato da Antonietta Milella, inserito il 20/09/2012

PREGHIERA

8. Preghiera degli educatori prima dell'incontro   3

Signore, siamo pronti
per iniziare un altro pomeriggio
insieme ai nostri ragazzi e insieme a te,
per i nostri ragazzi e per te.
Aiutaci a lasciare da parte
tutti i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni
per dedicarci interamente ai nostri ragazzi.
Fa' che i nostri sentimenti e le nostre parole,
le nostre azioni e i nostri pensieri,
tutto sia dei nostri ragazzi, tutto sia per loro.
Insegnaci, Signore,
a consolare i ragazzi che sono tristi,
a rialzare quelli che cadono,
a sostenere i più timidi e timorosi
e a venire in aiuto di tutti coloro che sono più deboli.
Fa' che sappiamo adattarci
alle esigenze, al carattere,
alle disposizioni, alle capacità e ai limiti
di ciascuno dei nostri ragazzi.
Manda su di noi il tuo Santo Spirito
che ci doni la luce e le competenze di cui abbiamo bisogno.
Metti sulle nostre labbra parole rette e giuste,
affinché, insieme con loro,
possiamo crescere anche noi
nella fede, nella speranza e nell'amore,
nella purezza e nell'umiltà,
nella pazienza, nell'obbedienza
e nella profonda amicizia tra di noi e con te
e possiamo portarti ai nostri ragazzi nella gioia.
Amen!

educatorioratorioaffidamentoanimatorieducare

5.0/5 (2 voti)

inviato da Simone Perotto, inserito il 08/05/2012

PREGHIERA

9. Preghiera per l'inizio di una riunione pastorale   1

Signore, donaci pensieri chiari,
preservaci da chiacchiere inutili,
concedi il distacco necessario per giudicarci,
per scoprire le nostre possibilità e i nostri limiti.
Non permettere che ci insuperbiamo per i successi
o ci scoraggiamo per gli insuccessi.
Fa' che ci comprendiamo reciprocamente,
anche quando le opinioni divergono;
che non litighiamo, anche quando l'argomento ci divide.
Vogliamo servire te, mediante il lavoro che compiamo per la comunità. Amen.

servizio ecclesialepastoraleparrocchiacollaborazioneconsiglio pastoralechiesa

4.5/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/04/2012

TESTO

10. Pasqua: due giorni di troppo   1

Giuseppe Impastato S.I.

Poteva tutto concludersi
quel venerdì santo!
Ci saremmo limitati a piangerti, Gesù,
per gratitudine e compassione,
a ricordare i giorni trascorsi con te,
ad aiutare le donne a imbalsamarti...

Ma tu sei risorto!
e questo inquieta, scuote, butta giù dal letto
e rivela limiti, riserve, tentennamenti, miserie...
Tu sei risorto e questo ci scomoda!
Ognuno di noi scopre le conseguenze:
c'è da accogliere, farsi impregnare di novità,
dobbiamo ricostruirci, cambiare progetti
per far maturare nel mondo la tua risurrezione.
E poi dobbiamo uscire dai nostri gusci,
perché la tua tomba svuotata è impegnativa:
devo anch'io annunziare, in modo credibile,
c'è da costruire un mondo di chiamati a risorgere...

Tommaso, perché non te ne restavi,
impaurito come gli altri, nel cenacolo,
o almeno quieto, senza contestare?!
Quante belle scuse avremmo accampato,
quanta Psicologia e Sociologia avremmo scomodato
per giustificare paure, pigrizie,
il nostro contentarci di orizzonti ristretti,
il nostro guardare quaggiù...

PasquarisurrezioneimpegnoTommasosperanzaresponsabilitàaperturacoraggio

4.3/5 (3 voti)

inviato da Giuseppe Impastato S.I., inserito il 07/04/2012

PREGHIERA

11. Da sempre   1

Domenico Labalestra

Da sempre, Signore,
navighi i nostri mari calmi e burrascosi!
Da sempre
percorri le nostre strade luminose e buie!
Da sempre
convivi con i nostri pensieri, le nostre inquietudini,
con le nostre ipocrisie, le nostre speranze.
Siamo qui ad attendere
che tu venga a dimorare nel nostro cuore
ad ascoltare i suoi deboli battiti...
Per noi ogni volta nasci e muori
avvolgendoci sempre della tua presenza umana e divina.
Ma oggi
tu nasci
per riscaldare
gli inverni della nostra vita,
per far fiorire gli aridi cuori,
per dirci che ci ami
solo per amore.
Da sempre, Gesù,
bussi alle porte dell'uomo,
pellegrino sulla terra,
accettando anche i suoi rifiuti,
il suo odio, i suoi limiti
e da sempre
accogli in ogni parte del mondo
le lacrime e i sorrisi.
Vieni Signore Gesù
in questo Natale
a consolarci e a rallegrarci
perché ogni uomo,
anche il più piccolo,
nelle tue mani
si senta amato!

natalesperanzaincarnazione

5.0/5 (3 voti)

inviato da Domenico Labalestra, inserito il 09/12/2011

TESTO

12. Beata te che hai creduto   5

Carlo Carretto

...Non è facile credere!
Non è cosi, Maria?
Non è cosi anche per te?
Non c'è fatica più grande sulla terra della fatica di credere, sperare, amare: tu lo sai.
Aveva ragione tua cugina Elisabetta a dirti: «Beata te che hai creduto!»
Si, Maria, beata te che hai creduto.
Beata te che mi aiuti a credere, beata te che hai avuto la forza di accettare tutto il mistero della Natività e di avere avuto il coraggio di prestare il tuo corpo ad un simile avvenimento che non ha limiti nella sua grandiosità e nella sua inverosimile piccolezza.
Nell'incarnazione gli estremi si sono toccati e l'infinitamente lontano si è fatto l'infinitamente vicino, e l'infinitamente potente si è fatto l'infinitamente povero.
Maria, capisci cosa hai fatto?
Sei riuscita a star ferma sotto il peso di un mistero senza confini.
Sei riuscita a non tremare davanti alla luce dell'Eterno che cercava il tuo ventre come casa per riscaldarsi.
Sei riuscita a non morire di paura davanti al ghigno di Satana che ti diceva che era cosa impossibile che la trascendenza di Dio potesse incarnarsi nella sporcizia dell'umanità.
Che coraggio, Maria!
Solo la tua umiltà poteva aiutarti a sopportare simile urto di luce e di tenebra.

crederefedenataleincarnazioneMaria

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/12/2011

RACCONTO

13. Onda e oceano   2

Una piccola onda se ne andava felice per il mare: era contenta, allegra, si sentiva frizzante e potente, si abbandonava al gioco della corrente, si lasciava increspare dal vento. Era proprio felice di essere un'onda. Ad un certo punto vide però, laggiù in lontananza, la scogliera e poi la spiaggia e si accorse che le altre onde, quelle che erano andate avanti, lì si infrangevano e di loro non rimaneva più nulla. Cominciò a sentirsi triste: se avesse potuto sarebbe tornata indietro, nel mare profondo, da dove non si vede terra; oppure avrebbe voluto fermarsi là dove si trovava, frenare pur di non andare avanti... Un'onda più grande le passò vicino e le chiese: "Che ti succede? Come mai sei tanto triste?", e la piccola onda le rispose: "Ma non vedi che fine faremo? Anche tu che sei un'onda così grossa sei destinata a romperti laggiù". Sorrise la grande onda e disse: "Tu non sei onda, sei oceano!".

Non ricordo più dove ho letto questa storia, ma la trovo profondamente vera anche per noi, quando pensiamo che la vita sia un fatto privato, quando crediamo che i nostri sentimenti siano solo affari "domestici", chiusi fra le mura delle nostre case o nei limiti del nostro cuore. Mi piace invece pensare che il mio amore è solo una piccola onda di un immenso oceano, che niente andrà perso e che ogni mio piccolissimo gesto d'amore è come una piccolissima goccia che contribuisce a formare l'oceano; perché il mio amore, come la mia vita, fa parte di un tutto cui appartengo, che mi appartiene. E mi sento più libera, non più costretta a soffocare in spazi angusti, o a pungermi tra le spine dei miei rovi: l'amore non sta dentro di me, non è una mia creatura, ma è tutto quel che sta "tra", che mi avvolge e circonda, nonostante io non lo riconosca. Tu non sei onda, sei oceano! Ricordiamocelo ogni giorno!
(Riflessione di Maria Teresa Abignente)

amorerischio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Marcello Rosa, inserito il 06/06/2011

TESTO

14. Scusami..   5

Cristina Carmagnola

Per le parole che non ho detto e per quelle che purtroppo ho detto.
Per la mano che non ho teso.
Per quel grido che ho ignorato.
Per tutte le volte che ho chiuso gli occhi, quando era più facile.
Per quel dito che ho puntato.
Per tutti i sorrisi falsi che ho esibito.
Per quando ho bevuto tutta la poca acqua che c'era.
Per tutte le volte in cui ho voluto vedere solo le nubi,
senza cercare il sole che splendeva dietro.
Per tutti i doni che avrei potuto condividere
e che invece ho tenuto gelosamente nascosti.
Per tutte le volte in cui ho dato ascolto all'urlo della vendetta,
e ho ignorato il sussurro della speranza.
Perché non avevo capito che dare fa coppia con ricevere.
Perché la mia ipocrisia non ha limiti.
Perché al canto del gallo anch'io dovrò rispondere dei miei "non lo conosco".
E, infine, perché do sempre per scontato il tuo perdono.

perdonoperdono di Dioesame di coscienzaipocrisiapeccatoconfessionericonciliazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Cristina Carmagnola, inserito il 14/08/2010

TESTO

15. Se crediamo nel perdono

Cristina Raimbolt

Se crediamo che il perdono è più forte del male che ci colpisce e più grande del nostro orgoglio e della nostra sofferenza;
se crediamo che il perdono è capace di trasformare lo spirito e il cuore per strapparci ai nostri limiti e spingerci oltre;
se crediamo che il perdono è sorgente di una più grande libertà, pace e dolcezza e che fa crescere in ognuno di noi la vita;
se crediamo che il perdono è accoglienza, umiltà e maturazione e che è in grado forgiare un essere nuovo e bello;
se crediamo che il perdono fa crescere nel più profondo di noi stessi la gioia della resurrezione e l'allegria della Pasqua;
allora per oggi e per ogni altro giorno che verrà
noi trasformeremo la nostra vita grazie al perdono.

fedeperdonosperanzafiduciarinascitaconversione

3.0/5 (2 voti)

inviato da Bruna Coin, inserito il 22/12/2009

PREGHIERA

16. Preghiera dei genitori che accompagnano i propri figli nel cammino di iniziazione cristiana   5

O Dio, che ci inviti a condurre a te i nostri figli,
perché vuoi incontrarti con loro,
aiutaci in questa grande e sublime missione.

Rendici capaci di percorrere accanto a loro,
con entusiasmo, il cammino verso di te,
per farti amare dai nostri figli e amarti in loro.

Vigila sul nostro cammino di genitori,
perché la nostra strada sia luce alla loro strada,
la nostra mano sia guida alla loro inesperienza,
la nostra vita sia testimonianza per la loro vita.

Supera i nostri limiti e le nostre debolezze,
ama i nostri figli come noi non siamo capaci
e chiamali ogni giorno facendo conoscere a loro la tua volontà.

Benedici le nostre preoccupazioni, le ansie del nostro cuore,
vivi sempre accanto a noi, genitori e figli insieme, nella nostra casa.
Ti preghiamo per Gesù Cristo, che è tuo Figlio e nostro Signore.
Amen.

genitorifiglicatechismoiniziazione cristianafamiglia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Marcello Barbieri, inserito il 08/12/2009

PREGHIERA

17. Preghiera dell'Insegnante all'inizio dell'anno scolastico

Padre della Vita,
Ti prego per tutti i ragazzi e le ragazze che mi saranno affidati durante questo anno scolastico.
Sento forte l'importanza della mia responsabilità educativa, ma conosco anche i miei limiti e le mie incertezze.

Padre,
donami una passione educativa che possa plasmare il mio pensare, il mio progettare, il mio agire;
concedimi l'entusiasmo necessario per testimoniare l'amore del sapere, la gioia della collaborazione, la fiducia negli altri;
rendimi capace di accogliere, guidare e incoraggiare chi si affida a me ogni giorno;
donami la pazienza di attendere tempi educativi che non sono i miei e che tu solo conosci;
fa' che la fatica, lo scoraggiamento e l'insuccesso non permettano di chiudermi in me stessa, ma mi aprano alla ricerca di prospettive sempre più ampie.

Padre,
rendimi capace di comprendere che il mio essere un'insegnante è un grande dono.

insegnanteinsegnareeducareeducatoriscuola

inviato da Rita Cattaneo, inserito il 21/09/2007

PREGHIERA

18. Preghiera contro l'invidia   1

Signore, troppo spesso
sono preoccupato a giudicare gli altri,
dimenticando di ringraziarti
per i doni che mi hai fatto.
Perdonami di voler somigliare agli altri,
dimenticando di essere me stesso,
di invidiare le loro qualità,
dimenticando di sviluppare le mie.
Perdonami di essere troppo preoccupato
dall'impressione che faccio,
dall'effetto che produco,
di quello che si pensa e si dice di me.
Donami la capacità
di riconoscere e apprezzare le mie qualità
e di accettare, allo stesso tempo, i miei limiti.
Donami il coraggio di offrirmi agli altri e a Te
per quello che sono
e non per quello che gli altri
vogliono che io sia.
Donami, infine, la capacità di accettare gli altri
senza soffrire per le loro qualità,
ma al contrario,
donando a loro tutto me stesso,
arricchendoli col mio amore.

invidiainteriorità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Emanuela, inserito il 07/04/2007

PREGHIERA

19. Vieni, Spirito Santo   2

Vieni, Spirito Santo,
e irrompi come un vento impetuoso nelle nostre comunità,
vieni a sconvolgere le nostre liturgie troppo rigide, i nostri consigli parrocchiali, pastorali,
troppo convenzionati, le nostre catechesi troppo dotte,
vieni a portare vita in queste nostre comunità troppo polverose, ammuffite, troppo ordinate.
Vieni Spirito Santo come un fuoco ardente,
brucia tutto ciò che ci impedisce di seguire il Vangelo di Gesù,
brucia ogni nostro atteggiamento meschino, brucia ogni carico inutile,
brucia ogni paura e ogni gelosia.
Infiamma il nostro cuore, di un coraggio a tutta prova,
di una generosità senza limiti, di una misericordia inesauribile.
Vieni, Spirito Santo, e insegnaci a parlare l'unico linguaggio che tutti possono comprendere:
il linguaggio dell'amore, della salvezza, del perdono.
Liberaci da tutto ciò che complica, indebolisce e annienta le nostre parole.
Donaci di portare a tutti il lieto annuncio con parole cariche di bontà e rispetto.

Pentecosteparrocchiaevangelizzazioneconsiglio pastorale

1.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 25/10/2006

TESTO

20. E' Natale   4

Madre Teresa di Calcutta

E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tieni la mano.
E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società.
E' Natale ogni volta che speri con quelli che disperano.
E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e le tue debolezze.
E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere in te e poi lo doni agli altri.

Natalecondivisioneamore

5.0/5 (2 voti)

inserito il 08/06/2006

TESTO

21. Nichilismo

Giacomo Biffi

Ciò che mi pare senza avvenire è la "cultura del niente", della libertà senza limiti e senza contenuti, dello scetticismo vantato come conquista intellettuale, che sembra essere l'atteggiamento dominante nei popoli europei, più o meno tutti ricchi di mezzi e poveri di verità.

senso della vitaricerca di sensovalorinichilismo

inviato da Luca Peyron, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

22. Nella vecchiaia

Sant'Efrem

Signore Gesù Cristo,
tu che hai potere sulla vita e sulla morte,
tu che conosci i segreti più intimi,
purificami dal male
che io ho commesso nel segreto,
sotto il tuo sguardo.

Ecco, i miei anni declinano di giorno in giorno
e i miei peccati aumentano.
Signore, Dio delle anime e dei corpi,
tu conosci l'estrema fragilità
della mia anima e del mio corpo.
Donami forza, Signore,
nella mia debolezza
e sostienimi nella mia miseria.

Donami un cuore riconoscente
che si ricordi sempre dei tuoi benefici,
Signore di bontà infinita.
Non ricordare i miei numerosi peccati
e dimentica i miei tradimenti.

Signore, non disprezzare la preghiera
di questo povero peccatore che io sono,
ma conservami la tua grazia
che mi protegga sino alla fine
come mi ha protetto fino ad oggi!

Signore, io ti lodo e ti glorifico,
perché la tua misericordia
con me non ha avuto limiti:
tu sei stato per me aiuto e protezione.
Sia eternamente benedetto il tuo nome,
perché tu sei il nostro Dio, e il mio Dio,
nei secoli dei secoli.
Amen.

vecchiaiaanzianità

inviato da Don Giosuè Lombardo, inserito il 18/10/2003

PREGHIERA

23. Preghiera dei fidanzati

G. Perico

Signore, ti ringraziamo d'averci dato l'amore.
Ci hai pensato insieme prima del tempo,
e fin da allora ci hai amati così,
l'uno accanto all'altro.
Il nostro amore è nato dal tuo,
immenso, infinito.
Che esso resti sempre espressione genuina del tuo,
senza che il gusto intenso di sentirsi vicini
attenui il sapore della tua presenza fra noi,
e senza che il reciproco godimento delle cose belle che sono in noi
ci allontani dal fascino della tua amicizia.
Se per errore o per un malinteso affetto
un giorno ci allontanassimo da te,
fa' che il vuoto e lo squallore esasperanti della tua assenza
ci scuotano profondamente
e ci riportino alla ricerca immediata del tuo volto.
Signore, che tutto di noi conosci,
fa' che apprendiamo noi pure l'arte di conoscerci profondamente;
donaci il coraggio di comunicarci integralmente le nostre aspirazioni,
gli ideali, i limiti stessi del nostro agire.
Che le piccole inevitabili asprezze dell'indole,
i fugaci malintesi, gli imprevisti e le indisposizioni
non compromettano mai ciò che ci unisce,
ma incontrino, invece, una cortese e generosa
volontà di comprenderci.
Dona, Signore, a ciascuno di noi
gioiosa fantasia per creare ogni giorno
nuove espressioni di rispetto e di premurosa tenerezza;
e fa' che la vita coniugale, che presto inizieremo,
continui quest'arte creatrice d'affetto,
che, sola, ci riporterà all'incontro continuo con te che sei l'Amore,
da cui il nostro si è staccato
come una piccola scintilla.
Amen.

fidanzatiamorecoppiasposimatrimonio

inviato da Ilaria Zocatella, inserito il 31/03/2003

PREGHIERA

24. Arrivi senza preavviso   1

Gianfranco Venturi, Un tempo per stupirsi

Ti ringrazio e ti benedico, Signore,
che non smetti mai di sorprenderci
con le tue trovate sempre nuove.

Quando meno uno se l'aspetta,
tu arrivi senza neppure un preavviso,
e combini delle cose che ci stupiscono.

Quando si tratta di far conoscere
la tua misericordia senza limiti,
ti vanno bene anche le persone che sembrano meno adatte.

Per ogni persona tu conosci il pozzo
accanto al quale l'aspetti
per farle trovare gratuitamente
quello che per anni ha cercato e rincorso con affanno.

Più che le labbra assetate, alla ricerca di ristoro,
spesso è il mio cuore che cerca un'acqua impossibile
per estinguere un'indefinibile arsura.

Ecco, allora, che tu mi offri un'acqua
che non osavo sperare.
Mi hai donato te stesso, acqua che non ristagna,
acqua che disseta per sempre.

Presso quel pozzo, quando tu mi hai parlato,
sono cadute le tenebre,
il mio cuore si è sentito ricolmo di gioia,
io mi sono sentito rinascere.

Tutto questo ha fatto la tua grazia
che, d'ora in poi, voglio far conoscere
a tutte le persone che ti cercano, senza saperlo,
in ogni briciola di gioia che il tempo offre.

ringraziamentosorpresaattesaannunciomissionerapporto con Diosamaritanaricerca di senso

5.0/5 (3 voti)

inviato da Anna Barbi, inserito il 29/01/2003

PREGHIERA

25. Preghiera del catechista   1

Tonino Lasconi

Signore Gesù,
nonostante i miei limiti
le mie paure
e i miei numerosi impegni,
accetto di fare il catechista,
perché tu, lasciando la terra,
hai detto ai tuoi discepoli:
"Andate in tutto il mondo
e predicate il vangelo
a ogni creatura".
Non ti chiedo di essere capace
di scacciare i demoni,
di guarire i malati,
di prendere in mano serpenti
o di bere veleni
senza subire danni.
Ti chiedo di concedermi
intuito vivace,
fantasia fervida,
parola efficace.
Per farti conoscere al meglio,
e per farti scegliere
come via verità e vita
da coloro
che mi sono affidati.
Questo puoi concedermelo.
Anzi,
se posso permettermelo,
devi concedermelo.

educatoritestimonianzaevangelizzazionecatechisti

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

26. Nella gioia dell'adorazione

Pierre Griolet

Cristo,
Signore del dono senza contraccambio,
illumina le nostre giornate.
Nel vuoto di questo mondo che passa
apri il nostro cuore al tuo amore.
Sì, insegnaci ad ascoltare
nella gioia dell'adorazione.
Ci vuoi felici,
concedici di renderti grazie!
Cristo, tu sei il capo e la vite,
noi le membra e i tralci.
Il tuo Spirito ci irrighi,
perché portiamo frutto.
Sii benedetto
per tante vocazioni al servizio,
che giungono, per grazia e amore,
fino ai limiti dell'impossibile.
Ricevi la lode del popolo santo,
a gran prezzo strappato alle lacrime.
Ricevi la lode dei risorti,
che vanno verso la tua dimora.
Cristo, solo nella lode
possiamo riconoscere
questo mondo che passa
e il regno di gloria
che viene per chiamarci
alla gioia senza nome.

gioialodeadorazione

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

TESTO

27. Sedici doti di relazione

Ritiro dei sacerdoti della Diocesi di Nola

1. Aggiusta te stesso, e cerca di diventare amabile.
2. Abbi l'umiltà dei tuoi limiti.
3. Non parlare sempre e solo di diritti: abbi il senso degli altri.
4. Non usare le lenti d'ingrandimento per i torti ricevuti.
5. Non essere suscettibile.
6. Cura di essere umorista.
7. Impara a dimenticare.
8. Non ricompensare il bene con il male.
9. Lascia che gli altri siano diversi.
10. Abituati a sopportare te stesso.
11. Non vedere negli altri concorrenti che ti tolgono lo spazio vitale.
12. Non essere causa di recriminazione.
13. Sii discreto.
14. Non pretendere di essere competente su tutto e su tutti.
15. Sii sincero, paziente e chiaro nei rapporti con gli altri.
16. Accetta con grazia di essere "Servo di Jahvé".

relazioneumanitàmagnanimitàumiltà

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 11/12/2002

TESTO

28. Beato il papà   1

Beato il papà che chiama alla vita e sa donare la vita per i figli.
Beato il papà che non teme di essere tenero e affettuoso.
Beato il papà che sa giocare con i figli e perdere tempo con loro.
Beato il papà per il quale i figli contano più degli hobby e della partita.
Beato il papà che sa ascoltare e dialogare anche quando è stanco.
Beato il papà che dà sicurezza con la sua presenza e il suo amore.
Beato il papà che sa pregare con i figli e confrontare la vita con il Vangelo.
Beato il papà convinto che un sorriso vale più di un rimprovero, uno scherzo più di una critica, un abbraccio più di una predica.
Beato il papà che cresce insieme ai figli e li aiuta a diventare se stessi.
Beato il papà che sa capire e perdonare gli sbagli dei figli e riconoscere i propri.
Beato il papà che non sommerge i figli di cose, ma li educa alla sobrietà e alla condivisione.
Beato il papà che non si ritiene perfetto e sa ironizzare sui propri limiti.
Beato il papà che cammina con i figli verso orizzonti sconfinati aperti all'uomo, al mondo, all'eternità.

papàpaternitàfiglifamigliaeducazioneeducare

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna, inserito il 21/11/2002

TESTO

29. Ricomincia

Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi di aver sbagliato strada,
non lasciarti portare dai giorni e dai tempi.
Ricomincia.

Se la vita ti sembra troppo assurda,
se sei deluso da troppe cose e da troppe persone,
non cercare di capire il perché.
Ricomincia.

Se hai provato ad amare ed essere utile,
se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
non lasciare un impegno assolto a metà.
Ricomincia.

Se gli altri ti guardano con rimprovero,
se sono delusi da te, irritati,
non ribellarti, non domandar loro nulla.
Ricomincia.

Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
il ramo fiorisce senza domandare perché
e l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno.
Perché la vita è Rinascita.

ottimismofiduciacostanzafedeltàimpegnoresponsabilitàamorepasquasperanzarinascitarisurrezioneresurrezione

3.7/5 (3 voti)

inviato da Ylenia, inserito il 21/08/2002

PREGHIERA

30. Mi hai fatto proprio bene!   2

Card. Anastasio Ballestrero

Signore, nel realizzare il tuo disegno eterno, mi hai chiamato all'esistenza in quel contesto di dati che sono la mia storia.
Perché così e non in altro modo?
Ti sei forse sbagliato? No.
Tu non mi hai creato per sbaglio, né per distrazione, né per contrattempo. Al momento giusto, all'ora tua, secondo il tuo disegno e la tua volontà, secondo la tua scelta, tu mi hai formato.
Sono fatto bene per essere santo.
Se dicessi di no mi parrebbe di mancarti di riguardo, di dire che neppure a te riescono le cose come le vuoi, che anche a te capitano gli infortuni.
Signore, sono fatto bene per te.
Alle volte perdonami se te lo dico, mi trovo fatto un po' meno bene per me.
Ma confesso, sia pure con un po' di fatica, che è più importante essere fatto bene per te che per me.
I miei limiti non devono essere motivo di cruccio per la mia superbia, né motivo di malumore quando gli altri li vedono.
Signore, ti benedico e ti ringrazio che mi hai fatto come mi hai fatto.
Gli altri possono dire quello che vogliono. Io ho solo da dirti: grazie.
Ho solo da benedirti, ho solo da sentire una riconoscenza eterna perché mi hai fatto come mi hai fatto.
E quando gli altri trovano che sono uno sgorbio, più che una cosa buona, io, Signore, credo a te.
Alle volte mi prende la voglia di vedere come te la caverai con questa povera creatura che io sono.
E penso che la vita eterna sarà beata anche per questo: perché là capirò quello che adesso non capisco e mi spiegherò ciò che adesso è un mistero.

vocazioneprogetto di Diorapporto con Diostima di séaccettazione di sé

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefania Raspo, inserito il 14/06/2002

PREGHIERA

31. Preghiera della famiglia

Ti preghiamo, Signore, per la nostra famiglia perché ci conosciamo sempre meglio e ci comprendiamo nei nostri desideri e nei nostri limiti.

Fa' che ciascuno di noi senta e viva i bisogni degli altri e a nessuno sfuggano i momenti di stanchezza, di disagio, di preoccupazione dell'altro. Che le nostre discussioni non ci dividano, ma ci uniscano nella ricerca del vero e del bene e ciascuno di noi nel costruire la propria vita non impedisca all'altro di vivere la propria.

Fa', o Signore, che viviamo insieme i momenti di gioia e soprattutto, conosciamo Te e Colui che ci hai mandato, Gesù Cristo in modo che la nostra famiglia non si chiuda in sé stessa, ma sia disponibile ai parenti, aperta agli amici, sensibile ai bisogni dei fratelli.

Fa', o Signore, che ci sentiamo sempre parte viva della Chiesa in cammino e possiamo continuare insieme in Cielo il cammino che insieme abbiamo iniziato sulla terra. Amen.

famigliacoppiafigligenitorimatrimonio

inviato da Rossella Di Cosmo, inserito il 14/06/2002

ESPERIENZA

32. Il segreto è ringraziare

Pierfausta era una donna meravigliosa: tutto servizio e generosità. Ma la sua formazione era stata piuttosto austera e l'aveva tanto intimidita. Temeva sempre di sbagliare. Specialmente temeva di non piacere abbastanza al Signore. L'espressione più abituale nei riguardi della sua coscienza era: Signore, abbi pietà! In ogni cosa si sentiva mancante. Persino il suo comportamento lo lasciava capire: dolce viso era piuttosto reclinato. I suoi occhi guardavano più alle cose che in alto.

Scoprì la preghiera di ringraziamento e capì anche i limiti della sua vita ascetica, portata avanti fin qui con tante mortificazioni e pratiche pie. Scoprì che tutto è un dono, anche il lavoro, le relazioni sociali, le cose e le persone. Fece una ricerca nei salmi e nella Bibbia dove le avevano detto che ricorreva tante volte l'espressione: Benedetto sei tu, Signore! Era come dire grazie, per ogni situazione. Forse avrà ancora detto: Abbi pietà! Ma la sua continua parola, ripetuta interiormente e a volte ad alta voce, divenne: Benedetto sei tu, Signore!

gratitudineloderapporto con Dio

inviato da Stefania Raspo, inserito il 11/06/2002

PREGHIERA

33. Signore, aspettami!

Signore, aspettami!
Non andare così in fretta...
Io non posso seguirti.
Tu vai troppo forte per me.
Aspettami, lasciati raggiungere.
Signore, però non devi fermarti,
né rallentare il tuo passo.
Signore, voglio percorrere
la strada verso la tua casa.
Signore, non preoccuparti
di venire verso di me.
Io mi affretto verso di te.
Potremo parlarci lungo la strada,
fare una sosta.
Signore, non sono degno
di accoglierti sotto il mio tetto!
Però tu hai già aperto la porta
e varcato la soglia: Signore,
non ho nulla di pronto,
non ho preparato niente per riceverti!
Ma già l'Amore senza limiti
è entrato nella mia stanza e mi dice:
«Mettiti a tavola, voglio cenare con te».

preghierarapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Luca Mazzocco, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

34. Signore non sono capace

Michel Quoist

Credo, Signore, che sarei capace di compiere una volta, qualche atto straordinario. Un'azione che impegnerebbe tutto me stesso, se fossi sconvolto da una sventura, colpito da un'ingiustizia, se uno dei mie cari fosse in pericolo...

Ma ciò che mi umilia e spesso mi scoraggia, e che non sono capace di donare la mia vita pezzo a pezzo, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, donare, sempre donare... e darmi!

Questo non posso farlo e tuttavia è certamente ciò che tu mi chiedi...

Ogni giorno mille frammenti di vita da donare, in mille possibili gesti d'amore, che più non si vedono tanto sono abituali, e più non si notano tanto sono banali, ma di cui tu mi dici di aver bisogno per mettere insieme un'offerta e perché un giorno io possa dire in verità: Ai miei fratelli io ho donato tutta la mia vita.

E' ciò che desidero, Signore, ma non ne sono capace... non posso farlo, lo so, ed ho paura.

Figliolo, io non ti chiedo di riuscire sempre, ma di provarci sempre.

E soprattutto ascoltami, ti chiedo di accettare i tuoi limiti, di riconoscere la tua povertà e di farmene dono, perché donare la propria vita non vuol dire donare soltanto le proprie ricchezze, ma anche la propria povertà, i propri peccati.

Fa' questo, figliolo, e con i pezzi di vita sciupata, da te sottratti a tutti coloro che aspettano, colmerò i vuoti, dandoti in cambio la durata, perché nelle mie mani la tua povertà offerta, diventerà ricchezza per l'eternità.

fiduciadonarepiccolezzaumiltà

inviato da Molari Mariangela, inserito il 22/05/2002

PREGHIERA

35. La spiritualità della strada

Signore, insegnami che la vita è un cammino,
non lo sterile adeguamento a regole prefissate,
né la trasgressione senza esito.
Insegnami l'attenzione alle piccole cose,
al passo di chi cammina con me
per non fare più lungo il mio,
alla parola ascoltata perché non cada nel vuoto,
agli occhi di chi mi sta vicino
per indovinare la gioia e dividerla,
per indovinare la tristezza
e avvicinarmi in punta di piedi,
per cercare insieme la nuova gioia.
Signore, insegnami che la mia vita è un cammino,
la strada su cui si cammina insieme,
nella semplicità di essere quello che si è,
nella serenità dei propri limiti e peccati,
nella gioia di aver ricevuto tutto da te nel tuo amore.
Signore, insegnami che la mia vita è un cammino con te,
per imparare, come te, a donarmi per amore.
Tu, che sei la strada e la gioia.

scoutroutestradacammino

inviato da Emilio Centomo, inserito il 05/05/2002

TESTO

36. Augurio

Auguri a tutti di essere:

Abbastanza giovani
per essere sempre allegri.

Abbastanza adulti
per fare le cose seriamente.

Abbastanza forti
per non essere subito stanchi.

Abbastanza saggi
per sapersi moderare.

Abbastanza sereni
per riconoscere i propri limiti.

Abbastanza impegnati
per cercare di superarli.

Abbastanza spiritosi
per non prendersi troppo sul serio.

Abbastanza generosi
per prendere sul serio gli altri!

vita

inviato da Miriam Piras, inserito il 04/05/2002