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PREGHIERA

1. Preghiera per il 5° Convegno ecclesiale nazionale   1

don Paolo della Peruta e Anna Maria Pizzutelli

Signore Gesù,
aiutaci ad essere Chiesa
che incarna il tuo stesso stile:
uno stile capace di educare l'uomo di oggi
alla vita buona del Vangelo,
uno stile capace di uscire
verso le periferie esistenziali e della storia,
per annunciare a tutti la Buona Notizia.
Aiutaci ad essere Chiesa
che sa abitare ogni luogo,
ogni circostanza,
ogni trasformazione culturale, sociale...
capace di vicinanza e partecipazione
alla vita di ogni fratello...
soprattutto del più povero.
Aiutaci ad essere Chiesa
che attingendo dalla vita liturgica, dai sacramenti
e dalla preghiera personale,
sa trasfigurare la propria e altrui umanità
attraverso la carità.
Signore Gesù,
solo imitando te - Uomo nuovo - ,
saremo Chiesa
che testimonia il volto di Dio.
Amen.

chiesaevangelizzazionenuovo umanesimo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Paolo Della Peruta, inserito il 06/11/2015

PREGHIERA

2. Luci di speranza per la famiglia ferita

don Paolo Gentili e Tommaso e Giulia Cioncolini, Preghiera per il Sinodo dei vescovi sulla famiglia

Signore e Dio di ogni paternità che, con le tue carezze, curi la pecora ferita e lenisci i suoi dolori con il balsamo della tua Parola, illuminaci affinché sappiamo accogliere, con il tuo stesso amore, le persone separate ed i fedeli che, nel divorzio, sono passati ad una nuova unione.

Dai luce ai nostri occhi, affinché possiamo vedere nel dolore delle famiglie spezzate l'apice dell'incapacità di amare che sperimenta qualsiasi uomo e qualsiasi donna.

Insegnaci, con la Grazia dello Spirito, a discernere le differenti situazioni, con sincera fedeltà alle indicazioni del Magistero, evitando inopportune confusioni e illuminando la via buona da seguire.

Sostienici per annunciare loro la Verità del Vangelo e essere, nello stesso tempo, segno della materna tenerezza della Chiesa e delle sue viscere di misericordia.

Fa' che possiamo, come comunità cristiana, divenire locanda per l'umanità ferita, e accompagnare nel doloroso Calvario le persone separate, condividendo con loro la fatica del cammino.

Illumina il nostro cuore affinché, stando accanto, possiamo far percepire loro che non sono sole, e che possono ristorarsi nell'abbraccio dei fratelli, nella presenza feconda della tua Parola, nella preghiera intima e comunitaria, nelle relazioni umane risanate da Cristo.

Concedi ai presbiteri, ai religiosi e religiose, agli sposi e alle persone separate, che si fanno compagni di viaggio per chi vive la separazione ed il divorzio, di educare alla potenza salvifica di Cristo che sa trasformare una vita distrutta nel profumo della vita buona del Vangelo.

Guarda con particolare amore ai figli delle famiglie separate, perché possano scoprire nuovi orizzonti di senso attraverso il dono di sé. Accompagna, in questo tempo, la nostra Chiesa, perché, coniugando Verità e Carità, sia ogni giorno capace di offrire luci di speranza per la famiglia ferita. Amen.

famigliaseparazioneseparatidivorziodivorziatimisericordia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran, inserito il 09/06/2015

PREGHIERA

3. Preghiera dell'insegnante   2

Signore ti chiedo di starmi accanto in questa nuova mattina che sta per cominciare perché con te al mio fianco io possa prendermi cura dei ragazzi che mi hai affidato.
Semina in me la delicatezza e donami uno spirito di profonda cortesia perché io possa riferirmi a tutti coloro che incontrerò come farei con te.
Signore aiutami a chiudere fuori dalla porta tutte le mie debolezze, i miei problemi e le mie inadeguatezze perché attraverso di me tu possa far entrare in classe gioia e impegno, ordine e rispetto.
Rendimi una guida forte e determinata che ha il solo scopo di far crescere questi ragazzi.
Fai che la mia fermezza sia segno di autorevolezza e servizio e non di forza della mia posizione.
Insegnami a sentire la tua presenza in ognuno di loro, in tutti, sia in quello silenzioso che sparisce in fondo alla classe sia in quello più molesto e fastidioso.
Rendimi aperta in modo che io possa collaborare e costruire insieme ai miei colleghi una scuola migliore, e quando ciò non sia possibile donami la virtù del silenzio e del rispetto.
Apri i miei occhi perché io possa vedere al di là delle apparenze.
Proteggi le loro famiglie specialmente tutte quelle che sono in difficoltà.
So di non essere all'altezza di questo compito, io ti offro il mio impegno e dove non riesco ad arrivare, pensaci tu. Amen.

insegnanteinsegnamentoeducare

5.0/5 (3 voti)

inviato da Marcella Costa, inserito il 18/09/2014

TESTO

4. Vogliamo essere animatori così - Decalogo animatore   3

1. La direzione dell'animatore è la direzione di Cristo: una e una sola!

2. Se c'è un metodo è lo stesso metodo di Dio: a) non sta dietro la cattedra ad insegnare; si siede in mezzo ai ragazzi per testimoniare, b) Condivide la loro vita e li conosce personalmente uno per uno, li chiama per nome.

3. L'obiettivo è "presentare i ragazzi a Dio oltre che solo Dio ai ragazzi" (la preghiera).

4. Portare nel cuore le realtà di vita di ognuno e farlo diventare un offertorio costante nella propria vita di preghiera (prega per il gruppo e per ciascun componente del gruppo).

5. Non pensare che il gruppo è completo e ti appartiene perché manca sempre qualcuno (la pecorella smarrita da andare a cercare).

6. La cosa bella è che l'animatore cresce nella misura in cui crescono i ragazzi.

7. Ricordati però che non sei solo, condividi questo servizio con altri con i quali devi essere in comunione di preghiera e di azione.

8. Parrocchia ma non troppa: la tua spiritualità è laicale: nel mondo attento alle cose del mondo (non chiudersi in sacrestia). Dì ai tuoi ragazzi di andare in piazza a fare le vasche... da cristiani però.

9. Se riconosci di avere il carisma dell'educatore, coltivalo! (parabola di talenti); prega e usa i mezzi specifici che la Chiesa e/o il tuo gruppo ti da.

10. "Animatore fai da te? no Diotour? AHI - AHI - AHI".

educatoreeducareanimatoregruppo

4.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giuseppe Ghirelli, inserito il 23/08/2012

TESTO

5. Lavorare con i bambini   3

Janusz Korczak

Dici: "E' faticoso lavorare con i bambini".
Hai ragione, aggiungi: "Perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, farsi piccoli".
Sbagli, non è questo l'aspetto più faticoso.
È piuttosto di essere costretti ad elevarsi fino all'altezza dei loro sentimenti... di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi, per non ferirli.



bambinivalorieducare

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 20/08/2012

TESTO

6. E' più facile irritarsi che pazientare   1

San Giovanni Bosco

E' certo più facile irritarsi che pazientare, minacciare un fanciullo che persuaderlo: direi ancora che è più comodo alla nostra impazienza ed alla nostra superbia castigare quelli che resistono, che correggerli col sopportarli con fermezza e con benignità.

educazioneeducareeducatoripazienzacastigare

4.5/5 (2 voti)

inviato da Alessandra Ardini, inserito il 05/08/2012

PREGHIERA

7. Preghiera per l'educazione   1

CEI, Educare alla Vita buona del Vangelo

Maria, Vergine del silenzio,
non permettere che davanti alle sfide di questo tempo
la nostra esistenza sia soffocata
dalla rassegnazione o dall'impotenza.
Aiutaci a custodire l'attitudine all'ascolto,
grembo nel quale la parola diventa feconda
e ci fa comprendere che nulla è impossibile a Dio.

Maria, Donna premurosa,
destaci dall'indifferenza che ci rende stranieri a noi stessi.
Donaci la passione
che ci educa a cogliere il mistero dell'altro
e ci pone a servizio della sua crescita.
Liberaci dall'attivismo sterile,
perché il nostro agire scaturisca da Cristo, unico Maestro.

Maria, Madre dolorosa,
che dopo aver conosciuto l'infinita umiltà di Dio
nel Bambino di Betlemme,
hai provato il dolore straziante di stringerne tra le braccia
il corpo martoriato,
insegnaci a non disertare i luoghi del dolore;
rendici capaci di attendere con speranza
quell'aurora pasquale
che asciuga le lacrime di chi è nella prova.

Maria, Amante della vita,
preserva le nuove generazioni
dalla tristezza e dal disimpegno.
Rendile per tutti noi sentinelle
di quella vita che inizia il giorno in cui ci si apre,
ci si fida e ci si dona.

educazionemariaascoltoimpegnoresponsabilità

inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

8. Preghiera del docente   2

Diocesi di Brescia, Diocesi.brescia.it

Dio Padre,
origine e principio della Sapienza,
tu che ci hai inviato Gesù il Cristo
come unico e solo Maestro
per ogni essere umano
e che ci hai concesso
lo Spirito di Intelletto,
di Scienza e di Consiglio,
aiutaci a comprendere che educare
non è provare, né dimostrare,
ma evocare e lasciar diventare.

Ti preghiamo:

rendici "servi autorevoli",
capaci di fondere nella nostra persona
il minatore che scava le paure,
l'esploratore che segue le stelle,
e il marinaio che tende verso sponde sicure;

concedici di essere "servi inutili",
in grado di valorizzare lo spazio
di ciascuna relazione umana
in cui ogni nostro alunno si realizza
e in cui, scoprendo se stesso,
giunge all'incontro con te;

insegnaci ad agire da "servi umili",
perché i nostri studenti ci vedano
non come dei miti che li abbagliano,
né come padroniche li vincolano,
nemmeno come amici che li lusingano,
ma come saggi compagni di viaggio
che li orientano a guardare
dove si dirigono i loro passi esistenziali
e verso quale pienezza di vita
desiderano camminare.

Donaci di diventare "servi invisibili",
una presenza che sa amarli
senza pretese nel presente,
ma con una speranza per il loro futuro.
Non ci è dato di risolvere
la loro umanità,
ma solo di custodirla perché,
con il loro impegno,
scelgano di renderla
come tu la desideri per loro.
Amen.

educazioneeducatorieducareinsegnantiinsegnaredocenti

5.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012

PREGHIERA

9. Preghiera degli educatori prima dell'incontro   3

Signore, siamo pronti
per iniziare un altro pomeriggio
insieme ai nostri ragazzi e insieme a te,
per i nostri ragazzi e per te.
Aiutaci a lasciare da parte
tutti i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni
per dedicarci interamente ai nostri ragazzi.
Fa' che i nostri sentimenti e le nostre parole,
le nostre azioni e i nostri pensieri,
tutto sia dei nostri ragazzi, tutto sia per loro.
Insegnaci, Signore,
a consolare i ragazzi che sono tristi,
a rialzare quelli che cadono,
a sostenere i più timidi e timorosi
e a venire in aiuto di tutti coloro che sono più deboli.
Fa' che sappiamo adattarci
alle esigenze, al carattere,
alle disposizioni, alle capacità e ai limiti
di ciascuno dei nostri ragazzi.
Manda su di noi il tuo Santo Spirito
che ci doni la luce e le competenze di cui abbiamo bisogno.
Metti sulle nostre labbra parole rette e giuste,
affinché, insieme con loro,
possiamo crescere anche noi
nella fede, nella speranza e nell'amore,
nella purezza e nell'umiltà,
nella pazienza, nell'obbedienza
e nella profonda amicizia tra di noi e con te
e possiamo portarti ai nostri ragazzi nella gioia.
Amen!

educatorioratorioaffidamentoanimatorieducare

5.0/5 (2 voti)

inviato da Simone Perotto, inserito il 08/05/2012

PREGHIERA

10. Preghiera dell'animatore "Buon Samaritano"   3

Milena Pavan

Insegnami, Signore,
a servirmi delle mani
per donare premure e attenzioni
facendomi vicino a chiunque ha bisogno di me.

Insegnami, Signore,
a servirmi bene degli occhi e dell'udito
per vedere e percepire con il cuore
che ogni persona che incontro può essere il mio prossimo.

Insegnami, Signore,
a usare bene la parola avendo sempre nel volto il sorriso,
per portare a tutti "belle parole"
che edificano e fanno crescere.

Insegnami, Signore,
a usare i miei piedi per andare incontro
a quel prossimo "un po' scomodo"
perché tu mi chiedi di amarlo come me stesso.

Aiutami, Signore,
a mettere in pratica il tuoi insegnamenti
e diventerò un animatore dal cuore grande,
un vero compagno di viaggio
per i bambini e ragazzi a me affidati.
Amen.

animatorieducatorieducare

4.7/5 (3 voti)

inviato da Milena Pavan, inserito il 08/05/2012

RACCONTO

11. Convertire   1

Martin Buber

Il padre di Mardocheo - il futuro celebre rabbi di Lechowitz - si lamentava della pigrizia del figlio nello studio. In città giunse un santo rabbino. Il padre gli condusse Mardocheo perché lo correggesse. Il rabbino, rimasto solo col ragazzo, lo strinse al cuore e se lo tenne a lungo affettuosamente vicino. Quando il padre ritornò, il rabbino gli disse: "Ho fatto a Mardocheo un po' di morale; d'ora in poi la costanza non gli mancherà". Quando ormai adulto e famoso, Mardocheo, raccontava questo episodio, diceva: "Ho imparato allora come si convertono gli uomini".

educazioneeducaretenerezzaconversione

1.7/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 09/04/2012

PREGHIERA

12. Guardare i segni

Don Angelo Saporiti, Commento sui segni della storia

Anche tu, Gesù, domandi a noi,
di restare svegli e di tenerci pronti
per cogliere i segni.
I tuoi segni
non sono solo quelli del cielo e della terra.
Sono quelli che si trovano
nella storia di tutti giorni.
Quando vediamo che marito e moglie non si rispettano più,
vuol dire che il matrimonio è in pericolo.
Quando vediamo che le nostre giornate sono sempre tristi,
vuol dire che ci stiamo lasciando andare.
Quando vediamo che non ricerchiamo momenti di silenzio,
di preghiera, di ricarica dell'anima,
vuol dire che il nostro cuore sta inaridendo.
Quando non riusciamo mai a fermare il nostro cervello
che sembra un fiume di pensieri in piena,
vuol dire che abbiamo bisogno di una sosta mentale.
Quando il nostro corpo si ribella e inizia
a mandarci messaggi di malattia,
vuol dire che la nostra vita interiore sta soffrendo.
Quando nostro figlio urla sempre e non è capace di relazionarsi con noi o con altri compagni,
vuol dire che ci sta dicendo che ha un problema.
Tu, Gesù, ci domandi
di restare svegli e di tenerci pronti
per cogliere i segni
di una speranza mai estinta
di una luce che brilla anche nelle situazioni più disperate.
A noi essere gli scopritori dei tuoi segni.
A noi essere i testimoni del tuo grande amore.
Amen.

segnisperanzavegliareinterioritàeducarestanchezzaspiritualità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Don Angelo Saporiti, inserito il 13/12/2011

TESTO

13. Le beatitudini del bambino   3

Beato il bambino che inizia la vita incontrando un sorriso.
Beato il bambino che ha più attenzioni dell'auto pulita.
Beato il bambino che è circondato da tanto amore più che da tante cose.
Beato il bambino che non è guastato da eccesso di facilità.
Beato il bambino che non è ubriacato dalla televisione e dalla pubblicità.
Beato il bambino che non è "asfissiato", ma può andare a giocare in cortile.
Beato il bambino che non è obbligato a leggere a tre anni, a ballare a quattro, a suonare a cinque, a essere campione a sei.
Beato il bambino che può essere un bambino.
Beato il bambino che può vivere e giocare da bambino.
Beato il bambino che si sente sussurrare la sera prima di addormentarsi e al mattino al risveglio:
Amore mio ti affido al buon Dio.

beatitudinifigliogenitorifamigliaeducareeducazionebambini

5.0/5 (1 voto)

inviato da Forner Fortunato, inserito il 10/12/2009

PREGHIERA

14. Preghiera per iniziare la riunione

Il mio sguardo è rivolto a te, Signore
e il mio cuore inizia timidamente
a fare spazio a quanto tu vorrai.

Sono venuto qui ad imparare
a divertirmi, a crescere e a maturare.

Sono venuto a cercare gli strumenti
che faranno di me un buon animatore.

Tu mi accogli così come sono perché sono nel tuo cuore.
Tu vuoi vedere i frutti di quei talenti che mi hai gratuitamente offerto.

So che, con il tuo aiuto,
qui sono chiamato a mettermi in gioco
e a scoprire il dono dell'amicizia che nasce
quando si sta insieme nel modo migliore.
Grazie!

educareanimareeducatoreanimatoreformazione

inviato da Qumran2, inserito il 07/12/2009

TESTO

15. L'educazione dei figli

Sette dialoghi con Ambrogio, Vescovo di Milano, IV secolo d.C.

L'educazione dei figli è impresa per adulti disposti a una dedizione che dimentica se stessa: ne sono capaci marito e moglie che si amano abbastanza da non mendicare altrove l'affetto necessario.

Il bene dei vostri figli sarà quello che sceglieranno: non sognate per loro i vostri desideri.

Basterà che sappiano amare il bene e guardarsi dal male e che abbiano in orrore la menzogna.

Non pretendete dunque di disegnare il loro futuro: siate fieri piuttosto che vadano incontro al domani con slancio, anche quando sembrerà che si dimentichino di voi.

Non incoraggiate ingenue fantasie di grandezza, ma se Dio li chiama a qualcosa di bello e di grande non siate voi la zavorra che impedisce loro di volare.

Non arrogatevi il diritto di prendere decisioni al loro posto, ma aiutateli a capire che decidere bisogna e non si spaventino se ciò che amano richiede fatica e fa qualche volta soffrire: è più insopportabile una vita vissuta per niente.

Più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi e che voi avete di loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che videro in casa: gli affetti semplici, certi ed espressi con pudore, la stima vicendevole, il senso della misura, il dominio della passione, il gusto per le cose belle e l'arte, la forza anche di sorridere.

E tutti i discorsi sulla carità non mi insegneranno di più del gesto di mia madre che fa posto in casa per un vagabondo affamato e non trovo gesto migliore per dire la fierezza di essere uomo di quando mio padre si fece avanti a prendere le difese di un uomo ingiustamente accusato.

I vostri figli abitino la vostra casa con quel sano trovarsi bene che ti mette a tuo agio e ti incoraggia anche ad uscire di casa, perché ti mette dentro la fiducia in Dio e il gusto di vivere bene.

genitorifiglieducareeducazione

inviato da Daniela Filippino, inserito il 11/06/2009

TESTO

16. Beatitudini degli educatori   3

Parrocchiando.it

Beati gli educatori "poveri in spirito"
che, per educare alla fede i ragazzi, tirano fuori e spendono tutto ciò che Dio ha dato loro: tempo, energie, fantasia...

Beati gli educatori "miti"
che evitano la tentazione delle scorciatoie, delle minacce, dei ricatti e prediligono la convinzione, il dialogo, la pazienza.

Beati gli educatori "affamati e assetati di giustizia"
che non si rifugiano nel passato ma lottano per un'educazione alla fede adeguata ai ragazzi di oggi.

Beati gli educatori "misericordiosi"
che, comprendendo le difficoltà dei ragazzi e delle loro famiglie, non sentenziano ma ricercano soluzioni equilibrate.

Beati gli educatori "operatori di pace"
di quella pace che nasce "dalla spada e dal fuoco" del Vangelo contro tutto ciò che può danneggiare il cammino dei ragazzi verso la fede.

Beati gli educatori "perseguitati"
dal tempo che non basta mai; da quei bambini che "se non ci fossero" e invece ci sono; dalla tentazione di lasciare, ma che ricominciano sempre.

Beati gli educatori così!
Avranno un posto bellissimo in cielo.
E in più, la gioia di incontrare "lassù" qualcuno che sta lì perché anche grazie a loro ha imboccato la strada per arrivarci.

beatitudinieducatori

inviato da Marco Malatesta, inserito il 07/09/2008

PREGHIERA

17. Preghiera dell'Insegnante all'inizio dell'anno scolastico

Padre della Vita,
Ti prego per tutti i ragazzi e le ragazze che mi saranno affidati durante questo anno scolastico.
Sento forte l'importanza della mia responsabilità educativa, ma conosco anche i miei limiti e le mie incertezze.

Padre,
donami una passione educativa che possa plasmare il mio pensare, il mio progettare, il mio agire;
concedimi l'entusiasmo necessario per testimoniare l'amore del sapere, la gioia della collaborazione, la fiducia negli altri;
rendimi capace di accogliere, guidare e incoraggiare chi si affida a me ogni giorno;
donami la pazienza di attendere tempi educativi che non sono i miei e che tu solo conosci;
fa' che la fatica, lo scoraggiamento e l'insuccesso non permettano di chiudermi in me stessa, ma mi aprano alla ricerca di prospettive sempre più ampie.

Padre,
rendimi capace di comprendere che il mio essere un'insegnante è un grande dono.

insegnanteinsegnareeducareeducatoriscuola

inviato da Rita Cattaneo, inserito il 21/09/2007

PREGHIERA

18. Preghiera di una madre

Anna Marinelli

Signore, ti ringrazio d'avermi resa madre
perciò cooperatrice del tuo divino disegno
di paternità universale.
Ma ora, Signore, che il figlio da tempo è svezzato
e gli anni corrono come lampi nel cielo,
ora dammi forza e grazia
per continuare la mia missione di madre.
Dammi forza nelle mani quando stanca, a sera tardi,
ho ancora da stirare;
forza nelle gambe, quando mi trascino
da una stanza all'altra per qualcosa ancora
da sistemare.
Dammi braccia grandi come ali di aquila
per abbracciare tutti all'unisono,
perché nessuno provi la cocente sensazione del rifiuto
o della dimenticanza.
Rendi i miei occhi capaci di scrutare
le ansie di ognuno, anche le più nascoste,
e ispirami la parola che solleva e conforta.
Fa' che il sorriso non si spenga mai
sulle mie labbra e il mio cuore materno sia faro
e punto di riferimento sicuro
nei momenti della prova.
Ch'io sappia essere sempre
oasi, rifugio e riva
quando la piccola barca della loro vita
sarà scossa dalle prime tempeste.
Dammi, oggi e sempre, o Padre Nostro,
il pane dell'amore incessante,
che non conosca misura, sconfinato e immenso
come deve essere quello di una madre,
dammi la forza di dire sempre SI
anche quando vorrei risparmiarmi,
e la forza di dire NO
quando è giusto disapprovare,
perché la vita, una madre, non la dà soltanto
al momento del travaglio, ma la continua a dare
giorno dopo giorno, come pane quotidiano,
condito d'amore.
Dammi, o Signore,
la forza di educare i figli secondo la tua legge,
che è legge d'amore e di misericordia,
affinché, varcando quel dì beato,
la soglia del tuo cielo, io ti possa mostrare orgogliosa
i figli che mi hai dato, e con essi lodarti e benedirti
insieme a tutto il creato.

preghiera di una madre

5.0/5 (2 voti)

inviato da Anna Marinelli, inserito il 06/02/2006

ESPERIENZA

19. Educare cristianamente

Nel 1863 vennero a visitare Don Bosco due signori inglesi, uno dei queli era ministro della regina Vittoria. Entrando nella sala dove più di duecento giovani stavano studianto in perfetto silenzio, i due signori si meravigliarono e chiesero a Don Bosco il segreto di quel magnifico comportamento. Don Bosco rispose che il segreto era non nei castighi o nella disciplina, ma nella confessione e nella comunione frequente.
«Peccato, rispose il ministro inglese, che noi non abbiamo questi strumenti».
E Don Bosco aggiunse: «Se non si usano i sacramenti, allora bisogna usare la forza».
«E' vero, concluse il ministro, o religione o bastone; lo dirò a Londra».

fedeeducazionesacramenti

inviato da PLB, inserito il 06/11/2004

PREGHIERA

20. Preghiera di ringraziamento dei genitori per la Prima Comunione dei figli   2

Padre,
ti lodiamo e ti ringraziamo per il dono di questi figli
essi sono il segno vivente del tuo amore
nelle nostre famiglie.

Tu ami tanto i bambini, perché sono semplici.
Li hai creati puri e santi e li hai affidati a noi
perché ci vuoi tuoi collaboratori,
messaggeri del tuo amore.

Oggi, in questa particolare occasione,
riconoscendoci creature umane, noi genitori
ti offriamo con umiltà i nostri errori e fallimenti:
ti chiediamo perdono
se non sempre siamo stati di buon esempio,
se ci siamo preoccupati più del loro benessere fisico
che non del loro bene spirituale,
se li abbiamo trascurati
in qualche aspetto della loro vita,
se li abbiamo amati in maniera sbagliata.

Per poter amare, dobbiamo avere un cuore puro
e per avere un cuore puro
dobbiamo metterci in relazione con te,
caro Padre, attraverso la preghiera.
Aiutaci ad affidare insieme ogni mattino
la nostra giornata a te,
che solo puoi dare luce e limpidezza.

Saziaci della tua misericordia
che ci dona la forza di perdonarci l'un l'altro
e la gioia di amare ed educare i nostri figli,
affinché possiamo rivelare e comunicare loro
il tuo amore provvidente, dolce e forte.
Questo è il bene più grande
che ai figli si possa donare.
Amen.

genitorifigliringraziamentoPrima Comunione

inviato da Nicoletta Galbusera, inserito il 29/07/2004

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