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PREGHIERA

81. Per invocare l'aiuto dello Spirito Santo

Huub Oosterhuis

Noi ti adoriamo, o Santo Spirito di Dio,
mentre con il meglio delle nostre forze
tentiamo di indovinare
chi tu mai sia per noi.
Ti chiamiamo con nomi umani, con umane parole
per non dover tacere.
Ti apriamo il nostro cuore per accoglierti
e per capire
come profondamente, anche non visto,
ovunque sei presente.
Sei l'aria che respiriamo,
la lontananza che scrutiamo,
lo spazio che ci è toccato in parte.
Tu sei la dolce luce
che ci rende attraenti gli uni agli altri.
Tu sei il dito di Dio
con il quale come per gioco egli ha ordinato l'universo.
Sei l'amore squisito
con il quale Dio tutti ci ha creati.
Noi ti preghiamo, Spirito di Dio
che tutto crei,
da' compimento all'opera iniziata;
previeni il male che possiamo fare,
muovici al bene, fa' che siamo fedeli e pazienti,
accendi nel nostro cuore l'amicizia per tutto ciò che vive
e dacci gioia per ciò che è umano e buono.
A tutto ciò che vive tu dai forza,
Tu agisci in modo strano e inafferrabile,
nascosto nel profondo di ciascuno
come un fermento, come un seme di fuoco.
Tu sei la nostra volontà di vita,
l'amore che ci attacca a questa terra
e che ci lega al nostro Dio.
Tu ci sproni ad andare fino in fondo
disposti a sopportare qualunque cosa,
sperando sempre
come l'amore spera.
Sei l'anima delle nostre preghiere,
che cosa non potremmo aspettarci da te?
Saggezza per capirci gli uni gli altri,
abilità nel dare aiuto, ovunque e sempre.
Sei il dono fattoci da Dio,
sii dunque presente qui in mezzo a noi,
sii Dio con noi.
Amen.

Spirito Santo

inviato da Marco Malatesta, inserito il 03/02/2005

TESTO

82. Il frutto della preghiera è la fede

Madre Teresa di Calcutta

La fede è dono di Dio e cresce mediante la preghiera,
come la speranza e l'amore:
e queste sono le tre virtù principali della vita interiore.
Conoscerti e credere in te stesso significa poter conoscere Dio e credere in Dio.
La conoscenza di se stessi infonde umiltà e la conoscenza di Dio infonde amore.

virtùfedepreghierarapporto con Dio

inviato da Giuseppe Puccio, inserito il 22/09/2004

PREGHIERA

83. Vocazione

Tante e tante volte Signore,
mi hai chiesto di salire sulla barca della mia vita;
spesso ho resistito alla tua richiesta;
qualche volta - poche in verità - ti ho detto di sì.
E niente è stato più come prima.
Non meravigliarti allora
se non sempre sono generoso con te;
la verità è che tu sei «traboccante»
e invece di qualche porzione di pesce per me e per i miei,
mi doni due barche così cariche che quasi affondano.
Invece di qualche ora da dedicarti
mi chiedi la vita intera
per iniziare il mestiere umanamente più assurdo:
«Non temere! D'ora in poi, prenderai uomini vivi».
Come Simone, anch'io oggi ti ripeto ancora:
«Allontanati da me perché sono indegno di te»,
ma aggiungo anche,
con l'umiltà di un cuore che vuole amarti:
prenditi la mia vita e fanne quello che vuoi!
Perché quello che conta non è avere ma donare
e l'avventura della vita è bella se la corro con te,
dono d'amore del Padre
perché ognuno gusti la vita in pienezza. Amen.

vocazionesequelasacerdoziochiamatarapporto con Dio

inviato da Antonio Pinizzotto, inserito il 13/08/2004

PREGHIERA

84. Preghiera per la parrocchia

Mons. Giuseppe Verucchi

Signore, ti ringraziamo per i doni che ci hai fatto per mezzo della vita e della missione della parrocchia.
Nella comunità abbiamo ricevuto, tante volte l'Eucaristia, la Parola, il dono dello Spirito e il perdono dei peccati!
Qui siamo stati educati nella vita di fede, abbiamo maturato la capacità di amare, siamo stati aiutati a vivere la nostra vocazione.
Dona, o Signore, alla nostra parrocchia la grazia di rinnovarsi per svolgere, anche oggi, la sua missione nella fedeltà a te e all'uomo.
O Maria, guidaci ad essere assidui all'ascolto della Parola, perseveranti nella preghiera, uniti nell'assemblea eucaristica, ferventi nella comunione e nella carità verso il prossimo, gioiosi testimoni di Cristo nel mondo e coraggiosi annunciatori dei valori del Vangelo.
Benedici, o Madre, tutte le parrocchie del mondo, perché continuino ad essere fuochi d'amore, fari di luce, comunità di vita, sorgenti di comunione e di speranza.
Amen.

parrocchiacomunitàchiesa

inviato da Davide Benazzi, inserito il 10/08/2004

TESTO

85. Tu appartieni al Signore   1

Rendine grazie al Signore! Offri a Gesù la tua mente e la tua intelligenza; chiedigli che le riempia con i suoi pensieri. Chiedigli perdono per non averla saputa usare come Lui desiderava.

Offri i tuoi occhi al Signore, chiedi perdono per i peccati commessi con gli occhi e supplicalo perché ti aiuti a guardare con i suoi occhi.

Le hai ricevute per ascoltare. Pensa alle volte che non le hai usate bene, perché quello che hai ascoltato ti può avere allontanato da Dio; chiedigli perdono e offrigliele, perché ti conceda la grazia di poterlo ascoltare in ogni momento della tua vita.

Renditi conto del fatto che puoi parlare e che questo è un dono di Dio. Chiedi perdono a Gesù per tutte le volte che hai usato la bocca per dire parole cattive, per condannare, per giudicare e chiedigli di riempire la tua bocca di parole di lode, di ringraziamento e di bontà.

Non dorme mai. Straordinario regalo di Dio. E' il motore che dà impulso alla tua vita. E' possibile che ci siano racchiusi desideri negativi. Chiedi a Gesù di avere misericordia di te e che ti aiuti. Affidagli il tuo cuore perché lui ne faccia uno strumento di lode per la sua gloria.

Dio te le ha date perché, anche attraverso di esse, tu possa manifestare la sua gloria in tutto ciò che fai. Non sempre hai saputo usarle... però, ora... hai capito e allora stendi le tue mani davanti a te, benedicile e chiedi al Signore che possano essere strumento di benedizione. Ed usale per fare il bene.

Tu sei la sua casa! E' la più bella dimora di Dio. Gli uomini si costruiscono case e le abitano, ma lui desidera vivere in te. Anche per questo ti ha fatto a sua immagine e somiglianza, tu sei il suo capolavoro!

Invitalo, allora, a prendere pieno possesso della sua dimora in te, perché ne faccia il suo Tempio Santo secondo il suo piano d'amore. Affidati veramente al Signore; ripeti più volte il nome di Gesù, sarà Lui a trionfare sulla tua mente e sul tuo cuore. Gesù vincerà le tue inclinazioni negative perché è il tuo Salvatore.

affidamentorapporto con Diotestimonianzaimpegnoresponsabilità

inviato da Daniela Rizzello, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

86. Preghiera di ringraziamento dei genitori per la Prima Comunione dei figli   2

Padre,
ti lodiamo e ti ringraziamo per il dono di questi figli
essi sono il segno vivente del tuo amore
nelle nostre famiglie.

Tu ami tanto i bambini, perché sono semplici.
Li hai creati puri e santi e li hai affidati a noi
perché ci vuoi tuoi collaboratori,
messaggeri del tuo amore.

Oggi, in questa particolare occasione,
riconoscendoci creature umane, noi genitori
ti offriamo con umiltà i nostri errori e fallimenti:
ti chiediamo perdono
se non sempre siamo stati di buon esempio,
se ci siamo preoccupati più del loro benessere fisico
che non del loro bene spirituale,
se li abbiamo trascurati
in qualche aspetto della loro vita,
se li abbiamo amati in maniera sbagliata.

Per poter amare, dobbiamo avere un cuore puro
e per avere un cuore puro
dobbiamo metterci in relazione con te,
caro Padre, attraverso la preghiera.
Aiutaci ad affidare insieme ogni mattino
la nostra giornata a te,
che solo puoi dare luce e limpidezza.

Saziaci della tua misericordia
che ci dona la forza di perdonarci l'un l'altro
e la gioia di amare ed educare i nostri figli,
affinché possiamo rivelare e comunicare loro
il tuo amore provvidente, dolce e forte.
Questo è il bene più grande
che ai figli si possa donare.
Amen.

genitorifigliringraziamentoPrima Comunione

inviato da Nicoletta Galbusera, inserito il 29/07/2004

PREGHIERA

87. Fu così che ti trovai

Chiara Lubich, Scritti Spirituali vol. 2

Quando si parla d'amore, Signore, forse gli uomini pensano ad una cosa sempre uguale. Ma quanto è vario l'amore! Ricordo che quando t'ho incontrato non mi preoccupavo d'amarti. Forse perché eri tu che mi hai incontrato e tu stesso pensavi a riempire il mio cuore.

Ricordo che alle volte ero tutta fiamma, anche se il fardello della mia umanità mi dava noia e avevo l'impressione di trascinare il peso. Allora, già d'allora per grazia tua, capivo un po' chi ero io e chi tu, e vedendo quella fiamma come un dono tuo.

Poi mi hai indicato una via per trovarti.«Sotto la croce, sotto ogni croce - mi dicevi - ci sono io. Abbracciala e mi troverai». Me l'hai detto molte volte e non ricordo le argomentazioni che adducevi. So che mi hai convinta.

Allora, al sopravvivere d'ogni dolore, pensavo a te, e con volontà ti dicevo il mio sì... Ma la croce restava il buio che incupiva l'anima, lo strazio che la dilaniava, o altro... Quante sono le croci della vita! Ma tu, più tardi, mi hai insegnato ad amarti nel fratello e allora, incontrato il dolore, non mi fermavo ad esso, ma accettatolo, pensavo a chi mi stava accanto, dimentica di me, E dopo pochi istanti, tornata in me, trovavo il mio dolore dileguato. Così per anni e anni: ginnastica continua della croce, ascetica dell'amore. Sono passate tante prove e tu lo sai: tu che conti i capelli del mio capo, le hai annoverate nel tuo cuore. Ora l'amore è un altro: non è solo volontà.

Lo sapevo che Dio è Amore, ma non lo credevo così.

ricerca di Diotrovare Diorapporto con Diodoloresofferenzacroce

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Lollo, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

88. Seguimi   1

Quando ti ho incontrato e mi hai detto: "Seguimi",
non sapevo quello che avrei vissuto venendoti dietro;
non sapevo quello che avrei dovuto lasciare
e quello che in cambio mi avresti dato.
Quando ti ho incontrato,
l'unica cosa era volerti amare,
perché intuivo che eri l'Amore,
e che avevi dato la tua vita:
nessuno per me l'aveva mai fatto!
Quando ti ho incontrato,
anche il dolore sembrava meno faticoso da accettare,
forse perché, per grazia tua,
capivo appena che era l'amore con cui ti amavo.
Ora che vivo con te, che vivo di te,
sembra che la vita abbia un altro senso,
quello di chi, sperimentato l'amore, ha un solo desiderio:
essere te, per amare come te l'umanità.
E tu mi fai così,
dolce mistero della tua misericordia,
che solo l'umile cuore di chi sa che è solo un dono tuo,
riesce ad accogliere, a custodire, a vivere.
Offrirti al Padre, in quel pane e in quel vino,
come in quel giorno a lui ti sei offerto
su di una croce.
Offrirti all'uomo, che cerca, soffre,
non vede, spesso non capisce,
eppure sente palpitare dentro di sé
il desiderio di unirsi a te.
Quando ti ho incontrato,
ti ho seguito perché eri Amore.
Ora sono qui, davanti a te,
scompaiono i dolori, le gioie, i dubbi, le certezze,
la paura, l'entusiasmo, e resti tu, solo tu...
e la vita sarà sempre così.

vocazionesequelasacerdoziochiamatarapporto con Dio

inviato da Antonio Pinizzotto, inserito il 28/07/2004

PREGHIERA

89. Preghiera dell'anziano

O Dio, nostro Padre che ti definisci
amante della vita
donami la grazia di una perenne
giovinezza dello Spirito,
per restare sempre sereno
anche nei momenti più difficili.

Ti chiedo il dono dell'amicizia:
le persone care che mi hai donato
e mi hai fatto incontrare,
sappiano rimanermi vicine.
Ti chiedo che il cammino
della mia anima verso l'immortalità
non sia barcollante come quello del mio corpo.

Aiutami a saper comprendere,
più che giudicare
a saper apprezzare,
più che condannare,
ad essere per gli altri un modello,
più che un consigliere.

Aiutami a non prendermi troppo sul serio:
a sorridere dei miei successi,
come dei miei sbagli.
ti prego di conservarmi il gusto delle cose:
di farmi sopportare il chiasso naturale
dei bambini,
l'evolversi di un mondo che gradualmente
non sarà più mio.

Ti prego di farmi capire che, anche per me,
la vita ricomincia sempre nuova
e diversa ogni giorno.
Tu che hai allietato la mia giovinezza,
rendi forte e dignitosa questa mia età,
perché anch'io possa lasciare ai miei figli
e ai figli dei miei figli,
un messaggio di fiducia e di pace.

Ti chiedo infine, con umiltà e speranza,
di conservarmi quel posto,
che il Tuo Figlio Gesù è venuto a preparare
per me nella tua casa,
in modo che possa godere la giovinezza
eterna.
Amen

anzianitàvecchiaia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 16/12/2003

PREGHIERA

90. Infondi il tuo Santo Spirito

Carmelo Conti Guglia

O Signore, infondi il tuo Santo Spirito in noi e rendici docili alla sua voce.
Donaci lo Spirito di sapienza perché possiamo apprezzare e gustare le cose divine.
Concedici lo Spirito d'intelligenza perché sappiamo comprendere la tua Parola e comunicarla agli altri.
Illuminaci col dono della scienza e fa' che vediamo te nelle persone, nelle cose e negli eventi della vita e della società.
Guidaci col dono del consiglio e aiutaci a scegliere sempre quel che è più utile per la tua gloria, per il vero bene nostro e dei fratelli.
Sostienici con lo Spirito di fortezza perché possiamo resistere alle attrattive del male e alle difficoltà del bene.
Comunicaci lo Spirito di pietà per sperimentare la tua tenerezza paterna e trattarti come figli docili e affezionati.
Assistici col dono del timore perché siamo sempre delicatissimi per non darti dispiacere neppure nelle piccole cose.
Forma in noi Gesù come l'hai formato nel seno di Maria.

Spirito Santodoni dello Spirito Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Immacolata Chetta, inserito il 16/12/2002

TESTO

91. Ogni minuto, un attimo di eternità

Justo Mullor, Dio crede nell'uomo

Ogni minuto è il riassunto di tutta la storia: quella universale - che scriviamo tutti, senza rendercene quasi conto - e quella personale, che costruiamo giorno dopo giorno, senza mai sapere quando finirà. Ogni momento può essere il tocco finale di una meravigliosa avventura o la conclusione deludente di un progetto incompiuto.

Il tempo, il cui mistero è più profondo di quello dello spazio, ci è stato dato da Dio come dono e, insieme, come vocazione: quella di usarlo, davanti a Lui e agli altri, per fare del mondo un luogo sempre più degno del suo Creatore e delle creature alle quali Egli lo ha affidato. Il tempo ci è stato dato per moltiplicare le luci che fughino le tenebre; per fare di più e sempre meglio; perché ci siano più case e meno catapecchie; meno analfabeti e più libri; più pace e meno guerre; più libertà e meno schiavitù; più gioia e meno sofferenze; più salute e meno malattie. E, soprattutto, perché "Dio sia tutto in tutti" (1 Cor 15,28): prima nella nostra coscienza, poi nella nostra vita e, infine, nella grande storia dell'umanità.

Il tempo, per il suo carattere inesorabile e fuggente, esige che vigiliamo. Se non del tutto svegli, dobbiamo almeno essere pronti ad aprire gli occhi ed a metterci in cammino al primo segno del passaggio di Dio e delle sue esigenze.

impegnoresponsabilitàtempovalore del tempo

inviato da Eleonora Polo, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

92. Il dono del Signore   1

Donata Doni

Ti è passato accanto il Signore
e non hai aperta la porta
della tua casa.
Le luci di tutti gli smeraldi,
i nitidi occhi delle stelle piú pure,
l'alito della vita che spira
tra selve d'uomini e di foglie
sono povere cose nel nulla
di fronte al dono che il Signore
voleva recarti, quando,
forte di un silenzio d'amore,
ha sostato davanti alla soglia
della tua casa.

attesaavventorapporto con Diodoni di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 02/12/2002

TESTO

93. Trasformarci in dono   1

Alessandro Pronzato, Vangeli scomodi

A Natale si usa fare dei doni. Montagne di regali, quintali di carta elegante, chilometri di filo dorato, biglietti di auguri grossi come lenzuoli. Crediamo di sdebitarci così verso le persone cui dobbiamo riconoscenza. Ma è troppo facile, troppo comodo. Come cristiani abbiamo il dovere, non di fare dei doni, ma di trasformarci in dono. Far sì che la nostra vita sia un dono senza riserve. Per tutti. Perché ciascuno di noi è debitore verso tutti gli altri.

Sopratutto dobbiamo avere il coraggio di specchiarci in quelle tre righe di Luca: di trovare quella semplicità. Smontare il nostro Natale mastodontico e macchinoso. Per riscoprire quello autentico. Arricchirci di quella povertà.

Nataleincarnazioneregalidonaredono di sé

5.0/5 (1 voto)

inviato da Silvana Foggi, inserito il 27/11/2002

TESTO

94. Un esercizio spirituale: la vacanza   2

Anthony de Mello, Alle sorgenti

Immagino di ritirarmi in un posto solitario per fare a me stesso il dono della solitudine, perché la solitudine è un tempo nel quale vedo le cose come sono.

Quali sono le piccole cose nella vita che la mancanza di solitudine ha eccessivamente ingigantito?

Quali sono le cose veramente importanti per le quali trovo troppo poco tempo?
La solitudine è un tempo per prendere decisioni.

Quali decisioni devo prendere o riconsiderare in questo particolare momento della mia vita?
Ora decido che tipo di giornata sarà oggi.
Sarà una giornata per fare?
Faccio un elenco delle cose che voglio veramente fare oggi.

Sarà anche una giornata per essere, nessuno sforzo per ottenere risultati, per fare cose, per guadagnare o possedere, ma solo per essere?

La mia vita non porterà frutto finché non avrò imparato l'arte di non coltivare, l'arte di "perdere" tempo in modo creativo.

Così decido quanto tempo dedicare al gioco, ad interessi senza scopo ed improduttivi, al silenzio, all'intimità, al riposo.

E domando a me stesso che cosa assaporerò oggi, che cosa toccherò, odorerò, ascolterò e vedrò.

solitudinevacanzasilenziomeditazionetempogratuitàinterioritàessenziale

4.0/5 (2 voti)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 27/11/2002

TESTO

95. Grazie a te, donna   2

Papa Giovanni Paolo II, Lettera di Giovanni Paolo II alle donne del 1995

Grazie a te, donna-madre, che ti fai grembo dell'essere umano nella gioia e nel travaglio di un'esperienza unica, che ti rende sorriso di Dio per il bimbo che viene alla luce, ti fa guida dei suoi primi passi, sostegno della sua crescita, punto di riferimento nel successivo cammino della vita.

Grazie a te, donna-sposa, che unisci irrevocabilmente il tuo destino a quello di un uomo, in un rapporto di reciproco dono, a servizio della comunione e della vita.

Grazie a te, donna-figlia e donna-sorella, che porti nel nucleo familiare e poi nel complesso della vita sociale le ricchezze della tua sensibilità, della tua intuizione, della tua generosità e della tua costanza.

Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l'indispensabile contributo che dai all'elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del «mistero», alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità.

Grazie a te, donna-consacrata, che sull'esempio della più grande delle donne, la Madre di Cristo, Verbo incarnato, ti apri con docilità e fedeltà all'amore di Dio, aiutando la Chiesa e l'intera umanità a vivere nei confronti di Dio una risposta «sponsale», che esprime meravigliosamente la comunione che Egli vuole stabilire con la sua creatura.

Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani.

donna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Dario P., inserito il 26/11/2002

TESTO

96. So di essere amato

Primo Mazzolari

Cristo, so di essere amato per quello che è propriamente mio: la mia povertà; e sento il bisogno di amare per quanto in proporzione mi venne e mi viene ogni giorno perdonato.

Credo nell'inestimabile dono della libertà, che illumina ma non costringe. So di portare dentro la presenza, il fermento di una speranza che va al di là della brevità della nostra giornata.

Sento che la vita ha un ordine di sacrificio a cui non ci si può rifiutare, senza sentirsi colpevoli; la vita è un dovere, la vita è un costo, la vita è un impegno, la vita bisogna guadagnarsela.

vitaimpegnosacrificioperdono

inviato da Marianna, inserito il 26/11/2002

PREGHIERA

97. Preghiera di un giovane incerto

Signore,
tu mi chiami ed io ho paura di dire "sì",
tu mi vuoi, ed io cerco di sfuggirti,
tu mi domandi di invadere la mia vita,
ed io mi rifiuto.
E' anche perché io non vedo chiaro
tutto quello che tu attendi da me.
Tu attendi un dono completo.
Io, a volte sono pronto a farlo,
ma poi mi "riprendo" ed esito,
considerando troppo quello che devo abbandonare.
Intanto tu aspetti...
Sono incerto,...
Signore dammi la forza di non rifiutarti.

vocazioneprogetto di Dioindecisionepauraabbandono in Dio

inviato da Dario P., inserito il 25/11/2002

TESTO

98. Padrone del tempo

Michel Quoist

L'uomo che non è più padrone di se stesso "si lascia andare", passa davanti alla porta senza mai osare di entrare in casa sua.

Se hai paura di fermarti, è perché hai paura di incontrarti, e se hai paura di incontrarti è perché non sei più in intimità con te stesso, non ti conosci più, temi i tuoi rimproveri e le tue esigenze.

Non hai tempo per sostare? Sii leale, vi sono sempre dei momenti di vuoto nelle tue attività. Non affrettarti a colmarli cercando il chiasso, un giornale, una conversazione, una presenza... Quando puoi concederti un momento di silenzio, non mettere subito un disco. Fermati...

Se ti fermi, è per prendere coscienza di te, riunire tutte le tue forze, riordinarle e dirigerle, al fine di impegnarti tutto intero nella tua vita.

Accettare di fermarsi, è accettare di guardare se stesso, e accettare di guardarsi, è già impegnarsi, perché è far penetrare lo spirito nell'interno della propria casa.

Non ti riconoscerai né ti comprenderai appieno se non nella luce di Dio. Quando dai un appuntamento a te stesso, tu dai contemporaneamente un appuntamento al Signore.

Nel corso delle tue giornate, cogli tutte le occasioni che la vita ti offre per riafferrarti e comunicare con Dio. Non "ammazzare il tempo" per breve che sia, è un dono della Provvidenza; il Signore vi è presente.

silenzioascoltomeditazioneonestà con se stessicoerenza

inviato da Eleonora Polo, inserito il 18/11/2002

PREGHIERA

99. La magia del tuo fuoco   2

Rabindranath Tagore

Tocca la mia vita con la magia del tuo fuoco
rendila preziosa col suo cocente dono di dolore.
Adopera questo mio corpo come lampada
da innalzare nel tuo tempio,
e lascia che la sua fiamma bruci in canti
durante la notte e durante il giorno.
Lascia che le stelle vibrino nella mia oscurità,
lungo il corso del tuo tocco,
durante le ore di veglia nella notte.
La nera caligine svanirà dai miei occhi,
ovunque si volgano vedranno tutto nella tua luce,
il mio dolore salirà in alto, fino al tuo altare,
in una fiammante esplosione.

sacrificiodoloresofferenzaofferta a Dio

inviato da Anna Barbi, inserito il 11/11/2002

TESTO

100. Sorridi alla vita

Rivista il Cenacolo n. 3/99

Sorridi alla vita che viene e avanza, sempre così ricca di sorprese e di novità.
Sorridi alla poesia che ti canta nel cuore, per spingerti alla ricerca di spazi sconfinati.
Sorridi al tuo oggi, così fresco e pulito, per niente corroso dalla pesantezza del tempo.
Sorridi ai fiori gialli del campo e ai convolvoli rosa, aggrappati alla siepe della strada.
Sorridi al cinguettio dei passeri che saltano di ramo in ramo tra il verde dei pini.
Sorridi ai tentativi che fai per diventare creatura nuova.
Sorridi al sudore di colui che scalpellando trae dalle viscere austere della pietra il volto radioso di un bimbo.
Sorridi al vento che, accarezzandoti, reca in dono il profumo ossigenante dei campi vicini e lontani.
Sorridi al sole, che ancora non si è stancato di offrirti una cascata di luce e di calore.
Sorridi ai bambini che incontri, perché sono il grande motore del futuro.
Sorridi all'anziano dal volto grinzoso, perché ha nel cuore una storia che ti è necessario sapere.
Sorridi alla musica silenziosa delle stelle che, di lassù, guidano la danza dell'universo.
Sorridi anche alla pagina del dolore, perché, quando l'avrai completata, voltandola, ne troverai una tutta bianca e sarà l'inizio di una stagione nuova.

vitasorrisosperanzaottimismo

inviato da Anna Barbi, inserito il 30/09/2002

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