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PREGHIERA
801. Preghiera della Capo (scout)
Signore e Capo Gesù Cristo,
che, nonostante la mia debolezza,
mi hai scelta per capo e custode delle mie sorelle guide,
fa' che la mia parola illumini il loro cammino
sul sentiero della nostra legge,
che io sappia mostrare loro le tue tracce divine
nella natura che hai creato,
ed insegnar loro con l'esempio
ciò che deve condurle, di tappa in tappa,
verso di te, mio Dio,
nel campo del riposo e della gioia,
dove hai alzato la tenda per l'eternità.
Così sia.
inviato da Maria Vitali, inserito il 29/04/2002
PREGHIERA
802. Preghiera del Capo (scout) 1
Preghiere Scout, ed. ELLE DI CI, pag 16
Fa', o Signore, che io ti conosca.
E la conoscenza mi porti ad amarti,
e l'amore mi sproni a servirti
ogni giorno più generosamente.
Che io veda, ami e serva te in tutti i miei fratelli,
ma particolarmente in coloro che mi hai affidati.
Te li raccomando perciò, Signore,
come quanto ho di più caro,
perché sei tu che me li hai dati,
e a te devono ritornare.
Con la tua grazia, Signore,
fa' che io sia sempre loro di esempio e mai di inciampo:
che essi in me vedano te,
e io in loro te solo cerchi:
così l'amore nostro sarà perfetto.
E al termine della mia giornata terrena
l'essere stato capo mi sia di lode e non di condanna.
Amen.
inviato da Maria Vitali, inserito il 29/04/2002
PREGHIERA
Vito Morelli, Dio, un amico da non perdere
Signore, tu conosci tutto di me,
quello che voglio e quello che faccio;
conosci il mio bisogno,
di amicizia e di bontà,
di speranza e di verità.
Signore, ho voglia di pregare
perché tu hai pregato,
perché tu me lo hai insegnato,
perché chi prega è forte.
Aiutami a pregare
col cuore e con le parole,
di giorno e di notte,
da solo e con gli altri.
Insegnami a pregare
per dirti grazie,
per crescere nella fede,
per camminare nella speranza,
per vivere la carità.
Signore, ti ringrazio perché,
quando penso a qualcosa di grande,
penso a te;
quando mi sento vuoto,
vengo da te,
quando prego,
riesco a vivere come piace a te.
Signore, ti prego
per quelli che sono soli,
per quelli che nessuno vuole.
Ti prego perché
tu sei sempre la forza dei deboli,
la speranza dei poveri,
la salvezza dei peccatori.
inviato da Anna Maria Lanteri, inserito il 27/04/2002
PREGHIERA
804. In un momento di onestà 3
Signore, quando credo che il mio cuore sia straripante d'amore e mi accorgo, in un momento di onestà, di amare me stesso nella persona amata, liberami da me stesso.
Signore, quando credo di aver dato tutto quello che ho da dare e mi accorgo, in un momento di onestà, che sono io a ricevere, liberami da me stesso.
Signore, quando mi sono convinto di essere povero e mi accorgo, in un momento di onestà, di essere ricco di orgoglio e di invidia, liberami da me stesso.
E, Signore, quando il regno dei cieli si confonde falsamente con i regni di questo mondo, fa' che io trovi felicità e conforto solo in Te.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 26/04/2002
PREGHIERA
805. Preghiera per il buon umore 2
Signore, donami una buona digestione
e anche qualcosa da digerire.
Donami la salute del corpo
e il buon umore necessario per mantenerla.
Donami, Signore, un'anima semplice
che sappia far tesoro
di tutto ciò che è buono
e non si spaventi alla vista del male
ma piuttosto trovi sempre il modo
di rimetter le cose a posto.
Dammi un'anima che non conosca la noia,
i brontolamenti, i sospiri, i lamenti,
e non permettere
che mi crucci eccessivamente
per quella cosa troppo ingombrante
che si chiama "io".
Dammi, Signore, il senso del buon umore.
Concedimi la grazia
di comprendere uno scherzo
per scoprire nella vita un po' di gioia
e farne parte anche agli altri.
Amen.
inviato da Sara D'Erasmo, inserito il 25/04/2002
TESTO
Sant' Agostino, discorso 207,1
Poteva esserci misericordia verso di noi infelici maggiore di quella che indusse il Creatore del cielo a scendere dal cielo e il Creatore della terra a rivestirsi di un corpo mortale?
Quella stessa misericordia indusse il Signore del mondo a rivestirsi della natura di servo, di modo che
pur essendo pane avesse fame,
pur essendo la sazietà piena avesse sete,
pur essendo la potenza divenisse debole,
pur essendo la salvezza venisse ferito,
pur essendo vita potesse morire.
E tutto questo per saziare la nostra fame,
alleviare la nostra arsura,
rafforzare la nostra debolezza,
cancellare la nostra iniquità,
accendere la nostra carità.
misericordiaamore di Diosalvezza
inviato da Sara D'Erasmo, inserito il 25/04/2002
PREGHIERA
807. Ciò che mi muove ad amarti...
Non mi muove, Signore,
ad amarti il cielo che tu
mi serbi promesso.
Né mi muove l'inferno tanto temuto
perché io lasci con ciò di amarti.
Mi muovi tu, mio Dio;
mi muove il vederti
inchiodato su quella croce,
scarnificato.
Mi muove il vedere
il tuo volto tanto ferito,
mi muovono i tuoi affronti
e la tua croce.
Mi muove infine il tuo amore
in tal maniera
che se non ci fosse cielo,
io ti amerei,
e se non ci fosse inferno,
ti temerei.
E non hai da darmi nulla
perché ti ami perché
se quanto aspetto
io non lo aspettassi,
nella stessa maniera che ti amo, io ti amerei.
gratuitàamore di Diotimore di Diocrocepassione
inviato da Sara D'Erasmo, inserito il 25/04/2002
PREGHIERA
808. Preghiera davanti a un cero
Signore,
ti chiedo che questo cero acceso
sia luce
perché tu mi illumini
nelle mie difficoltà e nelle mie decisioni.
Sia fuoco
perché tu bruci in me
ogni egoismo, orgoglio, impurità.
Sia fiamma
perché tu riscaldi il mio cuore.
Ora non posso restare a lungo nella tua chiesa;
lasciando bruciare questo cero,
è un po' di me che voglio lasciarti.
Aiutami a prolungare la mia preghiera
nelle attività di questa giornata.
Grazie.
inviato da Mauro, inserito il 23/04/2002
TESTO
Piangendo Francesco
disse un giorno a Gesù:
«Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle;
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle.
O Signore,
mi devi perdonare,
perché te solo
io vorrei amare.»
Sorridendo il Signore
gli rispose così:
«Amo il sole, amo le stelle,
amo Chiara e le sorelle;
amo il cuore degli uomini,
amo tutte le cose belle.
O Francesco,
non devi pianger più,
perché io amo
ciò che ami tu.»
inviato da Nadia, inserito il 18/04/2002
PREGHIERA
Signore, siamo noi, i giovani,
ai quali tu affidi la missione di infondere speranze buone,
speranze vere, speranze nuove.
Ma sappiamo che la nostra lotta sarà efficace
solo se lotteremo non per la nostra, ma per la tua verità,
non per la nostra, ma per la tua giustizia.
Insegnaci a lavorare duramente e comportarci lealmente,
a combattere senza pensiero delle ferite,
a prodigarci senza aspettare ricompensa.
Aiutaci a lottare per il bene difficile contro il male facile.
Impediscici di prendere abitudini che rovinano la vita.
Allora, Signore, potremo levarci in volo al di sopra delle città,
alto sul mondo, al di sopra del tempo,
e dare vestito di giovinezza a tutto.
Comprenderemo che nulla è "profano",
nulla, né le cose, né le persone,
ma che tutto ha una dimensione sacra.
Grazie, Signore, per la vita, per la giovinezza;
falla crescere nel nostro corpo e nel nostro cuore;
donala a piene mani; donala a tutti, anche a chi la sciupa;
è sempre un segno della tua risurrezione.
giovinezzafuturoimpegnosperanza
inviato da Matteo Preto, inserito il 16/04/2002
RACCONTO
811. Un uomo, il suo fiume, il suo ponte 1
Un uomo, dopo molti anni di lavoro e di meditazioni sul miglior modo per attraversare il fiume davanti alla sua casa, costruì una passerella. Si racconta però che gli abitanti del villaggio raramente osavano passarvi sopra, a causa della sua precarietà.
Un bel giorno, da quelle parti comparve un ingegnere che, con l'aiuto della gente del posto, costruì un ponte, la qual cosa mandò su tutte le furie il costruttore della passerella. Questi, infatti, da quel momento incominciò a dire a quanti avevano la pazienza di ascoltarlo che l'ingegnere aveva mancato di rispetto nei confronti del suo lavoro.
"Ma la passerella è ancora lì - rispondevano gli abitanti del villaggio - ed è un monumento ai suoi anni di fatica e di meditazione".
"Nessuno però la usa" ribatteva l'uomo, stizzito.
"Lei signore, è un cittadino rispettabile e noi siamo fieri di lei. Tuttavia, se la gente trova il ponte più bello e utile della sua passerella, che cosa ci possiamo fare?".
"Il ponte attraversa il mio fiume!".
"Ma signore, con tutto il rispetto che abbiamo per il suo lavoro, vorremmo dirle che il fiume non le appartiene. Può essere attraversato a piedi, in barca, a nuoto o in qualsiasi altro modo: se le persone preferiscono attraversarlo utilizzando il ponte, perché non rispettare la loro scelta? Infine, come possiamo aver fiducia di una persona che, invece di cercare di migliorare la sua passerella, passa tutto il tempo a criticare il ponte?".
fiduciarispettotolleranzalibertà interiore
inviato da Matteo Preto, inserito il 16/04/2002
PREGHIERA
Signore, fa' di me uno strumento della tua pace:
Dove c'è odio io porti l'amore.
Dove c'è offesa io porti il perdono.
Dove c'è discordia io porti l'unione.
Dove c'è errore io porti la verità.
Dove c'è dubbio io porti la fede.
Dove c'è disperazione io porti la speranza.
Dove ci sono le tenebre io porti la tua luce.
Dove c'è tristezza io porti la gioia.
O Divino Maestro, che io non cerchi tanto
di essere consolato quanto di consolare,
Di essere compreso quanto di comprendere,
Di essere amato quanto di amare.
Infatti: dando si riceve.
Dimenticandosi si trova comprensione.
Perdonando si è perdonati.
Morendo si risuscita alla vita eterna.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 12/04/2002
PREGHIERA
813. Preghiera dei Vincenziani 1
Signore, fammi buon amico di tutti,
fa' che la mia persona ispiri fiducia
a chi soffre e si lamenta.
A chi cerca luce lontano da te,
a chi vorrebbe cominciare e non sa come,
a chi vorrebbe confidarsi e non se ne sente capace.
Signore aiutami,
perché non passi accanto a nessuno
con il volto indifferente, con il cuore chiuso,
con il passo affrettato.
Signore, aiutami ad accorgermi subito
di quelli che mi stanno accanto,
di quelli che sono preoccupati e disorientati,
di quelli che soffrono senza mostrarlo,
di quelli che si sentono isolati senza volerlo.
Signore, dammi una sensibilità
che sappia andare incontro ai cuori.
Signore, liberami dall'egoismo,
perché ti possa servire,
perché ti possa amare,
perché ti possa ascoltare,
in ogni fratello che mi fai incontrare.
amoreserviziocondivisionedoloresofferenzacarità
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 12/04/2002
PREGHIERA
814. Insegnaci a non amare solo noi stessi 2
Insegnaci, Signore, a non amare solo noi stessi,
a non amare soltanto i nostri cari,
a non amare soltanto quelli che ci amano.
Insegnaci a pensare agli altri,
ad amare anzitutto quelli che nessuno ama.
Concedici la grazia di capire che in ogni istante,
mentre noi viviamo una vita
troppo felice e protetta da te,
ci sono milioni di esseri umani,
che pure sono tuoi figli e nostri fratelli,
che muoiono di fame
senza aver meritato di morire di fame,
che muoiono di freddo
senza aver meritato di morire di freddo.
Signore abbi pietà di tutti i poveri del mondo;
e non permettere più, o Signore,
che viviamo felici da soli.
Facci sentire l'angoscia della miseria universale
e liberaci dal nostro egoismo.
lebbraingiustiziadoloresofferenzacondivisionecaritàamore
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 12/04/2002
PREGHIERA
Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell'unità di cuore e di mente
di un'assemblea di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile grandezza
della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell'inspiegabile gioia di coloro
la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti nei miei piccoli mali
e nei miei banali dispiaceri.
Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua
è soffocata dal grigiore
della mia autocommiserazione.
Signore, io credo.
Ma aiuta tu la mia fede.
doloretrovare Diorapporto con Diosofferenzadolore
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
TESTO
La preghiera non è accendere una candela e lasciarla bruciare davanti al Signore, sperando che il fuoco ed il fumo commuovano il Signore.
La vera preghiera è che io diventi una candela che si consuma lentamente davanti a lui sul lavoro, tra gli amici, nel silenzio.
preghierarapporto con Diosacrificio
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
TESTO
817. Amami come sei (versione breve) 1
Figlio mio, dice il Signore
conosco la tua miseria, le lotte
e le tribolazioni della tua anima,
so la tua debolezza e le tue infermità,
i tuoi cedimenti e i tuoi peccati,
ma ti dico ugualmente:
dammi il tuo cuore,
amami così come sei!
Se aspetti di essere Santo
per abbandonarti all'amore,
non mi amerai mai.
E' il canto del tuo cuore
che mi interessa
perché ti ho creato per amare.
In tutto ciò che vivi,
nel fervore o nell'aridità,
nella fedeltà o nell'abbandono
amami così come sei.
E allora ti concederò di amare
più di quanto possa immaginare.
accettazione di séamare Dioamore di Dio
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
PREGHIERA
No, non è vero che la diversità
viene accettata spontaneamente.
Ci sono momenti in cui essa
mette a dura prova i nostri nervi,
ci sono frangenti in cui vorremmo
annullarla, come d'incanto,
per trovare tutti d'accordo con noi,
con gli stessi gusti e gli stessi desideri.
Tu ci hai fatti diversi:
lo vogliamo o no, questa è la realtà.
Una realtà scomoda,
per chi ama troppo l'ordine,
e la compattezza.
Una realtà colma di ricchezza,
per chi sa apprezzare le risorse
in qualunque persona.
Una realtà imbarazzante
per chi la avverte come un attentato
alle sue opinioni,
alla sua personalità.
Una realtà benefica,
per chi ama la propria e l'altrui libertà.
Grazie, Signore, per tutte le differenze
di pelle, di cultura, di tradizioni.
Grazie per averci salvati
dall'omologazione e dall'appiattimento,
dalla clonazione e dalla massificazione.
Grazie per tutti quelli che ci obbligano
a prendere atto del loro pensiero,
del loro temperamento, delle loro abitudini
così diversi dai nostri.
diversitàmulticulturalitàcoppiafamiglia
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
PREGHIERA
819. Sarà Natale, quale Natale? 1
Signore nostro,
in un mondo in cui tutto è in vendita
ricordaci che la verità non si compra.
Signore nostro,
in un momento in cui si compra di tutto
ricordaci che l'amore è gratuito.
Signore nostro,
in giorni in cui si è buoni per obbligo
ricordaci che la carità è pratica quotidiana.
Signore nostro,
in un momento in cui si fanno doni intelligenti
ricordaci che una riconciliazione è il dono più intelligente.
Signore nostro,
in mezzo a un'orgia di panettoni farciti
ricordaci che non si sfama il povero con la pubblicità.
Signore nostro,
quando riuniamo le nostre famiglie a fare festa
ricordaci che potremmo farlo molto più spesso.
Signore nostro,
mentre orniamo i nostri alberi luccicanti
ricordaci lo splendore discreto della tua croce.
Signore nostro,
mentre andiamo festanti alla messa di mezzanotte
ricordaci che non è il cenone di capodanno.
Signore nostro,
mentre ci affanniamo ad agghindarci per le feste
ricordaci che davanti a quel Bambino cade ogni mascherata.
Signore nostro,
mentre ci confessiamo a te per una volta all'anno
ricordaci che tu sei la nostra gioia e il nostro regalo,
ogni giorno dell'anno, di ogni anno, per l'eternità.
Perché tu ci sei sempre, Signore.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002
PREGHIERA
Ci hai chiamati, Signore,
a fondare insieme questa famiglia;
dacci la forza d'animarla del tuo amore
il quale possa sostenere
tutti quanti vivranno in essa.
Che la nostra casa sia accogliente
a quanti vorranno riscaldarsi.
Insegnaci a progredire nell'aiuto reciproco
sotto il tuo sguardo,
a fare la tua volontà
tutti i giorni della nostra vita,
a manifestarti i nostri progetti,
a offrirti le nostre gioie e le nostre sofferenze,
a portare a te i figli che ci vorrai dare.
Ti ringraziamo del nostro amore,
tu che sei l'amore,
Signore.
amorecoppiafamigliasposimatrimonio
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002