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TESTO

41. Pasqua, festa dei macigni rotolati   1

Tonino Bello, Pietre di Scarto

Vorrei che potessimo liberarci dai macigni che ci opprimono, ogni giorno: Pasqua è la festa dei macigni rotolati. E' la festa del terremoto.
La mattina di Pasqua le donne, giunte nell'orto, videro il macigno rimosso dal sepolcro.
Ognuno di noi ha il suo macigno. Una pietra enorme messa all'imboccatura dell'anima che non lascia filtrare l'ossigeno, che opprime in una morsa di gelo; che blocca ogni lama di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro.
E' il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione del peccato.
Siamo tombe alienate. Ognuno con il suo sigillo di morte.
Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, la fine degli incubi, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi e se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo che contrassegnò la resurrezione di Cristo.

pasquaresurrezionerisurrezionerinascitavita nuovapeccatosperanza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 29/07/2004

ESPERIENZA

42. Le campane a festa

In un convento di clausura, ogni volta una suora, che ha vissuta l'intera vita sempre e solo con Dio, torna al Padre, le campane suonano a festa. Fu chiesto alla superiora il perché di queste campane a festa: "Noi, spose di Cristo, siamo come le vergini in continua attesa che arrivi lo sposo: e, quando arriva, è festa, grande festa. Ci vestiamo di bianco come per le nozze e riempiamo di gioia tutta la liturgia".

mortedefuntirisurrezioneparadisovita eterna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 16/12/2003

TESTO

43. Cristo è risorto

Melitone di Sardi, Omelia sulla Pasqua (II sec.)

Egli è risorto dai morti ed ha gridato a gran voce:
«Chi è colui che viene a giudizio contro di me?
Si ponga di fronte a me!
Io ho liberato il condannato,
io ho restituito alla vita colui che era morto,
io ho risuscitato il sepolto.
Chi è colui che si oppone a me?
Io - dice - sono il Cristo,
io sono colui che ha annientato la morte
ed ha trionfato del nemico
ed ha calpestato l'Inferno sotto i piedi.
Io - dice - sono il Cristo,
io sono la vostra riconciliazione,
io la Pasqua della salvezza,
io l'Agnello immolato per voi,
io il vostro Riscatto,
io la vostra Vita,
io la vostra Risurrezione,
io la vostra Luce,
io la vostra Salvezza, io il vostro Re.
Sono io che vi conduco nell'alto dei cieli
e là vi risusciterò.
Io vi mostrerò il Padre che è dai secoli,
io vi risusciterò con la mia destra».

Pasquarisurrezione

inviato da Anna Barbi, inserito il 28/06/2003

PREGHIERA

44. Ogni giorno è Pasqua

Averardo Dini

Aiutami, o Signore risorto,
a sorridere alla Pasqua che oggi celebriamo,
a non pensare a ciò che ho lasciato,
ad essere felice di ciò che ho trovato.
Aiutami, o Signore risorto,
a non volgermi indietro perché l'ieri non c'è più
se non come briciola di lievito per il pane d'oggi.
Aiutami a sorridere alla vita che avanza,
sempre così ricca di sorprese e di novità.
Aiutami a sorridere alla poesia che canta nel cuore
per spingermi alla ricerca di spazi sconfinati.
Aiutami, o Signore risorto,
a sorridere ai tentativi che compio
per essere e restare creatura nuova.
Aiutami, o Signore,
che sento vivo dentro di me,
a sorridere ad ogni alba che viene,
perché ora so che,
se vengo e sto con te,
ogni giorno è Pasqua,
ogni giorno è "primo mattino del mondo".
Amen.

Pasquarisurrezioneottimismosperanzasorriso

5.0/5 (1 voto)

inviato da Anna Lianza, inserito il 06/05/2003

PREGHIERA

45. Noi ti ringraziamo, per il dono della tua parola

Celebrare con le cose, LDC

Noi ti ringraziamo, Padre, per il dono della tua Parola;
cantiamo le tue lodi per il figlio tuo Gesù Cristo.
Annunciato e atteso dai secoli, egli è venuto nella pienezza dei tempi,
rivelazione perfetta del tuo infinito amore.
Per mezzo di lui abbiamo conosciuto il compimento delle profezie,
abbiamo scoperto il tuo disegno di salvezza,
e siamo entrati in comunione con te.
Risorto dai morti, egli è la parola sempre viva,
la luce per la nostra strada e la forza per la nostra debolezza.
Egli ci ha fatto dono del tuo Santo Spirito, Padre,
perché sappiamo accogliere con fede viva il lieto annuncio della salvezza.
La sua Parola, consegnata alle nostre povere mani, si diffonde nel mondo e offre a tutti il riflesso dell'amore.
Te lo chiediamo per Gesù, Figlio del tuo amore, che ci dona lo Spirito oggi e sempre per tutti i secoli dei secoli.

Parola di DioGesùCristoPadreSpirito Santoincarnazionerisurrezione

inviato da Anna Barbi, inserito il 16/03/2003

TESTO

46. Se nonostante tutto

Franco Delpiano

Se nonostante tutto siamo ottimisti
è perché Cristo è risorto!
Se spero in un mondo migliore
è perché Cristo è risorto!
Se non mi spavento di me stesso
è perché Cristo è risorto!
Immersi nella sua morte e risurrezione,
risorgiamo ogni giorno.
Un augurio a voi:
sentite Cristo risorto
anche per ognuno di voi
e per tutti i vostri cari.

don Franco Delpiano, sacerdote salesiano, morto a 42 anni di leucemia ha scritto questo augurio ai suoi giovani a pochi giorni dalla sua morte.

Pasquarisurrezioneottimismosperanza

5.0/5 (1 voto)

inviato da Federico Bernardi, inserito il 03/12/2002

TESTO

47. Passione e risurrezione   2

Madre Teresa di Calcutta, Le mie Preghiere

Ricordate che la Passione di Cristo termina sempre nella gioia della Risurrezione, così, quando sentite nel vostro cuore la sofferenza di Cristo, ricordate che deve venire la Resurrezione, deve sorgere la gioia della Pasqua. Non lasciatevi mai invadere in tal maniera dal dolore da dimenticare la gioia di Cristo risorto.

doloregioiarisurrezioneCristopassionepasquagioiafelicitàsofferenza

5.0/5 (2 voti)

inviato da Anna, inserito il 21/11/2002

PREGHIERA

48. Ricevi, o Signore   1

A. Ganube

Ricevi, o Signore, le nostre paure
e trasformale in fiducia.
Ricevi la nostra sofferenza,
e trasformala in crescita.
Ricevi le nostre crisi,
e trasformale in maturità.
Ricevi le nostre lacrime,
e trasformale in preghiera.
Ricevi il nostro scoraggiamento,
e trasformalo in fede.
Ricevi la nostra solitudine,
e trasformala in contemplazione.
Ricevi le nostre attese,
e trasformale in speranza.
Ricevi la nostra morte,
e trasformala in risurrezione.

vitamorterisurrezionesperanzafedefiduciarapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Ylenia, inserito il 21/08/2002

TESTO

49. Ricomincia

Se sei stanco e la strada ti sembra lunga,
se ti accorgi di aver sbagliato strada,
non lasciarti portare dai giorni e dai tempi.
Ricomincia.

Se la vita ti sembra troppo assurda,
se sei deluso da troppe cose e da troppe persone,
non cercare di capire il perché.
Ricomincia.

Se hai provato ad amare ed essere utile,
se hai conosciuto la povertà dei tuoi limiti,
non lasciare un impegno assolto a metà.
Ricomincia.

Se gli altri ti guardano con rimprovero,
se sono delusi da te, irritati,
non ribellarti, non domandar loro nulla.
Ricomincia.

Perché l'albero germoglia di nuovo dimenticando l'inverno,
il ramo fiorisce senza domandare perché
e l'uccello fa il suo nido senza pensare all'autunno.
Perché la vita è Rinascita.

ottimismofiduciacostanzafedeltàimpegnoresponsabilitàamorepasquasperanzarinascitarisurrezioneresurrezione

3.7/5 (3 voti)

inviato da Ylenia, inserito il 21/08/2002

PREGHIERA

50. Una Croce...   1

Tonino Bello

Il legno della Croce,
quel "legno del fallimento",
è divenuto il parametro vero
di ogni vittoria.
Gesù ha operato più salvezza
con le mani inchiodate sulla Croce,
che con le mani stese sui malati.
Donaci, Signore,
di non sentirci costretti
nell'aiutarTi a portare la Croce,
di aiutarci a vedere
anche nelle nostre croci
e nella stessa Croce
un mezzo per ricambiare
il Tuo Amore,
aiutaci a capire
che la nostra storia crocifissa
è già impregnata di resurrezione.
Se ci sentiamo sfiniti, Signore,
è perché, purtroppo,
molti passi li abbiamo consumati
sui viottoli nostri e non sui Tuoi,
ma proprio i nostri fallimenti
possono essere la salvezza
della nostra vita.
La Pasqua è la festa
degli ex delusi della vita,
nei cui cuori all'improvviso
dilaga la speranza.
Cambiare è possibile,
per tutti e sempre!

pasquarisurrezionesperanzaconversionecambiamentocrocedoloresofferenza

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

PREGHIERA

51. Solo quando avremo taciuto   1

Tonino Bello

Solo quando avremo taciuto noi, Dio potrà parlare.
Comunicherà a noi solo sulle sabbie del deserto.
Nel silenzio maturano le grandi cose della vita:
la conversione, l'amore, il sacrificio.
Quando il sole si eclissa pure per noi,
e il Cielo non risponde al nostro grido,
e la terra rimbomba cava sotto i passi,
e la paura dell'abbandono rischia di farci disperare,
rimanici accanto.
In quel momento, rompi pure il silenzio:
per dirci parole d'amore!
E sentiremo i brividi della Pasqua.

pasquasperanzarisurrezionefiduciasilenzioabbandono

inviato da Mariangela Molari, inserito il 10/06/2002

TESTO

52. Voglia di camminare   1

Tonino Bello

Coraggio, gente!
La Pasqua ci dice
che la nostra storia ha un senso,
e non è un mazzo di inutili sussulti.
Che quelli che stiamo percorrendo
non sono sentieri ininterrotti.
Che la nostra esistenza personale
non è sospesa nel vuoto
né consiste in uno spettacolo senza rete.
Precipitiamo in Dio.
In lui viviamo,
ci muoviamo ed esistiamo.
Coraggio, gente!
La Pasqua vi prosciughi
i ristagni di disperazione
sedimentati nel cuore.
E, insieme al coraggio di esistere,
vi ridia la voglia di camminare.

Pasquarisurrezionesperanzafiduciafede

inviato da Stefania Raspo, inserito il 03/06/2002

RACCONTO

53. Tutto dipende da quel mattino di Pasqua

Si racconta di uno scienziato tedesco che, cercando un posto tranquillo dove sistemarsi, aveva finito per scegliere un'abitazione che stava nelle immediate vicinanze di un monastero di clausura.

Non aveva la fede, ma quell'ambiente presentava il vantaggio di essere ideale quanto a quiete per le sue ricerche.

"Qui almeno troverò il silenzio di cui ho bisogno per i miei studi e i miei esperimenti", pensava.
Le sue previsioni si rivelarono esatte solo parzialmente.

Di fatto, gran parte della giornata la sua casa era come avvolta dal silenzio, rotto soltanto dal suono di una campanella. Ma poi venivano le ore di ricreazione delle monache. Allora non c'era verso di difendersi da quell'allegria scoppiettante; l'esplosione delle risate trapassava muri e finestre.
Per lo studioso diventò quasi un'ossessione. Ragionava:

"Queste donne sono povere, conducono una vita di penitenza, non conoscono il piacere. Come fanno ad essere così contente? Non ci sarà sotto, per caso, qualcosa di losco?".

Decise di togliersi il pensiero parlandone direttamente con l'abbadessa. Questa gli fornì una spiegazione semplicissima:

"Siamo le spose di Cristo". "Ma il vostro sposo non è morto duemila anni fa?", obiettò quello.

"Mi scusi, signor professore, ma lei non deve essere stato informato che tre giorni dopo è risorto da morte. E noi siamo testimoni appunto, di ciò che è accaduto tre giorni dopo".

Tutto dipende da quel mattino di Pasqua.

fedepasquarisurrezionesperanzaottimismogioiafelicità

3.3/5 (3 voti)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

54. E dunque anche Tu ateo?   1

David Maria Turoldo

E dunque anche Tu ateo?
Fu questa la tua vera Notte, Signore,
la tua discesa agl'Inferi
avanti che ti accogliesse nel suo ventre la terra.
Credere in Lui e dubitare di Lui,
dire a tutti che ti ama,
e consumarti di amore,
e sentire che sei abbandonato.
"Padre, Abbà, papà!..."
Ora invece appena:
"Dio"; sia pure "tuo Dio"!
Alla fine, dunque non più padre?
O, perfino, che non esista?
Ma come poi avresti potuto dire:
"Nelle tue mani rimetto lo spirito"?
Avresti vinto per un atto di fede senza speranza?
Pur perduto dentro l'abisso del Nulla
ancora credevi?
Resurrezione, non altro è la risposta.
Ma Tu non sapevi!
Come noi non sappiamo.
E compatta
ancora sale sul mondo
la Notte.

paurasolitudinesofferenzacrocedolorepasquamorterisurrezioneVenerdì Santo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

PREGHIERA

55. Maestro!

don Giovanni Moioli

Signore, che nessun nuovo mattino venga ad illuminare la mia vita senza che il mio pensiero si volga alla tua Resurrezione e senza che in ispirito io vada, coi miei poveri profumi, verso il sepolcro vuoto dell'orto!
Che ogni mattino sia per me mattino di Pasqua!
Che ognuno dei miei risvegli sia un risveglio alla tua presenza vera, un incontro pasquale con Cristo nell'orto, questo Cristo talvolta inatteso.
Che ogni episodio della giornata sia un momento in cui io ti senta chiamarmi per nome, come chiamasti Maria!
Concedimi allora di voltarmi verso di te.
Concedimi con una parola sola ma con tutto il cuore, di rispondere: "Maestro!"

buongiornopasquarisurrezionerapporto con Dionuovo giorno

inviato da Mariangela Molari, inserito il 02/06/2002

TESTO

56. Vivere la Pasqua

frère Roger di Taizè

Se la pianta non si orienta verso la luce, appassisce. Se il cristiano rifiuta di guardare la luce, se si ostina a guardare solo le tenebre, cammina verso una morte lenta; non può crescere né costruirsi in Cristo.

A poco a poco Cristo trasforma e trasfigura tutte le forze ribelli e contraddittorie che ci sono dentro di noi... Piangere sulla nostra ferita ci trasformerebbe in uno strazio, in una forza che aggredisce con violenza noi stessi e gli altri, soprattutto chi ci è più vicino. Una volta trasfigurata da Cristo, la ferita si trasforma in una fonte di energia, in una sorgente da cui scaturiscono le forze di comunione, di amicizia e comprensione.

Questa trasfigurazione è l'inizio della risurrezione sulla terra, è vivere la Pasqua insieme a Gesù; è un continuo passare dalla morte alla vita.

pasquarisurrezionepeccatoconversione

inviato da Mariangela Molari, inserito il 01/06/2002

PREGHIERA

57. Rendici persone risorte   1

Il Vangelo secondo Jonathan

Signore, Dio della vita,
rimuovi le pietre dei nostri egoismi,
la pietra che soffoca la speranza,
la pietra che schiaccia gli entusiasmi,
la pietra che chiude il cuore al perdono.
Risuscita in noi la gioia
la voglia di vivere,
il desiderio di sognare.
Facci persone di resurrezione
che non si lasciano fiaccare
dalla morte, ma riservano sempre
un germe di vita in cui credere.

pasquarisurrezionesperanzaottimismo

3.0/5 (2 voti)

inviato da Patrizia Traverso, inserito il 21/05/2002

PREGHIERA

58. Il Signore della danza

Sidney Carter

Danzate, ovunque voi siate, dice Dio,
perché io sono il Signore della danza:
io guiderò la danza di tutti voi.
Dovunque voi siate,
io guiderò la danza di tutti voi.

Io danzavo
il primo mattino dell'universo,
io danzavo circondato dalla luna,
dalle stelle e dal sole,
disceso dal cielo danzavo sulla terra
e sono venuto al mondo a Betlemme.

Io danzavo per lo scriba e il fariseo,
ma essi non hanno voluto seguirmi;
io danzavo per i peccatori,
per Giacomo e per Giovanni,
ed essi mi hanno seguito
e sono entrati nella danza.

Io danzavo il giorno di sabato,
io ho guarito il paralitico,
la gente diceva che era vergogna.
Mi hanno sferzato
mi hanno lasciato nudo
e mi hanno appeso ben in alto
su una croce per morirvi.

Io danzavo il Venerdì,
quando il cielo divenne tenebre.
Oh, è difficile danzare
con il demonio sulle spalle!
Essi hanno sepolto il mio corpo
e hanno creduto che fosse tutto finito,
ma io sono la danza
e guido sempre il ballo.

Essi hanno voluto sopprimermi
ma io sono balzato ancora più in alto
perché io sono la Vita
che non può morire:
e io vivrò in voi e voi vivrete in me
perché io sono, dice Dio,
il Signore della danza.

pasquarisurrezionegioiatestimonianza

inviato da Stefania Raspo, inserito il 06/05/2002

RACCONTO

59. Acaz, Shara e Gesù   1

Ho letto in un libro che sotto la croce, mentre stavano tirando giù il corpo ormai privo di vita di Gesù, c'erano anche due bambini, Acaz e Shara; Acaz era il figlio della vedova di Nain; Shara era la figlia di Giairo, capo della sinagoga. Entrambi erano stati risuscitati da Gesù.

Mentre tiravano giù Gesù dalla croce, essi erano rimasti un po' in disparte. Alcuni dei suoi discepoli con Maria portarono il corpo di Gesù nel sepolcro, rotolarono la pietra e se ne andarono.

I due ragazzi li avevano seguiti, ma, partiti gli altri, loro non se n'erano andati. Erano rimasti lì, fuori del sepolcro. Si ricordavano che Gesù aveva detto che doveva risuscitare il terzo giorno e così rimasero lì ad aspettare. Si dicevano l'un l'altro: dobbiamo rimanere svegli, non ci possiamo addormentare, così quando Gesù risorge possiamo riabbracciarlo e dirgli che gli vogliamo bene.

Rimasero svegli venerdì, poi venerdì notte, poi tutto il sabato; poi, sopraffatti dalla fatica e dal sonno, si addormentarono e dormirono tutta la notte.

Al mattino del giorno dopo il sabato, si sentirono una mano sui capelli che li accarezzava. Si voltarono: era Gesù! Senza dire niente gli strinsero forte le gambe e cominciarono a baciargli i piedi, con dentro il cuore una gioia incontenibile.

Poco prima Gesù aveva detto alla Maddalena di non trattenerlo, perché doveva ancora salire al Padre. Ma ora rimaneva lì, e continuava ad accarezzare i capelli di Acaz e Shara, mentre loro non avrebbero mai voluto staccarsi da lui e continuavano a baciarlo... quei due bambini gli stavano quasi facendo venire la voglia di non partire più!

...e noi, che abbiamo appena fatto la Comunione e che abbiamo nel cuore Gesù risorto, riusciamo anche noi ad esprimergli la nostra gioia per averlo dentro di noi?

comunionerisurrezionefiduciasperanzafedePasqua

4.7/5 (3 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002

Pagina 3 di 3