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RACCONTO

41. La concordia

Apoftegmi dei Padri del deserto

Vivevano in una stessa cella due fratelli assai celebrati per la loro umiltà e pazienza. Un po' alla volta, passando gli anni, si erano accomodati il loro nido eremitico in modo perfetto. La cella l'avevano fatta di vinchi e tutta intonacata; attorno poi avevano piantato un bell'orto con rigagnoli d'acqua derivati da una sorgente vicina, che lo mantenevano fresco tutto l'anno e così ricco di erbaggi e di frutti da averne anche da regalare agli altri eremiti. Non mancavano neppure piccole aiuole di fiori e di erbe odorifere che servivano ad adornare il piccolo altare dell'oratorio.

Un giorno un vecchio monaco che aveva sentito parlare delle grandi virtù di questi due fratelli, volle accertarsene di persona: «Andrò a vedere», disse, «se sarà tutto oro o se vi sarà anche del piombo».

Accolto con molta riverenza e fatta orazione, chiese di vedere il giardino. «Venite venite», dissero i due, e vo lo accompagnarono. «Bello bello!», faceva il vecchio arricciando il naso: «anche troppo bello per degli eremiti...» E, preso un bastone, si mise a menarlo con gran furia a destra e a manca, sbattendolo sui cavoli, l'insalata, i cetrioli, i fiori. Pareva impazzito. I due stavano lì a mani giunte a guardarlo, ed ebbero appena il fiato di dire: «O Dio!», ma non aggiunsero altro.

Più tardi, prostratisi ai piedi di quel santo Padre che nel frattempo s'era seduto all'ombra a tergersi il sudore, gli dissero: «Padre, se ti piace, vorremmo andare a cogliere un poco di quel cavolo che c'è rimasto, e così lo cuoceremo e lo mangeremo tutti e tre insieme». Il vecchio non credeva ai propri orecchi: tutto stupefatto, li abbracciò e disse: «Rendo grazie a Dio, perché veramente lo Spirito Santo abita in voi».

fraternitàconcordiapace interiorepazienzaumiltà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Il Patriota Cosmico, inserito il 09/06/2015

PREGHIERA

42. Luci di speranza per la famiglia ferita

don Paolo Gentili e Tommaso e Giulia Cioncolini, Preghiera per il Sinodo dei vescovi sulla famiglia

Signore e Dio di ogni paternità che, con le tue carezze, curi la pecora ferita e lenisci i suoi dolori con il balsamo della tua Parola, illuminaci affinché sappiamo accogliere, con il tuo stesso amore, le persone separate ed i fedeli che, nel divorzio, sono passati ad una nuova unione.

Dai luce ai nostri occhi, affinché possiamo vedere nel dolore delle famiglie spezzate l'apice dell'incapacità di amare che sperimenta qualsiasi uomo e qualsiasi donna.

Insegnaci, con la Grazia dello Spirito, a discernere le differenti situazioni, con sincera fedeltà alle indicazioni del Magistero, evitando inopportune confusioni e illuminando la via buona da seguire.

Sostienici per annunciare loro la Verità del Vangelo e essere, nello stesso tempo, segno della materna tenerezza della Chiesa e delle sue viscere di misericordia.

Fa' che possiamo, come comunità cristiana, divenire locanda per l'umanità ferita, e accompagnare nel doloroso Calvario le persone separate, condividendo con loro la fatica del cammino.

Illumina il nostro cuore affinché, stando accanto, possiamo far percepire loro che non sono sole, e che possono ristorarsi nell'abbraccio dei fratelli, nella presenza feconda della tua Parola, nella preghiera intima e comunitaria, nelle relazioni umane risanate da Cristo.

Concedi ai presbiteri, ai religiosi e religiose, agli sposi e alle persone separate, che si fanno compagni di viaggio per chi vive la separazione ed il divorzio, di educare alla potenza salvifica di Cristo che sa trasformare una vita distrutta nel profumo della vita buona del Vangelo.

Guarda con particolare amore ai figli delle famiglie separate, perché possano scoprire nuovi orizzonti di senso attraverso il dono di sé. Accompagna, in questo tempo, la nostra Chiesa, perché, coniugando Verità e Carità, sia ogni giorno capace di offrire luci di speranza per la famiglia ferita. Amen.

famigliaseparazioneseparatidivorziodivorziatimisericordia

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran, inserito il 09/06/2015

PREGHIERA

43. Padre Nostro della liturgia Caldea

dal Breviario Caldeo

Padre nostro invisibile che sei nei cieli
sia santificato in noi il tuo Nome
perché tu ci hai santificato
attraverso il tuo Spirito Santo.
Venga su di noi il tuo regno,
regno promesso agli amanti del tuo Amore.
La tua forza e le tue benevolenze
riposino sui tuoi servi
qui nel mistero e là nella tua misericordia.
Dalla tua tavola inesauribile
dona il cibo alla nostra indigenza
e accordaci la remissione delle colpe
perché tu conosci la nostra debolezza.
Noi ti preghiamo:
salva coloro che hai plasmato
e liberali dal maligno che cerca chi divorare.
A te appartengono il regno
e la potenza e la gloria, o Signore:
non privare della tua bontà i tuoi santi.

padre nostro

inviato da Qumran, inserito il 06/02/2015

PREGHIERA

44. Io credo, noi crediamo   1

Credo in Dio che ama ogni persona,
che per essa ha creato ogni cosa
e gli ha affidato la cura del mondo,
per il bene di tutti.

Credo che questo Dio, unico e buono,
desidera svelare a ciascuno
il senso e la gioia di vivere
confidando in tutti
per costruire un mondo migliore,

Credo in Gesù,
liberatore e salvatore di tutti,
morto per vincere il male
e risorto per dare inizio
a nuovi rapporti di fraternità e di giustizia.

Credo nello Spirito Santo,
donato da Gesù per farci crescere
nella fede e nella libertà,
nell'amore e nel servizio,
nel perdono e nell'impegno.

Credo nella Chiesa,
la famiglia di Dio,
segno del suo progetto
di riunire attorno a Gesù tutti i popoli
superando ogni differenza.

Credo che la vita è bella
e ho fiducia nel domani,
perché so di non essere solo,
ma di avere al mio fianco
il Padre, Cristo, lo Spirito Santo
e la Chiesa.
Amen.

credo

5.0/5 (1 voto)

inviato da Stefao Zerbini, inserito il 21/01/2015

TESTO

45. Serenità interiore   1

San Serafino di Sarov, Detti

Acquista e conserva la pace interiore e migliaia intorno a te troveranno la salvezza.

Nulla aiuta di più la pace interiore che il silenzio: il dialogo incessante con se stessi e il silenzio con gli altri.

Non bisogna mai esagerare in nulla, ma fare in modo che il nostro amico, il corpo, rimanga fedele e partecipi alla nostra vita interiore.

Bisogna essere pazienti verso se stessi e sopportare le proprie mancanze come si sopportano quelle degli altri, ma bisogna anche non lasciarsi prendere dalla pigrizia e sforzarsi di sempre migliorare.

Davanti alle nostre mancanze non arrabbiamoci, non aggiungiamo un male ad un altro male, ma conserviamo la pace interiore, e dedichiamoci con coraggio a convertirci. La virtù non è una pera che si mangia in un solo boccone.

Dobbiamo attenderci gli attacchi del demonio. Come possiamo sperare che ci lascerà tranquilli se ha tentato anche nostro Signore Gesù?

Se Dio abbandonasse l'uomo a se stesso, il diavolo sarebbe pronto a ridurlo in polvere come un chicco di grano sotto la macina.

Guàrdati dallo spirito di scoraggiamento, perché di qui nasce ogni male.

Giudica te stesso, allora cesserai di giudicare gli altri.

gioiapace interioreserenitàmancanzeaccettazione di séinterioritàcrescitatentazionepazienzanon giudicare

4.0/5 (4 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 21/01/2015

TESTO

46. Perché sia sempre Natale   2

Ragazzi della Piccola Fraternità di S. Zenetto (Verona)

La poesia-preghiera è stata composta, in preparazione al Natale, dai ragazzi della 'Piccola Fraternità' di S. Zenetto (Verona) e rispecchia il cammino di questa Piccola Fraternità per quest'anno, che ha come parole chiave quelle suggerite dal Papa: permesso, grazie, scusa. Alla composizione ha contribuito ciascuno, con la propria sensibilità. La poesia è semplice, scaturita da persone semplici, ma che sanno farsi guidare dallo Spirito Santo. Ci mostra che anche disabili intellettivi, inseriti nella vita della Chiesa, sanno stimolarci ed aiutarci nel nostro cammino.

Guerre, crisi, famiglie distrutte:
quante notizie brutte!

Ma io, cosa posso fare?
Gesù me lo insegna:
bisogna amare!

Amare...non è solo una parola,
ma regola da vivere
in famiglia, sul lavoro, a scuola.

Nelle persone che mi mette accanto
Gesù è presente;
chiedo permesso e lo riconosco,
così non sarò più invadente.

A volte costa fatica chiedere scusa
e dare il perdono,
ma rende il cuore
più leggero e buono.

Spesso ciò che ricevo
lo do per scontato:
se imparo a dire "Grazie"
riconosco i doni che Dio mi ha dato.

Ecco le tre parole
che il Papa ci ha consigliato
per assomigliare alla famiglia
in cui Gesù è nato;

piccoli segni d'amore
per rivivere la nascita
di nostro Signore!

natalesanta famigliapregareamareringraziarescusarsi

5.0/5 (4 voti)

inviato da Maria Paola Nicolai, inserito il 06/12/2014

PREGHIERA

47. Preghiera del chitarrista   3

Antonio Piacentini

Signore Dio,
aiutami a mettere la chitarra al servizio dei fratelli.

Fa' in modo che lo strumento che tengo tra le mani ti renda lode.
Fa' che io non suoni tanto per me e per far vedere la mia bravura
quanto per far pregare gli altri.

Fa' che, come Davide quando suonava per Saul,
il suono del mio strumento aiuti le persone che mi sono vicino a stare meglio.

Aiutami ad accettare i consigli di chi ha più esperienza.
Manda il tuo Spirito per farmi capire
qual' è il canto più adatto da fare in ogni circostanza.

Aiutami a rendere belle le celebrazioni e a ricordare sempre
che queste sono fatte per dare gloria a te e non a me.

Aiutami a ricordare che suonare è un talento che mi hai dato tu
e come ci insegna la parabola del servo fedele
i talenti devono essere messi a frutto e non nascosti.
Te lo chiedo per Cristo nostro Signore. Amen

servizio ecclesaleliturgiamusicacantotalenti

5.0/5 (5 voti)

inviato da Antonio Piacentini, inserito il 18/09/2014

PREGHIERA

48. Preghiera dell'insegnante   2

Signore ti chiedo di starmi accanto in questa nuova mattina che sta per cominciare perché con te al mio fianco io possa prendermi cura dei ragazzi che mi hai affidato.
Semina in me la delicatezza e donami uno spirito di profonda cortesia perché io possa riferirmi a tutti coloro che incontrerò come farei con te.
Signore aiutami a chiudere fuori dalla porta tutte le mie debolezze, i miei problemi e le mie inadeguatezze perché attraverso di me tu possa far entrare in classe gioia e impegno, ordine e rispetto.
Rendimi una guida forte e determinata che ha il solo scopo di far crescere questi ragazzi.
Fai che la mia fermezza sia segno di autorevolezza e servizio e non di forza della mia posizione.
Insegnami a sentire la tua presenza in ognuno di loro, in tutti, sia in quello silenzioso che sparisce in fondo alla classe sia in quello più molesto e fastidioso.
Rendimi aperta in modo che io possa collaborare e costruire insieme ai miei colleghi una scuola migliore, e quando ciò non sia possibile donami la virtù del silenzio e del rispetto.
Apri i miei occhi perché io possa vedere al di là delle apparenze.
Proteggi le loro famiglie specialmente tutte quelle che sono in difficoltà.
So di non essere all'altezza di questo compito, io ti offro il mio impegno e dove non riesco ad arrivare, pensaci tu. Amen.

insegnanteinsegnamentoeducare

5.0/5 (3 voti)

inviato da Marcella Costa, inserito il 18/09/2014

PREGHIERA

49. Spirito Santo, scendi su di noi con i tuoi doni   11

Catechisti Parrocchiali n. 5 maggio 2011

Spirito di sapienza, scendi su di noi e fa' che ci lasciamo penetrare dalla luce del tuo amore, per assaporare la bontà di Dio Padre e gustare la Parola, sì da sperimentare la presenza del Signore Gesù nelle relazioni, nelle decisioni e in ogni dimensione della nostra esistenza. Amen.

Spirito di intelletto, vieni in noi, donaci di conoscere il mistero dell'amore di Dio, rivelato in Gesù, e di scorgere i segni della sua presenza amorevole nel creato, nella storia e nella nostra vita, per collaborare alla sua opera di salvezza. Amen.

Spirito del consiglio, donaci una coscienza illuminata per camminare nella via di Dio con prontezza e diligenza, e per scegliere e realizzare sempre il bene, rafforzati dalla virtù della prudenza. Amen.

Spirito di fortezza, sostienici con la tua forza, perché, come san Paolo, nelle difficoltà, nella malattia, nelle offese e nelle incomprensioni, siamo fedeli alla parola di Gesù, decisi nella via del bene e pronti a testimoniarlo. Amen.

Spirito della scienza, donaci di dare il giusto valore alle creature, che sono dipendenti da Dio Padre, creatore e signore di tutte le cose. Fa' che le usiamo per il bene e che, in esse, sappiamo ammirare i segni della bellezza divina. Amen.

Spirito di pietà, liberaci dalle durezze interiori e prega tu in noi, gridando: «Abbà, Padre», perché, fiduciosi, ci apriamo alla tenerezza di Dio Padre e, con mitezza e amore, la riversiamo sui fratelli e le sorelle. Amen.

Spirito del timore di Dio, infondi in noi la coscienza della nostra piccolezza e fragilità di fronte al Signore e donaci di non offenderlo mai, ma di amarlo con amore filiale, profondo e totale, per compiere sempre ciò che a lui è gradito. Amen.

Spirito Santodoni dello Spiritocresimatestimoniannunciatori

4.0/5 (3 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/09/2014

PREGHIERA

50. Un'abbondanza di doni   6

Le gemme di Hasan, Elledici

Santo Spirito, scendi su di noi
e rendici partecipi dei tuoi doni:
donaci l'intelligenza,
perché possiamo riconoscere
le cose belle che Dio ha creato;
donaci la sapienza,
per sapere accogliere
con gioia gli insegnamenti di Dio;
donaci la scienza,
per vedere i fratelli
come la via più breve per giungere a Dio;
donaci la forza,
per essere sempre
testimoni della bontà di Dio;
donaci la pietà,
per ricordarci che Dio è nostro Padre;
donaci il consiglio,
per saper scegliere sempre il bene;
donaci il timor di Dio,
per comportarci, sempre,
come piace a lui. Amen.

Spirito Santodonidoni dello Spirito

4.2/5 (5 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 17/09/2014

TESTO

51. Vivere le beatitudini   2

Beata te che, povera in spirito,
non ti affanni per le cose di questa terra.
Dio sarà la tua ricchezza

Beata te che, soffrendo per il male che c'è nel mondo,
ti lasci raggiungere dal dolore degli altri.
Dio ti darà la sua consolazione.

Beata te che, avendo un cuore mite,
al male rispondi con il bene.
Dio ti darà la comunione con lui.

Beata te che, avendo fame e sete di santità,
non ti senti mai sazia di Dio.
Dio ti darà la pienezza della vita.

Beata te che sei misericordiosa
pronta a perdonare e a fare il primo passo.
Dio sarà generoso nel perdonarti.

Beata te che hai un cuore sincero e trasparente
incapace di doppiezza.
Dio ti farà dono della sua presenza.

Beata te che diffondi la pace
e costruisci un ambiente fraterno
Dio ti considererà a pieno titolo sua figlia.

Beata te che consideri la sofferenza come normale compagna di viaggio
e non ti meravigli delle calunnie, fraintesi e persecuzioni.
Dio è con te, ti protegge e difende.

Parafrasi delle beatitudini, composta in una comunità femminile

beatitudini

inviato da Filippa Castronovo, inserito il 21/06/2014

TESTO

52. Vergine dell'Annunciazione   2

Carlo Maria Martini

Vergine dell'Annunciazione,
rendici, ti preghiamo, beati nella speranza,
insegnaci la vigilanza del cuore,
donaci l'amore premuroso della sposa,
la perseveranza dell'attesa,
la fortezza della croce.

Dilata il nostro spirito
perché nella trepidazione
dell'incontro definitivo
troviamo il coraggio di rinunciare
ai nostri piccoli orizzonti
per anticipare, in noi e negli altri,
la tenera e intima familiarità di Dio.

Ottienici, Madre, la gioia di gridare
con tutta la nostra vita:
"Vieni, Signore Gesù, vieni, Signore
che sei risorto,
vieni nel tuo giorno senza tramonto
per mostrarci finalmente e per sempre il tuo volto".

annunciazionemariaavventoattesa

3.0/5 (2 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 18/04/2014

TESTO

53. Voglio credere   7

Jorge Mario Bergoglio

Voglio credere in Dio Padre, che mi ama come un figlio, e in Gesù, il Signore, che ha infuso il suo Spirito nella mia vita per farmi sorridere e portarmi così al regno di vita eterna.
Credo nella mia storia, che è stata trapassata dallo sguardo di amore di Dio e, nel giorno di primavera, 21 settembre, mi ha portato all'incontro per invitarmi a seguirlo.
Credo nel mio dolore, infecondo per l'egoismo, nel quale mi rifugio.
Credo nella meschinità della mia anima, che cerca di inghiottire senza dare... senza dare.
Credo che gli altri siano buoni, e che devo amarli senza timore, e senza tradirli mai per cercare una sicurezza per me.
Credo nella vita religiosa.
Credo di voler amare molto.
Credo nella morte quotidiana, bruciante, che fuggo, ma che mi sorride invitandomi ad accettarla.
Credo nella pazienza di Dio, accogliente, buona come una notte d'estate.
Credo che papà sia in cielo insieme al Signore.
Credo che anche padre Duarte (*) stia lì intercedendo per il mio sacerdozio.
Credo in Maria, mia madre, che mi ama e mai mi lascerà solo. E aspetto la sorpresa di ogni giorno nel quale si manifesterà l'amore, la forza, il tradimento e il peccato, che mi accompagneranno fino all'incontro definitivo con quel volto meraviglioso che non so come sia, che fuggo continuamente, ma che voglio conoscere e amare. Amen.

Testo di papa Bergoglio scritto del 1969, poco prima di essere ordinato sacerdote, tratto da Avvenire del 31 marzo 2013.

(*) il sacerdote che lo confessò quel 21 settembre​​​​ citato prima.

credoconfessione di fedepapa Francesco

4.3/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 04/04/2013

TESTO

54. La vera gratitudine   2

Dio non ti abbandona, Edizioni di Vita Universale

Accettate tutto con gratitudine... così la gioia e l'amore rimarranno in voi.
Accettate con gratitudine le preoccupazioni, i problemi e le sofferenze ed essi scompariranno.
Nel ringraziamento c'è la forza.
La vera gratitudine è vivere positivamente.
Chi percepisce, pensa e parla in modo positivo, vive e ringrazia incessantemente.
Le forze positive dell'infinito sono così al suo servizio.
Esse suscitano gioia, amore, armonia, fiducia e pace nell'uomo.
Le preoccupazioni, i problemi e le difficoltà si allontaneranno da lui, dato che nella vera gratitudine non c'è posto per le sofferenze e le preoccupazioni di questo mondo.
La gratitudine è segno di grandezza.
La vera gratitudine racchiude in sé la certezza che Dio, l'eterna Legge, guiderà ogni cosa nel migliore dei modi.
La gratitudine racchiude in sé anche la protezione e la vicinanza di Dio.
La protezione e la vicinanza di Dio apportano, a loro volta, pace.
Chi è ricolmo di pace è anche ricolmo di amore ed è altruista.
Lo Spirito di Dio fiorisce così dall'interiore dell'uomo.
L'uomo che è appagato in Dio emana, come una rosa, il sacro profumo dell'eterno Io Sono.
La gratitudine racchiude in sé la speranza, la consolazione e la fiducia.

accettazionegratitudinepositività

5.0/5 (3 voti)

inviato da Cinzia Novello, inserito il 13/03/2013

PREGHIERA

55. Preghiera per il Conclave

don Luciano Cantini

O Dio,
Padre eterno e buono,
nel popolo d'Israele hai prefigurato
la Comunità Cristiana,
nella pienezza dei tempi
l'hai costituita sul fondamento degli apostoli.
Hai scelto Simone figlio di Giovanni,
il pescatore di Galilea,
come Pietra viva su cui edificare la Chiesa,
a lui hai chiesto di confermare nella fede i suoi fratelli
e a lui hai dato le chiavi del tuo Regno.
Nel tempo hai affidato la Chiesa a coloro
che si sono succeduti nel servizio petrino.
Tu Pastore eterno,
che conosci le pecore per nome,
dona alla chiesa un pontefice
con lo stesso sguardo e lo stesso cuore di Cristo,
illumina i Cardinali elettori,
affinché si lascino guidare dal tuo Santo Spirito.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

papaconclaveelezione

inviato da Don Luciano Cantini, inserito il 08/03/2013

PREGHIERA

56. Quaranta giorni   2

Roberto Laurita, Servizio della parola, n. 445, febbraio 2013

Quaranta giorni davanti a noi, Gesù:
ecco un dono prezioso
per la nostra vita di fede,
un'occasione per sperimentare
una nuova primavera dello Spirito.

Quaranta giorni per ritrovare
un rapporto autentico con te:
per togliere le maschere
che abbiamo posto sul nostro volto,
per ascoltare la tua parola
e fermarci ai tuoi piedi
lasciando che essa raggiunga
il profondo dell'anima.

Quaranta giorni per abbattere
ogni muro che ci separa
dai nostri fratelli
e spezzare via sospetti e dubbi
che ci bloccano quando tentiamo
un gesto di amore e di solidarietà,
una parola di consolazione e di tenerezza.

Quaranta giorni per riscoprire
un equilibrio nuovo nella vita
e sbarazzarci di tanta zavorra
che ingombra e impedisce di camminare,
per avvertire la fame di un cibo
capace di cambiare l'anima
e dissetarsi alla sorgente della vita.

Quaranta giorni per condividere
una preghiera costante,
una fraternità rinnovata,
una Parola viva ed efficace.

Quaranta giorni per cambiare
e celebrare la tua Pasqua!

quaresimamercoledì delle cenericonversione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Qumran2, inserito il 05/03/2013

PREGHIERA

57. Il riflesso del tuo splendore   1

Preghiera nella Giornata per la Vita

O Dio, luce del mondo,
fa' che sappiamo vedere il riflesso del tuo splendore
sul volto di ogni uomo:
nel mistero del bimbo che cresce nel grembo materno;
sul volto del giovane che cerca segni di speranza;
sul viso dell'anziano che rievoca ricordi;
sul volto triste di chi soffre, è malato, sta per morire.
Suscita in noi la volontà e la gioia di promuovere,
custodire e difendere la vita umana sempre,
nelle nostre famiglie, nella nostra città, nel mondo intero.
Per intercessione di Maria,
piena di grazia e Madre dell'Autore della vita,
manda su di noi il tuo Santo Spirito,
e fa' che accogliendo e servendo l'immenso dono della vita,
possiamo partecipare alla tua eterna comunione d'amore. Amen.

vitarispetto della vita

3.0/5 (1 voto)

inviato da Cinzia Novello, inserito il 14/12/2012

PREGHIERA

58. La grazia di rispettare i fratelli   3

Ignacio Larranaga

Signore Gesù, metti un lucchetto alla porta del nostro cuore, per non pensar male di nessuno, per non giudicare prima del tempo, per non sentir male, per non supporre, né interpretar male, per non profanare il santuario sacro delle intenzioni.
Signore Gesù, legame unificante della nostra comunità, metti un sigillo alla nostra bocca per chiudere il passo ad ogni mormorazione o commento sfavorevole.
Dacci di custodire fino alla sepoltura, le confidenze che riceviamo o le irregolarità che vediamo, sapendo che il primo e concreto modo di amare è custodire il silenzio.
Semina nelle nostre viscere fibre di delicatezza. Dacci uno spirito di profonda cortesia, per riverirci l'uno con l'altro, come avremmo fatto con te.
Signore Gesù Cristo, dacci la grazia di rispettarci sempre.
Così sia.

comunitàcomunionesilenziorispettonon giudicaremormorazionibenevolenzadelicatezzacortesiacaritàamore fraterno

3.6/5 (7 voti)

inviato da Qumran2, inserito il 14/12/2012

TESTO

59. La bisaccia del cercatore   2

Tonino bello, La bisaccia del cercatore, ediz. La meridiana

Se io fossi un contemporaneo di Gesù, se fossi uno degli Undici ai quali Gesù, nel giorno dell'Ascensione, ha detto: "Lo Spirito santo verrà su di voi e riceverete da lui la forza per essermi miei testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, la Samaria e fino all'estremità della terra" (At 1,8), nell'atto di congedarmi dai fratelli, sapete cosa avrai preso con me? Innanzitutto il bastone del pellegrino e poi la bisaccia del cercatore e nella bisaccia metterei queste cinque cose: un ciottolo del lago; un ciuffo d'erba del monte; un frustolo di pane, magari di quello avanzato nelle dodici sporte nel giorno del miracolo; una scheggia della croce; un calcinaccio del sepolcro vuoto. E me ne andrei così per le strade del mondo, col carico di questi simboli intensi, non tanto come souvenir della mia esperienza con Cristo, quanto come segnalatori di un rapporto nuovo da instaurare con tutti gli abitanti, non solo della Giudea e della Samaria, non solo dell'Europa, ma di tutto il mondo: fino agli estremi confini della terra. Ecco, io prenderei queste cose. Ma anche il credente che voglia obbedire al comando missionario di Gesù dovrebbe prendere con sé queste stesse cose.

segnifedecredereobbedienzamissioneevangelizzazionelibertàinterioritàesterioritàtestimonianzaascensione

5.0/5 (4 voti)

inviato da Don Fabio Sgaria, inserito il 23/09/2012

TESTO

60. Incontrare Gesù   4

Henri J. M. Nouwen

Tu cerchi il modo di incontrare Gesù. Cerchi di incontrarlo non solo con la mente, ma anche nel tuo cuore. Ricerchi il suo affetto, e sai che questo affetto implica tanto il suo cuore quanto il tuo. Ma rimane in te qualcosa che impedisce questo incontro.

Vi sono ancora tanta vergogna e tanta colpa incrostate nel tuo cuore, che bloccano la presenza di Gesù. Non ti senti pienamente a tuo agio nel tuo cuore; lo guardi come se non fosse un luogo abbastanza buono, abbastanza bello o abbastanza puro per incontrare Gesù.

Quando guardi con attenzione alla tua vita, vedi quanto sia stata afflitta dalla paura. Non riuscirai ad incontrare Gesù finché il tuo cuore rimane pieno di dubbi e di paure. Gesù viene a liberarti da questi legami e a creare in te uno spazio nel quale puoi stare con lui. Egli vuole che vivi la libertà dei figli di Dio.

Non disperarti, pensando di non poter cambiare te stesso dopo tanti anni. Entra semplicemente come sei alla presenza di Gesù. Tu non puoi renderti diverso. Gesù viene a darti un cuore nuovo, uno spirito nuovo, una nuova mente e un nuovo corpo. Lasciati trasformare dal suo Amore solo così sarai capace di ricevere il suo affetto nell'interezza del tuo essere.

incontrorapporto con Dioaccettazionemisericordiaperdonoserenitàpaura

4.5/5 (6 voti)

inserito il 21/09/2012

Pagina 3 di 14