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TESTO

541. Dio, la luna

David Maria Turoldo, Il grande male

Dio, la luna!
Dio, che luna:
fra cipresso e cipresso
dalla punta di Montalbano.
E io a vederla dalla finestra
del mio monastero
di mille anni!

Una luna mia vista!
Monaci si affacciano al poggiolo:
monaci di mille anni, guardate!

Dio mai si ripete
le cose sono sempre nuove:
nuova è la luce, nuova
la notte, il giorno
questo giorno
mai vissuto sulla terra!

Questa non è una luna,
è un globo di luce
portato da invisibili
mani di angeli
in un cielo
da riempire di grida e di canti.

Che l'uomo non sbarchi
mai più sulla luna!

Almeno fin quando
sulla luna possono
sbarcare vampiri.

stuporecreazione

inviato da Giovanna, inserito il 17/04/2002

TESTO

542. Se tornassi a vivere   1

Erma Bombeck

Qualcuno mi ha chiesto giorni fa se, potendo rinascere, avrei vissuto la vita in maniera diversa. Lì per lì ho risposto di no, poi ci ho pensato un po' su e...

Potendo rivivere la mia vita, avrei parlato meno e ascoltato di più.

Non avrei rinunciato a invitare a cena gli amici soltanto perché il mio tappeto aveva qualche macchia e la fodera del divano era stinta.

Avrei mangiato briciolosi panini nel salotto buono e mi sarei preoccupata molto meno dello sporco prodotto dal caminetto acceso.

Avrei trovato il tempo di ascoltare ilnonno quando rievocava gli anni della sua giovinezza.

Non avrei mai preteso, in un giorno d'estate, che i finestrini della macchina fossero alzati perché avevo appena fatto la messa in piega.

Non avrei lasciato che la candela a forma di rosa si sciogliesse, dimenticata nello sgabuzzino. L'avrei consumata io, a forza di accenderla.

Mi sarei stesa sul prato con i bambini senza badare alle macchie d'erba sui vestiti.

Avrei pianto e riso di meno guardando la televisione e di più osservando la vita.

Avrei condiviso maggiormente le responsabilità di mio marito.

Mi sarei messa a letto quando stavo male, invece di andare febbricitante al lavoro quasi che, mancando io dall'ufficio, il mondo si sarebbe fermato.

Invece di non veder l'ora che finissero i nove mesi della gravidanza, ne avrei amato ogni attimo, consapevole del fatto che la cosa stupenda che mi viveva dentro era la mia unica occasione di collaborare con Dio alla realizzazione di un miracolo.

A mio figlio che mi baciava con trasporto non avrei detto: «Su, su, basta. Va' a lavarti che la cena è pronta».

Avrei detto più spesso: «Ti voglio bene» e meno spesso «Mi dispiace»... ma sopratutto, potendo ricominciare tutto daccapo, mi impadronirei di ogni minuto...lo guarderei fino a vederlo veramente... lo vivrei... e non lo restituirei mai più.

vitarinascereaffettoamore

inviato da Barbara, inserito il 11/04/2002

TESTO

543. La vera preghiera

Ernesto Olivero

La preghiera non è accendere una candela e lasciarla bruciare davanti al Signore, sperando che il fuoco ed il fumo commuovano il Signore.

La vera preghiera è che io diventi una candela che si consuma lentamente davanti a lui sul lavoro, tra gli amici, nel silenzio.

preghierarapporto con Diosacrificio

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002

TESTO

544. Amami come sei (versione breve)   1

Mons. Lebrun

Figlio mio, dice il Signore
conosco la tua miseria, le lotte
e le tribolazioni della tua anima,
so la tua debolezza e le tue infermità,
i tuoi cedimenti e i tuoi peccati,
ma ti dico ugualmente:
dammi il tuo cuore,
amami così come sei!
Se aspetti di essere Santo
per abbandonarti all'amore,
non mi amerai mai.
E' il canto del tuo cuore
che mi interessa
perché ti ho creato per amare.
In tutto ciò che vivi,
nel fervore o nell'aridità,
nella fedeltà o nell'abbandono
amami così come sei.
E allora ti concederò di amare
più di quanto possa immaginare.

Clicca qui per la versione lunga.

accettazione di séamare Dioamore di Dio

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002

TESTO

545. Messaggio di tenerezza   3

Margaret Fishback Powers

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che ho camminato sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.

Ho guardato indietro e ho visto che,
ad ogni giorno della mia vita, proiettati nel film,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti,
finché tutti i miei giorni si esaurirono.

Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti c'era solo un'orma...
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
di maggior paura e di maggior dolore...

Ho domandato allora:
«Signore, tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo
proprio nei momenti peggiori della mia vita?»

Ed il Signore mi rispose:
«Figlio mio, io ti amo e ti dissi che sarei stato con te
durante tutta la camminata
e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo,
e non ti ho lasciato...
I giorni in cui tu hai visto solo un orma sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio.»

rapporto con Dioprogetto di Diosofferenzadoloredifficoltàfiduciafedeserenità

5.0/5 (2 voti)

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 10/04/2002

TESTO

546. Perché sono nato, dice Dio   2

Lambert Nolen

Sono nato nudo, dice Dio,
perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero,
perché tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato in una stalla,
perché tu impari a santificare ogni ambiente.
Sono nato debole, dice Dio,
perché tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore,
perché tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte,
perché tu creda che io posso illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo,
perché tu possa essere "Dio".
Sono nato perseguitato,
perché tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità,
perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.

amoreincarnazionenatale

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 08/04/2002

TESTO

547. Intervista a Dio   2

Ho sognato d'intervistare Dio.
"Ti piacerebbe intervistarmi?", Dio mi domandò.
"Se hai tempo" gli dissi.
Dio sorrise.
"Il mio tempo è eterno, che cosa vuoi domandarmi?"
"Cosa ti sorprende dell'umanità?...".

E Dio rispose:
"Siete così ansiosi per il futuro, perché vi dimenticate del presente.
Vivete la vita senza pensare al presente o al futuro. Vivete la vita come se non dovreste morire mai, e morite come se non aveste mai vissuto...
Avete fretta perché i vostri figli crescano, e appena crescono volete che siano di nuovo bambini. Perdete la salute per guadagnare i soldi e poi usate i soldi per recuperare la salute."

Le mani di Dio presero le mie e per un momento restò in silenzio, allora gli domandai: "Padre, che lezione di vita desideri che i tuoi bambini imparino?".

Dio rispose con un sorriso: "Che imparino che non possono pretendere di essere amati da tutti, però ciò che possono fare è lasciarsi amare dagli altri.
Imparino che ciò che vale di più non è quello che hanno nella vita, ma che hanno la vita stessa.
Imparino che non è buono paragonarsi con gli altri.
Imparino che una persona ricca non è quella che ha di più, ma è quella che ha bisogno di meno.
Imparino che in alcuni secondi si ferisce profondamente una persona che si ama, e che ci vogliono molti anni per cicatrizzare la ferita.
Imparino a perdonare e a praticare il perdono.
Imparino che ci sono persone che vi amano profondamente, ma che non sanno come esprimere o mostrare i loro sentimenti.
Imparino che due persone possono vedere la stessa cosa in modo differente.
Imparino che non si perdona mai abbastanza gli altri, però sempre bisogna imparare a perdonare se stessi.
E imparino che io sono sempre qui. Sempre".

presentefuturovitaimparare

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 08/04/2002

TESTO

548. Perché chiedere qualcosa a Dio?   1

S. Agostino, Lettera a Proba, dalla Liturgia delle Ore, vol. IV, p. 363

Potrebbe sembrare strano che Dio ci comandi di fargli delle richieste quando egli conosce, prima ancora che glielo domandiamo, quello che ci è necessario. Dobbiamo però riflettere che a lui non importa tanto la manifestazione del nostro desiderio, cosa che egli conosce molto bene, ma piuttosto che questo desiderio si ravvivi in noi mediante la domanda perché possiamo ottenere ciò che egli è già disposto a concederci.

preghierapreghiera di domandadesiderio

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002

TESTO

549. La Parola di Dio è cibo quotidiano

Enzo Bianchi, Pregare la Parola, p. 47-48

"Dio non attende da te parole, ma il tuo cuore", dice Agostino.

Certo, noi siamo tentati di scegliere testi che producano esaltazioni interiori, ma non dimentichiamo che la qualità della Parola di Dio è di essere cibo quotidiano e, come ogni nostro pasto, non sempre può dare a noi quella soddisfazione e quell'appagamento di cui soltanto in rari momenti ci è dato di godere.

preghierameditazionequotidianità

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inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002

TESTO

550. Il tuo desiderio è la tua preghiera   2

S. Agostino, Commento sui Salmi, dalla Liturgia delle Ore, vol. I, p. 289

Il tuo desiderio è la tua preghiera: se continuo è il tuo desiderio, continua è pure la tua preghiera. L'Apostolo infatti non a caso afferma: "Pregate incessantemente" (1 Ts 5,17). S'intende forse che dobbiamo stare continuamente in ginocchio o prostrati o con le mani levate per obbedire al comando di pregare incessantemente? Se intendiamo così il pregare, ritengo che non possiamo farlo senza interruzione. Ma v'è un'altra preghiera, quella interiore, che è senza interruzione, ed è il desiderio. Qualunque cosa tu faccia, se desideri quel sabato (che è il riposo in Dio), non smetti mai di pregare. Se non vuoi interrompere di pregare, non cessare di desiderare. Il tuo desiderio è continuo, continua è la tua voce. Tacerai, se smetterai di amare. Tacquero coloro dei quali fu detto: "Per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà" (Mt 24,12). La freddezza dell'amore è il silenzio del cuore, l'ardore dell'amore è il grido del cuore. Se resta sempre vivo l'amore, tu gridi sempre; se gridi sempre, desideri sempre; se desideri, hai il pensiero volto alla pace.

preghieraperseveranzadesideriounione con Dio

inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 08/04/2002

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