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TESTO

361. Beato il cuore   2

Beato il cuore che fa spazio a tutti dentro di sé
e trova sempre al suo interno
un angolino libero per l'ultimo che arriva.

Beato il cuore che non riesce a chiamare estraneo
anche il più diverso, ma vive l'accoglienza come legge
fondamentale, perché questo è il Vangelo.

Beato il cuore che vive un continuo "Eccomi" agli altri,
a Dio e a stesso: crescerà fino alla pienezza.

Beato il cuore che si fa solidale nella verità con tutti e ciascuno,
in ogni situazione, nella buona e nella cattiva salute:
sarà artefice della civiltà dell'amore.

Beato il cuore che non è gonfio di sé,
non si vanta, non manca di rispetto:
sarà beato perché perdendo se stesso si ritrova.

Beato il cuore che si compiace della verità, della giustizia
e della purezza: sarà specchio di Dio e città sul monte.

Beato il cuore che si lascia compromettere dalla sofferenza degli altri
ed offre solidarietà, asilo, speranza:
realizzerà l'unità dei fratelli.

Beato il cuore che non conosce il colore della pelle o la diversità delle lingue,
ma solo il linguaggio degli occhi, del sorriso,
del volto e della luce di Dio: sarà rigeneratore di speranza.

Beato il cuore che vive l'attenzione agli altri, la generosità,
l'autenticità della vita e una presenza operosa:
sarà costruttore del Regno di Dio.

Beato il cuore mite e umile, perché sarà una nuova incarnazione
del Cuore di Cristo.

beatitudinisolidarietàamoreaccoglienza

1.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 16/12/2002

TESTO

362. Mentre il silenzio fasciava la terra   1

David Maria Turoldo

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest'unico Verbo
che ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l'amore che canta in silenzio.

Nataleincarnazione

5.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 16/12/2002

PREGHIERA

363. O altissimo, immensamente buono

S. Agostino, Le Confessioni 1,4

O altissimo, immensamente buono,
potentissimo anzi, onnipotente,
misericordiossisimo e giustissimo,
lontanissimo e presentissimo.
Tutto bellezza e tutta forza;
stabile e incomprensibile;
immutabile e muti tutte le cose;
non mai nuova, non mai vecchio
e tutto rinnovi e a veccchiezza adduci i superbi
ed essi non lo sanno;
sempre in attività, sempre in quiete;
raccogli e non hai bisogno;
porti e riempi e proteggi;
crei, nutri e rechi a compimento;
cerchi e nulla ti manca.
Ami senza passione,
sei geloso senza turbamento,
ti penti senza dolore,
ti adiri nella tua tranquillità,
cambi opere ma non disegno;
riacquisti ciò che trovi
e non l'avevi mai perduto;
non mai povero, godi degli acquisti;
non mai avaro, eppure vuoi
che noi portiamo frutto;
doniamo a te perché tu possa rendere,
e nessuno ha cosa non tua;
paghi i debiti e non sei debitore;
condoni i debiti e nulla perdi.

amoreDiorapporto con Dio

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 15/12/2002

TESTO

364. Elemosina

David Maria Turoldo

L'elemosina non è quella che facciamo noi, quella che intendiamo noi, no! "Elemosyné", cioè l'elemosina, è amore che trabocca. In realtà vuol dire questo. E' come un vaso pieno il cui contenuto si riversa. L'elemosina è la partecipazione misericordiosa alla condizione dell'altro. Solo allora tu, in questa maniera, entri nella sfera di Dio, perché Dio è l'esser per l'altro.

elemosinacaritàcondivisionesolidarietà

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 15/12/2002

PREGHIERA

365. Donaci un cuore che ascolta

Bernard Häring, Prego perché vivo, vivo perché prego

Dio grande e meraviglioso,
molte volte, nelle nostre litanie,
abbiamo detto: «Ascoltaci, Signore»,
senza esserci prima chiesti se noi abbiamo
ascoltato te,
se siamo stati in sintonia con le tue parole,
con i tuoi silenzi.
Vogliamo che tu porga l'orecchio
alla nostra supplica,
senza preoccuparci di correggere
la nostra sordità, la durezza del nostro cuore.
Interpreta tu, Padre, la nostra povera preghiera;
ed ogni volta che ci senti ripetere:
Ascoltaci, Signore,
sappi che intendiamo dirti:
Apri il nostro orecchio
ad ascoltare la tua voce.
Apri i nostri occhi
a vedere te ovunque.
Apri le nostre labbra per lodare te.
Donaci un cuore che ascolta
te, Padre di misericordia,
con il Figlio e lo Spirito d'amore:
ascolta Dio, e perdona!

ascoltorapporto con Diopreghieraintercessionevolontà di Dio

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

366. Insegnaci il silenzio   1

Alice Claire Mansfield

Santa Maria, Madre di Dio, che hai conservato tutte le cose meditandole nel tuo cuore, insegnaci il profondo silenzio interiore, che ha avvolto tutta la tua vita.

Il silenzio dell'Annunciazione, di fede, missione ed obbedienza,
il silenzio della Visitazione, di umiltà, di servizio e lode;
il silenzio di Betlemme, della nascita, incarnazione e meraviglia;
il silenzio della fuga in Egitto, di perseveranza, speranza e fede;
il silenzio di Nazareth, di semplicità, intimità e comunione;
il silenzio del Calvario, di coraggio, morte ed abbandono;
il silenzio della Pasqua, di resurrezione, giubilo e gloria;
il silenzio dell'Ascensione, di realizzazione, trasformazione e nuova creazione;
il silenzio della Pentecoste, di pace, potenza ed amore.

Maria, nella tua saggezza insegnaci quel silenzio che ci abilita ad ascoltare la voce lieve, ma ferma del nostro Dio; che ci spinge ad adorare lui solo in spirito e verità.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi ora e sempre, perché possiamo entrare nel tuo silenzio che ci unisce a Gesù, tuo Figlio, nel mistero del suo silenzio davanti al Padre di misericordia.

silenzioascoltoMariaMadonna

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

TESTO

367. Gesù l'amico

Teresa d'Avila, Vita

È importantissimo per noi uomini finché siamo quaggiù tener presente il Signore sotto figura di uomo. Non siamo angeli; abbiamo un corpo; voler fare gli angeli è una vera pazzia. In via ordinaria il pensiero ha bisogno di un appoggio. Talvolta l'anima è così piena di Dio da non aver bisogno, per raccogliersi, di alcuna cosa creata. Ma questo non avviene molto di frequente.

Pensate di trovarvi innanzi a Gesù Cristo, conversate spesso con lui e cercate di innamorarvi di lui, tenendolo sempre presente. La continua conversazione con Cristo aumenta l'amore e la fiducia. Se è Dio è anche uomo, e come tale egli non si meraviglia della debolezza umana e sa che questa nostra natura va soggetta a molte cadute, a causa del primo peccato che egli stesso è venuto a riparare.

Posso parlare con lui come con un amico. Non è come i signori della terra che ripongono tutta la loro grandezza in un apparato esteriore. Con costoro non si può parlare che in certe ore e nemmeno da tutti. Se un poveretto vuol parlare, deve fare giri e rigiri e implorare raccomandazioni...

Al sopraggiungere degli affari e dei travagli, quando non si può avere tanta quiete o si è in aridità, Cristo è sempre un buonissimo amico, ci è di grande compagnia perché lo vediamo uomo come noi, soggetto alle nostre debolezze e sofferenze. Non fa come gli amici del mondo che nel tempo della tribolazione si dileguano. Ci aiuta e ci incoraggia.

Gesù Cristopreghierarapporto con Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

TESTO

368. Gesù bambino, dai piedini rosa   1

Adriana Zarri, La scala di Giacobbe

Gesù bambino, dai piedini rosa
come la nostra carne,
come la nostra speranza,
come la nostra vita;
hai fatto bene a dimenticare la tua gloria
accanto alle trombe degli angeli
e a spegnere
quel concerto del cielo
hai fatto bene
a camminare come noi,
a faticare come noi,
ad aver fame e sete,
stanchezza e sonno,
gioia e dolore;
e a piangere con i nostri occhi.
Hai fatto bene
a mostrarci così
gli occhi di Dio,
la fame di Dio,
l'amore di Dio,
l'impotenza di Dio;
a dare un volto
a Colui che non ha volto,
a dare voce
al silenzio del Verbo.
Dio dai piedini rosa,
Dio che ha freddo e che piange;
piccolo cucciolo eterno,
caduto nello scorrere del tempo;
e che s'acquieta
in braccio a sua madre,
come un cucciolo d'uomo...

Nataleincarnazione

inviato da Eleonora Polo, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

369. Il "Padre nostro" detto da Dio   2

Figlio mio, che sei in terra preoccupato, solitario e tentato;
conosco bene il tuo nome e lo pronuncio santificandolo, perché ti amo.
Non sarai mai solo; io abito in te
e assieme spargeremo il regno della vita che ti darò in eredità.
Ho piacere che faccia la mia volontà, infatti io voglio la tua felicità.
Avrai il pane di ogni giorno, non ti preoccupare;
però io ti chiedo di spartirlo con i tuoi fratelli.
Sappi che ti perdono tutti i peccati,
anche prima che tu li commetta,
ma ti chiedo che anche tu perdoni a quelli che ti offendono.
E per non soccombere alla tentazione
afferra con tutta la tua forza la mia mano
e ti libererò dal male, mio povero e caro figlio.

Padre nostropreghierarapporto con Dioamore di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

TESTO

370. Il Natale visto da Gandhi   2

Mahatma Gandhi

Non si dovrebbe celebrare la nascita di Cristo una volta all'anno, ma ogni giorno, perché Egli rivive in ognuno di noi. Gesù è nato e vissuto invano se non abbiamo imparato da lui a regolare la nostra vita sulla legge eterna dell'amore pieno. Là dove regna senza idea di vendetta e di violenza, il Cristo è vivo. Allora potremmo dire che il Cristo non nasce soltanto un giorno all'anno: è un avvenimento costante che può avverarsi in ognuna delle nostre vite. Quando la legge suprema dell'amore sarà capita e la sua pratica sarà universale, allora Dio regnerà sulla terra come regna in cielo. Il senso della vita consiste nello stabilire il Regno di Dio sulla terra, cioè nel proporre la sostituzione di una vita egoista, astiosa, violenta e irragionevole con una vita di amore, di fraternità, di libertà, di ragione. Quando sento cantare "gloria a Dio e pace in terra agli uomini di buona volontà" mi chiedo oggi come sia reso gloria a Dio e dove ci sia pace sulla terra. Finché la pace sarà una fame insaziata, finché noi non saremo riusciti a rinascere come uomini illuminati dallo Spirito, a instaurare con le persone rapporti autentici di comunione da cui siano estranei i sorrisi forzati, l'invidia, la gelosia, la falsa cortesia, la diplomazia, finché non avremo come senso della vita la ricerca della verità su noi stessi, del giusto, del bello, finché non saremo capaci di spogliarci dell'inautentico, di ciò che abbiamo di troppo a spese di coloro che non hanno niente, finché continueremo a calpestare i nostri sogni più belli e più profondi, il Cristo non sarà mai nato.

Quando la pace autentica si sarà affermata, quando avremo sradicato la violenza dalla nostra civiltà, solo allora noi diremo che "Cristo è nato in mezzo a noi". Allora non penseremo tanto ad un giorno che è un anniversario, ma ad un evento che può realizzarsi in tutta la nostra vita. Se dunque si augura un "buon Natale" senza dare un senso profondo a questa frase, tale augurio resta una semplice formula vuota.

Nataleregno di Dio

5.0/5 (2 voti)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

TESTO

371. Offrire se stessi

S. Teresa di Gesù

Se Sua Maestà ha mostrato il suo amore nei nostri confronti con quello che ha compiuto, esprimendo con la sofferenza al di là delle parole, come si può pensare di compiacerlo soltanto con le parole?

Sapete che cosa significa essere veramente spirituali? Significa diventare schiavi di Dio, marchiati con il suo sigillo, il segno della croce, una prova che ci siamo consegnati a Lui. Quindi Egli è libero di venderci come schiavi a tutto il mondo, come è avvenuto a Lui e non facendoci un torto, ma anzi una grazia.

Durante tutta questa breve vita, che per chiunque tra voi può essere molto più corta di quanto crediate, dobbiamo offrire al nostro Signore ogni possibile sacrificio, interiore o esteriore e Sua Maestà unirà la nostra offerta a quella che Egli fece di se stesso sulla croce per il Padre.

amoreofferta a Diosacrificiorapporto con Diosequela

5.0/5 (1 voto)

inviato da Elena Mencarelli, inserito il 14/12/2002

PREGHIERA

372. Non posso dimenticarmi di te

Pierre Griolet

Signore, mi ricordo di tutto,
non posso dimenticarmi di te,
della tua tenerezza.
Aprimi al tuo silenzio,
tutto ciò che ho dimenticato
sussurralo al mio orecchio.
Non vorresti confidarmi ciò
che mi rende fedele a te;
non vuoi che la mia carne
ritrovi il ricordo
della tua mano stretta nella mia?
Nel più profondo di me incidi
con tutto il tuo fuoco
la meraviglia del tuo amore,
della tua gloria.
Allora la mia vita si risveglierà
e il mio amore saprà ricordarsi,
e vedrai tutto il mio essere
ardere della Parola di gioia
e correre davanti ai fratelli
per cantare il suo Signore
e lodare il mio Dio.

preghieraricordoamorevitarapporto con Diopreghieraquotidianitàamore di Dio

inviato da Barbara, inserito il 14/12/2002

TESTO

373. Il nome   1

Un nome e tanti ricordi che lo circondano.
Un nome e tanti sogni che si realizzano.
Un nome che significa amore e vita.
Un nome che racchiude gioia e speranza.
Un nome che diffonde armonia e gioia.
Un nome che consola dalle lacrime.
Un nome che ristora dalla stanchezza.
Un nome, il tuo nome, che ho scritto nel mio cuore.
Un nome, il tuo nome, che Dio in cielo pronuncia con amore.

battesimonome

4.0/5 (1 voto)

inviato da Barbara, inserito il 12/12/2002

PREGHIERA

374. Eccellente è la tua bontà

John Henry Newman

Ho sperato
nella tua misericordia eterna.
Quanto eccellente è la tua bontà,
Signore; se ho speranza,
è nella tua misericordia.
Non permettere che io resti confuso;
in tanti ti supplichiamo:
ricordati di tutti, Signore, sempre;
abbi pietà di tutti,
Signore dell'universo,
riconciliati con ognuno di noi.
Dona pace alle masse del tuo popolo;
stempera le offese;
abroga le guerre;
blocca al loro sorgere le ideologie.
Pace e amore
concedili tu a noi,
Dio, nostro Salvatore,
speranza di tutti i confini della terra.

speranzapace

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

375. Signore, ho peccato

P. Maior

Signore, ho peccato,
ho fatto quello che è male
ai tuoi occhi,
ho mancato alla legge dell'amore.
Tu conosci la mia debolezza,
il bene mi attrae ma il male mi trascina.
Tu che conosci il mio presente
e il mio futuro,
aiutami a dire ogni giorno
il sì della verità,
ad evitare il no della facilità.
Sono qui davanti a te, o Signore,
povero e senza valore,
debole e sconvolto
nel corpo e nello spirito.
Il peccato mi ha reso triste,
l'amicizia con te si è indebolita,
la comunicazione con gli altri
si è resa difficile.
Sono qui davanti a te,
perché tu mi ami ancora;
nel peccato non mi abbandoni,
e mi dai il tuo perdono.
Ridonami, o Signore,
la gioia della speranza
e mostrami il cammino
sicuro che porta a te.

pentimentosperanzapeccatoperdono di Dio

inviato da Anna Lianza, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

376. Resta con noi, Signore   2

P. Maior

Tu che vieni come luce
per accompagnarci
lungo un cammino di fatica e di speranza.
Resta con noi, Signore,
quando i dubbi contro la fede ci assalgono
e lo scoraggiamento
atterra la nostra speranza.
Quando l'indifferenza raffredda il nostro amore,
e la tentazione sembra troppo forte.
Quando qualcuno deride la nostra fiducia,
e le nostre giornate sono piene di distrazioni.
Quando la sconfitta ci coglie di sorpresa
e la debolezza invade ogni desiderio.
Quando ci troviamo soli, abbandonati da tutti,
e il dolore ci porta alle lacrime disperate.
Signore, nella gioia e nel dolore,
nella vita e nella morte, resta con noi!

speranzarapporto con Diodebolezzasofferenzasfiduciasolitudinedoloredubbifedefatica

4.0/5 (1 voto)

inviato da Chicco Ambrosino, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

377. Come un mendicante

Toukaram

Signore, come un mendicante
sto alla tua porta e ti imploro.

Mio Dio, fammi l'elemosina
di un po' d'amore: lo riceverò
dalle tue mani amorose.

Non permettere che ti invochi invano:
non ho alcun merito,
non possiedo nulla, non esigo nulla,
non domando che un dono gratuito.

Non lasciar cadere su di me il peso
schiacciante dei miei peccati:
nelle tue mani amorose rimetto
i miei innumerevoli errori.

misericordiaumiltàpiccolezzarapporto con Dio

inviato da Barbara, inserito il 11/12/2002

PREGHIERA

378. Io desidero te

Rabindranath Tagore

Io desidero te, soltanto te,
il mio cuore lo ripete senza fine.
Sono falsi e vuoti i desideri
che continuamente mi distolgono da te.

Come la notte nell'oscurità
cela il desiderio della luce,
così nella profondità della mia incoscienza
risuona questo grido:
io desidero te, soltanto te.

Come la tempesta cerca fine nella pace,
anche se lotta contro la pace
con tutta la sua furia,
così la mia ribellione
lotta contro il tuo amore,
eppure grida:
io desidero te, soltanto te.

preghierarapporto con Diosete di Dio

inviato da Barbara, inserito il 11/12/2002

TESTO

379. Il servizio rende liberi

Baden Powell

La repressione delle tendenze egoistiche e lo sviluppo dell'amore e dello spirito di servizio del prossimo aprono il cuore alla presenza di Dio e producono un cambiamento totale nella persona, dandole un'autentica gioia celeste, tento da farne un essere completamente diverso. Il problema per lui diventa ora non "cosa mi può dare la vita", ma "cosa posso dare io nella vita".

Il servizio non è solo per il tempo libero. Il servizio dev'essere un atteggiamento della vita che trova modi per esprimersi concretamente in ogni momento.

Non riceviamo una paga o una ricompensa per un servizio reso, ma proprio questo fa di noi, che lo rendiamo, uomini liberi. Non lavoriamo per un datore di lavoro, ma per Dio e per la nostra coscienza.

serviziocaritàamoregratuità

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 07/12/2002

TESTO

380. Momenti di comunione

Jean Vanier

I momenti di comunione sono attimi di pienezza, momenti di silenzio e di riposo che possono diventare preghiera. Sono momenti di guarigione interiore che due persone si donano reciprocamente.

Questo avviene anche fra amici, quando, dopo aver parlato a lungo, c'è una sorta di momento magico di comunione in cui si sente che si sta bene insieme. Sui due amici scende un silenzio che nessuno dei due ha voglia di infrangere. Questo momento di pace, di amicizia, di comunione, diventa un momento in cui si è insieme nell'umiltà e nel dono di sé. È un istante di eternità in un mondo in cui si intrecciano l'azione, il rumore, l'aggressività, il bisogno individuale di affermarsi e la ricerca dell'efficacia.

Due cuori battono all'unisono, dando libertà l'uno all'altro. Due persone sono presenti l'uno all'altra. E come se il tempo si fermasse.

Tuttavia, l'uno non può bastare all'altro. L'altro non è Dio; non può colmare totalmente il cuore umano. Ma può essere uno strumento di Dio, può rivelare la sua presenza.

amiciziaamorecoppiasilenziocomunione

inviato da Corradini Don Lorenzo, inserito il 07/12/2002

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