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24 novembre 2024
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - CRISTO RE
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PREGHIERA
2341. Insegnami ad usare bene il tempo 3
Dio mio,
insegnami ad usare bene il tempo che tu mi dai
e ad impiegarlo bene, senza sciuparne.
Insegnami a prevedere senza tormentarmi,
insegnami a trarre profitto dagli errori passati,
senza lasciarmi prendere dagli scrupoli.
Insegnami ad immaginare l'avvenire
senza disperarmi che non possa essere
quale io l'immagino.
Insegnami a piangere sulle mie colpe
senza cadere nell'inquietudine.
Insegnami ad agire senza fretta,
e ad affrettarmi senza precipitazione.
Insegnami ad unire la fretta alla lentezza,
la serenità al fervore, lo zelo alla pace.
Aiutami quando comincio,
perché è proprio allora che io sono debole.
Veglia sulla mia attenzione quando lavoro,
e soprattutto riempi tu i vuoti delle mie opere.
Fa' che io ami il tempo
che tanto assomiglia alla tua grazia
perché esso porta tutte le opere alla loro fine
e alla loro perfezione
senza che noi abbiamo l'impressione
di parteciparvi in qualche modo.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002
TESTO
L'uomo è irragionevole, egocentrico:
non importa, amalo!
Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici:
non importa, fa' il bene!
Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici:
non importa, realizzali!
Il bene che fai verrà domani dimenticato:
non importa, fa' il bene!
L'onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile:
non importa, sii sempre e comunque franco e onesto!
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo:
non importa, costruisci!
Se aiuti la gente, se ne risentirà:
non importa, aiutala!
Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci:
non importa, continua!
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002
TESTO
2343. Orgoglio e umiltà nel conoscere
Galileo Galilei, Il saggiatore
Parmi d'aver per lunghe esperienze osservato, tale esser la condizione umana intorno alle cose intellettuali, che quanto altri meno ne intende e ne sa, tanto più risolutamente voglia discorrerne; e che, all'incontro, la moltitudine delle cose conosciute ed intese renda più lento ed irresoluto al sentenziare circa qualche novità.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002
PREGHIERA
2344. Una reliquia della Passione
Luigi Santucci, Una vita di Cristo: Volete andarvene anche voi? ed. San Paolo 2001
Se dovessi scegliere
una reliquia della tua Passione,
prenderei proprio quel catino
colmo d'acqua sporca.
Girare il mondo con quel recipiente
e ad ogni piede
cingermi dell'asciugatoio
e curvarmi giù in basso,
non alzando mai la testa oltre il polpaccio
per non distinguere
i nemici dagli amici,
e lavare i piedi del vagabondo,
dell'ateo, del drogato,
del carcerato, dell'omicida,
di chi non mi saluta più,
di quel compagno per cui non prego mai,
in silenzio
finché tutti abbiano capito nel mio
il tuo amore.
passionequaresimagiovedì santo
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002
TESTO
attribuita a Voltaire
Non approvo ciò che dici, ma lotterò fino alla morte per difendere il tuo diritto di dirlo.
Tale citazione, anche in altre formulazioni, viene solitamente attribuita a Voltaire, ma trova in realtà riscontro soltanto in un testo della scrittrice americana Evelyn Beatrice Hall, leggi qui le informazioni a riguardo.
libertà di opinionelibertàtolleranza
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002
TESTO
2346. Un'amicizia non qualunque
Io non ho un'amica. Ho dei cari genitori e una sorella di sedici anni; conosco, tutto sommato, una trentina di ragazze di alcune delle quali potreste dire che sono mie amiche, ho un corteo di adoratori che mi guardano negli occhi e, se non possono fare altrimenti, in classe cercano di afferrare la mia immagine cercandosi di uno specchietto tascabile. Ho dei parenti... un buon ambiente familiare. No, apparentemente non mi manca nulla, salvo l'amica. Con nessuno dei miei conoscenti posso far altro che chiacchere, né parlare d'altro che dei piccoli fatti quotidiani. Non c'è modo di diventare più intimi, ecco il punto.
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 05/04/2002