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PREGHIERA
Diocesi di Brescia, Diocesi.brescia.it
Dio Padre,
origine e principio della Sapienza,
tu che ci hai inviato Gesù il Cristo
come unico e solo Maestro
per ogni essere umano
e che ci hai concesso
lo Spirito di Intelletto,
di Scienza e di Consiglio,
aiutaci a comprendere che educare
non è provare, né dimostrare,
ma evocare e lasciar diventare.
Ti preghiamo:
rendici "servi autorevoli",
capaci di fondere nella nostra persona
il minatore che scava le paure,
l'esploratore che segue le stelle,
e il marinaio che tende verso sponde sicure;
concedici di essere "servi inutili",
in grado di valorizzare lo spazio
di ciascuna relazione umana
in cui ogni nostro alunno si realizza
e in cui, scoprendo se stesso,
giunge all'incontro con te;
insegnaci ad agire da "servi umili",
perché i nostri studenti ci vedano
non come dei miti che li abbagliano,
né come padroniche li vincolano,
nemmeno come amici che li lusingano,
ma come saggi compagni di viaggio
che li orientano a guardare
dove si dirigono i loro passi esistenziali
e verso quale pienezza di vita
desiderano camminare.
Donaci di diventare "servi invisibili",
una presenza che sa amarli
senza pretese nel presente,
ma con una speranza per il loro futuro.
Non ci è dato di risolvere
la loro umanità,
ma solo di custodirla perché,
con il loro impegno,
scelgano di renderla
come tu la desideri per loro.
Amen.
educazioneeducatorieducareinsegnantiinsegnaredocenti
inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012
TESTO
Non cercare di non soffrire né di soffrire di meno, ma di non essere sconvolto dalla sofferenza. La suprema grandezza del cristianesimo viene dal fatto che esso non cerca un rimedio soprannaturale contro la sofferenza, ma un uso soprannaturale della sofferenza.
inviato da Qumran2, inserito il 24/06/2012
TESTO
Se vuoi preservare l'amore come Dio lo ha chiesto, non lasciare che tuo fratello vada a dormire con un sentimento di amarezza verso di te, e tu, da parte tua, non ritirarti con un senso di amarezza verso di lui, ma va' a riconciliarti col tuo fratello e verrai a offrire a Cristo, con una coscienza pura e una preghiera fervente, il dono dell'amore.
amore fraternodissaporioffesariconciliazioneperdonoamarezza
inviato da Qumran2, inserito il 19/06/2012
PREGHIERA
E' mezzogiorno. Vedo la chiesa aperta. Bisogna entrare.
Madre di Gesù Cristo, io non vengo a pregare.
Non ho nulla da offrire e niente da chiedere.
Vengo solamente, o Mamma, a guardarti.
Guardarti, piangere di felicità, sapere
che sono tuo figlio e che tu sei là.
Non dire nulla, guardare il tuo viso
e lasciar cantare il cuore col suo linguaggio.
Perché tu sei bella, perché tu sei immacolata,
la creatura come uscita da Dio
al mattino del suo splendore originale
perché tu sei la madre di Gesù Cristo,
che è la verità nelle tue braccia.
inviato da Qumran2, inserito il 31/05/2012
TESTO
inviato da Qumran2, inserito il 31/05/2012
TESTO
306. Il Decalogo della gioia 4
Cristo ti chiede di essere un uomo o una donna capace di portare gioia:
1 - ti chiede gli occhi per guardare la realtà del mondo senza chiuderti in te stesso;
2 - ti chiede la mente per escogitare facezie e battute umoristiche onde riuscire a far sorridere chi piange;
3 - ti chiede orecchie per ascoltare e far tuoi i problemi degli altri, dimenticando le proprie amarezze;
4 - ti chiede le spalle per aiutare i tuoi fratelli a portare la croce, senza infastidirti più di tanto di quella che già tu porti;
5 - ti chiede le braccia per sollevare i pesi che gli altri non riescono a rimuovere, temendo di restare schiacciati sotto di essi;
6 - ti chiede i piedi per andare da chi soffre e portare un sorriso;
7 - ti chiede il cuore per amare chi non ha mai ricevuto una carezza e chi si dibatte tra gli affanni;
8 - ti chiede la bocca per pronunciare parole di incoraggiamento e di consolazione al fine di ridare fiducia nella vita;
9 - ti chiede l'intelligenza e la volontà per diventare sale della terra laddove tutto sembra insipido;
10 - ti chiede di non restare indifferente di fronte al fratello che non riesce a venir fuori dalle tenebre in cui si dibatte e di essere per lui come la luce del sole e come l'aria che respiri.
Porterai gioia e calore, ma ricorda di nasconderti sempre come una viola in un grande prato, della quale tutti sentono il profumo, ma che nessuno riesce a trovare.
gioiaumiltàserviziosolidarietàtestimonianza
inviato da Qumran2, inserito il 28/05/2012
TESTO
San Francesco d'Assisi, a Santa Chiara
Non appoggiarti all'uomo: deve morire.
Non appoggiarti all'albero: deve seccare.
Non appoggiarti al muro: deve crollare.
Appoggiati a Dio, a Dio soltanto. Lui rimane sempre!
rapporto con Diostabilitàeternitàfiducia in Dioaffidamento a Diofedefiducia
inviato da Qumran2, inserito il 23/05/2012
TESTO
L'inizio più abituale della contemplazione è quello che avviene attraverso un deserto di desolazione. A mano a mano che avanzi, impari a riposare in questa arida quiete, e sempre più cresce in te la sicurezza di una presenza confortante e possente.
inviato da Qumran2, inserito il 21/05/2012
TESTO
Dio non è venuto per cancellare la sofferenza. Egli non è venuto neppure per darne la spiegazione, bensì egli è venuto per colmarla della sua presenza.
sofferenzadolorecrocecondivisione
inviato da Qumran2, inserito il 09/05/2012
TESTO
I doni di Dio fanno impallidire i migliori sogni dell'uomo.
doni di Diosogniaspettativedesideri
inviato da Qumran2, inserito il 09/05/2012
TESTO
Beati coloro che non hanno nessuna cosa da dire,
e resistono alla tentazione di dirla.
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
TESTO
Per parlare in pubblico occorre:
- avere qualcosa da dire,
- dirla,
- quando si è detta, smettere.
omeliapredicarepredicatoreoratoria
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
TESTO
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
RACCONTO
Una coppia di sposi novelli andò ad abitare in una bella zona molto tranquilla della città. Una mattina, mentre bevevano il caffè insieme, il giovane marito si accorse, guardando attraverso la finestra aperta, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria dal terrazzo e disse: "Ma guarda com'è sporca la biancheria di quella vicina! Non è capace di lavare? O forse, ha la lavatrice vecchia che non funziona bene? Oppure dovrebbe cambiare detersivo!... Ma qualcuno dovrebbe dirle di lavare meglio! O dovrebbe insegnarli come si lavano i panni!". La giovane moglie guardò e rimase zitta.
La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento perché si asciugasse.
Dopo qualche tempo, una mattina l'uomo si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva la sua biancheria pulitissima e disse alla giovane moglie: "Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato! Chi le avrà detto come si fa?".
La giovane moglie gli rispose: "Caro, nessuno le ha detto e le ha fatto vedere, semplicemente questa mattina, io mi sono alzata presto come sempre per prepararti la colazione e ho preso i tuoi occhiali e ho pulito le lenti!".
...Ed è proprio così anche nella vita... Tutto dipende dalla pulizia delle "lenti dei tuoi occhiali" attraverso cui si osservano i fatti. Prima di criticare, sarebbe meglio guardare bene se il nostro cuore e la nostra coscienza sono "pulite" per vedere meglio. Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino...
non giudicaregiudicareapparenzevedere oltre le apparenzepregiudizi
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
RACCONTO
315. Il perdono ai peccatori 1
Dagli Apoftegmi dei Padri del deserto
Un soldato domandò un giorno a un anziano se Dio concede il perdono ai peccatori. E l'anziano rispose: "Ditemi, carissimo, se il vostro mantello è strappato, voi lo buttate via?". Il soldato replicò: "No, lo accomodo e continuo a usarlo". L'anziano concluse: "Se voi vi prendete cura del vostro mantello, Dio non sarà misericordioso verso la propria immagine?".
perdonopeccatopeccatorimisericordia di Dio
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
TESTO
316. L'ignoranza della Sacra Scrittura 1
San Girolamo, Commentarii in Isaiam, Prologus: CCL 73, 1 (PL 24, 17)
L'ignoranza della Sacra Scrittura è ignoranza di Cristo.
Sacra ScritturaParola di DioBibbiaGesù Cristo
inviato da Qumran2, inserito il 08/05/2012
TESTO
Pino Pellegrino, Marino Gobbin, Omelie per un anno, Vol. 1 - Anno A, Elledici 2004
1. Prima di parlare controlla che il cervello sia inserito.
2. Non parlare di te: lascia che siano gli altri a scoprirlo.
3. Regala parole buone: la scienza sta ancora cercando una medicina più efficace delle parole buone.
4. Non dire tutto ciò che pensi, ma pensa a tutto ciò che dici.
5. Adopera ragioni forti con parole dolci.
6. Quando parli, pensa all'insalata: è buona se ha più olio che aceto.
7. Non basta parlare: bisogna comunicare. Chi parla difficile non comunica.
8. Ascolta! Ascoltare è la forma più raffinata di parlare.
9. Quando senti altrui mancamenti, serra la lingua tra i denti.
10. Parla per ultimo: sarai ricordato per primo.
parlarepredicaresaggezzacomunicarecomunicazioneascoltodolcezzabontàumiltà
inviato da Qumran2, inserito il 07/05/2012
TESTO
Chi mai può separare la sua fede dai suoi atti, il suo credo dal suo quotidiano? Chi può disporre il suo tempo dicendo: Questo è di Dio, questo è per me? Tutte le vostre ore, tutto il vostro vivere sia la coerenza di un'ala vibrante verso l'Alto.
fedevitacredererapporto con Dio
inviato da Qumran2, inserito il 07/05/2012
TESTO
obiettivofinemetamotivazionefiduciavolontà
inviato da Qumran2, inserito il 03/05/2012
TESTO
colpaammissionepeccatopentimentoguarigionerinascita
inviato da Qumran2, inserito il 02/05/2012