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TESTO
Ady Endre, Kis karàcsonyi ènek, tradotta da Agnes Preszler © 2002
Le campane suonavano ieri,
anche domani suoneranno,
gli angeli dopodomani
neve di diamanti porteranno.
Vorrei lodare Dio
come fanno i grandi,
ma sono ancora bambino,
comincio la vita adesso.
Ci provo lo stesso,
a lodare Dio,
quanto sono felici
i pastori e i re magi.
Andrei anch'io a cantare,
farei tante belle cose
per Gesù bambino,
come tutti i grandi.
Sporcherei volentieri
i miei stivali nuovi,
magari il mio amore
potessi provare al Signore.
(così cantai coraggioso
con fede da bambino
nel brutto Natale
di 1883)
inviato da Agnes Preszler, inserito il 20/12/2003
TESTO
Ady Endre, poesia, 1908. Traduzione dall'unghere di Agnes Preszler
Quando mi hanno abbandonato
quando sotto il peso
dell'anima crollavo
d'improvviso mi abbracciò Dio.
Non arrivò con suono di trombe
ma con abbraccio muto, vero, forte,
non venne una mattina bella, infuocata,
ma durante una buia notte di guerra.
E i miei occhi vanitosi
si sono accecati,
e la mia gioventù morì, ma Lui,
magnifico e splendente,
lo vedo per sempre.
http://poesie.pe.hu/poesie/larrivo-del-signore-poesia-di-endre-ady/
abbandono in Diorapporto con Diopaurasolitudineumiltàsofferenzadolorecroce
inviato da Don Giovanni Benvenuto, inserito il 24/08/2003