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RACCONTO

1. La concordia

Apoftegmi dei Padri del deserto

Vivevano in una stessa cella due fratelli assai celebrati per la loro umiltà e pazienza. Un po' alla volta, passando gli anni, si erano accomodati il loro nido eremitico in modo perfetto. La cella l'avevano fatta di vinchi e tutta intonacata; attorno poi avevano piantato un bell'orto con rigagnoli d'acqua derivati da una sorgente vicina, che lo mantenevano fresco tutto l'anno e così ricco di erbaggi e di frutti da averne anche da regalare agli altri eremiti. Non mancavano neppure piccole aiuole di fiori e di erbe odorifere che servivano ad adornare il piccolo altare dell'oratorio.

Un giorno un vecchio monaco che aveva sentito parlare delle grandi virtù di questi due fratelli, volle accertarsene di persona: «Andrò a vedere», disse, «se sarà tutto oro o se vi sarà anche del piombo».

Accolto con molta riverenza e fatta orazione, chiese di vedere il giardino. «Venite venite», dissero i due, e vo lo accompagnarono. «Bello bello!», faceva il vecchio arricciando il naso: «anche troppo bello per degli eremiti...» E, preso un bastone, si mise a menarlo con gran furia a destra e a manca, sbattendolo sui cavoli, l'insalata, i cetrioli, i fiori. Pareva impazzito. I due stavano lì a mani giunte a guardarlo, ed ebbero appena il fiato di dire: «O Dio!», ma non aggiunsero altro.

Più tardi, prostratisi ai piedi di quel santo Padre che nel frattempo s'era seduto all'ombra a tergersi il sudore, gli dissero: «Padre, se ti piace, vorremmo andare a cogliere un poco di quel cavolo che c'è rimasto, e così lo cuoceremo e lo mangeremo tutti e tre insieme». Il vecchio non credeva ai propri orecchi: tutto stupefatto, li abbracciò e disse: «Rendo grazie a Dio, perché veramente lo Spirito Santo abita in voi».

fraternitàconcordiapace interiorepazienzaumiltà

5.0/5 (1 voto)

inviato da Il Patriota Cosmico, inserito il 09/06/2015

TESTO

2. Le cinque tappe dell'amore

Silvana Lunardi

Ho voluto fare un viaggio in un'altra terra per scoprire le differenze tra gli uomini.

Nella mia prima tappa ho incontrato un bambino i suoi occhi erano pieni di gioia e curiosità; guardandolo bene ho scoperto che anche negli occhi dei bimbi della mia terra c'è la stessa gioia e curiosità.

Nella seconda tappa ho visto un contadino, era sudato con la schiena bruciata dal sole, le sue mani ferite e callose. Ho scoperto poi che anche nella mia terra i contadini sudano per il pane di ogni giorno.

Continuando il mio viaggio mi sono fermata per la terza volta, la mia terza tappa, qui ho visto una madre che cullava il suo bimbo, cantava una dolce melodia per addormentarlo, nei miei ricordi ho rivisto gli occhi di mia madre e ho risentito in fondo al cuore la ninnananna che mi cantava, sì anche nella mia terra le mamme sono piene d'amore.

Nella quarta tappa, ho incontrato un povero, chiedeva l'elemosina, la sua mano era tesa verso di me, nel suo sguardo tanta vergogna e desolazione, anche nella mia terra la povertà è uguale.

Alla fine del mio viaggio, nell'ultima tappa, la quinta, ho visto un uomo che pregava, il suo volto sprigionava serenità, le sue mani erano giunte e il capo chino, era immobile! Sembrava vivere in un'altra dimensione.

Mi sono inginocchiata al suo fianco e mi sono messa davanti a Dio, ho pregato, in quel momento ho capito che non esistono differenze tra gli uomini, tutti seguono un'unica strada, quella dell'amore!

uguaglianzaumanitàfraternità

5.0/5 (1 voto)

inviato da Silvana Lunardi, inserito il 24/06/2012

TESTO

3. Risposarsi ogni momento   2

Risposarsi ogni momento significa
donarsi ogni giorno un amore grande.
Significa accettarsi a vicenda
e unirsi l'uno all'altro.
Significa dedicare tutta la vita
ad aiutare l'altro amandolo.

Risposarsi ogni momento non significa
solo camminare tenendosi per mano,
perché è facile unire i corpi,
ma significa camminare unendo i cuori,
perché è più difficile intendersi con l'animo.

Risposarsi ogni momento significa
mettere in comune tutte le idee,
tutte le reazioni, tutte le impressioni,
fare propri tutti i rimpianti,
tutti i progetti, tutti i sogni, ,
tutti gli scoraggiamenti dell'altro.

Risposarsi ogni momento significa
presentare le proprie anime
davanti a Dio con le mani giunte
insieme all'altro nella preghiera

matrimoniocoppiaamoresposifedeltà

5.0/5 (1 voto)

inserito il 25/02/2006

PREGHIERA

4. Davanti a te   1

Rabindranath Tagore

Ogni giorno,
o Signore della vita,
starò davanti a te.
A mani giunte,
o Dio della terra,
starò davanti a te.
Sotto il tuo cielo senza rive,
in silenzio nascosto,
con il cuore umile,
con le lacrime agli occhi,
starò davanti a te.
In questo modo svariato,
in riva al mare del lavoro,
in mezzo agli uomini della terra,
starò davanti a te.
Quando in questo mondo
finirò il mio lavoro,
o Re dei Re,
solo, in silenzio,
starò davanti a te.

rapporto con Dioadorazione

inviato da Anna Lianza, inserito il 25/11/2002

PREGHIERA

5. Abbiamo bisogno di trovarti   1

Helder Camara

Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio.
Più riceviamo nel silenzio della preghiera,
più daremo nella vita attiva.
Abbiamo bisogno di silenzio
per smuovere le anime.
Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio.
L'importante non è ciò che diciamo,
ma ciò che tu dici attraverso di noi.
Tutte le nostre parole saranno vane
se non vengono da te.
Resteremo certamente poveri
finché non avremo scoperto le parole
che danno la luce di Cristo.
Resteremo ingenui,
finché non avremo imparato
che ci sono silenzi più ricchi
dello spreco di parole.
Resteremo inetti,
finché non avremo compreso che,
a mani giunte,
si può agire meglio
che agitando le mani.
Abbiamo bisogno di trovarti, o Dio.

preghieraapostolatobisogno di Dio

5.0/5 (1 voto)

inviato da Don Benito Giorgetta, inserito il 08/05/2002