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24 novembre 2024
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) - CRISTO RE
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RACCONTO
Detti editi e inediti dei padri del deserto
Dicevano di abba Arsenio che una volta si ammalò, a Scete; il presbitero venne, lo trasportò in chiesa e l'adagiò su un tappeto con un piccolo cuscino sotto la testa. Ed ecco che un anziano, venuto a trovarlo e vedendolo sul tappeto con il cuscino sotto la testa, si scandalizzò dicendo: "È questo abba Arsenio? E se ne sta sdraiato su questa roba?". Presolo in disparte, il presbitero gli chiese: "Che lavoro facevi tu quando eri nel tuo villaggio?". Quello rispose: "Ero pastore". "E come vivevi?", gli chiese. "Tra molti stenti", rispose quello. Gli disse ancora: "E ora come vivi nella tua cella?". Rispose: "Con un certo conforto". Gli disse allora: "Vedi abba Arsenio? Nel mondo era precettore di imperatori, lo attorniavano migliaia di servi che portavano cinture d'oro, gioielli e vestiti di seta, e sotto i suoi piedi c'erano tappeti preziosi. Tu, invece, essendo pastore, non avevi nel mondo il conforto che hai ora; mentre egli qui non ha gli agi di cui godeva nel mondo. Ecco, tu ora trovi sollievo e lui tribolazione". All'udire ciò, fu preso da compunzione e fece una metanìa (inchino) dicendo: "Perdonami, abba, ho peccato; in verità questa è la vera via, perché costui è giunto all'umiltà, io invece al riposo". E l'anziano se ne andò avendo ricevuto giovamento.
inviato da Busato Don Paolo, inserito il 03/09/2010
PREGHIERA
2. Abbi misericordia di me peccatore
Dio onnipotente, Padre misericordioso e Signore buono, abbi misericordia di me peccatore. Perdona i miei peccati. Fa' che io sia vigile, che vinca tutte le insidie, le tentazioni e i pericolosi diletti; che io eviti completamente col pensiero e con l'azione ciò che tu proibisci, che io esegua e rispetti ciò che tu ordini. Fammi credere, sperare, amare, vivere ciò che sai e vuoi, quanto e come lo sai e lo vuoi. Fa' che io abbia la compunzione della pietà e dell'umiltà, giusta astinenza e mortificazione della carne, per amare te, per pregarti, lodarti e meditarti.
inviato da Roberto Zingoni, inserito il 08/12/2004