TESTO Così predichiamo, e così avete creduto
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Santi Filippo e Giacomo (03/05/2007)
Vangelo: Gv 14,6-14
6Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? 10Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. 11Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
12In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. 13E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. 14Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò».
Cristo morto per i peccatori, risorto ed apparso ai discepoli. Egli, vincitore della morte è il cuore della predicazione apostolica e quindi della fede cristiana. Giacomo fu uno dei testimoni della risurrezione. Filippo desidera vedere il volto del Padre; nelle sue parole e nelle sue opere si rivela e s'incontra il Padre. Un'intima, indissolubile, eterna comunione lega il Padre e il Figlio che rende infallibile la nostra preghiera. Noi siamo in comunione con la testimonianza apostolica. In Cristo noi siamo riportati al Padre, e diventiamo partecipi della sua divina figliolanza. Gesù è trasparenza del Padre. Coloro che hanno visto Gesù risorto possono affermarlo con una penetrazione, che nasce in loro da un'esperienza unica. L'affermazione di Cristo: "chi vede me, vede anche il Padre", assume quindi nel tempo pasquale la forza della testimonianza dei discepoli stessi. Non è forse la potenza e l'amore del Padre che irradia dal volto del Cristo, non più momentaneamente trasfigurato, ma raggiante di risurrezione per sempre?