TESTO Commento su Luca 4,1-13

Mercoledì scorso, con il segno dell'imposizione delle ceneri, abbiamo iniziato il cammino di Quaresima.

Che significa Quaresima? Indica un periodo di 40 giorni. Questo numero, 40, torna molte volte nella Bibbia: 40 sono gli anni che il popolo di Israele trascorre nel deserto, prima di entrare nella Terra Promessa dopo aver lasciato l'Egitto. Ancora 40 sono i giorni che Gesù trascorre in solitudine, nel deserto: lo abbiamo appena ascoltato nel Vangelo di oggi.

Ricordate quando abbiamo celebrato il Battesimo di Gesù? Dopo che Gesù era stato battezzato da Giovanni nel fiume Giordano, lo Spirito Santo era sceso su di lui in forma visibile, come una colomba, e la voce del Padre aveva dichiarato con forza: Questi è mio figlio!

Il brano del Vangelo secondo Luca che abbiamo appena ascoltato, ci racconta che cosa accade dopo il Battesimo di Gesù. Dopo quel segno grandissimo, Gesù se ne va per 40 giorni nel deserto, guidato dallo Spirito Santo.

Che cosa ci va a fare, Gesù, nel deserto? Che cosa mai va a fare in un posto così poco piacevole?

Gesù va nel deserto per prepararsi a vivere la missione di annunciare a tutti la Bella Notizia, l'amore del Padre per ognuno di noi.

Forse qualcuno di voi si sta chiedendo: va bene, ma per noi, questa Quaresima, a cosa serve? questi 40 giorni che abbiamo appena iniziato, a che cosa ci servono? Che cosa ha di speciale questo tempo che ogni anno la Chiesa ci regala?

Questo tempo ci dona la possibilità di prepararci a vivere bene il mistero della Pasqua!

Il dono d'amore di Gesù che offre la sua vita per noi, è qualcosa di così grande, di così immenso, che rischiamo di non riuscire a entrare fino in fondo in questo mistero. E allora la Chiesa ci dice: preparati! Hai 40 giorni per concentrare la tua mente, le tue forze e il tuo cuore verso questo punto luminosissimo che è la Pasqua.

Quindi, ogni domenica, il Vangelo ci darà alcune indicazioni per camminare, per prepararci. Che suggerimenti ci dà il Vangelo di oggi?

Ci dice prima di tutto una cosa che può lasciarci stupiti: "Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo".

Ma come?! Gesù tentato dal diavolo? Ma se è il Figlio di Dio? Può vivere anche lui la tentazione, proprio come noi?

Sì! Gesù non si è fatto uomo "per finta". Ha voluto essere uomo come noi, in tutto. Ha voluto vivere tutto, proprio tutto quello che vivono gli uomini, compresa la fatica di lottare con la tentazione. Per questo si è lasciato anche tentare dal diavolo.

La tentazione è una prova. Gesù si lascia mettere alla prova e dimostra che le tentazioni, le prove che incontriamo, possono essere superate grazie all'amore per Dio e con la fedeltà alla Sua Parola.

Il diavolo, colui che è nemico di Dio, che vuole dividerci da Dio, separarci dall'amore del Padre, mette alla prova Gesù in tre modi.

Per prima cosa, considerando che Gesù sta digiunando nel deserto da 40 giorni e che quindi ha davvero fame, gli propone: "Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane".

Gesù avrebbe potuto compiere questo miracolo? Ma certo! Vedremo che moltiplicherà il pane per la folla che lo segue! Può certo trasformare le pietre in pane, ma sceglie di non compiere miracoli per se stesso, di non compiere prodigi per il suo personale vantaggio.

Il pane è un dono prezioso, serve al nostro nutrimento, ci dà vita. E Gesù stesso ci ha insegnato a chiedere al Padre Nostro il pane quotidiano. Ma Gesù sa che c'è qualcosa di ancora più importante del pane: l'amore. Per questo risponde al tentatore: "Non di solo pane vivrà l'uomo".

Il diavolo prova allora a tentare Gesù in un altro modo: "Lo condusse in alto e, mostrandogli in un istante, tutti i regni della terra, gli disse: Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni... Se ti prostri dinanzi a me, tutto sarà tuo".

Nel cuore di ognuno c'è il desiderio del potere, del successo... a tutti fa piacere essere onorati, ammirati, applauditi. Il tentatore offre a Gesù la possibilità di essere ricchissimo e famoso, ma il Maestro di Nazareth respinge questa proposta, sceglie di mettere Dio al primo posto: non si adora il denaro, il potere, il successo, si adora solo Dio. E infatti Gesù risponde: "Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai e lui solo adorerai".

Il diavolo cerca allora un'altra strada per tentare Gesù: "Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul pinnacolo del Tempio e gli disse: Se tu sei il Figlio di Dio, buttati giù... [Dio] Ai suoi angeli darà ordine per te, perché ti custodiscano",

Ma pensate un po'! Il diavolo che cita la Parola di Dio! E sta riferendo parole vere: veramente il Signore Dio promette nel Salmo 91 di farci custodire dagli angeli! Ma il tentatore sta cercando di usare a proprio vantaggio la Parola di Dio: è come se dicesse che dobbiamo pretendere i miracoli!

Gesù non ci sta a questo gioco malvagio e ancora una volta sceglie di non dare ascolto al tentatore, e di essere fedele solo al Padre. Perciò risponde: "Non tenterai il Signore Dio tuo!".
E il diavolo, sconfitto, si allontana.

È un brano davvero coinvolgente, con tutte queste prove che Gesù supera con tanta forza e credo abbia qualcosa da dire ad ognuno di noi, proprio per vivere bene i prossimi 40 giorni.

Prima di tutto, ci consola sapere che anche Gesù ha affrontato la tentazione, dà coraggio ai nostri cuori quando dobbiamo affrontare qualche prova. Se ci sentiamo troppo deboli, troppo soli, possiamo pregare con verità: Anche tu, Gesù, sei stato messo alla prova: aiutami, ora che mi sento tanto debole!

Abbiamo visto che in ogni situazione, in ogni prova, ci è data sempre la possibilità di fare come Gesù: di scegliere come comportarci, chi seguire. In tutto quello che vivremo in questa Quaresima, teniamo ben presente questo verbo. Possono essere tante le occasioni di fare il male, di seguire cattivi suggerimenti, cattivi esempi, anche a scuola, con gli amici... ma sempre, sempre, sempre abbiamo la possibilità di scegliere come agire, di scegliere quale direzione seguire.

Infine, ripensando alla prima prova che Gesù supera, può nascere un bel suggerimento: in questa settimana, preghiamo bene il Padre Nostro, ringraziamo il Signore per il pane che ogni giorno troviamo sulla nostra tavola, non dimentichiamo una breve preghiera prima di mangiare, in segno di riconoscenza.

Mi sembra che le indicazioni per cominciare bene questa Quaresima siano davvero tante. Restiamo un momento in silenzio per permettere a questi pensieri di fermarsi nel profondo del cuore e accompagnarci poi, giorno dopo giorno.

Commento a cura di Daniela De Simeis