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TESTO Commento su Gen 3,4-5

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Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (14/02/2003)

Brano biblico: Gen 3,4-5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».

Come vivere questa Parola?

Questa pericope è uno spioncino rosso. Ci aiuta a capire che ogni tentazione ha, come accensione d'avvio, un'idea falsa di Dio. Qui infatti Satana, sotto l'immagine del serpente, esordisce travisando la verità e insinuando la menzogna. Incomincia travisando perché esagera le condizioni poste da Dio: «E' vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare i frutti di nessun albero del giardino?». E la tattica è dunque quella dell'insinuare che Dio è tutt'altro che generoso nei nostri confronti, un po'... "strozzino" anzi! Eva rettifica: No, essi possono mangiare i frutti di ogni albero tranne quello che sta in mezzo al giardino che è oggetto di proibizione. La verità è che l'uomo è creatura di Dio: libero di scegliere ma fondamentalmente appartiene a Dio, dipende da lui, ha bisogno e sete di lui, risposta alla sua sete di felicità infinita. Ciò che Satana invece insinua è terribile menzogna: «Se mangerete di quel frutto, diventerete come Dio. Per questo Dio non vuole». E' dunque un Dio invidioso della sua creatura quello che Satana presenta, un Dio antagonista e nemico dell'uomo. Se ben riflettiamo, anche oggi questa è la radice di ogni nostro male: pensar male di Dio, essere in qualche misura pessimisti nei suoi confronti, avere un'idea sbagliata di lui e perciò essere sfiduciati

Oggi, nel mio rientro al cuore, mi chiedo se mai c'è in me qualche diffidenza o qualche paura di Dio. Lo temo forse come se fosse lì a cogliermi in fallo? Non ho il coraggio di fidarmi sempre e totalmente di lui? Ho paura di esporre e consegnare a lui la mia debolezza?

Gesù, in te Dio ha preso il volto della misericordia più grande: più in là nel perdonarmi e darmi fiducia non poteva andare. Dammi di crederlo fino in fondo e di vivere serena le mie giornate in braccio alla tua volontà di bene per me.

La voce dell'archimandrita del monastero di Sihastria

I demoni ci tentano ci turbano con lo spettro del futuro. In altre parole, ci precipitano nelle preoccupazioni, nei sospetti verso gli altri e in soverchie fatiche fisiche presi dall'affanno per il domani, come se Dio non si desse pensiero di noi per tutto il corso della nostra vita.
Padre Cleopa Ilie

 

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