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TESTO Commento su Gen 3,4-5

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Venerdì della V settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (09/02/2007)

Brano biblico: Gen 3,4-5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».

Come vivere questa Parola?

Dentro un linguaggio figurato dove la suggestività dell'immagine è a servizio di un più profondo conoscere le realtà esistenziali, qui la Bibbia coglie la dinamica tra sete e conoscenza dell'uomo verità di Dio che lo ama e del maligno che, mentendo, vorrebbe dimostragli il contrario, e spingerlo al male. Ma, in definitiva, che cos'è il male? S.Agostino dice che è l'assenza del bene: il non-essere. E che cos'è il bene? Un altro grande Padre della Chiesa, Basilio Magno, dice: "L'amore di Dio non è qualcosa di imposto all'uomo dall'esterno, ma sorge spontaneo, perché è costitutivo della natura umana, come un germe è una forza della natura stessa. Tendere ad amare Dio e i fratelli è il bene. È dunque evidente che quando viviamo in obbedienza a quello che Dio vuole, esprimiamo questo amore per Dio che è sostanzialmente ciò che davvero realizza la nostra persona, il nostro vero bene. È qui che s'innesca l'azione del maligno. Si ha un bel dire che è un residuo di medioevo! Satana non è una figura grottesca per spaventare i bambini disobbedienti ma è uno spirito malevolo che vorrebbe strapparci al progetto di Dio. Sì, il Signore ci ha creati a sua immagine e somiglianza e, in forza di Cristo morto e risorto, vuol renderci partecipi della sua natura divina. A un patto: che compiamo ciò che è bene e ci asteniamo dal male. Noi "conosciamo" il bene e il male solo se, guidati dallo Spirito Santo, compiamo come Gesù ciò che piace al Padre. È così che veniamo divinizzati. Ed è proprio qui che il mentitore vuole ingannarci: presentandoci un Dio "geloso", che vede nell'uomo il suo riva-le.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò a contemplare l'Infinito Amore che non solo mi ha donato questa vita nella sua dimensione umana ma, in Cristo Gesù, mi vuole figlio nel Figlio, divinizzato e con un destino di amore e felicità eterna.

Signore, dammi un cuore attento a te, al tuo volermi salvo e felice, e dammi discernimento nel cogliere e vincere le tentazioni menzognere del maligno.

La voce di un padre della Chiesa

La tentazione sembra come un torrente di difficile passaggio. Alcuni che nelle tentazioni non si lasciano sommergere l'attraversano. Sono bravi nuotatori che non si fanno trascinare dal torrente; Gli altri che tali non sono, entrati ne vengono sommersi.
Cirillo di Gerusalemme

 

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