TESTO Commento su Marco 9,2-13
mons. Vincenzo Paglia Diocesi di Terni
Sabato della VI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (17/02/2007)
Vangelo: Mc 9,2-13
L'evento della Trasfigurazione è posto da Marco al centro della sua narrazione evangelica, quasi a sottolinearne la centralità sia nella vita di Gesù che in quella della comunità cristiana che i tre discepoli rappresentano. Sono passati "sei giorni" e, al settimo (la domenica), i tre discepoli, assieme a Gesù, salgono sul monte ove avviene la trasfigurazione. E' una scena straordinaria che mostra con chiarezza chi sia Gesù: il Messia che avevano preannunciato le Scritture (Mosé ed Elia, i due profeti che colloquiano con Gesù). E' la seconda volta, dopo il battesimo, che l'evangelista fa udire sulla terra la voce che viene dal cielo. Questo evento straordinario che rivela il mistero di Gesù ai discepoli potremmo paragonarlo a quanto accade ogni domenica nella celebrazione della Liturgia Eucaristica. E' Gesù che ogni domenica ci convoca attorno a lui sul monte della santa Liturgia. Sull'altare Gesù si trasfigura, divenendo cibo e bevanda per la nostra salvezza. E dal cielo scende anche per noi la voce di Dio: è la proclamazione delle Sante Scritture. E anche a noi, discepoli dell'ultima ora, è concessa la grazia di poter partecipare allo svelamento del mistero e di poter dire con Pietro: "E' bello per noi stare qui".