TESTO Commento su Marco 4,21-25
mons. Vincenzo Paglia Diocesi di Terni
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Giovedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (25/01/2007)
Vangelo: Mc 4,21-25
Da quando Gesù ha iniziato a parlare pubblicamente, la luce venuta nel mondo non è più "sotto il moggio", ma nel candelabro. E le folle se ne sono accorte al punto che da ogni parte accorrono. Gesù, luce vera che illumina ogni uomo, non è venuto per se stesso, per la propria realizzazione o per l'affermazione dei propri progetti. Egli è venuto per illuminare i passi degli uomini verso la salvezza, è venuto perché tutti, ascoltando la sua Parola, possano salvarsi. I discepoli sono chiamati a fare altrettanto: non debbono nascondere la luce che hanno ricevuto, né avere misure strette nell'annuncio, perché "a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha". L'amore, la generosità, non sopportano restrizioni e confini.