TESTO Commento su Marco 2,1-12
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Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (17/01/2003)
Vangelo: Mc 2,1-12
Dalla Parola del giorno
Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino – disse al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua.
Come vivere questa Parola?
La forza di questa parola è rivelatrice della persona di Gesù: della sua divinità che guarisce l'uomo dalla paralisi alle gambe ma per manifestare, con un segno potente, che Egli è venuto anzitutto a guarirlo in tutta la persona, a guarirlo dalla paralisi più grande che è quella del peccato. E ciò risulta così nuovo, così incredibile per alcuni scribi lì presenti, che se ne scandalizzano. Ecco dove covano il loro odio per Cristo: nel buio della loro incredulità. Ma c'è un'altra osservazione. Gesù ridona all'uomo la possibilità di camminare, ma non lo esime dalla fatica di prendere il suo lettuccio e portarselo a casa. È importante capire la pedagogia del Signore. Anche nei nostri confronti non coltiva mai una fede deresponsabilizzante. Quello che è nella nostra possibilità di realizzare in ordine al bene: quello dobbiamo farlo noi! Certo, sempre col suo aiuto. Ma senza scuse, lentezze o rimandi. È questo che ci rende addirittura collaboratori del proseguimento della creazione nella storia in cui viviamo!
Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi soffermo in profonda riflessione su questo aspetto.
Toglimi, Signore la paralisi del peccato. Guariscimi dalle sue manifestazioni che sono pigrizia, negligenza piccole o grandi disonestà nel compimento dei miei compiti, apatia, egoismo, vanagloria. Rendimi responsabile sempre: responsabile ma per amore.
La voce di un padre della Chiesa
Magari volessimo, fratelli, magari volessimo tutti renderci ben conto della paralisi del nostro spirito! Vedremmo l'anima nostra, spogliata delle virtù, distesa sul giaciglio dei vizi; ci apparirebbe chiaro che Cristo, mentre guarda ogni giorno ai nostri nocivi desideri, ci attira e ci sollecita, anche se riluttanti, a salutari rimedi.
Pier Crisologo