TESTO Commento su Marco 6,45-52
mons. Vincenzo Paglia Diocesi di Terni
9 Gennaio (09/01/2007)
Vangelo: Mc 6,45-52
E' frequente leggere nella barca in mezzo al lago l'immagine della comunità cristiana (e di ogni singolo discepolo) che traversa il mare della vita. Ed è, in effetti, esperienza di tutti i credenti constatare che il vento di questo mondo (la sua cultura consumista e la sua mentalità egocentrica), tanto spesso è "contrario" al Vangelo e alla carità. La traversata della vita, perciò, non è mai semplice e senza ostacoli. E sappiamo tutti quanto sia facile lasciarsi prendere dal timore e dalla paura, e pensare che il Vangelo è una parola vuota un po' come un fantasma. Gesù continua a mostrarsi ai discepoli di ieri e di oggi e a ripetere: "Non temete!". E' una esortazione che giunge con particolare forza all'inizio di questo millennio. Gesù non si ferma ad esortare da lontano. Egli stesso sale sulla barca. Ed è la sua presenza che fa subito cessare il vento. La forza dei discepoli, la loro pace, sta proprio nel prendere Gesù con loro e nel riporre in lui ogni fiducia. Egli non è un fantasma; è l'amico più vero e più forte.