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TESTO Commento su Ap 22,7

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (02/12/2006)

Brano biblico: Ap 22,7 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno
Ecco io verrò presto.

Come vivere questa Parola?

È la risposta al grido con cui si chiude la Sacra Scrittura: "Maranatha!" "Vieni Signore!". L'uomo può essere definito "desiderio", bisogno di un oltre a cui spesso non sa neppure dare un nome e che lo rende inquieto, lo mette in perenne stato di ricerca e di tensione, lo spinge al superamento di ogni meta già raggiunta. Desiderio di infinito, desiderio di Dio che nulla può tacitare, tanto meno i molti surrogati che la società offre a buon mercato. Eppure quanta poca attenzione vi si presta! Anche chi si definisce credente, finisce col vivere più ancorato al passato che proteso verso il futuro. Basta pensare a come viene percepito dalla maggioranza dei cristiani lo snodarsi dell'anno liturgico. È memoria di eventi che certamente hanno inciso nella storia, ma... passati, o, al più, rivissuti nell'"oggi", un realissimo "oggi" liturgico, certamente. Ma la loro imprescindibile dimensione escatologica è spesso ignorata. La liturgia è una finestra spalancata sull'eterno, in cui passato presente e futuro confluiscono in una unità sovratemporale. Ignorarlo rischia di ridurre tutto a vuoto ritualismo. L'evento Gesù, di cui l'anno liturgico ripropone il mistero, scandendolo nel tempo, è Colui che è venuto, che viene e che verrà. La storia è satura della sua presenza e corre verso il suo ritorno glorioso. La storia dell'umanità, ma anche la mia piccola storia personale. E il grido "Maranatha" è inscritto in tutte le cellule del mio essere. Non può quindi raggiungermi annuncio più gioioso di questo: "Ecco io verrò presto!".

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò risuonare dentro di me questo lieto annuncio. Lo ascolterò in silenzio, lasciando che esso ridesti in me la nostalgia di Dio.

Che io viva, Signore, il momento presente quale attesa gioiosa del tuo ritorno. Maranatha! Vieni Signore Gesù, vieni mio "desiderio".

La voce di un Padre della Chiesa

Annunciamo la venuta di Cristo, non la prima solo, ma anche una seconda, molto più bella della prima. La prima fu una manifestazione di pazienza, la seconda porta il diadema della regalità divina.
Cirillo di Gerusalemme

 

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