TESTO Commento su Matteo 10,34-11,1
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Lunedì della XV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (17/07/2000)
Vangelo: Mt 10,34-11,1
Dalla Parola del giorno
Chi avrà perduto la sua vita per me la salverà.
Come vivere questa Parola?
Perdere la propria vita. Questa espressione di Gesù è ben dura! Così com'è duro, o meglio "radicale" tutto il Vangelo odierno. Si tratta però di coglierne la luce che è abbagliante sì, ma per occhi "miopi".
Quale vita infatti Gesù vuole che vada perduta in suo nome, per suo amore? Solo quella del nostro "ego", cioè di quella parte di noi inautentica, istintivamente incline a "giocarsi" tutta per il possesso egoistico, a tenersi stretta, appunto, all' "avere", a qualsiasi tipo di "avere", a scapito dell' "essere". E' vero invece che io vivo autenticamente quando "sono" per il Signore, quando, insieme con Lui, con l'energia del suo Spirito, "vivo per amare" e non per mendicare amore.
Così realizzo il piano di Dio su di me che è quello di dare, anzi di darmi. E' allora infatti che la mia vita risplende della luce stessa che è la vita di Gesù. Non ha forse detto: "Non c'è amore più grande che dare la vita per quelli che si amano"? E l'ha realizzato con la morte di croce.
Oggi, in una pausa di silenzio orante, chiederò a Gesù di perdere atteggiamenti di pensiero, di parole, di opere centrati sul mio "ego".
Li consegnerò al Signore senza paura, senza conteggiare; con cuore semplice pregherò: "Prendi tutto di me, dammi Te"
La voce di un monaco tibetano
L'amore non si accaparra niente e nessuno.
L'amore dà e si dà.
Dugpa Rimpoce