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TESTO Commento su Ap 21,1-2

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Venerdì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (29/11/2002)

Brano biblico: Ap 21,1-2 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.

Come vivere questa Parola?

In un susseguirsi di visioni dense di simboli, l'Apocalisse giunge al centro luminoso che è il giudizio finale. Questo mondo, che sta già passando, non ci sarà più. Il male sarà relegato nello "stagno di fuoco". Ed ecco, avverrà una nuova creazione: "un nuovo cielo e una nuova terra". Ciò che più colpisce è l'apparire della "città santa", la "Gerusalemme nuova" che non emerge dalla terra ma "scende dal cielo", cioè rivela, almeno in parte, quella bellezza, quel fascino tutto spirituale di cui solo Dio è l'Autore. Sì, la "Gerusalemme santa", la "Gerusalemme nuova" è "adorna come una sposa" che attende il suo Sposo. La Sacra Scrittura non poteva offrirci simbolo più pregnante di questo. Perché è vero che qui viene simboleggiata la realtà futura; però è pure vero che, come il giudizio finale in qualche modo già qui e ora si compie, così questa realtà sponsale è già presente, anche se velata. "Adesso è il giudizio di questo mondo" dice Gesù. E tutta la Scrittura è a dirci che quanto aspettiamo con forte speranza è già l'ordito stesso dei nostri giorni, se li viviamo con una fede viva, esistenziale.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi raccolgo al centro di me, nel mio cuore profondo. È qui dove, per grazia, anche per me, dentro di me "scende dal cielo" la nuova Gerusalemme, cioè la mia possibilità d'essere sposa adorna per lo Sposo, per Colui che mi ha fatto e mi ha redento. Sì, nonostante la mia fragilità io sono -per inestimabile dono! – la "sposa adorna per lo Sposo". Ed è colmando del suo stesso amore ogni istante, vivendo e servendo per amore, ch'io divento veramente questa mia identità nascosta.

La voce di un Padre della Chiesa

Purificati e vedrai il cielo in te. La patria spirituale dell'uomo dall'anima purificata è dentro di lui. Il sole che in lui brilla è la luce della Trinità. L'aria che respirano i pensieri che vengono a lui è lo Spirito Santo Consolatore. Un tale uomo si rallegra ognora della contemplazione della sua anima, si meraviglia della bellezza che vede, cento volte più splendida del fulgore del sole. È il Regno di Dio nascosto dentro di noi, secondo la parola del Signore.
Isacco di Ninive

 

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