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TESTO Commento su Ap 2,3-5

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Lunedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (18/11/2002)

Brano biblico: Ap 2,3-5 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Sei costante e hai molto sopportato per il mio nome, senza stancarti. Ho però da rimproverarti che hai abbandonato il tuo amore di un tempo. Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti e compi le opere di prima.

Come vivere questa Parola?

In quest'ultimo periodo dell'anno liturgico la liturgia ci propone la lettura dell'Apocalisse: un testo assai stimolante scritto in un periodo di sconvolgimenti, di crisi, di persecuzioni per i cristiani. Proprio dentro tale situazione l'Apocalisse (questo titolo significa RIVELAZIONE) ci vuol RIVELARE, attraverso la penna dell'evangelista Giovanni qual è lo sguardo di Dio-AMORE sugli eventi, chiedendo anche a chi legge di entrare in quest'ottica: l'unica che ti svela il senso della storia anche nei periodi più bui, l'unica che ti ridesta in cuore il coraggio dell'umana generosità nel rispondere all'urgenza di fondo che è quella di amare. Il passo di oggi è l'inizio del libro con la prima delle sette lettere: la lettera indirizzata alla chiesa di Efeso. Giovanni non tace l'incoraggiamento che riguarda il riconoscere il bene che i credenti hanno operato anche nelle tribolazioni. Però non si trattiene da un ammonimento forte. A quale proposito? Ecco: è l'amore, l'amore vivo e ardente che si è affievolito. Bisogna assolutamente ridestarlo. Se no è la morte della stessa Fede e di una vita non più spirituale.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, guardo nella luce dello Spirito Santo una certa mia "tiepidezza" un certo torpore che o è in atto o sempre insidia la mia vita spirituale: abitudinarietà, mie ricerche personali dettate dall'egoismo, dal desiderio di stare tranquillo, ben protetto dalla fatica, dalle prove!

O mio amato Signore, ridesta in me con la forza del tuo Spirito, il fuoco dell'innamoramento per Te. Che io non vivacchi semispento e fumigante, ma riarda di Te e abbia sempre nuovamente lo slancio di vivere di te e per te.

La voce di un eremita e vescovo di Filadelfia

Tu fosti rivestito di Cristo nel Battesimo che ti trasmise la salvezza Dopo cosa è accaduto? L'amore del mondo alterò le sue fattezze, con la debolezza della carne deformò la sua immagine. Ora torna a incamminarti verso il bene, per ricreare in te la nobiltà ricevuta dalla presenza in te di Cristo per il Battesimo.
Teolepto

 

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