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TESTO Commento su Luca 16,1-8

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Venerdì della XXXI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (10/11/2000)

Vangelo: Lc 16,1-8 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.

Come vivere questa Parola?

Come ogni parabola, se letta superficialmente, questa di oggi può apparire sconcertante. Si tratta di penetrarne il senso. Gesù non loda affatto l'amministratore per la sua disonestà, ma per il modo con cui, in una situazione difficile, ha saputo realizzare quel che si era proposto: una vita comoda e del tutto egoista. Ciò che sta a cuore a Gesù è che noi ci lasciamo stimolare da un contesto narrativo che, pur fatto di tenebra, evidenzia nel protagonista interesse, impegno, sagacia. E' questo modo di essere che Gesù c'invita a trasferire in tutt'altro contesto: quello del Regno a cui apparteniamo come "figli della luce" (figli del giorno e della resurrezione, dice altrove). Più che mai oggi da parte di molti cosiddetti "credenti" e "praticanti", ricorre l'obiezione: "Ma è difficile, è addirittura impossibile fare il bene con questo parroco, con questi confratelli o consorelle, con questi parenti; con questa gente della nostra società c'è solo da rassegnarsi..." Eppure i santi (autentici credenti in ogni tempo e in ogni tipo di società) proprio dalle difficoltà si sono sentiti spronati ad essere creativi, sagaci, tempestivi nelle scelte coraggiose e sagge, fuori da ogni opportunismo, pigrizia o paura. Sono stati tutt'altro che dei "rassegnati"!

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò a Gesù di scuotermi di dosso pessimismo stanchezza negatività di ogni sorta, e d'infondermi il coraggio, e l'intraprendenza del bene. Verbalizzerò:

Gesù, mia Luce e mia Salvezza, salvami da tenebre di ignavia e paure. Rendimi vero "figlio della luce".

La voce di un'artista rivoluzionaria, monaca russa morta nel Lager

Essere "figli della luce" comporta il più aperto, esplicito e consapevole distacco da se stessi, pronti ad essere sempre nella volontà di Dio, desiderosi di partecipare alla realizzazione del progetto di Dio sul mondo, con una certa mobilitazione spirituale di tutte le proprie facoltà e forze.
Mat' Marija

 

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