TESTO Commento su Ef 4,32

Dalla Parola del giorno

Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Come vivere questa Parola?

Oggi il problema della pace urge a tutti gli effetti. Ma sarebbe stolto demandarne la soluzione a livello di strategie diplomatiche, tanto meno tattiche di deterrenza, incrementando il gareggiare nella fabbrica degli armamenti. È tempo di avere piena consapevolezza che un autentico impegno per la pace nasce dal prendere sul serio questi pressanti inviti alla conversione del cuore. È Gesù che, col suo sangue versato in croce, ci ha consegnato un trattato di pace che intercorre tra cielo e terra, tra uomo e uomo. Ma proprio con l'energia che ci viene costantemente da Lui se preghiamo, se ci fidiamo, se ogni giorno e più volte al giorno gli consegniamo la vita, diventa possibile e realizzabile la benevolenza, la misericordia, il perdono. Senza di Lui, queste rimangono belle parole, ipotesi date ma troppo costose al nostro ego, quando si tratta d'impegnarvi la "qualità" del quotidiano. Invece con Gesù la benevolenza è possibile perché decido, col Signore Gesù, di spostare l'attenzione da me all'altro, di accorgermi della sua sofferenza, del suo bisogno di attenzione, d'incoraggiamento, di aiuto, di promozione. Con Gesù la mise-ricordia verso chi sbaglia (che non è mai connivenza con l'errore) è il prolungarsi della misericordia con cui Dio mi avvolge ogni giorno. Con Gesù il perdono diventa la conseguenza della memoria viva che io sono figlio perdonato dal Padre, nuovo nel suo cancellare il mio peccato.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, non solo penserò a questo ma contemplerò Gesù crocifisso e risorto lasciandomi inondare dal flusso della sua pace, come da un flusso che mi rigenera, calma, vivifica.

Signore Gesù, rendimi benevolo, misericordioso, capace di perdono facile, insieme a te e per tuo amore.

La voce di un martire del XX secolo

Non può essere artefice della pace colui che ha nel cuore risentimenti, violenza, odio. Deve sapere amare, come ha fatto il Signore, anche con quelli che lo hanno crocifisso: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. Sono schiavi del loro danaro, del loro potere. Se ti conoscessero ti amerebbero. Per questo, provo compassione per loro che non conoscono la forza di questo amore che tu mi hai dato. Dà amore anche a loro Signore». Quanto sarà più bello il mondo se tutti sviluppiamo questa forza di amore.
Oscar Romero