TESTO Commento su Luca 12,13-21
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Lunedì della XXIX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/10/2006)
Vangelo: Lc 12,13-21
Dalla Parola del giorno
Badate di tenervi lontani dall'ansia delle ricchezze.
Come vivere questa Parola?
Una delle grandi malattie d'oggi è la smania di accumulare cose, soldi, macchine, roba, tutto quello che l'ipermercato ci fa credere sia necessario per essere felici, per essere persone "realizzate". Gesù, invece, ci dice proprio l'opposto. A che vale tutto questo se perdiamo di vista quello che davvero è necessario?: "Essere ricco negli occhi di Dio". Il Signore non ci ha regalato la vita per sprecarla nell'ammassare beni, per incentrarci su noi stessi. Questo non e' il progetto di vita che Dio, nel suo grande amore, ha previsto per noi. Non e' questa la ricchezza che i suoi occhi cercano in noi. Tutt'altro!
E' una vera stoltezza pensare di bastare a noi stessi, sicuri di poter fare tutto quello che pensiamo. Agendo cosi, restringiamo la vita, mettendola in una scatola egocentrica e chiusa, che soffoca l'esistenza e la immiserisce.
Gesù c'insegna, con le sue parole e con la sua vita, che la nostra vera felicità sta nell'umile servizio, nell'arricchirci davanti a Dio con una vita donata a lui e al prossimo. Quando abbiamo il necessario per vivere, il sovrappiù ci da l'opportunità di assicurare che anche gli altri possono avere il necessario per vivere. In un mondo in cui tanti popoli non hanno neanche di che mangiare, non possiamo restare nell'indifferenza, ammassando sempre di più cose inutili. Una vita sobria, essenziale, semplice è una vita gradita a Dio, è una vita che apre i nostri cuori ai fratelli bisognosi.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, guarderò la mia vita, le mie "cose", la mia cura degli altri. Sto seguendo quello che Gesù mi dice o sono come l'uomo stolto?
Gesù, aiutami a sentire il grido dei poveri. Fa' che m'interpellino, che mi scuotano dalla mia compiacenza comoda e mi spingano ad un'azione d'umile servizio nel tuo nome.
La voce di un Dottore della Chiesa
Resta nel mondo tutto quanto è del mondo, e ci vediamo sfuggire tutto quanto accumuliamo per i nostri eredi: infatti, non e' nostro ciò che non possiamo portare con noi. Solo la virtù accompagna chi muore morti, ci segue solo la misericordia.
Sant'Ambrogio