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TESTO Commento su Luca 11,5-13

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Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (12/10/2006)

Vangelo: Lc 11,5-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!

Come vivere questa Parola?

Qui l'insegnamento di Gesù sulla preghiera tocca l'apice ed è di capitale importanza. Anzitutto notiamo che viene dato attraverso un interrogativo in parabola. C'è forse un padre, al mondo, che richiesto dal figlio di avere cose buone ne dà di cattive? La paraboletta sottolinea in immagini esperienziali il contrasto buono-cattivo. Il papà se è richiesto di un pesce, darà una serpe? (Ricordiamo, tra l'altro, che la serpe richiama il "serpente antico" che ha tentato e tenta l'uomo al male). Se è richiesto di un uovo (simbolo della vita) darà uno scorpione che porta nella coda un veleno di morte e evoca tutte le forze oscure del male? Ricordiamo che Matteo antepone un altro contrasto: se è richiesto di un pane darà una pietra, simbolo della chiusura e durezza di cuore? Ma il centro del discorso è quel dire che se noi, persone impossibilitate a credersi buone, sappiamo dare cose buone almeno dentro stretti vincoli di affetto, tanto più Dio darà il dono, la realtà buona e santa per eccellenza: lo Spirito Santo stesso a quanti lo chiedono. Ecco dunque l'insegnamento. Pregare è la possibilità di rivolgerci in tutta spontaneità al più grande e tenero Padre Onnipotente. Se è per il nostro vero bene, saremo esauditi nelle nostre richieste perseveranti, ma Gesù ci educa a chiedere quello che ci è indispensabile per "respirare" da figli di Dio e non da schiavi: lo Spirito Santo. È solo in funzione di questa "respirazione spirituale" che viviamo!

Nella mia pausa contemplativa, mi renderò conto che Gesù vuole insegnarmi a cogliere e a interpretare il mio bisogno essenziale e profondo che è assoluto bisogno dello Spirito Santo. Egli, abitando in me, può orientarmi alle scelte vere e giuste: di vita, mai di morte.

Signore, dammi lo Spirito Santo-Amore sostanziale e Vita che illumina e guida i miei passi. Fammi capire che senza di lui è tenebra in me, e fuori di me è non senso.

La voce di una santa

La preghiera è l'estatica contemplazione dell' Altissimo, nella sua infinita bellezza e bontà: uno sguardo semplice e amoroso su Dio.
S. Caterina da Bologna

 

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