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TESTO Pasqua di Resurrezione

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Domenica di Pasqua - Risurrezione del Signore (Anno A) (31/03/2002)

Vangelo: Gv 20,1-9 = Mt 28,1-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 20,1-9

1Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Nesso tra le letture

La fede nella resurrezione del Signore è il tema fondamentale di questo giorno. "Questo è il giorno di Cristo Signore", canta il salmo 117. È "la domenica" per eccellenza. È il giorno nel quale, vincendo la morte, Egli ha espresso il suo potere sovrano e che, in conseguenza, è motivo di gioia e felicità per tutti i cristiani. Nel suo discorso, Pietro proclama che gli è stato raccomandato di annunciare e predicare la Resurrezione di Cristo. Gli apostoli sono i testimoni che hanno visto il risorto, hanno mangiato e bevuto con lui. Essi hanno ricevuto l'incarico di predicare che Cristo resuscitato è stato costituito giudice dei vivi e dei morti (prima lettura). San Paolo sottolinea, in modo speciale, che la Resurrezione del Signore instaura una nuova vita nei battezzati. Il cristiano è colui che è morto con Cristo, e che con lui è resuscitato ad una vita nuova. La fede nella Resurrezione è la roccia salda per san Paolo, il fondamento su cui poggia tutto il suo dinamismo apostolico (seconda lettura). Il vangelo ci mostra Pietro e Giovanni che, entrando nel sepolcro, "vedono e credono". Il sepolcro vuoto è per loro l'inizio di una riflessione e maturazione interiore che li conduce alla fede nel Cristo resuscitato.

Messaggio dottrinale

1 - Cristo è resuscitato. "La Resurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo" ci dice il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC, 638). La comunità cristiana dei primi tempi visse questa verità come il centro della propria esistenza. Tutte le loro certezze, la loro carità nota a tutti, la loro serenità davanti al martirio, il loro amore per l'Eucaristia... tutto si riferiva in definitiva al mistero pasquale di Cristo, alla sua morte e resurrezione. "Se Cristo non è resuscitato, vana è la nostra fede", argomenta san Paolo. Come le prime comunità cristiane vivevano nella fede della resurrezione del Signore, così pure i cristiani sono chiamati a vivere più a fondo nelle loro vite il mistero della Resurrezione. "Se siete resuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù". Per il credente la resurrezione è il dato culminante della propria fede in Cristo; nella resurrezione trovano conferma tutte le promesse dell'Antico Testamento. Il Signore è stato fedele al suo amore e si è dato senza limiti, con sovrabbondanza. Nella Resurrezione si conferma la divinità del Signore: vero Dio e vero uomo. La resurrezione c'insegna l'intima verità su Dio (Dio è amore!), e sulla salvezza dell'uomo. Cristo, nel suo mistero pasquale, porta alla sua pienezza la rivelazione di Dio. L'autorivelazione definitiva di Dio. Per questo, è contraria alla fede cattolica la tesi del carattere incompleto, limitato e imperfetto della rivelazione in Cristo, che si completerebbe con la rivelazione di altre religioni (cfr Dominus Iesus, 6). È molto opportuno sottolineare il carattere universale e salvifico della morte e resurrezione del Signore: Cristo è morto per tutti, per perdonare a tutti i suoi peccati, perché Dio vuole che tutti gli uomini si salvino.

2 - Il cristiano è chiamato a "con-resuscitare" insieme a Cristo, e a "cercare le cose di lassù". Egli è una creatura nuova, l'antica è passata, la nuova è emersa, e la sua vita è nascosta, con Cristo, in Dio. È davvero tanto lontana dalla nostra vita quotidiana questa verità fondamentale? A volte sembrerebbe proprio così: una verità troppo bella per essere vera, un sogno, un ideale irraggiungibile. Sembra che il peccato e la morte siano più forti, e che condannino l'uomo ad una vita di oscurità. Tuttavia, quando consideriamo la questione con maggiore attenzione, ci rendiamo conto che il potere e l'amore di Dio sono più forti del peccato. "L'amore è più forte", e Dio suscita nel cuore degli uomini affanni di conversione, desideri di bene, volontà di trasformazione e, con la sua provvidenza divina ci guida sulle strade della salvezza. Crediamo intensamente nella resurrezione del Signore, viviamo una nuova vita piena di speranza, di forza, di amore. Resuscitare con Cristo sarà non vivere più nel peccato; sarà partecipare con Cristo al mistero della croce e alla salvezza degli uomini; sarà vivere questa vita come pellegrini, verso la gloria eterna di Dio.

Suggerimenti pastorali

1 - Le donne sono le prime incaricate dell'annuncio della resurrezione. Il vangelo ci dice che furono le donne le prime messaggere della resurrezione del Signore, perfino prima degli stessi apostoli. La donna ha una particolare sensibilità religiosa ed umana: Comprende più rapidamente e intuitivamente le verità religiose e le verità umane. È spontaneamente incline al valore religioso, alla protezione della vita umana, alla cura dei più deboli. Ad alcune donne fu affidato il compito di annunciare il trionfo definitivo di Cristo sulla morte. Esse sperimentarono, come documenta il vangelo, una particolare forza dello spirito, perché compresero che era stato in qualche modo affidato a loro il bene degli uomini. Nel mondo post-moderno, nel quale ci è dato di vivere, caratterizzato da un preponderante relativismo e dall'indebolimento della fede, la donna cristiana è chiamata ad essere nuovamente messaggera privilegiata delle verità cristiane. In casa, sarà lei a irradiare amore, fiducia e comprensione, e a educare la famiglia ai valori soprannaturali. Possiamo dire che proprio dalla donna dipende in larga misura la fede della famiglia, perché ella la trasmette non solo con le sue parole, ma anche attraverso l'esempio della sua vita, dei suoi atteggiamenti, della sua capacità di soffrire, di perdonare. Ella, all'interno della casa, o nell'ambito della comunità religiosa, o della società, della vita pubblica, o negli ospedali, nelle scuole... è colei che rende presenti i valori trascendenti e, ciò che è più importante, colei che, come nell'esempio di Maria, Madre di Dio, rivela Dio come amore, che mostra Cristo resuscitato, e guida a Lui. La donna è maestra della fede. La donna è il sole della famiglia e della società.

2 - La comprensione della resurrezione del Signore. Sappiamo che c'è una grande ignoranza religiosa nelle generazioni dei nostri giovani. Sorgono dappertutto idee erronee circa la fede, la Chiesa, i dogmi... Perfino sulla resurrezione. Non sono pochi quelli che credono alla reincarnazione o in cose analoghe. È dunque importante, andare incontro ai nostri fedeli ed aiutarli a conservare la loro fede: aiutarli con la nostra predicazione, con la nostra attenzione personale, fornendo loro, inoltre, di strumenti di sostegno come buone e sane letture, documenti e fonti di istruzione... che li aiutino a chiarirsi riguardo la propria fede; incoraggiare circoli biblici, occasioni di confronto e dibattito occasionali o organizzati per approfondire, difendere e promuovere la fede nei nostri fedeli. Dobbiamo fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità, affinché nessuna pecorella si perda per ignoranza o per mancanza di attenzione da parte nostra. Maria riconobbe Gesù risorto quando lo ascoltò pronunciare il suo nome. Magari molti dei nostri fedeli potessero scoprire Cristo resuscitato, sperimentando il suo amore, comprendendo il senso del loro passato, del loro presente e del loro futuro alla luce di questo amore sconfinato: facendo l'esperienza di Cristo resuscitato nella loro stessa vita.

 

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