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TESTO Commento su Pr 3,27-28

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Lunedì della XXV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (23/09/2002)

Brano biblico: Pr 3,27-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo.Non dire al tuo prossimo: «Va', ripassa, te lo darò domani», se tu hai ciò che ti chiede.

Come vivere questa Parola?

Queste sentenze sapienziali del libro dei Proverbi si accordano pienamente con quanto il Signore, già in clima di Antica Alleanza, chiedeva all'Israelita buono. "Amerai il prossimo tuo come te stesso" comanda infatti il libro del Levitico (19,18). Ed è bello ricordare come Gesù, interrogato da uno scriba quale fosse il più grande dei comandamenti, accostò, anzi direi unì in modo inscindibile proprio questo comandamento al primo che è presentato nel Deuteronomio: Ama Dio con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutte le forze (Dt 6,5). Così anche per me, oggi, diventa evidente che, se sono in grado di far del bene a qualcuno, compiendo questo bene, compio un atto d'amore verso il prossimo ma anche verso Dio. Se invece neghittosamente rimando a domani il bene che potrei fare oggi nei confronti del mio prossimo, è come se chiudessi la porta anche a Dio. Anzi, poiché questa parola dei Proverbi fa necessariamente risuonare in me quelle che riguardano l'amore nel Nuovo Testamento, mi rassicurano e mi incoraggiano parole come queste: "Amatevi come io vi ho amati"; "Chi ama il prossimo ha adempiuto la Legge" "Sappiamo di essere passati dalla morte alla vita perché amiamo i fratelli".

Oggi, nella pausa contemplativa, lascio risuonare quest'invito dei Proverbi, non senza aver fatto tesoro di quello che mi dice il vangelo odierno: "Badate bene a come ascoltate". Un ascolto attento, raccolto e profondo della PAROLA mi porta a questo raccordo tra Antico e Nuovo Testamento, soprattutto mi aiuta a "scavare" in me propositi di luce perché, in concreto, le mie giornate siano vissute in atteggiamento di amore, in gesti di aiuto e mai di chiusura, di egoismo.

La voce dei primi secoli della Chiesa

Non respingerai colui che si trova nel bisogno, ma condividerai ogni cosa con tuo fratello, e non dirai che è cosa tua.
Dalla Didaché

 

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