TESTO Commento su Luca 6,43-49
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Sabato della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (16/09/2000)
Vangelo: Lc 6,43-49
Dalla Parola del giorno
L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore, l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
Come vivere questa Parola?
All'interno del grande discorso della montagna, questo insegnamento di Gesù è un'indicazione preziosa circa uno stile di vita alternativo alla superficialità imperante. Non è infatti ciò che appare a decidere della qualità della nostra persona, ma è ciò che si trova in quella parte preziosissima di noi che è il cuore. Biblicamente esso è la sede non solo del nostro sentire ma delle nostre decisioni, la radice del nostro essere davanti a Dio e agli uomini. Di lì viene il bene e il male, la parola e l'azione.
Oggi dedicherò un momento di silenziosa attenzione al mio cuore. Lo ascolto per cogliere ciò che in profondità lo abita: desideri buoni o cattivi? Benevolenza o malignità? Magnanimità e pace o invidie, gelosie e rancore verso qualcuno?
Dopo questo ascolto leale e coraggioso, invoco lo Spirito Santo perché m'invada e rinnovi. Verbalizzerò così:
"Crea in me, o Dio, un cuore puro".
La voce di un Antico Padre
Il cuore cela un abisso profondo; vi sono sale da pranzo, camere, porte e vestiboli, numerose sale di servizio e molte uscite; là vi è l'officina della giustizia e dell'ingiustizia, là la morte, la vita, il commercio onesto e quello fraudolento.
Pseudo-Macario