TESTO Commento su Luca 6,20-26
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Mercoledì della XXIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (13/09/2000)
Vangelo: Lc 6,20-26
Dalla Parola del giorno
Il tempo si è fatto breve (...). Passa la scena di questo mondo. (1Cor 7,29-31b)
Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Come vivere questa Parola?
Questa Parola ci invita a vivere nella gioia della speranza cristiana.
"Il tempo si è fatto breve" significa che il Regno di Dio è vicino; dunque le realtà di questa vita, pur avendo mordente, perdono il loro "spessore". Sono come una "scena", in cui io sono chiamato a recitare responsabilmente la mia parte, sapendo però che la mia vita di figlio di Dio si realizzerà pienamente in una gioia senza pari, appena sarò approdato alla Vita Eterna.
Se non lo tengo presente, rischio di "bruciarmi": o nell'ebbrezza di gioie terrene o nell'angoscia dell'ineludibile dolore.
In una cultura di morte, che gioca a nascondino con la morte stessa, perché crede che tutto finisca con questa vita, è importante per me, oggi, l'esercizio di entrare nella piena consapevolezza della transitorietà della "scena" di questo mondo. Contemporaneamente però chiedo allo Spirito di aprirmi alla santa letizia nell'attesa dell'incontro col Signore.
Intento a "catturare" possibili paure della morte, le consegno a Dio con sereno abbandono, e apro il mio cuore alla preghiera dei primi cristiani: "Maranatha! Vieni, Signore Gesù!"
La voce del fondatore del monachesimo d'Occidente
Aspettiamo la vita eterna con gioioso e veemente desiderio spirituale.
S. Benedetto da Norcia