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TESTO Commento su Matteo 1,1-16.18-23 (forma breve: Matteo 1,18-23)

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Natività della Beata Vergine Maria (08/09/2006)

Vangelo: Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 1,1-16.18-23 (forma breve: Mt 1,18-23)

Non capisco la citazione di Mt 1,1-16.18-23(formabreve:mt1,18-23

Dalla Parola del giorno

Genealogia di Gesù Cristo Figlio di Davide, figlio di Abramo.

Come vivere questa Parola?

Così inizia il vangelo di Matteo. Una lunga serie di nomi. Una galleria di ritratti non tutti luminosi. Sì, tra gli antenati di Gesù ci sono dei peccatori. Qualcosa di analogo ci dice Giovanni quando apre il suo vangelo dichiarando: "Il Verbo di Dio si è fatto carne". Il "Verbo", cioè la Parola sgorgata dal cuore di Dio. Una Parola purissima, lim-pidissima, rivelatrice della santità stessa di Dio si è immersa nell'inquinata realtà umana. "Si è fatto carne", cioè fragilità limite. E non ha evitato neppure il limite più umiliante: quello del peccato. Sì, Gesù, pur restando personalmente immune da peccato, si è fatto intimo dei peccatori, fino a condividere, anzi a ricevere da loro la "carne". Una prossimità scandalosa, riscattata dal virgulto purissimo che lo ha immediatamente generato. Una prossimità necessaria, perché solo immergendosi pienamente nella natura umana segnata dalla corruzione, poteva risanarla, disinnescando l'ordigno del "non-amore" con la pienezza del suo amore. E in quest'opera risanatrice, pienamente coinvolta nel disegno d'amore del Padre, Maria. Lei, prima redenta, affianca il Figlio ricalcandone le orme in un'adesione consumata nell'oscurità della fede. Lei, che, fino alla fine dei tempi, con materna premura, ci sollecita a fare "quello che Lui vi dirà". Proprio come ha fatto Lei lungo tutto l'arco della vita. Un "sì" silenziosamente rin-novato ogni volta che il mistero si infittiva, un "sì" che ha spalancato le porte a Cristo salvatore.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosterò dinanzi a Maria, lasciando che mi ripeta: "Fa' tutto quello che Egli ti dirà".

Grazie, Maria, per il tuo "sì". Per quel tuo primo "sì" che ha spalancato a Gesù le porte di questa umanità ancora tanto segnata dal male, dal peccato. Ed anche per quello che pronunciasti silenziosamente ai piedi della croce e che oggi ci dà il diritto di chiamarti Madre, "mia Madre".

La parola di un Dottore della Chiesa

Come in un'immagine rifulga in voi la verginità e la vita di Maria, nella quale risplende ogni forma di virtù. Da lei attingete gli esempi di vita... ciò che dovete correggere, ciò che dovete evitare, ciò a cui dovete aderire.
S. Ambrogio

 

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