TESTO Commento su 1Cor 3,21-23
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Giovedì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (02/09/2004)
Brano biblico: 1cor 3,21-23
Dalla Parola del giorno
Nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa', il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
Come vivere questa Parola?
S.Paolo ha appena detto che "la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio". Effettivamente che cosa può esserci di più stolto che il vantarsi di ciò che si è appreso, il pretendere di appropriarsi di questa o quella realtà, di possedere questa o quella persona, afferrare cose meschine e litigare per cose che abbiamo solo temporaneamente in uso? La sapienza mondana è quella che cerca il proprio interesse in tutto, chi agisce per calcoli egoistici, non essendo coniugata a Dio-Amore, costruisce "barriere" con tutti, anziché "ponti" che uniscono e fanno gioire. Al contrario è vera sapienza l'accettazione serena di sé e degli altri. È proprio questa piena accettazione che mi fa percepire il "dono" di ciascuno come qualcosa che mi arricchisce e dà al mio vivere un ampio respiro umano-divino. A volte, malintese linee di ascetismo repressivo, hanno impedito al credente di accedere a questa verità, che altrove S. Paolo esprime anche così: "I cristiani non possiedono nulla eppure hanno tutto". È un "avere" non malato di attaccamento egoistico, anzi vissuto dentro l'armonia delle giuste appartenenze. Poiché tutto è mio". Sì, ma quando? Quando io so e vivo il mio appartenere a Cristo che, essendo una cosa sola con il Padre, mi afferra nel respiro della vita più ampia e felice: quella della Trinità Santissima.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò allo Spirito di destare il mio cuore e aprirmi gli occhi interiori su questa consolante verità. Nello stesso tempo cercherò di vedere a quali cose o persone sono malamente attaccata..
O Signore, mia luce e mio amore, mia ricchezza e mio tutto, orienta il mio cuore a te perché tutto nella mia vita diventi ampio, luminoso respiro di libertà nella mia totale appartenenza al TUO ESSERE AMORE.
La voce di un Padre della Chiesa
Usa delle creature visibili: della terra, del mare, del cielo, dell'aria, delle sorgenti e dei fiumi; ciò che vi è di mirabile in essi, riferiscilo a lode e gloria del Creatore [...].Tocca col senso del corpo la luce corporea, ma con tutto l'affetto dell'animo abbraccia quella luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (Gv 1,9)
S. Leone Magno