TESTO Commento su 1Cor 3,1
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Mercoledì della XXII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (01/09/2004)
Brano biblico: 1cor 3,1
Dalla Parola del giorno
Sinora non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo.
Come vivere questa Parola?
Più di una volta Gesù, nel suo vangelo, c'invita a diventare bambini, perché solo quelli che hanno un cuore semplificato, un cuore che cerca Dio sgombro da attaccamenti, entra nel suo Regno in forza dell'aiuto che riceviamo da Lui.
Diventare bambini in senso evangelico non significa giocare o bamboleggiare nella vita spirituale né arenarsi in forme di infantilismo. S.Paolo anzi esprime il desiderio di parlare a cristiani che siano uomini: dentro una dinamica di vera crescita spirituale. L'immaturità, la superficialità, l'inconsistenza non serve a nulla. Da nessun punto di vista. Anche S.Pietro si augura che quanti vengono alla fede desiderino "il puro latte spirituale" che è la Parola da cui viene l'energia necessaria a crescere spiritualmente.E che cosa denota l'immaturità?
S.Paolo lo dice subito dopo: "Dal momento che c'è tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali?". Quando sia precisato che "carnali" significa lasciarsi manovrare da spinte di egoismo e non dallo Spirito del Signore. "Io sono di Paolo" si vantavano i seguaci dell'Apostolo. "Io sono di Apollo" replicavano gli altri mettendosi in aperta contrapposizione tra loro per ragioni del tutto estranee alla vera "crescita" polarizzata al Regno di Dio. Vivere "secondo la carne" e non "secondo lo Spirito" è dunque letteralmente bloccare la propria crescita, restare immaturi, puerili e poi precipitare verso l'autodistruzione.
Oggi, nella mia pausa contemplativa, riprenderò consapevolezza della grande chiamata a "crescere" spiritualmente. "Voi siete il campo di Dio". "È Lui che fa crescere" dice il Signore. Tutto il resto è solo strumento. E quindi io chiederò allo Spirito di capire bene se il mio è un rapporto vitale col Signore, in umiltà e semplicità di cuore.
Gesù, tu ami in me il cuore del bambino ma mi vuoi fuori da ogni infantilismo. Dammi il coraggio di guardare a te e di accogliere tutto ciò che mi fa crescere nel tuo amore.
La voce di un Padre della Chiesa
Ciascuno necessariamente o, come dice l'Apostolo, rinnovato interiormente nell'anima progredisce ogni giorno, tendendo continuamente a ciò che gli sta davanti, o, se trascura ciò, retrocede e cade in una situazione peggiore. Il nostro spirito non può affatto durare nella stessa e identica situazione, proprio come qualcuno che volesse spingere una barca, a forza di remi, contro la corrente di un fiume: necessariamente o avanza, tagliando a forza di braccia l'impeto del fiume, oppure, se cessa dallo sforzo, viene trascinato dove vuole la corrente.
Giovanni Cassiano