TESTO Elettroconduttori
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Giovedì della XIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (13/07/2006)
Vangelo: Mt 10,7-15
Ognuno di noi può diventare un elettroconduttore di quella energia universale che non costa nulla e che gratuitamente riceve e trasmette agli altri, alle cose, alle città.
L'universo è pieno di questa energia gratuita che passa di casa in casa, di cosa in cosa, di situazione in situazione, senza mai fermarsi in alcuna di esse, se non momentaneamente, quasi per una verifica e una punzonatura. Ogni accumulo di carica energetica risulta soltanto negativa e controproducente, perché non trasmette più e intralcia la trasmissione. Ogni boicottaggio, d'altra parte, risulta un danno per coloro che lo operano, perché è altissimo il rischio di essere fulminati da quei cavi invisibili che si vogliono spezzare.
Ognuno di noi fa vivere l'universo, cominciando dal sè, elettrificando tutte le realtà morte, quasi facendo un miracolo, rinvigorendo con l'energia quelle realtà che risultano spossate e stanche, illuminando quelle situazioni che risulterebbero, senza questa energia, buie e tetre.
Siamo però elettroconduttori, nulla più: non dobbiamo né pagare né farci pagare, né profittare di questa realtà gratuita che allieta l'universo, e che ci fa brillare e fibrillare il cuore, la mente e l'anima. Trasmettiamo potenza, se vogliamo; ma dobbiamo riconoscere di essere deboli, proprio perché non contiamo altro che su questa gratuità che non accumula e non ci fa accumulare, e che solo così può ancora scorrere.
Questo mondo che si sta spegnendo attende questa energia di gratuità.