TESTO Commento su Matteo 5,20-26
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Giovedì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (15/06/2000)
Vangelo: Mt 5,20-26
Dalla Paroladel giorno
Se stai per presentare la tua offerta e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
Come vivere questa Parola?
Per un cammino spirituale serio si tratta anzitutto di fare i conti con questo esplicito comando di Gesù.
Immediatamente prima, Egli ha detto che la legge antica esigeva di non uccidere, ma ora nemmeno l'adirarsi è consentito! E va oltre.
Il cristiano è invitato a fare sempre il primo passo, quando c'è qualche "ruggine" da parte di qualcuno verso di lui. Gesù non è solo contro l'odio ma è per il sovrappiù dell'amore. Non solo amare ma prendere l'iniziativa concreta di demolire qualsiasi impedimento a quella concordia che non sopporta di crogiolarsi nelle ferite delle offese e coltivare divisioni a base di apparenti ragionevoli motivi.
L'esercizio spirituale, oggi, è quello di rientrare al cuore e considerare che la ragione del perdono e dell'amore supera qualsiasi altra ragione. Sempre! Invocherò nel mio cuore lo Spirito Santo per conoscere se mai vi fossero sedimentati risentimenti, rancori, freddezze, diffidenze. Chiedendo la forza al Signore, farò il primo passo per esprimere, nel modo che lo Spirito mi suggerisce, che ogni negatività è stata bruciata dallo Spirito di Gesù operante in me.
Dalla Didaché o insegnamento degli Apostoli
"Non abbiate nemici (...). Non odiare nessuno: qualcuno dovrai correggerlo, qualcuno compatirlo e qualche altro dovrai amarlo più della tua stessa vita".
Sec. II