TESTO Lo Spirito, dono dei doni
don Marco Pratesi Il grano e la zizzania
Pentecoste (Anno B) - Messa del Giorno (04/06/2006)
Vangelo: Gv 15,26-27; 16,12-15
«26Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; 27e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio».
«12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
"Lo Spirito Santo vi guiderà a ogni verità". Verità che non è una luce teorica, ma raggio che riscalda e nutre il cuore. Lo Spirito immette nel cuore la vitalità di Dio, e si riversa sulla creatura umana per superare ogni separazione tra essa e Dio.
Lo Spirito ti dà la sensibilità per Dio: affini la capacità di percepire Dio, di riconoscere la sua presenza e la sua azione. Mediante lo Spirito ti rendi conto di essere sempre alla presenza di Dio.
Lo Spirito ti porta a sentire la responsabilità nei confronti di Dio, a fare attenzione di non perdere la sintonia con lui, a fuggire il male, a vivere il progetto di Dio.
Lo Spirito ti dà una sensibilità filiale, la capacità di sentire Dio come Padre, sempre, anche nelle situazioni in cui sembra assente e indifferente, e ti rivolgi a lui come Gesù chiamandolo 'abbà', babbo.
Lo Spirito ti guida a comprendere che la sola via per giungere alla vita e alla gioia è la relazione di amore con le altre persone.
Lo Spirito ti fa scoprire che esiste una relazione interpersonale fondamentale dalla quale tutto dipende, compresa la qualità di tutte le altre relazioni: quella con Gesù. Nel calore del rapporto con la sua persona divino-umana puoi salvarti dall'inferno. Solo in lui trovi la forza e il giusto atteggiamento per vivere la comunione con gli altri.
Lo Spirito Santo fortifica la tua relazione con Dio e con ogni altra persona, ti apre Dio e all'altro uomo: chi si fa sensibile a Dio diventa sensibile nei riguardi dei suoi fratelli.
Nella misura in cui nei rapporti personali è assente la luce dello Spirito Santo, essi diventano una esperienza negativa, perfino un inferno: incomunicabilità, divisione, strumentalizzazione, esperienze che alla fine ti fanno ritrovare più isolato e disperato di prima.
Nella misura in cui essi sono invece vissuti nello Spirito Santo sono un'anticipazione della Gerusalemme celeste, lasciano già trasparire lo splendore della vita trinitaria. A questo sono chiamati in particolare i rapporti all'interno della comunità cristiana: "vi riconosceranno da come vi amerete".
Dono per eccellenza, lo Spirito Santo, fuori dal quale c'è soltanto buio e morte: "è Signore, e dà la vita".
All'offertorio:
Pregate fratelli e sorelle perché questo sacrificio ci riempia di Spirito Santo, e sia gradito a Dio Padre Onnipotente.
Al Padre Nostro:
Animati dallo Spirito, che dentro di noi grida 'abbà, padre', preghiamo con le parole di Gesù: