TESTO Commento su 1 Re 19,14
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Venerdì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (14/06/2002)
Brano biblico: 1re 19,14
Dalla Parola del giorno
Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita.
Come vivere questa Parola?
In un'epoca di profonda crisi e generale confusione Elia si è rifugiato sul monte, dove ha avuto una reale esperienza di Dio. Egli non gli si è manifestato nel fragore del vento o del temporale, con spettacolarità e coinvolgimento emozionalistico. Nel mormorio di un vento leggero ha detto qualcosa di sé a Elia. Anzi, la traduzione più fedele al testo ebraico dice: "in una voce di silenzio sottile". Esattamente l'opposto di quello che può impressionare dall'esterno e parlare all'esteriorità della persona in tutta la pompa di una pseudo grandezza. E questo Dio che cerca il profeta nella sua verità profonda gli pone una domanda: Che fai qui Elia? Ed egli risponde con le parole che abbiamo qui evidenziato. Dice, in verità, tutto il suo dramma: l'aver fatto di Dio, dello zelo per la sua causa, il fulcro della sua vita, sentirsi ora, per così dire, frantumato. "Gli Israeliti hanno abbandonato l'alleanza col Signore, ne hanno demolito gli altari, hanno ucciso i suoi profeti". Elia grida il suo dramma: "Sono rimasto solo ed essi tentano di togliermi la vita". Dio non permette che egli indugi a ripiegarsi sulla sua enorme desolazione. Gli dice invece: "Ritorna sui tuoi passi". E gliene dà la forza.
Oggi, nel mio rientro al cuore, chiederò di cogliere l'attualità dell'esperienza di Elia dentro il mio vivere. Non attraverso forse anch'io, spesso, momenti difficili? Tutto a volte, nel mio realizzare il bene, sembra franare; quasi fosse ogni serio impegno, terribilmente inutile, e Dio fosse un Dio del silenzio e basta. No, Signore, io grido a te. "Ho creduto anche quando dicevo: Sono troppo infelice" (Salmo responsoriale odierno). Tu sei un Dio che anche oggi mi chiami ad amare; mi vuoi sulle strade della fede nel tuo amore che salva. Mi chiami, mi mandi e mi fortifichi lungo il cammino.
La voce di una donna dottore della Chiesa
Più le consolazioni della terra vi faranno difetto, più Egli vi inonderà della sua gioia. Egli è pieno di compassione, né mai abbandona chi, afflitto e disprezzato, confida in Lui.
S. Teresa d'Avila