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TESTO Commento su Matteo 5,38-42

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (14/06/2004)

Vangelo: Mt 5,38-42 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Dalla Parola del giorno

Da' a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

Come vivere questa parola?

Il brano evangelico di oggi può lasciare perplessi. Che il Signore proponga quale suo comandamento quello dell'amore è comprensibile. Che chieda di non vendicarsi è accettabile. Ma che si spinga fino all'invito di "non opporsi al malvagio" anzi a "porgergli l'altra guancia" quando ci percuote, questo ci disorienta. Eppure le sue parole non lasciano equivoci, e lungo la storia, anche recente, hanno trovato luminose applicazioni. Basta pensare a Gandhi, a Vinoba, a Martin Luther King. Persone di cultura e religione diversa che hanno creduto nella forza disarmata dell'amore. Uomini che non si possono davvero tacciare di debolezza o pusillanimità. Hanno affrontato pericoli, ostilità, prigionia e morte, restando fedeli al programma della "non violenza". La loro indomita fede nella forza vincente dell'amore ha aperto la via della libertà a milioni di uomini. Mentre sono sotto gli occhi di tutti le nefande conseguenze di lotte condotte sotto la bandiera di diritti da difendere. Ne possiamo rintracciare focolai sia nelle nazioni che all'interno delle famiglie. Certo, è più facile distruggere il nemico che trasformarlo in amico. È più comodo e rassicurante mostrare i denti che tendere la mano. Ma questo non fa' che allungare la catena dell'odio. Gesù ha battuto un'altra strada e su questa ci invita a seguirlo. "Da questo conosceranno che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri" ci ha detto. E l'amore ci impone di accorgerci dei bisogni dell'altro, di essere pronto a tendergli la mano, ma anche di spalancare il cuore al perdono generoso.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rifletterò sugli echi poco rassicuranti che ci giungono da nazioni dilaniate dalla violenza e dall'odio. Basta gridare "Pace" nelle piazze? È sufficiente sfornare giudizi (senza, tra l'altro, avere in mano tutti gli elementi, ma solo quanto i detentori del potere vogliono farci sapere)? Quale contributo concreto do perché trionfi l'amore e quindi la pace diventi realtà?

Liberami, Signore, dall'ipocrisia di chi pensa di scagionare la propria coscienza lanciando giudizi severi su persone e situazioni. Dammi il coraggio di mettermi sulla tua strada, nella consapevolezza che l'esercizio della carità fraterna è l'unica forza capace di eliminare il male in me e attorno a me.

La voce di un martire del XX secolo

La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L'odio non può scacciare l'odio: solo l'amore può farlo. L'odio moltiplica l'odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una discendente spirale di distruzione. Così quando Gesù dice: «Amate i vostri nemici», egli ci dà un ammonimento profondo e in ultima analisi ineluttabile.
Martin Luther King

 

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